L’imposta sostitutiva sui finanziamenti va in F24, pronti anche i codici tributo

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Il modello F24 apre alla sostitutiva sui finanziamenti dovuta dagli enti che effettuano le relative operazioni, come le banche che erogano credito a medio e lungo termine. La novità è contenuta in un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate pubblicato oggi, che, in un’ottica di razionalizzazione delle modalità di pagamento, estende l’utilizzo del modello unificato anche all’imposta sostitutiva dovuta, in via opzionale, al posto delle imposte di registro, bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative. Il modello F24 garantisce una maggiore efficienza nella gestione dei tributi e rappresenta un ulteriore progresso in termini di semplificazione degli adempimenti. Il passaggio del testimone dalla vecchia alla nuova modalità di pagamento sarà graduale: fino al 31 dicembre 2017, infatti, sarà possibile versare l’imposta sostitutiva sui finanziamenti anche tramite il modello F23, mentre dal 1° gennaio 2018 scatterà l’obbligo di utilizzare esclusivamente il modello F24. Pronti anche i nuovi codici tributo da indicare nel modello F24: con la risoluzione n. 49/E di oggi vengono contestualmente istituiti sia quelli da utilizzare per versare l’imposta, i relativi interessi e sanzioni da ravvedimento, sia quelli necessari per versare le somme dovute a seguito degli avvisi di liquidazione emessi dagli uffici.

Per una consulenza gratuita in materia fiscale e/o porre quesiti agli esperti di Terminus Consulenza e Caf ( Emilio Castelli ed Elenia Valente) si può  inviare una mail a serviziterminus@libero.it oppure telefonare allo 0874/98926.

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