Politica/ Sanità in Emilia Romagna e critiche a Salvini, l’on. Vietina (Forza Italia): “La sinistra fa finta di non capire”

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“Bordate di critiche per un tweet, facendo per giunta finta di non capire ciò che voleva dire Matteo Salvini… D’altronde la sinistra è questa: autoreferenziale, vuota di proposte e ormai senza più idee”. Così Simona Vietina, parlamentare romagnola di Forza Italia, interviene sul tema degli “ospedali aperti”, toccato dalla candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni, e rilanciato su Twitter leader della Lega.

“E’ ovvio che l’apertura degli ospedali cui fa riferimento Salvini è quella delle visite e degli esami specialistici: in Emilia-Romagna, purtroppo, da anni siamo alle prese con lunghe liste d’attesa, liste che in Veneto sono state smaltite facendo lavorare medici e macchinari anche negli orari serali. Un esempio che più volte abbiamo chiesto di seguire anche nel nostro territorio, ma il governatore Stefano Bonaccini ha sempre fatto orecchie da mercante, sminuendo così anche i giusti investimenti fatti per dotare i presidi sanitari di apparecchiature all’avanguardia. Non si capisce, infatti, perché strumentazioni costosissime non debbano funzionare 24 ore al giorno e perché un paziente che deve lavorare non possa fare una radiografia o un esame alle 21, senza per forza doversi assentare dal lavoro. Questi macchinari, che costano centinaia di migliaia di euro, debbono funzionare giorno e notte, feriali e festivi”.

Nel polverone che si è sollevato per quel tweet si sono lette bordate di critiche contro Bergonzoni e Salvini.

“Ma la sinistra pensa per davvero che i due non sanno che le urgenze vengono prese in carico al Pronto Soccorso? Nessuno, però, ha ricordato il caso dell’emodinamica di Cesena – prosegue la deputata azzurra – aperta fino alle 12, altroché ospedali aperti di notte! Nel cesenate è bene non avere un infarto al pomeriggio o alla sera, perché l’infartuato si vedrà costretto a un trasporto d’urgenza a Forlì, con un ovvio dilatamento dei tempi. Anche questa è la sanità voluta dalla sinistra in Emilia-Romagna, una sanità che per fortuna presenta ancora eccellenze, ma che dai livelli di servizio di un tempo ha fatto vistosi passi indietro, lasciando più scoperte le aree montane per esempio, oppure non dando risposte alle liste d’attesa. Risposte che dà la sanità privata… Ovviamente a chi può permetterselo – conclude Simona Vietina – Una bella politica di sinistra, non c’è che dire”.

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