Coronavirus, diffusione attraverso l’aria condizionata, guerra tra esperti

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Coronavirus, nuovo fronte di discussione tra gli esperti. Sono contrastanti gli studi sugli effetti dei condizionatori e toccherà aspettare alcune settimane o mesi per scoprire se sarà confermerato o meno il rischio contagio da aria condizionata.

Al momento sappiamo che il contagio attraverso l’aria condizionata non è assolutamente provato. Al massimo può fare da effetto vento e spingere goccioline di saliva all’interno di un ambiente chiuso. Chi ha fatto luce su questo è il prof.Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre. Il riferimento è ad un articolo apparso sulla rivista americana, Emerging Infectious Diseases, dal titolo ‘Trasmissione del virus attraverso l’aria condizionata”. In realtà dai risultati si è visto che, all’interno di un ambiente chiuso dove due famiglie erano sedute a circa un metro di distanza, l’aria condizionata aveva fatto da vento, spostando le goccioline di saliva di poco più di un metro.

“Ma si tratta di un caso eccezionale, non è stata l’aria condizionata in sé a trasmettere il virus. Perché il virus si trasmette per contatti ravvicinati tra persone”, continua Rezza.

Diverso invece è uno studio condotto dall’Università della California di Davis, secondo cui “l’aumento della quantità di aria che fluisce dall’esterno e la velocità di scambio d’aria possono diluire le particelle all’interno. Tuttavia, un flusso d’aria elevato potrebbe anche sollevare particelle stabilizzate e rimetterle in aria e consumare anche più energia”.