Home Blog Page 1075

Coronavirus/ Le Regioni chiedono lo spostamento del coprifuoco alle 23

0
FOTO DI REPERTORIO

Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus

a) E’ ancora scontro istituzionale sugli orari del coprifuoco. La posizione contraria oramai non è più solo quella di Salvini.

In una lettera la conferenza delle Regioni infatti chiede al governo di spostare l’inizio del coprifuoco alle ore 23;

b) Il rapporto tra benefici e rischi del vaccino Oxford-AstraZeneca è maggiore per le fasce di età più avanzata. Lo ribadisce l’OMS;

c) Nell’ultimo giorno l’India ha registrato 332.730 nuovi casi: è il numero più alto dall’inizio dell’emergenza, lo comunica l’autorità sanitaria del Paese.

Cronaca nazionale/ Giovane ciclista investita da un’auto muore dopo due giorni di agonia

0
L'ospedale di Udine

Una tragedia nella tragedia. Dopo due giorni di agonia, è morta ieri la giovane ciclista di 17 anni, travolta da un’auto mentre si allenava in bicicletta lungo la strada provinciale che collega San Daniele a Rodeano (Udine). In ospedale a Udine era stata dichiarata la morte cerebrale.

La giovane, nata in Spagna con origini di Santo Domingo, abitava a Gradisca di Sedegliano. La notizia è riportata sul quotidiano friulano Messaggero Veneto,

Roma/ Aveva ucciso la madre e tentato il suicidio, muore dopo 10 giorni d’ospedale

0
L'ospedale San Camillo

Sale a due il numero di vittime di un caso di omicidio-suicidio che ha suscitato molto scalpore nella capitale.

È morto il 25enne che il 12 aprile scorso,  uccise la madre con un fucile da sub per poi incendiare l’appartamento. 

Dopo tentò di togliersi la vita. Fu soccorso e ricoverato prima al Sant’Eugenio, venne poi trasferito e operato al San Camillo dove le sue condizioni sono rimaste sempre gravissime.

Vino/ Il Sassicaia spopola online

0

I marchi sono sempre quelli oramai noti a livello mondiale e ogni nuovo studio lo conferma. Nel settore enoico ci sono etichette che oramai hanno raggiunto da anni il livello top, anche fuori dai confini nazionali ed ogni anno lo consolidano.

Il Sassicaia di Tenuta San Guido è il vino italiano più cercato online, in tutto il mondo, e il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno è il più caro. Lo studio è del portale “Wine Searcher”. Il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, ha un prezzo medio online di 1.070 euro a bottiglia. Al secondo posto, tra le etichette più care, non c’è un vino, ma una grappa: l’Acquavite d’Uva Picolit “Collezione Nonino”, che costa 902 euro. Sul terzo gradino del podio, sale il Barbaresco Crichet Paje di Roagna, online a 742 euro a bottiglia.

Sul podio dei vini più popolari, salgono il Tignanello della Marchesi Antinori e il Masseto, che ritroviamo anche al quarto posto dei vini italiani più costosi: 741 euro a bottiglia.

️Coronavirus/ In 12 regioni terapie intensive oltre la soglia critica

0
FOTO DI REPERTORIO

Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus

a) L’ospedalizzazione eccessiva è un problema rilevante nella battaglia contro il contagio da coronavirus in Italia.

Il numero di posti letto occupati da pazienti COVID in terapia intensiva resta sopra la soglia critica del 30% in 12 Regioni. Il dato è stato reso noto dalla Fondazione GIMBE;

b) In Italia sono state somministrate oltre 16 milioni di dosi di vaccino anti-coronavirus, comunica il governo;

c) Nell’ultimo giorno l’India ha registrato 314.835 nuovi casi: è il numero più alto dall’inizio dell’emergenza.

Il mondo del bere/ Il cocktail: Cuna del Daiquiri cocktail – La Habana Cuba (1939) di Constantino Ribalaigua

0

di Paolo Santangelo*

Per i viaggiatori della Pan Am, in panciolle nella prima classe tra la Florida e Cuba, la fuga dal Proibizionismo (1919-1933) e verso l’esotico, iniziava subito dopo il decollo. A bordo si partiva con le prime libagioni in attesa di fare tappa a El Floridita de l’Avana, posto fisso di tanti nomi illustri. A partire dall’aficionado Ernest Hemingway, per passare a una pletora di nomi illustri: dal peso massimo Rocky Marciano al Duca di Windsor, dal matador Miguel Dominguin al romanziere Tennessee Williams, fino alla diva Marlene Dietrich. El Floridita, un elegante locale in stile neoclassico con un tocco di gusto creolo, era l’ultima reincarnazione di uno dei più antichi siti de L’Avana.

