Eni, 53 miliardi per aumentare la redditività

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Investimenti per 53 miliardi in quattro anni per raggiungere il traguardo dei due milioni di metri cubi idrocarburi estratti all’anno. Sono questi i numeri che saranno il faro del piano quadriennale di Eni, da qui al 2013. Fino a quella data il colosso del Cane a sei zampe stima una crescita della produzione del 2,5% all’anno che dal 2013 al 2016 rallenterà al 2%. Per arrivare all’estrazione di 2 milioni di barili all’anno, obiettivo già annunciato nel 2008 e poi ogni anno rimandato, occorrerà aspettare fino al 2013. L’obiettivo sarà raggiunto con una crescita focalizzata nelle aree in cui Eni vanta una presenza consolidata, Africa, regione del Caspio e Paesi Ocse, e in nuove aree a elevato potenziale tra cui in particolare l’Iraq.

Il piano quadriennale di Eni prevede la messa in esercizio da qui al 2013 di 41 nuovi campi estrattivi che porteranno alla produzione di circa 560mila barili di petrolio e gas quando tutti saranno attivi e a pieno regime estrattivo. La nuova produzione porterà profitti anche con un prezzo del barile intorno ai 40 dollari grazie ai risparmi dovuti alle economie di scala sui progetti di grande dimensione, ai costi di esplorazione e produzione tra i più bassi dell’industria e alla focalizzazione sulle attività convenzionali.

Al mercato, che ha dimostrato di non avere gradito il piano quadriennale spingendo in basso il titolo alla presentazione dei conti 2009 e delle strategie per il futuro, l’Amministratore delegato Paolo Scaroni ha risposto indirettamente. In una intervista il numero uno di Eni ha sottolineato che in termini di redditività l’azienda per gli azionisti si posiziona terza nella lista delle otto grandi aziende petrolifere a livello globale, a un passo da Total e meglio di Shell, Bp, Repsol, Exxon e Conoco.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/eni-piano-da-53-miliardi-per-aumentare-la-redditivita/26141/