Ristorazione, la ripartenza che non parte

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FOTO DI REPERTORIO
La zona gialla avrebbe dovuto determinare subito la ‘ripartenza’ della ristorazione nazionale; ma si po’ dire, con un gioco di parole, che la ripartenza che non parte. La realtà e la prudenza di tanti ristoratori , il clima, che, in questi giorni, in molte zone non aiuta, la necessità di organizzarsi al meglio gestendo i costi, e tanti altri elementi di incertezza si scontrano con i desideri delle imprese della ristorazione di ripartire. Ma c’è la voglia degli italiani di tornare a mangiare fuori, secondo un sondaggio di “The Fork”, con un 62% che dichiara che tornerà a mangiare fuori con la stessa frequenza di prima della pandemia, ed il 51% che dice ci sentirsi più sicuro al ristorante che a casa di amici.
In ogni caso, se già come noto la possibilità di tornare a fare servizio al tavolo, almeno fino al 31 maggio, per ora, coinvolgerà la metà dei ristoranti italiani, quelli che hanno servizio fuori, c’è chi ci prova, nonostante tante incertezze, e chi preferisce aspettare ancora un po’.