Poste Italiane, anche nell’anno del covid un contributo allo sviluppo socio-economico del Molise

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Oltre 713 milioni di euro (erano 600 nel 2019) di Prodotto Interno Lordo, 11.700 posti di lavoro (erano 9.500 nel 2019) e circa 307 milioni di reddito (erano 250 nel 2019) distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico. Sono questi i numeri in evidente crescita emersi dal terzo Bilancio Integrato 2020 di Poste Italiane che testimoniano, anche in un anno caratterizzato dalle difficoltà legate alla pandemia, l’enorme impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Centro (Molise, Abruzzo, Lazio e Sardegna) utilizzati da Poste Italiane.

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, anche il contributo dell’attività di Poste Italiane in Molise ai risultati dell’Area Centro è stato importante poiché, in conseguenza dell’acquisto di beni e servizi prodotti, ha avuto un importante impatto indiretto sia sulle imprese sia sulle famiglie le quali, ricevendo un reddito grazie al lavoro svolto per Poste e i suoi fornitori, hanno potuto a loro volta muovere l’economia acquistando nuovi beni e servizi.

In Molise sono 804 le risorse attualmente impiegate, tra personale di staff, operatori dei 472 uffici postali e dei 3 centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi (Campobasso, Isernia e Termoli). Focalizzare l’attenzione sulle sole attività correlate alle misure e alle azioni messe in campo dall’Azienda a livello regionale in chiave “anti-covid” durante il 2020, può essere un esempio concreto per evidenziare concretamente come Poste riesca a creare valore economico sul territorio producendo ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche grazie al coinvolgimento di una estesa catena di fornitura locale.

In Molise, infatti, Poste Italiane ha effettuato 856 interventi di carattere straordinario. In particolare, nei 167 uffici postali e nei 2 centri direzionali sono stati effettuati 334 interventi di sanificazione degli ambienti; tutti i 167 uffici postali sono state dotati di termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea; in 136 uffici postali lay out sono state posizionate barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori ed i clienti e 36 sedi sono state dotate di segnaletica orizzontale per il mantenimento della distanza interpersonale. Per quanto attiene al settore del recapito della corrispondenza e dei pacchi, 20 interventi di sanificazione sono stati effettuati nei 3 centri di distribuzione della regione, così come è stata sanificata l’intera flotta aziendale, composta da 163 mezzi tra motocicli, tricicli, quadricicli e vetture.

A livello nazionale, nel 2020 le attività operative del Gruppo hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull’economia pari a circa 12,2 miliardi di euro di PIL, coinvolgendo complessivamente circa 191mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,4 miliardi di euro. Sempre a carattere nazionale, nel 2020, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2 miliardi di euro, impiegando 21.000 persone e distribuendo redditi per circa 567 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 370 milioni di euro in termini di gettito fiscale.

La relazione finanziaria per l’anno 2020 è consultabile all’indirizzo:
https://www.posteitaliane.it/files/1476536483458/Relazione-finanziaria-annuale-2020.pdf.

Poste Italiane – Media Relations