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Cronaca nazionale/ Opera per 12 ore: colpito da infarto, muore un chirurgo

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Il Policlinico di Bari (foto di repertorio)

Sconcerto e dolore per questa terribile notizia. Dopo 12 ore in sala operatoria torna a casa e muore per un infarto. 

Un chirurgo del Policlinico di Bari di 61 anni è stato stroncato dal malore dopo essere tornato a casa da un turno di 12 ore.

L’uomo aveva avuto due interventi con pazienti malati di Covid, quindi ancora più stressanti a causa delle vestizioni usate contro il contagio.

La notizia su  Repubblica.

Coronavirus, esplode il contagio nelle ultime 24 ore

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La notizia preoccupante è l’esplosione del contagio negli ultimi giorni. Covid: il bollettino di oggi dice che sono ​44.595 i positivi ai test individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute, ieri erano stati 36.293. Sono invece 168 le vittimin un giorno, ieri erano state 146.

Sono 901.450 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 779.303. Il tasso di positività è al 4,9% rispetto al 4,6% di ieri.

Sono 1.023 i pazienti in terapia intensiva in Italia (+ 13) .

I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 8.722 (+178).

Economia/ Bper Banca prende atto del riscontro del FIDT in merito alla propria offerta non vincolante per l’acquisizione di Carige

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Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca S.p.A. (“BPER Banca”), riunitosi in data odierna, ha preso atto dei contenuti della lettera del Fondo Interbancario di Tutela Depositi (“FITD”) del 20 dicembre u.s., con la quale il FITD ha ritenuto non accoglibile l’offerta non vincolante (l’”Offerta”) presentata da BPER Banca lo scorso 14 dicembre ed avente a oggetto l’acquisizione di una partecipazione pari all’88,3%1, di cui l’8,3%1 detenuta da Cassa Centrale Banca, del capitale di Banca CARIGE (“CARIGE”).

Per il FITD l’Offerta risulterebbe, tra l’altro, “subordinata a una pluralità di elementi che richiederebbero chiarimenti e approfondimenti”.

In proposito, nel sottolineare come l’Offerta avrebbe consentito di risolvere in modo definitivo le problematiche di CARIGE, a tutela della clientela, dei suoi azionisti di minoranza nonché di tutti gli altri stakeholders, BPER Banca ha ribadito al FITD la propria disponibilità a fornire i chiarimenti richiesti e ad effettuare gli approfondimenti ritenuti necessari, oltreché a verificare congiuntamente le ipotesi alla base dell’Offerta; il tutto nel contesto di un adeguato regime di esclusiva.

BPER Banca S.p.A.

Il comunicato è anche disponibile nel meccanismo di stoccaggio 1INFO.

1 Quota partecipativa sulla base dell’attuale capitale sociale di Carige.

Sicurezza/ Viaggi in auto con i figli, i consigli per renderli più sicuri

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È chiaro che tutti i genitori desiderano il meglio per i propri figli e farebbero di tutto per proteggerli in ogni momento della loro vita; tuttavia ci sono circostanze in cui si commettono imprudenze dovute spesso all’ignoranza degli stessi automobilisti. Secondo i dati forniti da https://parclick.it la società di prenotazione di parcheggi online leader in Europa con più di un milione di utenti attivi, più della metà dei genitori italiani mette inconsapevolmente a rischio la sicurezza dei propri figli mentre è al volante. Non usare correttamente i sistemi di ritenuta, trasportare i bambini con addosso la giacca o portare oggetti sciolti in macchina sono tra gli errori più comuni che vengono commessi.

Il dato è scioccante: gli incidenti stradali rappresentano la principale causa di morte tra i 10 e i 19 anni. Gli esperti di Parclick hanno stilato una lista dei principali errori che i genitori commettono quando guidano in presenza dei figli.

