Vino/ il Sassicaia si conferma al vertice della “Power 100”

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Successo per i vini italiani nel 2020; nella “Power 100” del Liv-ex, un anno fa ben 17 etichette del Belpaese.

Nelle prime dieci posizioni, nel 2021, resiste solo il Sassicaia (alla n. 8, quattro in meno del 2020): una certezza, settima etichetta più scambiata per valore e terza per volume. Scorrendo la “Top 100”, troviamo in tutto 14 vini italiani (3 in meno del 2020), con 7 uscite di scena e 4 new entry. In cima al podio, invece, si conferma un grande nome di Borgogna come Domaine Leroy, davanti a Lafite Rothschild e ad Armand Rousseau. Alla posizione n. 4 Dom Pérignon, alla n. 5 Domaine de la Romanee-Conti, alla n. 6 Mouton Rothschild, alla n. 7 Petrus, e, dopo il Sassicaia, Louis Roederer (n. 9) e Margaux (n. 10).

Tornando alle etichette italiane, alla posizione n. 19 troviamo Gaja, alla n. 23 Giacomo Conterno, alla n. 24 Masseto, alla n. 26 Comm. G.B. Burlotto. Bruno Giacosa, alla posizione n. 35, Bartolo Mascarello, alla n. 39, La Spinetta, alla posizione n. 40.

Scendendo ancora, Solaia di Antinori, alla n. 52 , Ornellaia, alla n. 53. Giuseppe Rinaldi, alla posizione n. 60, seguito dal Tignanello alla n. 65. A chiudere la presenza italiana, Giuseppe Mascarello e figlio, alla n. 82, e Biondi-Santi, alla n. 91.