50 anni di Bal do Sabre: arriva il film documentario di Sandro Bozzolo

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L’appartenenza alla variegata famiglia delle danze di spadonari, preziose testimonianze culturali spesso legate ad antichissimi riti propiziatori per la fertilità della terra, o l’affinità alla cosiddetta Schwarttanz dei paesi germanici in virtù della presenza di alcuni elementi similari come la catena, la rosa, il cerchio e la treccia. Basterebbero queste due brevi constatazioni per sottolineare il valore antropologico rivestito dal Bal do Sabre, “il ballo delle sciabole” che negli ultimi cinquant’anni ha proiettato il piccolo borgo di Bagnasco ben oltre i confini nazionali.

Un coinvolgente intreccio tra leggenda e simbologia tradizionale, con rimandi più profondi al fluire del tempo, alla vita dopo la morte, alla primavera che succede all’inverno, al figlio che subentra al padre, all’adolescente che abbandona l’infanzia per diventare uomo. C’è questo e molto altro nella danza armata bagnaschese, dove la spada non simula alcuna figura di combattimento ma lega in una forma di mutua assistenza le evoluzioni dei danzatori, del giullare e degli altri partecipanti. Un amalgama interculturale che nel 2018 ha spento cinquanta candeline e che oggi rivive grazie all’arte documentaristica e cinematografica di Sandro Bozzolo.

“Bal do Sabre. 50 anni di storia” è infatti il titolo del nuovo lungometraggio diretto dal regista violese che verrà presentato in anteprima assoluta venerdì 14 giugno prossimo alle ore 21.00 in Sala San Giacomo a Bagnasco.

Un lavoro fortemente voluto dal progetto “D’Acqua e di Ferro” (ideato dall’Unione Montana Alta Val Tanaro e pensato proprio per valorizzare le peculiarità turistiche, culturali e storiche del territorio) e finanziato dalla Compagnia San Paolo di Torino, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con la collaborazione del Gruppo Folkloristico del Bal do Sabre stesso. Un momento di alta promozione culturale, insomma, che persino per la semplice locandina può fregiarsi di un’interpretazione pittorica del maestro cebano Tanchi Michelotti. Ingresso libero.

Per informazioni: dacquaediferro@gmail.com.

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