Nuove tecnologie/ La riproduzione 3D del Ritratto di fanciullo con disegno di G.F. Caroto all’Accademia di Francia a Roma

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Definito un unicum nella storia della pittura, il Ritratto di fanciullo con disegno di Giovan Francesco Caroto, artista veronese allievo del Mantegna e attivo a Milano al tempo di Leonardo, è tra le opere più rappresentative della preziosa collezione conservata al Museo di Castelvecchio. Il dipinto originale è attualmente in prestito all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, alla mostra “GRIBOUILLAGE /

SCARABOCCHIO. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly”. Al suo posto, nella Galleria Dipinti del Museo di Castelvecchio, è comunque visibile la sua riproduzione grazie alla digitalizzazione in gigapixel+3D. Questa è stata realizzata da Haltadefinizione, techcompany di Franco Cosimo Panini Editore, in collaborazione con il partner tecnologico Memooria. A maggio il Ritratto tornerà a Verona e sarà esposto al palazzo della Gran Guardia per la prima mostra interamente dedicata

all’artista, “CAROTO e le arti tra Mantegna e Veronese”, dal 13 maggio al 2 ottobre 2022.

La riproduzione fisica ottenuta da un’immagine in gigapixel + 3D di un’opera d’arte si presenta come un oggetto fedele in termini materici ed estetici che può sostituire, come in questo caso, l’originale durante un prestito, e permettere al museo di offrire al pubblico un’esperienza di visita alla collezione integrale. Talvolta, quando l’opera presenta condizioni di fragilità, l’invio di una riproduzione consente di preservare la conservazione ed evitare lo stress dovuto al trasporto e alla movimentazione.

Il connubio tra la tecnologia e il mondo dell’arte avanza sempre più velocemente e si conferma fondamentale per le realtà museali che possono avvalersi di innumerevoli strumenti innovativi per la tutela, la divulgazione e la valorizzazione del patrimonio.

Nello specifico, l’acquisizione in gigapixel abbinata alla mappatura 3D della superficie pittorica consente di riprodurre tutte le parti e gli aspetti materici di un oggetto culturale, qualsiasi esso sia.

“Se da un lato il 3D rende possibile riprodurre i dettagli della morfologia superficiale di un dipinto attraverso l’elaborazione di un modello tridimensionale, dove sono ben visibili tutte lecaratteristiche materiche con estrema precisione” afferma Luca

Ponzio, fondatore della tech company, “dall’altro, la tridimensionalità della superficie permette di realizzare repliche che possono essere ricollocate al posto di un’opera momentaneamente assente”.

Le sofisticate tecnologie di digital imaging e stampa tridimensionale elaborate da Haltadefinizione hanno come obiettivo il monitoraggio dei dipinti e i dati rilevati durante l’acquisizione forniscono informazioni importanti per la ricerca, lo studio delle

opere d’arte e la tutela. In vista della prossima apertura della mostra dedicata a Giovan Francesco Caroto, da oggi l’immagine gigapixel del Ritratto di fanciullo con disegno, l’opera indubbiamente più conosciuta dell’artista, si aggiunge all’archivio di capolavori digitali di

Haltadefinizione.

Sul sito è possibile esaminare il Ritratto e ammirare ogni particolare del capolavoro in altissima definizione.

l’opera

Giovan Francesco Caroto Ritratto di fanciullo con disegno, 1515-1520, olio su tavola, 37×29 cmVerona, Museo di Castelvecchio La curiosa iconografia non convenzionale di questo ritratto di giovane che ride ed esibisce un disegno è nota come un unicum

nella storia della pittura italiana del Cinquecento. Per la sua modernità, l’opera gode di una popolarità internazionale che vaben oltre la fama del suo autore e richiama l’interesse deglistudiosi nei più diversi settori della ricerca scientifica,dall’iconologia, all’ambito filosofico e letterario, pedagogico emedico.

Siamo di fronte al ritratto di un fanciullo sui dieci-dodici anni con lunghi capelli rossi. Il soggetto, osservato da vicino, indossa un farsetto verde sopra una camicia bianca ed e ripreso di scorcio, a mezzo busto, su uno sfondo scuro. Dal margine in basso a sinistradel dipinto spunta il lembo di una stoffa rossa, si direbbe di un

berretto. Il ragazzino è immortalato nel momento di rivolgersi allo spettatore per mostrare il disegno che impugna tra le dita dellamano destra. Appare divertito, spalanca gli occhi vivaci e ride con le labbra semiaperte in atteggiamento di soddisfazione