1. Mettere i bambini in auto con la giacca

Questo è l’errore più comune commesso dai genitori italiani: sei su dieci ammettono di allacciare i figli nel seggiolino auto con il cappotto o la giacca, cosa che aumenta fino all’80% le possibilità che il bambino venga sbalzato fuori durante una frenata improvvisa. Il problema principale è che le giacche creano un falso spessore sul petto dei piccoli, facendo sì che la cintura di sicurezza non aderisca perfettamente; e questo aumenta le possibilità che il bambino scivoli in avanti, fuori dal sistema di ritenuta in caso di un incidente. Inoltre, molti cappotti sono fatti di tessuti impermeabili e scivolosi, il che non aiuta il funzionamento dei dispositivi.

È quindi essenziale, anche nei mesi molto freddi, togliere la giacca ai bambini quando li si mette in macchina; la cosa migliore è farli sedere sul seggiolino, legarli e successivamente coprirli sopra con la giacca o con una coperta per non fargli sentire freddo. Se è una questione di tempo, bisogna pensare che ci vogliono solo 30 secondi per completare tutta questa operazione. E’ bene comunque accendere il riscaldamento dell’auto qualche minuto prima di partire.

2. Non usare correttamente un seggiolino per bambini omologato

Lo scopo principale dei seggiolini auto per bambini è, in primo luogo, trattenere il bambino in modo sicuro per evitare che venga sbalzato fuori e sbatta violentemente; in secondo luogo, proteggere il bambino assorbendo l’energia della decelerazione improvvisa. La pressione della cintura di sicurezza è meglio che sia distribuita sul petto del bambino con imbracature a più punti per evitare lesioni agli organi interni ed emorragie. Inoltre, il movimento della testa del bambino, una volta legato, è ridotto, proprio per evitare gravi lesioni alle vertebre del collo.

Anche se può sorprendere, un autista su cinque non usa il seggiolino omologato; di questi, il 30% non lo usa mai e il 70% agisce così perché afferma che “a volte si dimentica”. Inoltre, non c’è molta chiarezza sul quando smettere di usare il dispositivo e 4 su dieci sbagliano: la metà di loro smette di usarlo quando il bambino raggiunge i 12 anni e l’altra metà quando il bambino supera i 36 chili. Invece le norme corrette prevedono che i bambini tra zero e dodici anni e fino a 135 centimetri di altezza e peso di 36 chili debbano viaggiare in auto con un certo tipo di sistema di ritenuta. Gli esperti di Parclick mostrano, a seconda dell’altezza e del peso, quali tipi di seggiolino auto si devono utilizzare:

Fino a 12 kg

Il primo tipo di seggiolino è quello che serve per i bambini fino a 12 chili, o la cui testa sporge dallo schienale, ed è quello che normalmente si conosce come ovetto. Sono sedute in cui il bambino è protetto e quasi completamente coperto. Questi seggiolini devono essere posizionati nella direzione opposta a quella di marcia, con il bambino rivolto all’indietro e saldamente allacciati con la cintura di sicurezza. Il bambino non deve mai essere portato in braccio, perché in caso di incidente sarebbe impossibile tenerlo né deve essere seduto sulle gambe di un adulto tenendolo fermo con la cintura di sicurezza. La metà di tutti i bambini sotto 1 anno di età sono legati in modo scorretto.

Fino a 18 kg

Questi seggiolini sono adatti a bambini di età compresa tra uno e quattro anni, o da 12 a 18 chili di peso. Possono essere posizionati in avanti, sono ancorati con la cintura a tre punti o direttamente al telaio e hanno imbracature indipendenti per sostenere il corpo. Inoltre, hanno anche delle “orecchie” nella parte superiore per sostenere la testa del bambino.

Tra i 15 e i 25 kg

Per questo gruppo la raccomandazione va da 15 a 25 chili e consiste in un sedile che solleva la postura del bambino e ha anche uno schienale. La cintura a tre punti serve a tenere fermo il bambino e, dopo essere passata attraverso alcuni alloggiamenti guida nella struttura del sedile, trattiene il corpo del bimbo come se fosse un passeggero adulto. Bisogna fare attenzione che la cintura sia posizionata correttamente, fissando il bambino all’altezza dell’anca con la parte inferiore ed evitando che scivoli da sotto.

