Proprio ieri, se n’è parlato al Collegio d’Aragona di Catania, in occasione dell’incontro formativo tra i tirocinanti dell’Ordine provinciale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Odcec) e la Banca d’Italia, rappresentata dal direttore della filiale di Catania Pietro Raffa e dai due funzionari Filippo Barbera e Vincenzo Manganaro.
«Una sinergia fortemente voluta quella con la Banca d’Italia – ha esordito il presidente Odcec Catania Margherita Poselli – per l’esempio che dà ai nostri tirocinanti e per l’ampio bagaglio di esperienza che rappresenta. Particolare attenzione abbiamo voluto rivolgere al tema dell’antiriciclaggio, per sensibilizzare anche la nostra categoria nello svolgimento dell’attività di prevenzione, soprattutto tramite la formazione e l’aggiornamento».
È stato poi il direttore Raffa a delineare un quadro esaustivo delle attività affidate alle filiali territoriali della Banca d’Italia, sottolineando «la necessità di riorganizzare il sistema territoriale in base a un contesto di riferimento in rapida evoluzione – ha commentato – al quale la Banca d’Italia sente il bisogno di adeguarsi, per mantenere sempre alti i suoi standard di efficienza e qualità, sfruttando l’innovazione finanziaria. In quest’ottica nell’ultimo anno sono state ottimizzate le risorse per ogni capoluogo di provincia, e ai fini di una maggiore specializzazione sono state chiuse 39 filiali in Sicilia, è stato potenziato il sistema Siope (sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), e in riferimento ai controlli antiriciclaggio, è bene chiarire che questi vengono svolti nel rispetto della natura imprenditoriale delle aziende di credito e degli istituti finanziari, anche con verifiche in loco».
L’incontro è entrato nel vivo delle stimolanti relazioni tecniche a cura dei due funzionari Barbera e Manganaro e di Ernesto D’Agata, dottore commercialista esperto nei rapporti banca-impresa, coordinati dal consigliere Odcec Catania Andrea Aiello.