Il Progetto CIPS dell’Università degli Studi della Campania ‘Vanvitelli’ sui vaccini anti-Covid

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Riceviamo e pubblichiamo

Riceviamo e pubblichiamo

La pandemia ha segnato profondamente la vita di ogni individuo nel mondo, modificandone le abitudini e i rapporti interpersonali, arrecando gravi danni alla salute di milioni di persone, minando alla stabilità psico-fisica e alla serenità individuale. Le complicazioni derivate dalla pandemia di Sars-Cov-2 sono state sonore sia in ambito sanitario sia in ambito economico, politico e sociale. Tuttavia, per buona sorte e grazie agli sforzi degli scienziati di tutto il mondo, oggi abbiamo a disposizione uno strumento per porre fine a tali eventi. Tale arma è rappresentata dai diversi vaccini sviluppati negli scorsi mesi in differenti parti del mondo e approvati, in tempi più recenti, dalla European Medicines Agency (EMA).

Obbiettivo.

Alla luce di quanto suddetto, le nostre preoccupazioni vertono circa la possibilità di una troppo esigua adesione alla campagna vaccinale che, in questo modo, possa dimostrarsi insufficiente per il raggiungimento di quell’atteso plateau necessario per conseguire la tanto auspicata “Herd immunity”, l’immunità di gregge. Dunque con questo studio osservazionale il nostro gruppo di ricerca vuole portare alla luce la reale prevalenza di adesione alla campagna vaccinale anti Sars-Cov-2 nella popolazione italiana e allo stesso tempo quali possano essere i fattori che, contrariamente, si rivelano come deterrente.

Metodi.

Abbiamo formulato un questionario tramite il software “Moduli Google”. È formato da sei domande con altrettante risposte che possono essere espresse in forma di risposta multipla o aperta. Il tempo stimato per compilare il questionario è di 65 secondi in media. Il sondaggio è rivolto a 2 maschi e femmine, cittadini italiani, con età superiore ai diciotto anni. È attualmente distribuito in tutto il Paese tramite mezzi di informazione di massa come: giornali, blogs, broadcasts, radio, pagine Instagram e Facebook e gruppi whatsapp. Abbiamo scelto tali metodi di diffusione con la finalità di rispecchiare maggiormente l’eterogeneità della popolazione ed evitare di commettere un bias di selezione. Alla fine della raccolta dei dati la nostra unità di ricerca procederà primariamente alla loro analisi e successivamente alla stesura di un articolo scientifico che potrà essere divulgato pubblicamente.

Progetto CIPS Unicampania