Home Blog Page 1270

Cronaca nazionale/ Terribile incidente stradale: muoiono tre giovanissimi

0
L'ospedale di Parma

Una notizia carica di dolore ed una comunità stretta nel lutto. Purtroppo neanche gli altri due ce l’hanno fatta. Sono tre le giovanissime vittime di un incidente avvenuto a Torrechiara, paese della collina parmense: dopo un 18enne morto poche ore dopo lo scontro, sono deceduti anche una 17enne, residente a Pilastro di Langhirano (Parma) e il terzo ragazzo nell’auto, un 21enne.

La notizia dell’incidente è stata pubblicata su ‘la Gazzetta’ di Parma.

La ragazza era stata ricoverata nel reparto di rianimazione del Maggiore di Parma ma le ferite riportate nello scontro non le hanno dato scampo

Sempre nel reparto di rianimazione dell’ospedale parmigiano era ricoverato il 21enne; ma anche lui purtroppo è deceduto.

Indagano i carabinieri

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Si affaccia oltre le sbarre del passaggio a livello, viene travolto dal treno e muore

0
FOTO DI REPERTORIO

Una morte assurda ed una tragedia evitabile. Investito dal treno un pensionato di Portogruaro (Venezia) muore nel terribile impatto. A perdere la vita un 70enne di Summaga, che non si è accorto del treno che stava per sopraggiungere in prossimità del passaggio a livello rimanendo investito. 

L’uomo, secondo le indagini della Polizia ferroviaria che ha raccolto le testimonianze, si sarebbe esposto oltre la sbarra abbassata per vedere se stesse arrivando il treno.

Disabile per un problema di udito, non si sarebbe accorto dell’arrivo del convoglio.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Rimane a dormire a casa di un amico, 23 enne trovata morta sul divano

0
FOTO DI REPERTORIO

Una giovanissima vittima ed una tragedia mortale, che ancora non ha una spiegazione. Una 23enne, è stata trovata morta a Vicenza, sul divano di casa di amico che le dava ospitalità. Si tratta di una giovane italo-brasiliana, cresciuta ad Alvignano (Caserta), ma residente nel capoluogo veneto.

La ragazza, una influencer, si era recata, assieme ad un amico nell’abitazione di un uomo in cerca di ospitalità. In quella casa si è poi fermata a dormire su un divano dove è stata trovata morta dal proprietario dell’abitazione. Questi ha dato l’allarme solo diverse ore dopo, nel primo pomeriggio del giorno successivo, in quanto pensava che la 23enne stesse ancora dormendo.

Inutile l’intervento dei sanitari del Suem 118 che hanno solo potuto accertare il decesso.

La notizia su Il Giornale di Vicenza.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Uccide la moglie e lo riferisce al datore di lavoro, fermato dai carabinieri

0
FOTO DI REPERTORIO

Ennesimo orribile caso di uxoricidio. Un uomo di 49 anni è stato fermato dai carabinieri a Motta Santa Lucia, in provincia di Catanzaro, con l’accusa di avere strangolato la moglie al culmine di una lite.

Ad avvertire i militari sarebbe stato il datore di lavoro dell’uomo, al quale il presunto assassino avrebbe confessato l’omicidio. L’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato, è stato portato in caserma

A casa della coppia sono stati eseguiti i rilievi tecnico-scientifici da parte del Reparto operativo di Catanzaro.

Foto di repertorio

Francia/Travolta in montagna mente fa lezioni di sci, muore una bambina di cinque anni

0
FOTO DI RPERTORIO

Un terribile incidente ed una notizia triste e dolorosa.

Tragico incidente sulle Alpi francesi, dove una bambina inglese di 5 anni è morta: è stata travolta e uccisa da uno sciatore che l’ha investita durante una lezione. E’ successo a Flaine, nella regione dell’alta Savoia. La bambina stava facendo lezione quando è stata investita da uno sciatore 40enne che arrivava ad alta velocità, è morta durante il trasporto in ospedale con l’elicottero.

La bambina viveva a Ginevra e si trovava in vacanza nella casa di famiglia.

Lo stesso investitore le ha praticato il primo soccorso sulla pista malgrado fosse in stato di choc, ma per la piccola non c’è stato nulla da fare.

