Vino/ Usa: la crisi è già costata 400 milioni di dollari

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E’ un mercato di estrema importanza, per i vignaioli italiani, quello statunitense, precisamente il mercato principale di sbocco dell’export nazionale. Ma gli Usa sono anche di uno dei principali produttori del mondo, con una quota, mediamente, del 9% del vino globale, ben distante da Italia, Francia e Spagna, ma comunque rilevante. La filiera enoica Usa, fa i conti con gli effetti dell’epidemia di Covid-19.
Come emerge da un’analisi su più di 1.000 produttori americani, che rappresentano il 10% di tutta l’industria statunitense, a marzo le perdite ammontano già ad oltre 400 milioni di dollari divisi tra calo produttivo, crollo delle vendite e dell’enoturismo, eventi cancellati e spese impreviste.