Le pensioni d’oro costano 45 miliardi

0
764

Arriva un nuovo dato dell’Istat a riaccendere le polemiche sulle pensioni d’oro, quelle pensioni che superano i 3mila euro al mese. Nel 2011 il 5,2% dei pensionati (861mila persone) ha assorbito 45 miliardi di euro l’anno, il 17% della spesa totale, poco meno di quanto sborsato (51 miliardi, 19,2%) per i 7,3 milioni, il 44% dei pensionati, sotto i mille euro.

Questo significa che meno di un milione di pensionati vale come più di sette milioni, quasi la metà del totale. E’, poi, presente un forte divario tra donne e uomini: gli ultimi rappresentano il 76,3% dei pensionati over tremila euro al mese, quasi otto su dieci. Se si fa il confronto con l’anno precedente si scopre che nel 2011 il gruppo che percepisce più di 3 mila euro mensili è salito di 85mila (+10,9%), con un aumento della spesa di 4,6 miliardi di euro.

E’ possibile riscontrare una tendenza alla migrazione dei pensionati verso classi d’importo maggiore, spiegabile sia con la perequazione annuale, sia con il fatto che il valore medio delle nuove pensioni è maggiore di quello delle cessate. Infatti sempre nel 2011 si è verificata anche una diminuzione dei pensionati sotto i mille euro (di quasi 250 mila teste, -3,3%).

Probabilmente con il blocco dell’indicizzazione e gli altri cambiamenti che hanno toccato il mondo delle pensioni dalla fine del 2011 qualcosa oggi è cambiato, ma si tratta comunque di dati consolidati, riflesso di situazioni che permangono negli anni.