Vino ed e-commerce, binomio vincente

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L’e-commerceè stato per dievrso tempo un canale marginale nelle vendite della stragrande maggioranza delle aziende del vino, ma nel lungo periodo di lockdown è stato capace di ritagliarsi un ruolo importante. Non va considerato un fenomeno tranistorio: la verità è che tanti imprenditori studiavano da tempo lo sbarco online e la pandemia non ha fatto che accelerare il processo ed i tempi.

Nel complesso, in Italia, l’online, prima dell’emergenza, valeva tra l’1% ed il 2% delle vendite,ma come rilevato da Tannico, il giro di affari ha fatto segnare un +100% nel primo mese di lockdown, in continua ascesa nelle settimane successive.

Adesso il lockdown è quasi finito, si cerca di tornare, pur con tutte le precauzioni del caso, alla normalità, bar e ristoranti provano a riaprire. Sul lungo periodo, sarà però una normalità diversa, in cui l’e-commerce, uscito dalla nicchia, peserà almeno per il 5% dei fatturati delle grandi aziende del vino italiano; senza per questo entrare in competizione con l’Horeca, il canale di riferimento per la maggior parte delle griffe del vino del Belpaese, ma costruendo semmai un nuovo equilibrio.

Lo hanno raccontato a WineNews, attraverso le loro case history, gli imprenditori alla guida di alcune delle più importanti cantine del Belpaese. Quindi c’è da crederci.