Tra i 22 e i 36 kg

Infine, i seggiolini per bambini di peso compreso tra 22 e 36 chili. Possono essere solo un cuscino di rialzo che pone il bambino un po’ più in alto, o un cuscino di rialzo con uno schienale (a volte rimovibile). In entrambi i casi, la cintura di sicurezza deve essere allacciata all’altezza della clavicola e dell’anca. Queste sedute possono essere utilizzate sia nei sedili anteriori che in quelli posteriori. Sopra i 135 centimetri di altezza i bambini possono smettere di usare i supporti, a condizione che la parte superiore della cintura non stringa la clavicola. In questo caso dovrebbero continuare a usare almeno un cuscino di rialzo.

3. Trasportare i bambini per oltre 1 ora e mezza nell’ovetto

Tre bambini su 5 hanno fatto un viaggio continuato nell’ovetto per più di un’ora e mezza e il 20% lo fa regolarmente. Superare questo tempo non è un bene. Il motivo? Perché la posizione che i bambini assumono in questi dispositivi aumenta il rischio di bradicardia (il cuore pompa più lentamente), apnea (il bambino smette di respirare per alcuni secondi), e desaturazione (meno ossigeno entra nel sangue). Con i conseguenti pericoli che ne derivano. Il fatto è che nell’ovetto i bambini tendono a piegare il collo e a posizionarsi a forma di “c”, chiudendo la bocca, e in questo modo la respirazione diventa più difficile.

4. Lasciare oggetti liberi in auto

Qualsiasi oggetto aumenta fino a 40 volte il suo peso in un incidente qualsiasi a 50 km/h e può quindi diventare molto pericoloso. Assicuratevi sempre che non ci sia nulla di “libero” in macchina. Se si vogliono utilizzare schermi per intrattenere i bambini, è meglio montarli dietro i sedili anteriori con speciali strutture per tablet. Bisogna prestare particolare attenzione alle bottiglie d’acqua e ai biberon. Oltre al fatto che una bottiglia può essere molto pesante, bere in movimento può portare al soffocamento. Borse della spesa, borsette o zaini devono essere messi nel bagagliaio o nel vano portaoggetti.

Naturalmente, anche gli animali domestici devono essere “fermati”; ci sono imbracature, trasportini, gabbie e reti progettate per proteggere gli animali ed evitare che mettano anche in pericolo gli altri passeggeri. Sette conducenti su 10 non mettono gli animali domestici in modo sicuro e adeguato in auto.

5. Lasciare i bambini da soli in macchina

Anche se far salire e scendere il bambino dall’auto, allacciandolo in sicurezza e slegandolo ogni volta può essere una scocciatura, e a volte si pensa “è solo per un momento”, non bisogna mai lasciare i bambini da soli in macchina mentre si fanno le commissioni. In una giornata di sole in soli 20 minuti un bambino tra 1 e 5 anni può morire per il caldo. Bisogna tenere presente che la temperatura all’interno dell’auto può aumentare di 20 gradi ogni 10 minuti.

Oltre a quanto detto sopra, gli esperti di Parclick hanno preparato una lista di consigli per fare in modo che i bambini siano al sicuro quando viaggiano in auto:

– È essenziale che i bambini siano stati in bagno prima di salire in macchina, indipendentemente dalla lunghezza del viaggio. In caso contrario potrebbero sentirsi a disagio per tutto il tragitto e c’è il rischio che se la facciano addosso, specialmente se sono molto piccoli.

– Non accendere l’auto senza essersi prima assicurati che le chiusure di sicurezza dell’auto siano attivate.

– Non utilizzare mai la stessa cintura di sicurezza per trattenere due bambini o un bambino e un adulto.

– Usare tendine parasole per evitare che la luce diretta del sole colpisca i bambini.

– È molto importante che i bambini non stiano per lunghi periodi di tempo senza mangiare o bere, quindi meglio portare sempre una bottiglia d’acqua e, preferibilmente, della frutta.

– Bisognerebbe tenere nel bagagliaio tutto ciò di cui il bambino potrebbe avere bisogno durante il viaggio: salviette igieniche, fasciatoio, pannolini, ciuccio….