Foto di repertorio

Navigazione/ Merlo (Federlogistica): Accelerare sull’elettrificazione delle banchine

0
FORO DI REPERTORIO

“L’elettrificazione delle banchine portuali rappresenta oggi l’unica risposta realistica e concreta rispetto al tema energetico ambientale e portuale dando attuazione alle linee guida in sede comunitaria, ma, secondo Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica, quella del cosiddetto cold ironing, è una scelta obbligata: i Ministeri competenti hanno stanziato le risorse necessarie per realizzare le infrastrutture ma rischiano subire pesantissimi ritardi con uno scenario a macchia di leopardo, caratterizzato in alcuni casi da assenza di progetti, oppure progetti già superati non in grado di rispondere alle reali esigenze.

“Pressoché la totalità delle navi da crociera, una quota crescente di traghetti e molte navi cargo – afferma Merlo – in porto potrebbero già oggi collegarsi alla rete elettrica delle banchine in quanto già predisposte. Ma sono necessarie risposte e indicazioni chiare che solo una regia unica nazionale anche fra i Ministeri competenti è in grado oggi di sbloccare: occorre cioè una struttura in capo al MIMS in grado di predisporre progetti adeguati, garantire la tempistica degli appalti e, attraverso un rapporto strutturale con i fornitori di energia, assicurare forniture adeguate al fabbisogno di energia per ogni porto”.

Risposte altrettanto rapide dovranno essere fornite in tema di costi di queste “forniture” di energia oggi troppo alti per le navi e incomparabili rispetto a costi più bassi derivanti dall’utilizzo, come accade oggi, del carburante tradizionale.

Per ulteriori informazioni: Star comunicazione in movimento Barbara Gazzale

I segreti del territorio viticolo del Livenza studiati da Tenute Tomasella

0
Diego Tomasi

Un lungo lavoro per un ambizioso progetto di studio scientifico dei suoli e di analisi del loro fondamentale ruolo per preservare l’identità della produzione vinicola, partendo dalla conoscenza del proprio terroir per giungere a fronteggiare il problema del cambiamento climatico. Questa l’idea sviluppata da Tenute Tomasella grazie alla collaborazione con Diego Tomasi, ricercatore CREAVE (Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Conegliano) e del pedologo dott. Giuseppe Benciolini, professionista esperto nello studio dei suoli. Oggi l’aumento degli eventi climatici estremi, delle temperature e delle precipitazioni sempre più irregolari, minano principalmente la tipicità e l’identità dei vini, rischiando di compromettere la differenziazione tra aree viticole attigue e tra microzone all’interno di aziende caratterizzate, come il caso delle Tenute Tomasella, da differenti suoli. La diversità dei terreni infatti può influire moltissimo sui caratteri identitari dei vini attraverso una serie di fattori che sempre meglio il mondo della ricerca sta chiarendo: il tutto ha ragione d’essere però se il suolo viene gelosamente custodito. I suoli di Tenute Tomasella hanno origini geologiche diverse, si sono formati a seguito delle esondazioni del Livenza, ma risentono anche di tutto ciò che in altre ere geologiche è stato trasportato dagli altri fiumi e dalle colline delle Prealpi. Il pedologo ha con sorpresa realizzato come nel giro di poche centinaia di metri, si passi da suoli estremamente limosi, a suoli ricchi di argilla fino a suoli molto calcarei il tutto accompagnato da colorazioni diverse. Nel contesto di un’azienda di 50-60 ettari questo non è così frequente ed è sicuramente una grande opportunità da valorizzare.

Ma l’analisi non si ferma alla sola composizione chimico-fisica che ha evidenziato soprattutto la diversa dotazione in argilla, calcare, potassio e sostanza organica, ma si sta spingendo a studiare la capacità dei suoli di trattenere l’acqua piovana e fungere da serbatoio per le necessità della vite. Serve quindi conoscere non solo le proprietà fisse (quali la tessitura), ma sono soprattutto quelle dinamiche ossia i contenuti di sostanza organica (spesso molto variabile), lo stato di aerazione, la microbiologia ad interagire maggiormente con la vite. Infatti un altro parametro da considerare è il comportamento della vite nei diversi suoli dettato dall’apparato radicale, la sua distribuzione in profondità, la sua diffusione orizzontale e la sua densità. Studiare quanto una vite è costretta ad investire nell’apparato radicale a scapito della parte aerea permette infatti di capire la sua potenzialità energetica; se il terreno è povero d’acqua la vite investirà di più nelle radici a scapito della produzione, mentre in un terreno con giusta riserva idrica la vite investirà maggiormente negli aspetti qualitativi, ma sarà ancora penalizzata se il suolo è asfittico e privo di ossigeno. Quindi si vuole giungere a capire quale risposta metabolica dà la pianta nei diversi suoli, cosa riesce a produrre in termini di aminoacidi, zuccheri, aromi, sostanze coloranti, etc. e dunque che risposta enologica finale avremo, ossia quale sarà l’impronta lasciata dal suolo nel vino.

