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Coronavirus/ Autorizzato l’utilizzo di anticorpi monoclonali

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) La battaglia contro il coronavirus si combatte su più fronti. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha autorizzato la temporanea distribuzione dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19;
b) Oltre il 45% dei cittadini con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale anti-COVID, come fa sapere il governo;
c) In Francia somministrate quasi 800mila dosi di vaccino anti-COVID in un giorno dopo l’annuncio di nuove restrizioni per i cittadini non immunizzati.

foto di repertorio

Coronavirus/ Abrignani (Cts): ” Gli effetti degli assembramenti senza mascherina nelle piazze saranno visibili tra “4- 5 giorni”

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Sergio Abrignani

Le aperture più o meno totali, ma soprattutto gli assembramenti esagerati, non ultimo quello, comprensibile, per la vittoria italiana agli Europei: potranno essere questi i fattori scatenanti di nuovi focolai di coronavirus in Italia.
Gli effetti degli assembramenti senza mascherina nelle piazze saranno presumibilmente visibili tra “4- 5 giorni” quando si registrerà un aumento dei casi di variante Delta nelle città dei festeggiamenti.
A dirlo ad Agorà estate su Rai 3 è Sergio Abrignani, immunologo e membro Cts, che paragona il pericolo di contagio per gli assembramenti del 11 e 12 luglio scorso, a quello della grande festa per la vittoria dello scudetto a Milano del maggio 2021.

Abano Terme/ Trovato cadavere nella piscina in disuso

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Mistero sul ritrovamento di un cadavere.
Giallo nel padovano, dove un uomo di 37 anni è stato trovato morto all’interno della piscina di un hotel in disuso da anni, ad Abano Terme. Secondo i carabinieri di Abano, potrebbe trattarsi di un suicidio: l’ex albergo è ora all’asta.
Al momento del ritrovamento non sono stati trovati segni di violenza sul corpo del giovane. Si propende per un suicidio, ma allo stato attuale non si esclude alcuna ipotesi.
Indagano i carabinieri.
foto di repertorio

Cagliari/ Si immerge e non torna a galla, morto un sub 21enne

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Una passione che diventa tragedia ed una giovane vita spezzata.
Aveva solo 21 anni ed è morto mentre faceva un’attività che amava e di cui era molto esperto. E’ successo a Cagliari, nelle acque del Poetto, durante un’immersione in compagnia di amici.
Sul posto sono state inviate subito una motovedetta e un gommone della Guardia costiera e in volo si è alzato anche l’elicottero della Capitaneria.
L’ipotesi più avvalorata è che il ragazzo abbia avuto un malore mentre tentava di ritornare in superficie.

foto di repertorio

Solidarietà/  “Cambio Rotta” rivolto a cani di canile e minori nel circuito penale- bilancio primo anno di attività

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Il progetto “Cambio Rotta” è nato un anno fa per favorire il recupero di cani interessati da alterazioni comportamentali di rilievo, costretti a vivere nel canile Valle Grande di Roma, grazie all’aiuto di giovani ragazzi coinvolti nel circuito penale minorile. Il progetto prevede interventi socioeducativi rivolti a minori segnalati all’Autorità giudiziaria minorile e già in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, che stanno scontando la propria pena in “messa alla prova”, per favorire il loro reinserimento nel contesto familiare, sociale, educativo e professionale grazie all’acquisizione di conoscenze spendibili al termine del periodo di messa alla prova e percorsi individualizzati che consentono la rielaborazione del reato. “Il nostro è un progetto di giustizia riparativa” dichiara Mirko Zuccari, dog trainer manager della Fondazione CANEM ONLUS “che coniuga l’assistenza nell’accudimento, nella gestione e nel recupero comportamentale dei cani ospitati in canile con il processo di responsabilizzazione e rielaborazione del reato dei giovani coinvolti nel progetto – una seconda possibilità, dunque, tanto per i ragazzi quanto per gli animali”. A luglio 2020, presso il canile “Valle Grande” di Roma, è stato accolto il primo gruppo, composto da otto ragazzi, che hanno frequentato un corso di formazione teorico-pratico per assistenti di campo e che hanno svolto lavori socialmente utili a favore di alcuni dei 440 cani ospitati nella struttura, per un totale di 144 ore di impegno.

