Orrore a Tropea. Loculi svuotati, i resti dei cadaveri gettati in sacchi per finire, probabilmente, nei cassonetti dei rifiuti. In carcere sono finite tre persone che lavoravano nel cimitero di Tropea e che per fare posto illecitamente ad altre sepolture non si sono fatti scrupoli di gettare nella spazzatura i resti dei cadaveri che già si trovavano sepolti.
Due già noti alle forze dell’ordine e il terzo incensurato. Per loro le accuse, a vario titolo, sono associazione a delinquere, violazione di sepolcro, distruzione di cadavere, illecito smaltimento di rifiuti speciali cimiteriali e peculato.
È stato con l’installazione, nell’ottobre dello scorso anno, di una telecamera in un piazzale del cimitero in cui i tre indagati svolgevano le estumulazioni, a portare elementi concreti all’indagine dopo alcune segnalazioni che nell’estate precedente avevano attivato l’attenzione della Finanza, che ha curato le indagini.
Nell’ambito dell’inchiesta sono stati anche sequestrati gli atti relativi alla gestione del cimitero da parte del Comune. (foto di repertoprio).






