“Voce di Sale. Un viaggio nel mondo dell’autismo” debutto del romanzo di Luisa Sordillo

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Giovedì 13 giugno si terrà un incontro, non per presentare un libro, ma per narrare un libro attraverso vari linguaggi, quello dialogico, quello musicale, quello teatrale.

Una modalità nuova per segnare il debutto del romanzo di Luisa Sordillo “VOCE DI SALE. Un viaggio nel mondo dell’autismo”, un romanzo coraggioso la cui cifra passerà, nell’Auditorium del MAT, attraverso vari registri che riusciranno a toccare l’anima di chi vorrà venire ad ascoltare e ad immergersi nelle atmosfere suggestive ed evocative: le note struggenti di un violino che si allineeranno alle differenti e mutevoli sensazioni espresse dall’Autrice; le letture dei passaggi cardine del libro e la trasposizione del testo narrativo in una dimensione recitativa; i dialoghi con l’Autrice in percorsi di introspezione segnati dall’evoluzione psicologica ed emozionale della Donna e della Madre protagonista del libro

Un romanzo coraggioso, una voce che squarcia i silenzi e si insinua nelle pieghe più profonde dell’anima” (Simona Sparaco),  “Voce di sale” è il racconto di un figlio “speciale” che si traduce in risorsa.

Un figlio “speciale” che coinvolge i vari ambiti della vita, quello sociale, quello educativo, quello familiare.

Ne consegue la necessità, auspicata dall’Autrice, di creare una rete, non ancora attiva, di centri per promuovere una cultura dell’accoglienza, dell’inclusione sociale e della continuità che non lasci soli le famiglie che incontrano ed attraversano l’autismo e che, soprattutto, non lasci sola una donna, la madre.

Luisa Sordillo, che vive nella vita una situazione a contatto con l’autismo – sebbene il romanzo non sia da classificarsi come autobiografico – trasforma il suo libro in uno strumento di comunicazione rivolto a noi tutti, per scuotere coscienze, determinare situazioni di immedesimazione, in cui un figlio autistico è un figlio fortemente amato e caratterizzato dall’essere speciale. La particolarità del bambino non è data da lui, ma è altro che la ricorda: le finestre, le porte, le strade, le scuole, gli ospedali, lo Stato. Il bambino “speciale” rimane unicamente un figlio.

Luisa Sordillo ha scritto il romanzo “Voce di sale”, la voce del ragazzo autistico, per una necessità improcrastinabile, quella di contribuire ad un cambiamento sociale nei confronti dei bambini e dei ragazzi “speciali” e lo ha fatto con una scrittura originale e personale nella scelta di aggettivi, avverbi e figure retoriche, in uno stile mai ampolloso, che fa amare questo libro fin dal primo approccio alla lettura e ci conduce nell’anima di vissuti lontano da noi che, alla fine, diventano nostri. Ed il ragazzo “speciale” diventa il figlio di molti di noi, portandoci agli occhi le fragilità di tanti ragazzi e delle loro famiglie.

Luisa Sordillo nasce a San Severo, in provincia di Foggia, nel 1966. Eclettica, ama l’arte in ciascuna delle sue declinazioni, in particolare la musica, la letteratura, la scrittura, la pittura e la poesia, alla quale si avvicina per caso, provando a mettere nero su bianco dei personali pensieri. Pubblica una silloge, Sincronia della sorellanza (edizioni LietoColle). Avvocato e madre di tre figli, di cui uno con autismo, Voce di sale è la sua prima prova narrativa o, come ama definirla, il volo pindarico della sua esperienza nell’universo dell’autismo.

INFO

MAT – Museo dell’Alto Tavoliere

Piazza San Francesco 48 – San Severo (FG)

tel.: 0882.339611

email:mat.sansevero@comune.san-severo.fg.it

Agenda culturale in www.comune.san-severo.fg.it

Facebook: Mat Museo dell’Alto Tavoliere

Twitter: @MATSanSevero

Instagram: mat_museo_alto_tavoliere

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