A gennaio 2021, un secondo gruppo, composto da sei ragazzi, ha preso parte al progetto – per un totale di 14 ragazzi coinvolti: ai cinque che si sono distinti per il loro impegno e le loro capacità, la Fondazione ha offerto, inoltre, un training formativo – che prevede un’indennità formativa, buoni pasto, una polizza assicurativa e dispositivi di protezione individuale. Pochi giorni fa, la Fondazione ha accolto un terzo gruppo, composto da sei ragazzi, arrivando così a 20 partecipanti al progetto “Cambio Rotta” – a sette di questi è stata offerta la possibilità di partecipare al corso base per educatore cinofilo, della durata di 320 ore, propedeutico all’acquisizione della qualifica e all’iscrizione all’Albo Regionale degli Esperti, Sezione C) Educativo Cinofila ex L. R. n. 33/2003 “Norme in materia di cani da presa, molossoidi e loro incroci”. A Valle Grande, i giovani partecipanti del progetto “Cambio Rotta” hanno potuto lavorare a stretto contatto con un team di educatori cinofili, esperti nel recupero comportamentale, hanno beneficiato del supporto offerto dalla psicologa messa a disposizione della Fondazione, quando necessario, e ricevuto una meticolosa valutazione del proprio operato.

“Nel 2020, all’interno del canile “Valle Grande” a fronte di 332 ingressi sono state effettuate 399 adozioni: nei primi cinque mesi del 2021, a fronte di 136 ingressi sono state effettuate 130 adozioni” continua Mirko Zuccari “tali risultati, a mio avviso, sono il frutto del grandioso lavoro svolto dalle associazioni di volontariato costantemente impegnate in struttura e dai ragazzi del progetto “Cambio Rotta” , in particolare, dai cinque beneficiari dell’indennità formativa, a cui sono stati affidati 62 cani per sessioni di gioco, socializzazione e recupero comportamentale”. “Non possiamo che essere grati a Benedetto Di Clemente direttore del canile Valle Grande, accogliendo “Cambio rotta” ha confermato la volontà di fare del proprio canile un centro di interesse per la collettività. Siamo orgogliosi di questo programma, nato per offrire supporto agli Organi del sistema della giustizia minorile, ai Servizi Sociali minorili e fieri dell’impegno e della serietà dei giovani partecipanti al progetto “Cambio Rotta”, che hanno intrapreso un percorso di cambiamento reale delle proprie vite, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie energie a favore degli ultimi della società – i cani senza famiglia con problemi comportamentali” conclude Federica Faiella Vicepresidente della Fondazione CAVE CANEM ONLUS. Per scoprire di più sul progetto “Cambio Rotta” e sugli altri progetti della Fondazione CAVE CANEM ONLUS, visita il loro sito. La Fondazione CAVE CANEM ONLUS è stata istituita il 24 giugno 2019 dalla volontà della Presidente Adriana Possenti e della Vicepresidente Federica Faiella. Un’impresa sociale al femminile che si prefigge l’obiettivo di cambiare il destino di cani e gatti in difficoltà e di promuovere un’evoluzione nel rapporto uomo/animale, grazie a modelli di co-progettazione, occasioni di formazione, pratiche socialmente innovative. Nel corso del primo anno di vita della Fondazione sono stati finanziati e realizzati 12 progetti in più punti d’Italia generando valore a favore di 1463 cani e 396 persone.

  • Segreteria Generale della Fondazione CAVE CANEM ONLUS

Coronavirus, situazione stabile, risale la curva dei decessi

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Situazione ancora più o meno stabile, quella dell’epidemia da Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino del Ministero della Salute.