Era già stato El Florida e prima ancora, si parla del 1820, La Piña de Plata, l’ananas d’argento. Nel 1918 Constantino Ribalaigua Vert prende in mano la barra del locale. “Constante” è di origine catalana, figlio di un pescatore, ed emigrato a Cuba quattro anni prima per buttarsi subito nel mestiere di barman o di cantinero, per dirla in lingua originale. È un tipo che parla poco e dai modi eleganti. È il padrone di casa di quella che è considerata La Cuna del Daiquiri, la culla del Daiquiri.

Nel libro omonimo troverete cinque varianti del Daiquiri. La quarta, quella frozen, è firmata dallo stesso Constante ed è considerata l’autentica del locale. In altre parole, per ordinare un Daiquiri “normale” al Floridita dovreste chiedere un Daiquiri Natural. Ma il locale, ristorante con cocktail bar, non è stata solo la culla del Daiquiri. È qui che nel 1938 gli americani della Waring mettono in pista i primi test sul blender.

Sempre qui Don Narciso Sala Parera, proprietario dal 1898 al 1918, introdusse la pratica del throwing (o rolling) al posto dello shaking, in seguito esportata dal cugino Miguel Boadas sulla Rambla di Barcellona. Sempre a El Floridita Constante ha fatto conoscere drink autoctoni cubani come Mary Pickford, El Presidente, Mulata.

E nello stesso locale furono indette le prime riunioni dell’Asociation dei Cantineros de Cuba fondata nel 1924. Quando consulterete questo volume non sarete di fronte solo a un buon ricettario, ma un tassello fondamentale della storia della miscelazione mondiale.

*bar manager ed esperto horeca

Consulta il LINK

Roma/ Ambulanza con un bambino a bordo si ribalta, quattro feriti

0
FOTO DI REPERTORIO

Grave incidente, per fortuna senza vittime. Scontro fra un’ambulanza e un’auto in via Cristoforo Colombo a Roma. Secondo quanto si apprende, l’ambulanza era impegnata nel trasferimento di un bambino al Bambino Gesù per la somministrazione di terapia. A quanto ricostruito dalla polizia locale, l’ambulanza nello schianto si è ribaltata. 

Quattro i feriti. (foto di repertorio)

Roma/ Auto finisce nel Tevere, recuperato un cadavere

0
FOTO DI REPERTORIO

Purtroppo le ricerche, condotte nel Tevere, all’altezza di Ponte Marconi a Roma, hanno dato un esito drammatico. E’ stato individuato un cadavere all’interno dell’auto finita nel fiume.

Si tratta con tutta probabilità di un 44enne scomparso da ieri, quando la compagna ha allertato le autorità.

I carabinieri avevano subito avviato le prime ricerche, sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco, compresi i sommozzatori.

foto di repertorio

Coronavirus, è stabile la curva del contagio in Italia

0

Sono dati stabili quelli del contagio da Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino del Ministero della Salute.

I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 16.232 su 364.804 tamponi (ieri erano stati 13.844 su 350.034 tamponi). Sono 360 i morti di oggi (ieri erano stati 364). Con 19.125 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 472.196 ( – 3.439).

Il tasso di positività è oggi del 4,45% (ieri era stato del 3,95%). Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 118.357.

Del totale dei positivi sono 447.081 quelli in isolamento domiciliare (-2.694), 22.094 ricoverati con sintomi (-690) mentre i malati in terapia intensiva sono 3.021 (-55).

Medicina/ Dallo studio di una rara forma ereditaria, scoperto un nuovo meccanismo alla base della malattia di Parkinson

