Bolzano/Monumento alla Vittoria: siglato accordo su percorso espositivo

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Intesa Stato, Provincia, Comune per il museo destinato a documentare storia del Monumento e vicende cittadine dal 1918 al 1945. E’ stato sottoscritto stamane l’accordo di programma per consentire l’allestimento nei locali sottostanti il Monumento alla Vittoria di Bolzano di un percorso espositivo pubblico volto a “documentare la storia del Monumento e le sue intenzionalità celebrative e storiche, nel quadro della più generale illustrazione delle vicende della città di Bolzano dal 1918 al 1945”.

Un percorso espositivo progettato e realizzato sulla scorta dell’elaborato redatto dalla  commissione di studio paritetica Stato, Provincia Comune istituita allo scopo.  L’intesa è stata firmata oggi presso il Commissariato di Governo dal sindaco del capoluogo Luigi Spagnolli, dall’assessore provionciale Sabina Kasslatter Mur e dal direttore regionale per i Beni Culturali Ugo Soragni.

Firmando l’atto d’intesa, il primo cittadino di Bolzano Luigi Spagnolli ha sottolineato l’importanza “di aprire alla popolazione nuovi spazi per approfondire il periodo storico su cui poggia la nostra convivenza e per costruire, attraverso la conoscenza, un futuro di pace.” Il centro documenterà in 13 locali e su 700 mq la storia del Monumento alla Vittoria e i suoi significati ideologici nonché più in generale le vicende locali dal 1918 al 1945 correlate alle dittature fascista e nazionalsocialista. L’auspicio è che i prossimi passi, che vedranno svilupparsi l’indice tematico del percorso espositivo, possano portare all’apertura del centro di documentazione entro l’anno.

Il  percorso espositivo – documenterà la storia del Monumento alla Vittoria e i suoi significati ideologici nonché più in generale le vicende locali dal 1918 al 1945. Le aree tematiche consentiranno di approfondire storia e interpretazioni del monumento, la Grande guerra, il cambio di sovranità, la nascita del regime e gli effetti della svolta autoritaria, la creazione della città italiana, i palazzi della politica e militari, formazione, arte e cultura, la politica sociale e l’industrializzazione, le Semirurali, le opzioni e la Seconda guerra mondiale,fino ad illustrare la fine del conflitto e la nascita del primo Statuto di autonomia.

Per monitorare l’attuazione dell’accordo è stato istituito anche un collegio di vigilanza composto da tre membri nominati, uno ciascuno, dal Ministero, dal Comune e dalla Provincia di Bolzano.

“Il monumento deve diventare un monito, liberato della sua carica ideologica e reso accessibile al pubblico”, ha detto
l’assessore provinciale Sabina Kasslatter Mur, mentre il commissario del Governo Fulvio Testi ha parlato di un “obiettivo storico”. Soragni si è detto consapevole che “le diversità delle posizione critiche sono inevitabili, si pensi al Risorgimento, ma oggi bisogna respingere contrapposizioni anacronistiche”.

All’incontro di stamane hanno preso parte anche l’assessore comunale alla Cultura Patrizia Trincanato ed i membri della Commissione di studio composta, su designazione delle parti dallo stesso Ugo Soragni (Presidente) e da Andrea di Michele, Hannes Obermair, Christina Roilo e Silvia Spada.

Oltre un milione di euro investiti negli interventi di adeguamento e nell’allestimento del centro di documentazione. L’accordo di programma sottoscritto quest’oggi assicura un sollecito impiego delle risorse finanziarie messe a disposizione dagli enti pubblici coinvolti nel progetto che vuole spiegare e contestualizzare il monumento costruito tra il 1926 e il 1928. Lo Stato (Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto) ha stanziato 834.788,75 Euro, la Provincia e il Comune di Bolzano un contributo di 100.000 Euro ciascuno, per oltre un milione di Euro complessivo che serviranno all’adeguamento funzionale degli spazi necessari e all’allestimento del percorso espositivo pubblico nei locali sottostanti la gradonata basamentale del manufatto.

Il commissario del Governo Fulvio Testi ha ripercorso il veloce cammino procedurale del progetto dal 30 ottobre 2010 ad oggi, “nel rispetto di tutte le sensibilità” e che ha portato all’accordo definito dal Prefetto “obiettivo storico” .
L’auspicio di tutti  è che si possa  proseguire “con lo stesso spirito propositivo e costruttivo” per rendere il manufatto fruibile al pubblico e liberarlo dalle strumentalizzazioni dei gruppi linguistici.

Dopo la sottoscrizione dell’accordo e la successiva conferenza stampa, gli  amministratori pubblici ed i giornalisti hanno potuto visitare i locali oggetto dell’ accurato intervento di restauro a cura dell’arch. Stefano Filippi,  posti sotto il Monumento e destinati ad ospitare il centro di documentazione.