– È molto utile portare in auto un giocattolo leggero come un peluche, per distrarre il bambino durante il viaggio.

– Se il viaggio dura diverse ore è molto importante fare soste frequenti. Oltre che per la sicurezza, distendere per un po’ le gambe e cambiare la postura rende il viaggio più rilassante.

– Per scendere dall’auto si dovrebbe sempre usare la portiera più vicina al marciapiede.

Niccolò Mariotti, direttore commerciale di Parclick Italia, ha commentato: “È chiaro che i nostri figli sono la cosa più importante che abbiamo ma a volte per ignoranza o mancanza di conoscenza li mettiamo in pericolo quando viaggiamo con loro in auto: non usiamo il sistema di protezione corretto, li lasciamo da soli in macchina o non gli togliamo la giacca prima di assicurarli al seggiolino. Visto che questi sono gli errori più comuni commessi dai genitori italiani, noi di Parclick abbiamo pensato fosse utile dare questi semplici e facili consigli per farli viaggiare in sicurezza, spiegando anche perché certe piccole accortezze possono a volte essere davvero fondamentali.”

Su Parclick

Parclick.it è l’app e il sito di riferimento in Italia per la prenotazione di parcheggi online che mette in contatto, velocemente e al prezzo più competitivo sul mercato, gli automobilisti con i posti auto disponibili. Fondata nel 2011 da Luis París e Iván Rodríguez, è nata con l’obiettivo di trasformare il modo in cui gli automobilisti parcheggiano, rendendo più accessibili città, aeroporti e stazioni ferroviarie. Parclick è la piattaforma completa con la più grande copertura europea. È presente in 240 città europee, ha 1.800 parcheggi in Europa (1.330 nelle città, 290 negli aeroporti, 140 nelle stazioni ferroviarie e 40 nei porti) e fino a 450 parcheggi in Italia (130 a Roma, 90 a Milano, 45 a Napoli, 35 a Firenze, 30 a Palermo, 20 a Venezia e il resto in zone strategiche della Penisola). A oggi Parclick è riuscita a migliorare la vita di oltre un milione di utenti offrendo un servizio completo di prenotazione di parcheggio online.

Abbiamo a disposizione diverse foto a illustrazione di questa notizia. Se ne avete bisogno, sono disponibili fino al 20 DICEMBRE a questo indirizzo: https://we.tl/t-DzrOLsChr9 o potete chiederle direttamente a: [email protected].

Per ulteriori informazioni e foto non esitate a contattarmi:

Enrique Sancho

OPEN COMUNICACIÓN

Credito/ Scende il tasso fisso, volano i mutui richiesti dagli under 36

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Le misure introdotte dal Governo per agevolare l’accesso dei più giovani ai mutui continuano ad avere un effetto dirompente sul mercato. Protagonisti di questa ultima parte dell’anno anche i tassi, che dopo gli attesi rialzi degli ultimi mesi tornano a calare, confermando la convenienza assoluta dei mutui. L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio di MutuiOnline.it mostra una fotografia del mercato con alcune interessanti novità rispetto alle precedenti rilevazioni.

Tasso fisso di nuovo in calo e variabile ai minimi

Dopo i picchi di ottobre, a novembre l’IRS torna a calare su tutte le principali durate: a 10 anni passa dallo 0,25% di ottobre allo 0,19%, a 20 anni da 0,54% a 0,39%, a 30 anni da 0,50% a 0,33%. Si vedono gli effetti di questo trend discendente anche sulle offerte medie, a 20 e 30 anni, presenti sul sito: infatti, i Tan medi dopo la risalita di settembre (da agosto 1,04% a settembre 1,14%, cioè un aumento di ben 10 bp) e la sostanziale stabilità di ottobre, a novembre si attestano sull’1,10%, in leggero calo. Sempre ai minimi i tassi medi variabili che si attestano intorno allo 0,75%.

