Tasse casa: via la Trise, ecco il TUC

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L’assalto alla Legge di Stabilità è in pieno svolgimento. In particolare, per quanto riguarda il capitolo “tasse casa“, quasi a nessuno piace la nuova Trise, tanto meno al Pdl. E’ per questo che, nel corso dell’iter parlamentare di approvazione del Disegno di Legge di Stabilità 2014, un emendamento del relatore D’Alì del Pdl propone la sostituzione della Trise con il TUC, ovvero il Tributo Unico Comunale.

Con il TUC, il Pdl prova a riscrivere totalmente la Trise (composta da Tari e Tasi) che era destinata a sostituire dal 1° gennaio 2014 la Tares e l’IMU. Il TUC, come era lecito aspettarsi da un provvedimento proposto dal centrodestra, esclude la prima casa dal prelievo fiscale. A essere esclusi, però, saranno anche terreni rurali e fabbricati rurali.

Secondo l’emendamento, il TUC avrà un’aliquota massima del 10,6 per mille, da applicare sugli immobili e sui servizi indivisibili dei Comuni sulla base di due componenti: la componente patrimoniale, che potrà avere aliquota massima dell’8,1 per mille, e la componente sui servizi indivisibili che potrà avere misura massima dell’1,5 per mille per l’inquilino e dell’1 per mille in più per il proprietario. Viene proposto il versamento in 3 rate: 16 aprile, metà agosto e 16 dicembre.