UNarchive. Suoni e visioni: fino al 13 dicembre per partecipare al bando AAMOD per giovani filmmaker e compositori

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E’ stato pubblicato il bando UNarchive. Suoni e visioni, che si rivolge a tutti i giovani filmmaker e musicisti sotto i 35 anni per fornire loro una residenza artistica, sotto la guida di tutor esperti, al fine di realizzare una breve opera audiovisiva in piena libertà espressiva.

Nato da un’idea della Fondazione AAMOD e dalle tante iniziative promosse per il riuso creativo del cinema d’archivio, il progetto si articolerà attraverso due principali attività: una di formazione “frontale”, con masterclass e docenze di artisti e professionisti affermati, l’altra a carattere “esperienziale” e laboratoriale, durante la quale i giovani artisti lavoreranno in coppia (un filmmaker e un compositore) allo sviluppo e alla realizzazione di un’opera audiovisiva di cortometraggio, della durata massima di 20’

Per la realizzazione dell’opera, i residenti potranno avvalersi di materiale filmico messo a disposizione dall’AAMOD ed archivi partner e  potranno usufruire di postazioni nelle sale AAMOD. I filmmaker dovranno avere competenza e autonomia nel montaggio della scena, i compositori le stesse qualità nell’ambito della produzione musicale; entrambi dovranno avere a disposizione gli strumenti tecnologici (hardware e software) necessari al proprio lavoro.

I cortometraggi realizzati, i cui progetti filmici saranno preventivamente approvati  dai tutor e responsabili produttivi di residenza, verranno prodotti dall’AAMOD e saranno presentati al pubblico in alcuni eventi dedicati.

La residenza, della durata complessiva di 14 giorni, si terrà presso la sede della Fondazione AAMOD (Via Ostiense 106, Roma) tra gennaio e marzo 2020.

La domanda di partecipazione – individuale o collettiva –  dovrà essere inviata il 13 dicembre 2019. I nomi dei 6 artisti selezionati – tre nel ruolo di filmmaker e 3 nel ruolo di compositore – e dei primi due non selezionati, saranno resi pubblici dalla Fondazione AAMOD entro 30 giorni dalla chiusura del bando attraverso tutti i canali web e social. I prescelti collaboreranno, ciascuno nella propria autonomia artistica, alla realizzazione di opere audiovisive di cortometraggio senza alcun vincolo tematico, di genere o di fruizione.

Il regolamento è consultabile in dettaglio al sito https://unarchive.it/unarchive-suoni-e-visioni/

I TUTOR

Francesca Fini si muove in quel territorio di confine dove le arti si ibridano, cercando di distillare la sua sintesi personale nel linguaggio performativo e videoperformativo contemporaneo. Negli anni ha presentato il suo lavoro al Museo MACRO e MAXXI di Roma, al Guggenheim di Bilbao, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, alle Tese dell’Arsenale di Venezia, al Manege di San Pietroburgo, alla Triennale di Milano – Illy Art Lab, al Georgia Institute of Technology di Atlanta e al Watermill Center di Bob Wilson. Ha la sua base in Italia, ma espone e lavora in tutto il mondo. Nel 2016 ha ultimato il film sperimentale Ofelia non annega (con Istituto Luce Cinecittà), inserito da Adriano Aprà tra i migliori film italiani degli ultimi 10 anni. La Treccani la cita alla nuovissima voce cyber-performance, come una degli artisti più significativi in Italia.

ØKAPI è Filippo Edgardo Paolini, producer musicale franco-italiano, sound- designer e compositore. 

Dal 1995 Økapi ha realizzato diversi album in solo, con il duo Metaxu, con il trio Dogon e il più recente trio K-Mundi. Ha suonato per Rai e con numerosi artisti della scena sperimentale; ha suonato alla “Biennale Artisti d’Europa and Mediterraneo” e collaborato con artisti internazionali tra cui Mike Cooper, Peter Brotzmann, Mike Patton, Geoff Leigh, Matt Gustafson, Zu, Damo Suzuki, Andy EX, Kawabata Makoto, Metamkine… Ha suonato in tour con il gruppo jazzcore Zu. Nel 2009 Økapi è stato premiato (Insound award) come miglior musicista elettronico italiano. Ha composto musica per cinema, televisione, teatro e varie installazioni sitespecific. Ha inoltre curato il sound design per progetti di libri per bambini. Dal 2016 collabora con il visual artist Simone Memè componendo progetti performativi audio/video live.

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