“Al termine del lavoro – spiega Diego Tomasi – sulla base delle diverse tipologie di suolo riscontrate nelle Tenute Tomasella e originate da diversi substrati geologici, l’obiettivo sarà dimostrare come proprio il terreno stia diventando elemento di primaria importanza e come possa anche diventare un’arma efficace per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e far parlare i nostri territori nel futuro. Vogliamo infine riuscire a caratterizzare i vini dell’azienda in funzione dell’origine dei diversi terreni”. Queste prime osservazioni hanno anzitutto confermato che le scelte fatte fin qui in termini di coltivazione, ossia prediligere i suoli calcarei per le varietà a bacca bianca e quelli argillosi per le varietà a bacca rossa, sono state corrette. Ma è necessario che il legame tra terreno e vite sia ancora maggiore attraverso l’arricchimento di sostanza organica, l’applicazione di lavorazioni precise come l’arieggiamento per evitare il compattamento e favorire l’attività e la ricchezza microbiologica, etc. In sostanza, un lavoro di globale orientamento di tutta la gestione agronomica dei suoli perché ad un apparato radicale efficace corrisponde una vite più resiliente ai cambiamenti climatici. Rare sono, sia in ambito locale che regionale, le aziende che possano vantare una così ampia diversità di suoli come Tenute Tomasella. Il valore aggiunto di questo progetto sarà quello di portare Tenute Tomasella verso un’agricoltura sostenibile. La conoscenza del terreno consente infatti di conservarne i suoi pregi senza chiedere alla pianta più di quello che può dare in quell’ambiente specifico, valorizzando sempre di più l’interazione tra vitigno e suolo. Complessivamente in tutta l’azienda sono stati effettuati fino ad oggi 50 carotaggi preliminari e 9 profili di terreno sui quali si sono studiati anche gli apparati radicali. Si stanno ora approcciando gli studi di genetica microbiologica. Il progetto non si ferma qui, ma proseguirà con una seconda fase altrettanto importante che prevede il coinvolgimento di ulteriori professionalità, ossia un sommelier ed un enologo, che procederanno all’analisi di comparazione per capire perché ciascun vino ha precise caratteristiche organolettiche e quanto il suolo le abbia condizionate. Tutto questo testimonia ancora una volta il forte impegno di Tenute Tomasella verso il territorio di appartenenza, salvaguardando un marcato senso identitario e mirando sempre alla migliore espressione qualitativa della propria produzione.

Ufficio Stampa Tenute Tomasella

Abruzzo/ Il Capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia visita il super carcere di Sulmona, Uil Pa molto soddisfatta 

0

Puntuale come un orologio svizzero, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia ha fatto il suo ingresso presso il carcere di Sulmona alle 11.00 in punto. Ad accoglierlo il direttore del penitenziario Sergio Romice, il comandante di Reparto Sarah Brunetti ed un drappello di poliziotti penitenziari in uniforme da cerimonia. Ad accompagnare il responsabile massimo delle carceri italiane, invece, vi erano il Direttore Generale del Personale e delle Risorse Massimo Parisi, il Provveditore interregionale dell’Amministrazione penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise Carmelo Cantone e il garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi. Dopo la cerimonia di benvenuto Bernardo Petralia si è intrattenuto con i responsabili della struttura dai quali ha avuto prospettata la situazione del penitenziario peligno. Subito dopo si è recato all’interno dei reparti detentivi per salutare i baschi blu ivi di servizio e per prendere personalmente contezza della situazione. Alle 13.00 poi c’è stato  l’incontro con le organizzazioni sindacali e, solo dopo l’ interlocuzione con le stesse, si è avuto modo di conoscere le intenzioni circa l’apertura di un padiglione nuovo capace di portare in terra peligna ulteriori 200 mafiosi.