Prima casa al centro di domanda e offerta

Continua a livello nazionale la crescita dei mutui acquisto prima casa trainata dalla domanda degli under 36: nel quarto trimestre 2020 solo il 48,4% delle richieste erano per mutui acquisto prima casa, ora sono ben il 72% del totale (+48,8%). Anche le erogazioni di mutui per prima casa sono in forte crescita da fine giugno, quando è stata emanata la norma che contiene le ormai famose agevolazioni sull’acquisto casa per gli under 36: si passa infatti dal 45,7% del totale nel secondo trimestre dell’anno, al 58,5% del totale registrato in questo ultimo trimestre (+28%).

Complessivamente si rileva un trend crescente anche nelle durate più richieste con i mutui sopra i 26 anni che passano dal 33,8% del totale nel secondo trimestre, al 42% del totale nel trimestre corrente (+24,3%). Anche in questo caso si nota il potente effetto che ha avuto la norma contenuta nel Decreto Sostegni Bis sul mercato: 2 richieste su 3 da parte dei giovani, infatti, hanno durata superiore ai 26 anni. 

Aumentano importi richiesti e Loan-To-Value superiori all’80%
Cresce la fiducia degli aspiranti mutuatari rispetto al pari periodo dello scorso anno. A testimonianza della maggiore sicurezza per la ripresa dell’economia, le famiglie italiane sono orientate a indebitarsi con maggiore tranquillità: si registra un +83% di mutui con loan-to-value superiore all’80% (da 18,5% del totale a 34%) rispetto al pari periodo del 2020, anche quiin parte trainato dai mutui giovani. Infatti si registra il record assoluto dell’Osservatorio di MutuiOnline.it per gli importi medi richiesti da under 36: 145.525 €22mila euro in più rispetto al primo trimestre del 2017, quando i tassi erano meno convenienti degli attuali e non c’erano norme così forti a sostegno delle fasce più giovani.
Questa iniezione di fiducia si rileva anche sulle classi d’importo richieste: gli aspiranti mutuatari che desiderano somme sopra i 200mila euro sono passati dal 9,5% del totale nel primo trimestre 2020 al 14% del quarto trimestre 2021 (+47,5%).

Effetto mutui giovani: un finanziamento su due è under 36

Le misure del Governo a favore dei giovani determinano un aumento delle richieste di under 36 sul mix (considerando tutte le finalità), che passano dal 32,6% del totale di inizio anno al 45% (+38%) di questa ultima parte dell’anno.Il focus dell’Osservatorio MutuiOnline.it sugli under 36 ci dice che 1 mutuo acquisto su 2 è richiesto da un giovane. Quasi 9 mutui su 10 richiesti da under 36 hanno per finalità l’acquisto della prima casa e di conseguenza crescono negli ultimi mesi anche le erogazioni per la stessa finalità, che passano dal 62,3% del totale del secondo trimestre al 77,1% del trimestre corrente (+23,8%). Le richieste dei giovani hanno anche durate più lunghe (27 anni vs 23 anni degli over 36) e LTV decisamente superiori (85% vs 70%). Infine, i giovani guadagnano mediamente 500 € in meno al mese rispetto agli over 36. Interessante notare come a novembre 2021 l’85% dei mutui richiesti da under 36 su MutuiOnline.it siano mutui Consap o con agevolazioni governative.

Mutui ristrutturazione: pubblico maturo e durate più brevi

Il 46% dei richiedenti ambisce a durate sotto i 15 anni e ha bisogno di un rapporto investimento/mutuo sotto il 40% (nel 64% dei casi). Tendenzialmente i richiedenti hanno più di 46 anni (47% del totale) e provengono prevalentemente da Lazio (17%), Lombardia (16%) e Campania (12%).

Mutui green sempre più di moda

I mutui verdi costituiscono uno dei fenomeni in crescita degli ultimi mesi, grazie anche all’offerta sempre più ricca degli istituti di credito. Chi richiede un mutuo green cerca un mutuo a tasso fisso, con durate principalmente tra i 26 e 30 anni e di valore superiore ai 150.000 euro. Più della metà dei richiedenti sono del nord Italia e sono principalmente giovani, infatti 1 su 2 ha sotto i 36 anni.

