Le scorte di Chianti potrebbero scarseggiare; quindi le prime proposte per sopperire al problema. Tra queste quella di nnticipare di due mesi l’immissione sul mercato dell’annata 2021, spostandola dal 1 marzo al 1 gennaio 2022.
I primi riscontri provenienti dalle cantine sociali parlano per la vendemmia 2021 di un calo dei conferimenti delle uve compreso fra il 30% e il 35%, a causa della gelata dello scorso aprile e della siccità dei mesi estivi, con un conseguente aumento delle quotazioni, fra i 90 e i 105 euro al quintale, contro i 55-70 euro del 2020.
Le giacenze previste per fine 2021 saranno al livello minimo dal 2005.






