Rubrica Economia e Finanza/ Risparmi: conoscere i rischi per gestirli al meglio

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Dopo un 2018 disastroso i mercati si avvicinano alla fine di anno macinando record su record. I risparmiatori sono in confusione, le notizie si susseguono all’insegna della cautela, ma ogni giorno lo S&P500 ( paniere azionario delle 500 aziende americane a maggior capitalizzazione ) segna nuovi record. Chi si è fatto prendere dal panico è rimasto a bocca asciutta ed oggi non sa più che cosa c’è di buono o cattivo sul mercato. Le notizie sono ermetiche ed in questa confusione si perde di vista il concetto stesso di rischio.

Diamo una definizione! Il rischio ( nella finanza ) è la possibilità di avere rendimenti inferiori alle aspettative e/o di perdere in tutto o in parte i propri risparmi.

Il rischio può essere suddiviso in tre dimensioni.

RISCHIO EMITTENTE : è il rischio che si corre se l’emittente ( stato o azienda fa poca differenza ) non è in grado di adempiere agli obblighi contrattuali di rimborso del capitale. Ponete, ad esempio, di aver prestato i soldi ad una persona con la promessa di restituzione, ma al momento di assolvere la promessa, decida di non restituirveli. E’ esattamente quello che è successo con Cirio, Parmalat fino ad arrivare ai possessori delle obbligazioni della 4 banche fallite nel Novembre 2015.

RISCHIO LIQUIDITA’ : misura il rischio di non poter vendere il titolo e quindi rientrare in possesso del proprio capitale. Succede soprattutto quando si acquistano titoli al di fuori dei mercati regolamentati ( ho ampiamento trattato l’argomento nell’articolo ” Titoli non quotati? MAI!!! “). Non hanno mercato, spesso l’emittente è anche l’unico potenziale acquirente e quindi penalizza il venditore. Acquistare bond e strumenti non quotati è il caso più evidente della mancata educazione finanziaria a scuola.

RISCHIO DI MERCATO : i principali fattori di rischio in questo caso sono variabilità dei tassi di interesse, prezzi delle materie prime, utili societari. Tutti gli strumenti finanziari quotati si muovono su aspettative, non centrandole si avrà una ricaduta sui prezzi.

Ma come possiamo gestire i rischi?

Le regole sono sempre le stesse. Prima di tutto DIVERSIFICARE , evitare concentrazioni su singoli titoli, senza dubbio ridurremo il rischio emittente. Per il rischio di liquidità, stare alla larga da titoli non quotati sui mercati ufficiali. La quotazione su mercati regolamentati assicura prezzi trasparenti e controllabili .  Affidarsi ad esperti del settore.
La parola RISCHIO viene immediatamente associata a perdita ( vi ricordate la Finanza Comportamentale ? ) ma il rischio si esprime anche in positivo. Quello che dobbiamo imparare a fare è gestire il rischio definendo obiettivi di rendimento, tolleranza alla volatilità e ampliare la nostra conoscenza degli strumenti di investimento.

IL RISCHIO FINALE E’ NON CORRERE IL RISCHIO ( J. Goldsmith )

Francesco Potito

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