I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 1.534 su 192.543 tamponi (ieri erano stati 888 su 73.571 tamponi). Sono 20 i morti di oggi (ieri erano stati 13). Con 1.287 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 40.649, con un incremento rispetto a ieri di 223 unità. 

Il tasso di positività è oggi è allo 0,79% (ieri era allo 1,421%). ll totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 127.808. 

Ambiente/ Economia circolare, 8 bottiglie su 10 tornano a nuova vita

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Negli ultimi 5 anni la sensibilità degli italiani per l’ambiente si è tradotta in un balzo in avanti nella raccolta differenziata del vetro, superiore a quello che si era registrato nei 12 anni precedenti. E i benefici di questo cambio di passo sono trasversali e innegabili. Le oltre 570mila tonnellate di rifiuti di imballaggi in vetro in più sottratte alle discariche e riciclate in nuove bottiglie e vasetti dal 2016 ad oggi, grazie alla raccolta differenziata e all’impegno dei cittadini, hanno determinato un incremento dei benefici economici per i Comuni italiani che, solo negli ultimi cinque anni, è pari a circa 160 milioni di euro. Una cifra che tiene conto dei maggiori corrispettivi riconosciuti da CoReVe (+33 mln €) per la raccolta differenziata del vetro alle amministrazioni locali e ai gestori del servizio, cui si aggiungono i risparmi per i mancati oneri di smaltimento in discarica (127 mln €), legati alla crescita dei volumi. Non solo.

L’anno della pandemia

Il risultato sul medio periodo non sarebbe stato possibile se il sistema non avesse retto nell’anno della pandemia, come conferma ufficialmente il rapporto annuale sulla raccolta e il riciclo del vetro in Italia, Il Piano Specifico di Prevenzione, curato dal consorzio CoReVe, che testimonia l’impegno garantito dalle famiglie italiane anche in tema di circolarità e sostenibilità. Il primo dato significativo è quello sui consumi. In piena pandemia, gli italiani hanno incrementato l’utilizzo di vasetti e bottiglie di vetro, compensando in ambito domestico il calo registrato (stimato oltre il 30%) in hotel, bar e ristoranti, la cui attività è stata sospesa per una buona parte del 2020 per le misure di contrasto alla diffusione del Covid19. Il saldo, infatti, è positivo: lo scorso anno si sono registrate 2.725.268 di tonnellate di imballaggi di vetro immessi al consumo, +1,8% rispetto al 2019. Ciò che più conta, però, sono i risultati della raccolta differenziata e del riciclo, ed è qui che si registrano gli incrementi più significativi, legati soprattutto all’incremento complessivo dei consumi, più che alla rincorsa delle aree più in ritardo nella raccolta.

Nel 2020 gli italiani hanno separato 2.396.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Complessivamente, la raccolta pro capite è passata dai 38,7 kg del 2019 ai 40,4 kg del 2020. Va ancora meglio per quanto riguarda l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio. Nel 2020 il tasso di riciclo degli imballaggi di vetro ha raggiunto il 78,6%, con un ulteriore balzo in avanti rispetto al già lusinghiero 77,3% dell’anno precedente. Le quantità riciclate, 2.143.221 tonnellate, registrano infatti un 3,6% in più rispetto al 2019, un tasso di crescita più alto sia delle quantità raccolte che degli imballaggi in vetro immessi al consumo.

“Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d’Europa per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro e i dati contenuti nel nostro rapporto annuale lo confermano – afferma Gianni Scotti, presidente di CoReVe -. Basti pensare l’unione europea ha fissato come obiettivo di riciclo per il 2030 il 75%. Noi abbiamo superato quel traguardo già due anni fa, grazie all’attenzione crescente degli italiani nei confronti dell’ambiente, ma anche per merito degli sforzi compiuti da una filiera industriale che ha puntato con decisione sull’innovazione e la modernizzazione degli impianti di trattamento. In Italia siamo in grado di produrre e utilizzare persino la “sabbia di vetro” derivante dal recupero secondario degli scarti di processo degli impianti di trattamenti (“frazione fine” e scarti della selezione ottica degli inquinanti presenti nella raccolta, come la ceramica). Nel 2020 abbiamo recuperato 389 mila tonnellate di questo materiale che, negli altri Paesi, sebbene grazie ad una qualità della raccolta molto più alta sia molto inferiore ai ns. volumi, è normalmente smaltito in discarica con costi enormi”.