La UIL PA rappresentata per l’occasione dal Segretario generale regionale Ruggero Di Giovanni, dal vice generale regionale Mauro Nardella e dai provinciali Calogero Cusimano e Giovanni Leopardi, si dice molto soddisfatta delle risposte date perché tutte sono andate in direzione delle richieste avanzate proprio dalla UIL. Per l’apertura del nuovo padiglione ci sarà quindi un rinforzo di 40 unità del ruolo agenti ed assistenti e, cosa che non era certo scontata, anche la chiusura del vecchio reparto. Il tutto per consentire l’adeguamento dello stesso, così come chiesto più volte dalla UIL, ai voleri del nuovo regolamento di esecuzione dell’Ordinamento penitenziario nella parte in cui si fa riferimento all’implementazione di docce ed acqua calda nelle camere di pernottamento (alias celle). Seppur non ci sia stata una chiara determinazione da parte dei vertici del dipartimento sulla questione dei collaboratori di giustizia sembra molto piaciuta l’idea avanzata dalla UIL PA di andare in direzione di un   allocamento degli stessi in strutture loro esclusivamente dedicate. Se non è un  ein plein per la UIL PA poco ci manca e ringraziare Petralia e Parisi per le scelte fatte  non può che essere il minimo vista l’attenzione mostrata.

Il Segretario Generale Territoriale UIL PA PP

Cinema/ FuturoRemoto gioielli: il cortometraggio The Dreamers’ Room è tra i finalisti del FASHION FILM FESTIVAL MILANO

0

Il cortometraggio The Dreamers’ Room, nato dalla volontà di esaltare l’ultima collezione di futuroRemoto attraverso le suggestioni oniriche di Stefania Rocca, è stato selezionato in occasione dell’ottava edizione del FASHION FILM FESTIVAL MILANO, che quest’anno si terrà dal 14 al 18 gennaio 2022, in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE-Agenzia. Il cortometraggio, scritto e diretto da Stefania Rocca e che vede come protagonista l’attrice Serra Yilmaz, è la rappresentazione di un sogno e, come in tutti i sogni, il possibile si unisce a ciò che non lo è per cui vari momenti della vita presente o passata si sovrappongono e si confondono…uno scendere che porta a un salire verso un fuori, verso un vortice e una passione…insomma, alla vita!! Un video quindi dove la magia del cinema e l’arte del gioiello si sono fuse per presentare l’ultima collezione di futuroRemoto di Gianni De Benedittis: quindici pezzi in argento e oro progettati in 3D e realizzati a mano con la tecnica della microfusione.

 Il progetto concorre per il premio People’s Choice Digital Award che verrà assegnato tramite una votazione democratica ed aperta a tutti. L’ottava edizione si svilupperà su tre piattaforme in contemporanea: quella di Camera Nazionale della Moda Italiana (fashionfilmfestivalmilano.cameramoda.it), il sito ufficiale del Festival (fashionfilmfestivalmilano.com) e la prestigiosa piattaforma di streaming cinematografico MyMovies.it. L’accesso al Festival sarà gratuito e aperto a tutti previa registrazione disponibile a par­tire dal 13 dicembre sul sito ufficiale del festival fashionfilmfestivalmilano.com e chi si registra riceverà il 14 gennaio, primo giorno del Festival, una mail di conferma e accesso alla piattaforma.

 FASHION FILM FESTIVAL MILANO continua il suo impegno nel condividere la creatività con la città, invitando il pubblico a scoprire i vincitori e nominati 2022 in due mostre in contem­poranea: I Digital Awards FFFMilano verrano trasmessi nello spazio Urban Center del Co­mune di Milano presso Triennale Milano e allo stesso tempo all’interno del MIAC – il Museo dell’Audiovisivo e del Cinema di Cinecittà a Roma.

Bologna/ Inaugurazione di The Rooom, con la mostra “Il cerchio spezzato”

0

Il 19 gennaio 2022 a Bologna apre The Rooom, nell’affascinante cornice storica di Palazzo Aldrovandi Montanari (Via Galliera n. 8): una concept agency specializzata in tematiche legate alla sostenibilità ambientale, all’innovazione, alla creatività e alla responsabilità sociale che proporrà un ricco palinsesto di eventi ed iniziative legati a questi temi, dove l’arte sarà uno dei principali veicoli. L’apertura segnerà l’avvio del percorso culturale e artistico interno ideato e diretto da Giorgia Sarti, partner and Cultural Curator di The Rooom, che proporrà la mostra Il cerchio spezzato curata da Eleonora Frattarolo. Il progetto espositivo, aperto al pubblico dal 19 gennaio al 1 aprile 2022, si articolerà in un percorso che vedrà coinvolti sette artisti (Rufoism, Paolo Migliazza, Angelo Maisto, Luciano Leonotti, Andrea Valsecchi, Silvia Zagni, Edoardo Sessa) su tematiche ambientali, con risvolti sociali e umani di urgente attualità.

