Le denunce di Adusbef e Federconsumatori, riguardano l’agenzia Moody’s riferito al report diffuso il 6 maggio del 2010 a mercati aperti ed i giudizi espressi sul sistema italiano in tre differenti circostanze dall’agenzia Standard & Poor’s. Nell’ultimo di questi report, emesso il primo luglio scorso, l’agenzia di rating ha espresso giudizi negativi sulla manovra finanziaria «quando il mercato era ancora aperto prima ancora che esistesse un testo definitivo della manovra e prima ancora che questo venisse presentato al Consiglio dei ministri. Gli altri due report messi sotto la lente di ingrandimento della Procura di Trani sono quelli espressi dalla stessa agenzia il 20 e il 23 maggio scorsi con giudizi negativi sul debito pubblico italiano. In quella circostanza «Standard&Poor’s ha cambiato l’outlook sul debito pubblico da positivo a negativo provocando l’immediata reazione del ministro dell’Economia che ha diffuso un comunicato dicendo che quella valutazione non era veritiera.
Poiché Moody’s e Standard & Poor’s, non hanno alcuna licenza per emettere pagelle sull’Italia, perche’ non hanno superato l’esame di iscrizione richiesto dall’Esma, non avendo alcun titolo per potere operare in sede italiana ed europea essendo state sonoramente bocciate, a differenza di piccole e sconosciute agenzie, quali la Bulgarian Credit Rating Agency, che e’ una delle nove societa’ gia’ in linea con i regolamenti europei, come la greca (Icap Group) e la giapponese (Japan Credit Rating Agency), sono state diffidate ad emettere alcun rapporto per l’Italia e società italiane fino a quanod non otterranno l’iscrizione.
Adusbef e Federconsumatori rammentano che sono nove le agenzie, che hanno già dimostrato di avere i requisiti necessari e hanno superato l’ intero percorso previsto dal regolamento europeo ed hanno piena legittimità ad emettere le pagelle, al contrario delle tre sorelle del rating, Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s, che non avendo superato l’esame previsto, sono state bocciate il 24 agosto scorso dopo le inchieste penali della Repubblica di Trani (PM Michele Ruggiero).
Qualora, nonostante la diffida – hanno affermato Elio Lannutti e Rosatrio Trefiletti,autori degli esposti in qualità di presidenti di Adusbef e Federconsumatori, non potranno evitare un’azione giudiziaria, in sede civile e penale compresa una class action, per i danni eventualmente provocati ai risparmiatori, alle imprese,ai titoli del debito pubblico ed alle famiglie, dai loro report posticci ed inattendibili,come quelli emessi sull’affidabilita’ di Lehman Brothers alla vigilia del crack del 14 settembre 2008.