”Nella settimana appena trascorsa, si registra ancora una forte tendenza all’aumento dei fattori internazionali e dei prezzi interni – aggiunge -. Consistente e’ stato l’incremento della quotazione del greggio Brent spot (+2,53 euro/barile, +0,016 euro/litro), nonostante un lieve apprezzamento del cambio euro/dollaro, mentre il mercato ha registrato un marcato aumento dei prezzi internazionali dei prodotti ‘finiti’ Platt’s determinato in +0,020 euro/litro per la benzina ed in +0,040 per il gasolio. Rispetto a questo andamento, il prezzo Italia e’ cresciuto di +0,026 euro/litro per la benzina e di +0,028 per il gasolio. Lo scarto tra incrementi internazionali e decre-menti nazionali e’, dunque, per questa settimana pari a +0,006 euro/litro per la benzina, importo, cioe’, che e’ stato scaricato in piu’ sul prezzo, e di -0,012 euro/litro per il gasolio, importo, cioe’, che non e’ stato ancora sca-ricato sul prezzo Italia del gasolio”.
Per quanto riguarda l’ultima settimana, le quotazioni del greggio sono aumentate (+2,53 euro al barile, ma +4,13 in dollari al barile), anche in relazione ad un apprezzamento del cambio, salito da 1,37 a 1,38 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa della benzina hanno fatto registrare un aumento di +0,026 euro/ litro con IVA per la benzina (che sul mercato Platt’s registra un incremento di +0,020 euro/litro con IVA) e di +0,028 euro/litro per il gasolio (che sul mercato Platt’s registra, invece, un aumento pari a +0,040 euro/litro con IVA). Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia – in una classifica decrescente dal prezzo piu’ caro a quello meno caro – e’ posizionata al nono posto per il prezzo della benzina ed al quinto posto per il prezzo del gasolio.
Fonte: Asca