Principali benefici ambientali ed economici nel 2020Ricavi per Comuni: CoReVe nel 2020 ha versato ai 7.414 Comuni convenzionati, direttamente o tramite i gestori delegati del servizio, oltre 86 milioni di euro di corrispettivi economici per la raccolta differenziata del vetro. Minori oneri di smaltimento: la raccolta differenziata del vetro ha evitato agli italiani costi per lo smaltimento in discarica per circa 320 milioni di euro; Minor consumo di materie prime: grazie all’incremento delle quantità totali riciclate in vetreria, è stato possibile risparmiare 3,7 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuovi imballaggi di vetro (pari a circa 2,2 milioni di m3: più del volume della piramide di Cheope, o circa 2 volte quello del Colosseo).

Riduzione emissioni: attraverso il riciclo totale del vetro nella produzione di nuovi imballaggi è stato possibile ridurre le emissioni di co2 in atmosfera di 2,2 milioni di tonnellate (equivalenti alle emissioni di circa 1,5 milioni di utilitarie Euro 6 circolanti per un anno, con percorrenza media di 15.000 km). Risparmi di energia: l’impiego di materiale riciclato al posto delle materie prime all’interno dell’industria vetraria ha consentito di risparmiare energia equivalente a 2,5 milioni di barili di petrolio (pari a circa 385 milioni di m3 di gas metano, quanto consumano le famiglie di una città da 1,5 milioni di abitanti).

Troppi sacchetti e impurità nella raccolta

Grazie agli investimenti in innovazione tecnologica e al conseguente miglioramento dell’efficienza degli impianti di trattamento il sistema è riuscito a ridurre lo scarto finale, tra il vetro raccolto e quello effettivamente riciclato, ovvero trasformato in nuovi imballaggi, dal 11,4% del 2019 siamo passati al 10,6%. Purtroppo però la qualità media della raccolta è ancora in calo: troppi gli oggetti di ceramica, pyrex e cristallo, ma soprattutto sacchetti, finiscono nella campana del vetro.

“La qualità della raccolta può e deve migliorare – aggiunge Scotti -. Di fatto, con il livello attuale di scarti, dovuti alla alta presenza di inquinanti nel vetro raccolto, è come se Valle d’Aosta, Trentino (o Friuli), Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, rinunciassero tutte insieme ad effettuare la raccolta differenziata. Questo si traduce in un costo per la collettività, non solo ambientale, che si stima per difetto pari ad almeno a 48 milioni di euro. Noi proseguiremo con la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di non commettere errori nel conferimento, separando correttamente il vetro da imballaggio da altri materiali, ma anche le Amministrazioni locali e i Gestori delle raccolte devono aiutarci facendo la loro parte, cioè scegliendo sistemi di raccolta efficienti, efficaci ed economici, che massimizzino il riciclo”.

Sara Orsenigo, Tommaso Tafi

Vino, le gradazioni alcoliche aumentate nei decenni

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Sembra una questione di lana caprina, inveca ha una sua importanza. Negli ultimi decenni, il grado alcolico dei vini è cresciuto con una certa costanza.Una statistica sui fine wine di Bordeaux, Borgogna, Toscana, Piemonte e California ha elaborato risultati interessanti. I vini rossi di Bordeaux,in 30 anni hanno vissuto una crescita delle gradazioni alcoliche costante, passando da una media di 12,8 gradi fino ai 13,7 gradi dell’ultimo decennio. In Borgogna l’alcol medio è cresciuto pochissimo tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, di poco sopra i 13 gradi, per poi segnare una impercettibile decrescita negli anni Dieci del Terzo Millennio. I vini della Napa Valley, negli anni Novanta, in media sviluppavano ben più di 13,5 gradi, per schizzare sopra i 14,5 il decennio successivo, e tornare a decrescere negli ultimi dieci anni, restando comunque sui 14,4 gradi.