The Rooom, lo studio di comunicazione della sostenibilità, nasce dalla volontà di un team di quattro professionisti – Marco Tina, Monica Traversa, Giorgia Sarti, Elisabetta Tonali – che opera con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura della sostenibilità. Questa nuova realtà accompagnerà le imprese del territorio nella creazione di piani di comunicazione e contenuti dedicati alla valorizzazione e promozione dei principi di sostenibilità e inclusione, attraverso la collaborazione con professionisti e talenti creativi che esprimono un chiaro impegno verso il raggiungimento di uno sviluppo equo e responsabile. Il team di The Rooom lavorerà per sviluppare strategie, idee e progetti per il raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality e social neutrality, nel rispetto delle diversità, delle pari opportunità e della solidarietà all’insegna dell’inclusione. All’interno di The Rooom sarà presente anche uno spazio espositivo e culturale “The Rooom Lab” dove sarà possibile partecipare ad eventi ed iniziative di condivisione e d’incontro sui temi della sostenibilità, per promuoverla sia nelle aziende che tra le persone. Perno dell’attività culturale di The Rooom sarà l’arte contemporanea, un’efficace forma espressiva che apre prospettive e nuovi spunti di riflessione. È per questo che si è scelto di dare voce agli artisti all’interno di The Rooom: un luogo in cui avere accesso a chiavi di lettura nuove e diverse su tematiche urgenti all’interno di un ricco palinsesto di mostre e incontri.

Le tematiche ambientali e di sostenibilità sociale saranno al centro della mostra Il cerchio spezzato che inaugurerà il programma culturale di The Rooom: “Con l’avvento dell’Antropocene, il millenario e complesso sistema di relazioni biologiche della Terra subisce profonde alterazioni climatiche e geologiche, che ne mettono in pericolo la vita stessa. In contrasto con il basilare buon senso animale di sopravvivenza che tende a proteggere la propria casa, il proprio habitat, la propria specie, l’Uomo sfrutta ed erode le risorse del Pianeta in modo irreversibile seguendo modelli economici e culturali ormai insostenibili. Dalla metà degli anni ’60, in coincidenza con una più vasta diffusione dell’Ecologia, l’arte rappresenta con differenti linguaggi e sensibilità le mutazioni, le problematiche, le contraddizioni del rapporto tra Uomo e Natura, di cui egli tuttavia è parte, pur avendo la presunzione di credersi altro da essa” così afferma Eleonora Frattarolo, curatrice della mostra che prosegue: “In mostra le opere di sette artisti (Rufoism, Paolo Migliazza, Angelo Maisto, Luciano Leonotti, Andrea Valsecchi, Silvia Zagni, Edoardo Sessa) che rappresentano ciò che sta avvenendo nello spazio urbano, nel paesaggio rurale, nell’ambiente in cui viviamo, e che raccontano come tali avvenimenti si ripercuotano nella nostra mente e nella sfera affettiva e spirituale. Da tali rappresentazioni nasce un racconto per immagini che si articola in sculture, dipinti, disegni, installazioni, fotografie. Un racconto che attraversa scenari chiaramente percepibili e versanti interiori silenti e nascosti”.

Penso che Bologna sia un importante centro propulsore per la cultura della sostenibilità poichè da sempre radicata nel  territorio e tra la gente che lo vive. È stata, pertanto, una scelta naturale partire dalla nostra città”, dichiara Marco Tina, Founder and Managing Partner. The Rooom nasce con la volontà di sostenere le aziende nel comunicare in maniera efficace i piccoli e grandi traguardi raggiunti durante il percorso di transizione verso la sostenibilità. Un percorso che genera valore anche per il territorio e la comunità: il ruolo della comunicazione è fondamentale per creare consapevolezza e partecipazione”.

Giorgia Sarti, infine, afferma: Il percorso culturale e artistico di The Rooom sarà finalizzato alla sensibilizzazione su tematiche sociali, ambientali ed economiche per la diffusione di valori etici e comportamentali e l’apertura ad un dialogo costruttivo tra persone, imprese, istituzioni e operatori culturali. Proporremo contenuti culturali attraverso il linguaggio, puntuale e trasversale dell’arte contemporanea che avrà un ruolo significativo nel promuovere valori e obiettivi. Collaboreremo con artisti che incentrano la loro ricerca sulla denuncia e sensibilizzazione di aspetti propri del vivere sociale e del rispetto per l’ambiente, al fine di innescare una nuova presa di coscienza nel pubblico che ci seguirà. A tal fine, creeremo un palinsesto di mostre, incontri, laboratori e iniziative volti a creare un network di persone che condividono propositi e finalità nell’interesse comune di diffondere e perseguire valori e comportamenti equi e solidali”.