Test ematici, dati confortanti su adesioni dopo la prima giornata di tentennamenti

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Dopo una partenza in salita il primo giorno, la seconda giornata dell’indagine nazionale per i test sierologici, ha fatto registrare dati “confortanti”.  Sono almeno 15mila – secondo i dati aggiornati alla serata di martedì – le chiamate effettuate finora dagli oltre 700 volontari della Croce Rossa Italiana in tutto il Paese per l’indagine di sieroprevalenza del Ministero della Salute su un campione di 150mila persone selezionate dall’Istat. A due giorni dalle prime chiamate, afferma il presidente della Cri Francesco Rocca, “registriamo dei dati confortanti che ci mostrano come la popolazione italiana voglia continuare a fare la sua parte per combattere il virus. Sono tante le persone che stanno richiamando il nostro numero 065510 per rispondere all’invito a partecipare all’indagine, che era stato fatto loro nella giornata di ieri. Hanno consultato il proprio medico, oppure preso maggiori informazioni e la risposta e’ confortante”. Questo “ci da’ la forza – sottolinea – di continuare a lavorare insieme per conoscere ancora meglio questo nemico invisibile”.
In prima battuta era stata invece l’incertezza la reazione predominante tra gli italiani selezionati nel campione chiamato ad effettuare il test sierologico nell’ambito dell’indagine nazionale. Su 7.300 chiamate effettuate nel primo giorno dell’indagine da parte della Cri, ben il 60% dei cittadini aveva chiesto di essere richiamato mostrandosi indeciso. Per questo, un invito a vincere i timori e’ giunto dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ha esortato i cittadini a rispondere positivamente alle telefonate della Cri.
Il campione e’ gia’ selezionato dall’Istat e, in ogni caso, non ci si puo’ offrire volontari. Lo stesso Rocca ha lanciato un appello contro la diffidenza: “Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 e’ la Croce Rossa Italiana, non e’ uno stalker, non e’ una truffa telefonica, ma e’ un servizio che potete rendere al Paese attraverso un piccolo prelievo venoso”.  Le Regioni che hanno aderito “piu’ volentieri” nella prima giornata sono Marche e Sardegna. Buono l’esito in Umbria e Lombardia, mentre quelle piu’ indecise sono Campania e Sicilia.
Le prime Regioni dove si e’ iniziato ad effettuare i prelievi di sangue ai cittadini sono Liguria, Basilicata, Province Autonome di Trento e Bolzano, Lazio.  Al momento gli esperti si attendono una positivita’ di circa il 5% della popolazione e l’indagine durera’ 15 giorni.