Per chi non l’avesse mai fatto invito a leggere la fattoria degli animali (Animal Farm) di George Orwell, posso affermare, all’alba dei miei 70 anni, che la situazione in essa descritta diventa sempre più reale. In sintesi gli animali si ribellano agli uomini e sostituiscono al governo della fattoria i porci, in poco tempo i maiali sottomettono gli animali e gli uomini e prendono i vizi degli uomini, anzi….sempre peggio Il 2022, trentesimo anno dall’inizio,fa si che “Tangentopoli”, resti uno dei momenti storici che più ha più segnato la vita politica, sociale ed economica del nostro Paese.
Tangentopoli rappresenta il momento in cui una inchiesta giudiziaria affronta quello che è stato un vuoto della storia d’Italia: il ruolo dei partiti e il modo di finanziamento dei partiti, un vuoto, una dinamica non regolata, non coperta e che certamente non era stato oggetto di discussione non solo tra le forze politiche ma anche nell’opinione pubblica». Tutto si originò da una mazzetta di sette milioni di lire, la prima di una serie, venne colto in flagranza di reato Mario Chiesa, esponente del Partito socialista milanese e presidente del Pio Albergo Trivulzio, fu arrestato il 17 febbraio 1992. Lo denunciò, lo stesso imprenditore che gli consegnò i soldi nelle mani, “Un mariuolo”, lo definì Bettino Craxi, leader del Partito Socialista.
Tangentopoli, la clamorosa inchiesta giudiziaria Mani Pulite guidata dal magistrato Antonio Di Pietro, fu l’inizio di uno dei momenti più bui della storia politica italiana, un vaso di Pandora che si aprì scoperchiando un sistema di corruzione che incassava tangenti sugli appalti pubblici, coinvolge esponenti politici e funzionari ed era strumento di finanziamento della stessa politica, gli indagati dal pool di furono 4520: “Praticamente i vertici di tutta la classe politica e dell’imprenditoria dell’epoca in un solo giorno furono arrestate 120 persone. In soli due anni fu stravolto lo scenario economico e politico del Paese, con nomi che erano simboli della politica del momento, come Bettino Craxi, che interrogato da Antonio Di Pietro** **dirà: «Io sono sempre stato al corrente della natura non regolare dei finanziamenti ai partiti e al mio partito.
Gli italiani, a partire dal 1978, iniziarono a prendere posizione contro un sistema che da partitico era diventato partitocratico, che si combatte anche con la lotta armata e le brigate rosse. Tutto quello che avveniva in Italia passava per i partiti,anche, quel mondo di attività imprenditoriale, di libera iniziativa, di sviluppo del Paese che in teoria (e anche in pratica) doveva essere scollato dalle dinamiche partitiche. Vigeva un processo di lottizzazione, che ha i suoi simboli nel manuale Cencelli, molta cinematografia lo ha ben riassunto, mostra come i partiti passino da; ganglo vitale a cellula malata di un sistema , da qui si origina il punto di partenza, l’oggetto da cui si sviluppa l’iniziativa della magistratura.
La novità di Mani Pulite fu: Milano, con la procura, con il pool di Mani Pulite, Mario Chiesa, il primo imputato, alcune figure legate alla politica e a Bettino Craxi. Mani Pulite cadde in un momento particolare e in una fase di grande trasformazione del sistema; L’89 con il crollo del muro di Berlino si sfaldò l’equilibrio del bipolarismo e della guerra fredda, rese inconsistente il partito comunista e fece traballare un equilibrio già difficile tra i partiti, il pentapartito fu l’ultima alchimia che il paese si diede per darsi un governo; mani Pulite cadde in un momento particolare e determinò la grande trasformazione del sistema. La magistratura con “Mani Pulite” riuscì a scardinare quel sistema, tanto aberrato, combattuto e sul quale avevano fallito le BR, dando il via al passaggio dalla prima alla seconda repubblica. Mani Pulite, più nel male che nel bene, fu un momento fondante del nostro vivere attuale, l’obiettivo perseguito voleva essere quello di fare luce su una serie di illeciti penali, perseguibili, ma in un certo senso rappresenta il simbolo della debolezza della politica, quella fragilità che ancora oggi ci portiamo nel nostro dna.
Un sistema che nacque sulle ceneri di una grande inchiesta giudiziaria che sancì il fallimento della politica e la dimostrazione che la politica sia insufficiente a se stessa e che richieda un soggetto esterno, che la controlli, questo è uno dei lasciti che vanno trasmessi a chi quelle storie non le ha vissute. La storia ci insegna che Mani Pulite ha dato il via ad un cambiamento peggiore di ciò che ha cambiato. Ho avuto la fortuna di scambiare alcune battute con alcuni degli attori principali del pool di Mani Pulite, hanno dovuto riconoscere che a quel sistema si è sostituito un sistemo di gran lunga peggiore e più spregiudicato, con uomini che con la politica e con il governo poco avevano ed hanno a che fare. La Repubblica e la democrazia sono istituzioni e arte complessa, dove la politica rappresenta l’elemento centrale, con il confronto di idee, di movimenti e di partiti.
Questa vicenda mostra come la politica, con le sue debolezze può essere sempre abbattuta, ma non si può vivere senza politica, gli altri poteri dello stato non possono sostituirsi a quelli politici, quando lo fa accadono aberrazioni, questo ci dovrebbe obbligare a modalità di partecipazione che dovrebbero essere le più sane possibili. Personalmente la pensavo e la penso come la vecchietta in Grecia che a differenza di tutti gli abitanti della città che andavano a pregare perché morisse il Monarca lei pregava perché godesse ottima salute, a chi gli domandò spiegazioni lei rispose:2 La mia lunga vita mi ha messo di fronte a governanti sempre peggiori di quello preesistente, vorrei morire senza dovermi assoggettare ad un monarca peggiore di questo.
Mani pulite fu una rivoluzione ma ci ha fatto perdere il gusto della Partecipazione popolare alla vita pubblica e partecipata,con l’augurare buon 2022 auguro, a me stesso e a tutti, la gioia di ritrovare il gusto di poter scegliere liberamente e democraticamente chi ci deve rappresentare.
Alfredo Magnifico






