Vino, nel 2021 crescono gli imbottigliamenti nelle denominazioni top d’Italia

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FOTO DI REPERTORIO

Il mercato enoico torna a vedere il sereno. I dati sull’export del primo trimestre 2021 lasciano intravedere qualcosa di buono. Alcuni territori che dichiarano i numeri migliori di sempre. L’imbottigliato complessivo delle 13 denominazioni tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato registra un incremento del 5% nei primi 5 mesi 2021 (sullo stesso periodo del 2020). Il numero più alto degli ultimi quattro anni. Ma le cose vanno bene anche nelle Langhe, dove il complesso degli imbottigliamenti, fino a maggio, è cresciuto del +19,7%, secondo i dati del Consorzio di Barolo e Barbaresco. Vola anche la Valpolicella, che, nel complesso, fa +18%, negli imbottigliamenti, con il picco del +38% per l’Amarone.

Tra i grandi rossi, continua a volare il Brunello di Montalcino: secondo i dati del Consorzio le fascette di Stato consegnate ai produttori sono a +49% nei primi 5 mesi 2021 rispetto al 2020. Bene anche il Chianti Classico, positivo anche il trend di Bolgheri, mentre il Chianti dichiara vendite a +9% nei primi 4 mesi 2021. Bene la Doc Sicilia, l’Alto Adige, il Soave, il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Collio la Lugana. Sul fronte delle bollicine, il Prosecco Docg registra fascette in crescita del +5,2%, il Prosecco Doc del +18%, mentre tra i grandi Metodo Classico, il Consorzio sottolinea il +48% nelle vendite nei primi 4 mesi.