Lavoratori precoci. Riduzione del requisito contributivo

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Con la circolare n. 99 del 16 giugno 2017 vengono fornite le prime indicazioni sulla riduzione del requisito contributivo di accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti e autonomi e delle forme sostitutive ed esclusive, che si trovino nelle condizioni particolari previste dall’articolo 1 della legge n. 232 del 2016 (Legge di stabilità 2017).
A decorrere dal 1° maggio 2017 il requisito contributivo di accesso al pensionamento anticipato per l’anno 2017, pari a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne, è ridotto a 41 anni per i lavoratori cosiddetti “precoci”, in possesso cioè di almeno 12 mesi di contribuzione per periodi di lavoro effettivo precedenti il compimento del diciannovesimo anno di età e che si trovino in una delle seguenti condizioni, descritte in dettaglio nella circolare:
• stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604 ed avere finito di godere della prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi;
• assistere da almeno sei mesi il coniuge, la persona unita civilmente o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
• avere una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74%, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile;
• essere lavoratori dipendenti impegnati da almeno sei anni in via continuativa in attività particolarmente difficoltose e rischiose. I sei anni si considerano continuativi anche se interrotti, per un periodo massimo di dodici mesi, da periodi di inoccupazione o di svolgimento di attività diverse da quelle elencate nell’allegato A) del DPCM n. 87 del 2017;
• essere addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti (c.d. ”usuranti”).
Possono beneficiare dell’anticipo anche i lavoratori iscritti alle forme di previdenza dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della stessa con anzianità contributiva inferiore a diciotto anni alla data del 31 dicembre 1995.
Il beneficiario non può percepire redditi da lavoro dipendente o autonomo per tutto il periodo di anticipo del trattamento pensionistico rispetto ai requisiti vigenti per la generalità dei lavoratori.
Per l’istruttoria delle domande è stato predisposto, congiuntamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, INPS, INAIL, ANPAL ed INL, un apposito protocollo, in cui sono state individuate: le modalità con cui effettuare lo scambio di dati con gli altri enti, le modalità attraverso cui effettuare un riscontro delle dichiarazioni rese dal richiedente e dal datore di lavoro, i casi in cui l’INPS può avvalersi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
La domanda può essere trasmessa esclusivamente in via telematica tramite i consueti canali istituzionali. Il cittadino può compilare direttamente la domanda sul sito www.inps.it, ovvero rivolgersi a un patronato.
Eventuali istanze presentate alle Sedi territoriali prima dell’entrata in vigore del decreto attuativo non potranno essere accolte. Gli interessati devono presentare nuova domanda secondo le modalità indicate in circolare.

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