“Le notizie che apprendiamo dai giornali sui nuovi possibili assetti accrescono le nostre preoccupazioni sul futuro del gruppo Parmalat”: lo afferma il Segretario nazionale della Fai Cisl, Stefano Faiotto.
Dopo aver sottolineato che le grandi manovre si stanno concentrando soprattutto sugli assetti finanziari e sulle dinamiche del mercato mobiliare, senza per niente tenere in conto delle esigenze di consistenti investimenti per il consolidamento ed il rilancio qualitativo delle produzioni del gruppo, la salvaguardia e la crescita dell’occupazione, che nei nove stabilimenti in Italia danno lavoro “diretto” ad oltre due mila unità, Faiotto lancia l’allarme di una possibile uscita del gruppo dal perimetro del sistema Italia. “ Una prospettiva – precisa- davvero inquietante che renderebbe molto più debole la nostra economia, privandola di un Gruppo, leader nel mondo, nel settore strategico della filiera agro-alimentare”.
“La Fai Cisl – prosegue Faiotto – svilupperà ogni incisiva iniziativa per contrastare questa prospettiva ed anche per impedire che famelici appetiti, facendo leva su spericolate avventure speculative della finanza per la finanza e non di utilizzare le straordinarie risorse del gruppo, il tesoretto accumulato, che invece deve essere finalizzato allo sviluppo ed alla conquista di nuovi mercati, nello scenario globale”. Ed aggiunge: “La Fai Cisl condivide ed apprezza la posizione espressa dal Ministro Romani sull’impegno del Governo a salvaguardare la permanenza in Italia del Gruppo”.
“Occorre, tuttavia- conclude Faiotto- sconfiggere sotto il profilo strategico ogni tentativo che intacchi l’unitarietà del Gruppo ed indebolisca il suo punto di forza competitivo, che scaturisce dal Made in Italy, ed arginare sempre possibili, quanto perverse, derive di un suo inaccettabile spezzatino”.