Coronavirus, Rezza:”L’aria condizionata non trasmette il Covid19 ma può funzionare da vento per le goccioline”

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Giovanni Rezza, a capo del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità: «L’aria condizionata non trasmette il Covid19 ma può funzionare da vento per le goccioline». Il problema sarebbe dunque il cosiddetto “effetto vento”.
Un report dell’Istituto superiore di Sanità, dedicato agli impianti di ventilazione e climatizzazione in luoghi chiusi (esclusi gli ospedali), parla di «velocità superiori a 2 metri al secondo che determinano il trascinamento di gocce, aumentando in modo significativo il rischio di sospensione di carica virale». Ma aggiunge anche che molto dipende da come si gestiscono impianti e ambienti.
L’immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni, riducendo la carica virale media e quindi la probabilità di contagio, mentre il ricircolo può diventare fonte di rischio. «Qualora la ripresa dell’aria non avvenga nello stesso ambiente di immissione in modo bilanciato, può comportare la diffusione dei patogeni verso gli ambienti adiacenti».
La ventilazione è dunque uno dei criteri di utilizzo più efficace per evitare eventuali contagi. Sostituire cioè l’aria interna, eventualmente contaminata, con quella che arriva dall’esterno.