Elettricità: più che raddoppiati i mini-impianti, in Italia sono 160 mila

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Il sistema elettrico nazionale sta, molto rapidamente, cambiando aspetto: ai grandi impianti produttivi che utilizzano fonti tradizionali quali carbone, olio combustibile e gas, si stanno affiancando centinaia di migliaia di piccoli e piccolissimi impianti, in gran parte alimentati da fonti rinnovabili. A evidenziarlo è il sesto Rapporto sul Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita [1] realizzato dall’Autorità per l’energia, dal quale emerge che in un solo anno, fra il 2009 e il 2010, i mini-impianti produttivi sono più che raddoppiati, passando da 74 a oltre 159 mila, con un incremento del 118%; di questi, circa il 98% sono fotovoltaici, ma in crescita è anche la generazione diffusa da fonti idroelettriche (da 1.904 a 2.385), termoelettriche (da 902 a 1.224) ed eolico (da 124 a 290).
Non solo: in quattro anni, la potenza media installata di questi mini-impianti è scesa a 0,05 MW rispetto ai 1,53 MW del 2006 e la produzione media da 5,13 a 0,12 GWh, con una notevole frammentazione della capacità produttiva a livello nazionale.

Ad oggi, la produzione di energia elettrica da impianti di generazione diffusa rappresenta il 7,5% della potenza efficiente lorda del parco di generazione nazionale, pari a 8.225 MW. Una crescita esponenziale, destinata a proseguire, soprattutto con riferimento ai fotovoltaici.
Rispetto al solo fotovoltaico, infatti, i dati preliminari per il 2011 evidenziano che dei 325 mila impianti censiti, per un totale di 12.685 MW, la maggior parte sono di piccole e piccolissime dimensioni. E nel 2012, potrebbero superare quota 400.000, per 16.800 MW di potenza installata.

Per poter disporre con tempistiche più celeri dei dati aggiornati – che attualmente risalgono al 2010- l’Autorità ha sollecitato a Terna la piena implementazione del sistema GAUDÌ (Gestione Anagrafica Unica Degli Impianti di produzione).
A fronte di questa trasformazione del sistema elettrico verso un modello a forte presenza di generazione distribuita, prevalentemente da fonti rinnovabili – intermittenti e non programmabili- il Rapporto evidenzia la necessità di interventi anche di regolazione per poter continuare a garantire la gestione in sicurezza e a costi contenuti. L’Autorità ha già adottato alcune iniziative e altre sono in arrivo con l’obiettivo di assicurare un pieno coinvolgimento della generazione diffusa all’attività di mantenimento in equilibrio tra domanda e offerta di energia sulla rete, finora svolta solo da impianti di grande taglia. In particolare, con la delibera n. 84/2012/R/eel, sono state introdotte nuove prescrizioni per gli impianti di produzione connessi in media e bassa tensione.

Nel documento di consultazione n. 35/2012/R/efr, l’Autorità ha inoltre presentato proposte per la revisione dei corrispettivi di sbilanciamento e per la corretta previsione per le fonti rinnovabili. L’obiettivo è di promuovere una maggiore responsabilizzazione dei produttori, evitando che i costi di sbilanciamento continuino a gravare sui soli consumatori di energia elettrica.
Il Rapporto, approvato con la delibera 98/2012/eel, è disponibile sul sito www.autorita.energia.it.