Arriviamo, quindi, in Italia, dove Piemonte e Toscana confermano il trend californiano. Nelle Langhe negli anni Novanta, il grado alcolico si aggirava intorno ai 13,9 gradi, diventati 14,3 gradi nel primo decennio degli anni Duemila, stabilizzatesi nell’ultima decade. Tra i filari di Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Bolgheri, invece, si partiva leggermente più indietro, da vini che, in media, sviluppavano 13,7 gradi di alcol negli anni Novanta, cresciuti a 14,1 nel decennio successivo, e poi a 14,2 nell’ultimo.

Turismo/ Enti e associazioni uniti per promuovere il patrimonio geologico e geominerario della Sardegna

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“La Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) – Sardegna, l’Associazione per il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna (APGS), con la Società Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) promuovono un incontro in videoconferenza dal titolo “Paesaggio, geodiversità e territorio”, che si terrà domani, mercoledì 30 giugno dalle ore 17 alle 19, su piattaforma Zoom, previa iscrizione, e in diretta sulla pagina facebook della SIGEA.

Nell’incontro relatori del mondo accademico, professionale, istituzionale e associativo, con i loro contributi porranno l’attenzione sul valore della geodiversità in connessione con il paesaggio e il territorio”. Lo ha annunciato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della SIGEA.

“E’ importante nel contesto attuale evidenziare gli aspetti legati al grande patrimonio geologico ambientale – ha affermato la geologa Laura Cadeddu, referente della Sigea Sardegna e tra i promotori dell’iniziativa – peraltro in continuità con l’attività dell’associazione, nella sua accezione più ampia, spesso poco o nulla conosciuti al grande pubblico, per promuovere una gestione indirizzata alla geoconservazione e ad una corretta fruibilità di beni non rinnovabili, ad esempio verso un geoturismo ecosostenibile a basso impatto ambientale, che al contempo tuteli il territorio, evidenziando come la salvaguardia della geodiversità, nei suoi molteplici aspetti, sia il primo passo per potenziare il mantenimento della biodiversità, e dell’intero ecosistema”.

C’è l’Associazione per il Parco Geominerario, storico ed ambientale della Sardegna

“Il seminario si configura bene come un’attività dell’ Associazione per il Parco Geominerario, storico ed ambientale della Sardegna –  ha dichiarato il prof. Alberto Marini, Presidente dell’APGS – che si occupa da 30 anni dei rapporti tra l’uomo ed il paesaggio, scevra da finalità di lucro, avendo come fini istituzionali la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, scientifico ed ambientale, anche stabilendo stretti rapporti di cooperazione con quanti, in Italia e all’estero, abbiano le medesime finalità”.

Dunque in campo gli Insegnanti di Geografia.

“Condivido con entusiasmo questo seminario, come inizio di un discorso da portare avanti. L’educazione al paesaggio – ha osservato la Prof.ssa Luciana Mocco,  presidentessa della Sezione di Cagliari dell’AIIG – è uno strumento per accrescere la capacità di leggere e agire sul territorio. Fondamentale quindi la conoscenza della Geologia per lo studio e l’interpretazione geografica della Terra e delle attività possibili per l’uomo su essa”.

Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale

Turismo/ Italia in festa: 843 eventi tra tradizione, cultura e volontariato

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L’Italia in festa. Fin dal mattino di domenica per la Giornata nazionale delle Pro Loco prima di riversarsi in serata nelle piazze e nelle strade per la vittoria degli Azzurri agli Europei. Ben 843 gli eventi che hanno animato l’intera Penisola. Numeri da record per questa quarta edizione della manifestazione che rappresenta un gioioso inno ai patrimoni e ai tesori custoditi da ogni singola comunità, che è stata una travolgente festa che ha fatto appunto da preludio allo straordinario successo della Nazionale di Roberto Mancini. Un variegato calendario di iniziative, dall’alba al tramonto, con sagre, passeggiate organizzate, rievocazioni storiche e ancora mostre d’arte, presentazioni di libri, seminari e convegni; mercatini, manifestazioni sportive, attività di salvaguardia dell’ambiente, eventi musicali, rassegne cinematografiche e teatrali. “È stata una grande festa che ha sancito la voglia di associazioni e volontari di tornare in piazza e animare i territori- ha commentato il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina- esaltandone le peculiarità e dando nuova spinta all’economia locale. Un grandioso calendario di eventi ed iniziative legate dall’amore viscerale per le comunità, cui hanno preso parte circa 15 mila volontari”. La Giornata è stata scandita dalla maratona live (mattina e pomeriggio) trasmessa sulla pagina Facebook dell’Unpli dal borgo di Rolle di Cison di Valmarino (Tv), nello spettacolare palcoscenico de ‘Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’ patrimonio dell’Umanità Unesco.

La prima parte della diretta è stata arricchita dai numerosi interventi, in presenza e in streaming, e dai messaggi dei rappresentanti del mondo delle istituzioni e del Terzo Settore, fra i quali il senatore questore Antonio De Poli, i presidenti delle Regioni Veneto (Luca Zaia), Piemonte (Alberto Cirio), Liguria (Giovanni Toti), Marche (Francesco Acquaroli); il vice presidente della Regione Emilia-Romagna (Elly Schlein), gli assessori regionali al Turismo di Lombardia (Lara Magoni), Liguria (Giovanni Berrino), Campania (Felice Casucci), Veneto (Federico Caner) e Friuli Venezia Giulia (Sergio Bini); gli assessori regionali all’Ambiente e alla Cultura della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin e Cristiano Corazzari, il presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e il deputato nazionale Angela Colmellere.

Al centro dello streaming nel pomeriggio, invece, i collegamenti video, un’ampia rassegna degli eventi e le testimonianze dei dirigenti Unpli e dei presidenti delle Pro Loco. “La vicinanza dai numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni e del Terzo Settore testimonia che si è ben compreso lo sforzo e l’azione compiuta dalle oltre 6.200 Pro Loco che quotidianamente si spendono per esaltare l’Italia delle tradizioni, della cultura, del volontariato. Ci auguriamo di poter tornare al numero delle manifestazioni organizzate prima dell’emergenza pandemica, come le 110mila del 2018, così da fare girare a pieno regime il volano per i territori rappresentato dalle nostre associazioni” ha aggiunto La Spina. “Nella fase più dura della pandemia le Pro Loco hanno svolto, allo stesso tempo, un insostituibile ruolo di coesione sociale: il 73% ha collaborato con le amministrazioni comunali, il 38% ha operato a fianco delle altre associazioni presenti nei territori, il 37% ha collaborato con la Protezione Civile. Non mi stancherò mai, pertanto, di ringraziare i nostri 600mila volontari che nel corso dei periodi più difficili sono stati anche vicini alle proprie comunità” ha concluso. L’emergenza Covid lo scorso anno aveva spazzato via l’80% degli eventi, con le Pro Loco comunque in campo, come raccontato dal presidente dell’Unpli, in iniziative sociali per fronteggiare la pandemia (attivate dal 65%) e in raccolte fondi (il 50%). “Abbiamo raggiunto un grandissimo risultato, con un numero di eventi superiore al doppio dell’ultima edizione della Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia, realizzata in un periodo ben diverso dalla situazione attuale – ha sottolineato Massimiliano Falerni, responsabile del Dipartimento-Unpli Giornata nazionale delle Pro Loco – È il risultato frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto il dipartimento, la giunta nazionale, i comitati regionali e provinciali dell’Unpli, i presidenti di Pro Loco e la grande passione dei nostri volontari”. Una Giornata che ha segnato quindi la ripartenza, la ripresa delle attività di una Italia che esalta, tutela e racconta le sue tradizioni, la cultura e il volontariato.

AGENZIA DIRE