La Ue si prepara quindi a difendersi dall’attacco. Anche se salta il vertice di venerdì prossimo a Roma tra Mario Monti, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. I tre leader si sono già visti a più riprese, ultimamente, ha spiegato Sarkozy a Madrid: “non c’era quindi ragione di fare, solo dieci giorni dopo, quel che sarebbe stato letto come un nuovo vertice quando ci si rimprovera proprio l’eccesso di vertici”. “Abbiamo tutti interesse nel successo del governo di Mario Monti in Italia”, ha ribadito però il presidente francese, “perché le nostre economia sono interconnesse”.
Sarebbe però stato proprio l’Eliseo a chiedere con insistenza il rinvio del vertice, che la Cancelliera tedesca, ancora ieri pomeriggio, confermava di avere “al momento in agenda”. Sarkozy ha telefonato ieri sera di persona al presidente del Consiglio per scusarsi della richiesta di rinvio per “urgenti impegni di natura interna”. Legati forse alle presidenziali francesi che si tengono tra poco più di 90 giorni. E che dopo la perdita della “tripla A” francese, lo spingerebbero a non dare troppa enfasi all'”asse” con un’Italia “in serie B” nel confronto con una Germania che appare invece sempre più come la potenza solitaria dell’Eurozona. Il presidente del Consiglio italiano non resta tuttavia a corto di impegni in settimana, e tutti di spessore. Ieri ha incontrato il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, e mercoledì vedrà a Londra il premier britannico David Cameron, con il mandato ufficioso dei leader Ue di tentare un riavvicinamento delle posizioni del Regno Unito a quelle degli altri 26 partner dopo la rottura sulla Tobin tax. Il giorno dopo, riceverà a Palazzo Chigi il primo ministro polacco Donald Tusk. L’incontro con Van Rompuy, ieri, è servito anche come contraltare all’umiliante declassazione del Paese a BBB+ da parte di S&P: Van Rompuy ha lodato il “lavoro straordinario compiuto da Monti e dall’Italia” e si è detto certo di “risultati ancora più straordinari”, entro i primi 100 giorni di governo. In particolare, ha concesso un “assist” sulle privatizzazioni, che il presidente Ue ha definito “cruciali per riguadagnare la fiducia dei mercati”. Van Rompuy ha annunciato anche che il nuovo fondo-salva stati permanente (ESM) entrerà in vigore prima del previsto, entro luglio prossimo. Mentre conta sull’approvazione del nuovo Patto di Stabilità già il 30 gennaio nel Consiglio Ue, che avrà “una grande attenzione allo sviluppo”. Monti ha invece sottolineato come anche nella valutazione di S&P pesi “l’insufficienza della governance della’Eurozona”, mentre si sottolinea “con forza” la positività dell’azione di governo.