0

Grazie allo studio di una rara forma ereditaria della malattia di Parkinson, ricercatori dell’Università di Trento hanno descritto un nuovo meccanismo patologico alla base della malattia che potrebbe in futuro essere sfruttato in chiave terapeutica anche per le forme non genetiche. Pubblicato sulla rivista Brain*, il lavoro è stato coordinato da Giovanni Piccoli, ricercatore del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio), con il supporto del programma carriere della Fondazione Telethon, l’Istituto Telethon Dulbecco. Quella di Parkinson è una malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge specifiche aree del cervello, i gangli della base, deputate al controllo del movimento e dell’equilibrio. Nel tempo si assiste alla degenerazione di specifici neuroni presenti nei gangli della base, quelli dopaminergici, e parallelamente alla comparsa di aggregati di proteine con effetto tossico sulle cellule. Ad oggi le basi molecolari della malattia non sono ancora note e questo ha ostacolato lo sviluppo di farmaci risolutivi: infatti, le terapie farmacologiche attuali basate sul trattamento L-DOPA o DOPA agonisti sono in grado soltanto di alleviare i sintomi, ma non di risolvere la malattia alla radice. Si stima che nel mondo siano oltre 10 milioni le persone colpite dalla malattia di Parkinson. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza è del tutto sporadica, ma esistono anche rare forme familiari di origine genetica, causate cioè da mutazioni a carico di specifici geni: studiarle si è rivelato molto utile per fare luce sui meccanismi, ancora in gran parte oscuri, della patologia. Il gruppo guidato da Piccoli si occupa di una particolare proteina espressa sia nel cervello che in altri tessuti, LRRK2, che quando presenta la mutazione G2019S è responsabile di circa il 10 per cento delle forme genetiche di Parkinson.

Coinvolta in diversi meccanismi cellulari, fra cui il controllo dell’attività neuronale, LRRK2 è una chinasi, ovvero una proteina che agisce trasferendo un gruppo fosfato ad altre molecole: questa reazione chimica, denominata fosforilazione, è un meccanismo fondamentale usato dalle proteine per regolare i programmi cellulari. In presenza della mutazione G2019S, associata all’insorgenza di forme familiari di Parkinson, LRRK2 aumenta la sua attività di fosforilazione. Inoltre, studi condotti su materiale autoptico di pazienti e neuroni umani generati a partire da cellule pluripotenti hanno evidenziato come la mutazione G2019S di LRRK2 induca morte cellulare e formazione di aggregati proteici. Tra le proteine bersaglio di LRRK2 c’è anche NSF, un enzima coinvolto nel traffico delle vescicole: ed è proprio su questo enzima che si sono concentrati i ricercatori del Cibio.

«Abbiamo scoperto che una volta fosforilato da LRRK2, NSF precipita e forma aggregati proteici che, a lungo andare, danneggiano le cellule nervose non solo nei gangli nella base, ma anche in aree cerebrali cruciali per la memoria e l’apprendimento, come per esempio la corteccia e l’ippocampo – spiegano Francesca Pischedda e Maria Daniela Cirnaru, le ricercatrici che hanno condotto la maggior parte degli esperimenti. I risultati sperimentali hanno infatti evidenziato come nei modelli preclinici della mutazione G2019S di LRRK2 l’aggregazione di NSF possa essere alla base dei difetti motori e cognitivi tipici della malattia di Parkinson».  

Alla luce di questi risultati, i ricercatori si sono quindi chiesti come promuovere l’eliminazione di questi aggregati proteici tossici: la risposta potrebbe risiedere in un fenomeno che nel 2016 è stato anche oggetto del premio Nobel per la Medicina, l’autofagia.

«Si tratta di un meccanismo intrinseco di cui dispongono tutte le cellule che permette di eliminare sostanze di scarto o dannose, come per esempio gli aggregati proteici potenzialmente tossici – spiega Giovanni Piccoli. Gli studi sull’autofagia, a partire dal lavoro del premio Nobel Yoshinori Ohsumi hanno permesso di comprendere questo cruciale fenomeno e di identificare farmaci in grado di stimolarlo. Nel nostro caso, ci siamo concentrati su uno zucchero naturale, il trealosio, che abbiamo provato a sfruttare per stimolare l’autofagia. Il trealosio si è in effetti dimostrato efficace nel ridurre l’aggregazione proteica, la morte cellulare e i difetti motori e cognitivi nei diversi modelli preclinici di malattia. La possibilità di stimolare l’autofagia e dunque di rimuovere gli aggregati proteici che danneggiano i neuroni, non solo nel Parkinson ma anche in altre malattie neurodegenerative, rappresenta quindi una strategia terapeutica promettente».

Il lavoro dell’Università di Trento, svolto in collaborazione con lo University College of London, l’Università di Padova e il CNR di Milano, conferma dunque il ruolo chiave dell’autofagia nelle malattie dovute all’aggregazione proteica. Ulteriori studi saranno necessari per trasformare questi dati in una reale opportunità clinica.

Per maggiori informazioni: Ufficio stampa Fondazione Telethon – HAVAS PR Milan

Thomas Balanzoni – thomas.balanzoni@havaspr.com 

Ufficio stampa Università di Trento/ Alessandra Saletti – alessandra.saletti@unitn.it