Chi richiede un mutuo 100%?

Le nuove misure sui mutui giovani alimentano l’interesse per i mutui che coprono il 100% del valore dell’immobile. Sono nella maggior parte dei casi sono persone che hanno bisogno di meno di 150 mila euro, hanno sotto i 36 anni (il 71%) e guadagnano meno di 1.500 € al mese. Le regioni con più richieste di mutui 100% sono in ordine  Lombardia, Lazio e Emilia Romagna.

Enza Frontuto Media Relations

L’intervento/ La nuova classe operaia nella post-pandemia

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In Italia le dimissioni durante la pandemia sono aumentate, non ci sono dati definitivi per parlare di grande esodo dal mondo del lavoro, ma sono aumentate le ricerche su Google su come comunicare le dimissioni al proprio capo. Le rigidità del mercato del lavoro, unite al disastro delle politiche attive, potrebbero frenare non solo il passaggio a un nuovo lavoro, ma anche l’aumento dei salari, cosa alla quale siamo ormai abituati non essendoci aumenti salariali dall’epoca della contingenza. In Italia, in assenza di un’offerta di lavoro qualificata, non è semplice passare da un posto all’altro. I dati sulle dimissioni sono allarmanti: i 485 mila che hanno rassegnato le dimissioni nel secondo trimestre 2021 lo hanno fatto sapendo che lì fuori ci sono 2,3 milioni di disoccupati e che l’Italia è l’unico Paese in Europa in cui gli stipendi sono diminuiti anziché aumentare.

I leader di Cgil, Cisl e Uil, nella manifestazione indetta per i morti sul lavoro nell’edilizia, hanno già detto di volere proposte concrete dal governo e un disegno complessivo di riforma sulle pensioni, dopo aver ingoiato, consentito e taciuto sulla Fornero, questo risveglio su quota 100/102 fa ridere i polli, sarebbe più aggregante  lottare per un lavoro più dignitoso magari sbloccando l’occupazione nella pubblica amministrazione.

La legge di bilancio rivede le disposizioni sul reddito di cittadinanza, salta il comma in base al quale l’aliquota marginale a carico dei percettori che accettano un lavoro scende dal 100 all’80%,con il 100%, se si accetta il lavoro si perde tutto l’assegno, con la riduzione all’80%, i percettori perdono 80 centesimi di beneficio per ogni euro guadagnato, le modifiche prevedevano l’alleggerimento non solo per i mesi immediatamente successivi, ma anche l’anno seguente alla presentazione del nuovo Isee, l’aumento degli introiti determina la perdita del sussidio.

La sociologa Chiara Saraceno aveva indicato l’ipotesi di consentire un cumulo parziale con il sussidio, proponendo di tagliare, ulteriormente, l’aliquota marginale dall’80 al 60% contro lo scoraggiamento ad accettare un nuovo lavoro, dato che l’emersione di un reddito aggiuntivo si traduce in prospettiva in una uguale riduzione del sussidio. Gli oltre 2.500 navigator, ad aprile avevano visto prorogato fino a fine anno,il contratto la manovra li azzera.

In Italia manca una domanda di lavoro adeguata alle caratteristiche di potenziali lavoratori molto fragili, con basse qualifiche, che non possono aspirare a redditi alti. L’occupazione cresce molto più lentamente del Pil e la carenza di manodopera potrebbe creare problemi alla ripresa, infatti dagli ultimi dati Istat, emerge che le imprese fanno sempre più fatica a trovare manodopera qualificata nel manifatturiero.

L’ultimo rapporto Inapp riporta che i contratti di apprendistato, di terzo livello, sono stati solo 982 nel 2017 e 960 nel 2018, siamo praticamente all’anno zero di uno strumento che potrebbe accompagnare i processi di innovazione e qualità del lavoro. Mentre ancora si discute del decreto anti-delocalizzazioni, almeno tremila lavoratori potrebbero essere licenziati in seguito alla fuga delle multinazionali dall’Italia. I lavoratori premono per svolgere le attività da remoto, i datori di lavoro, compresa la pubblica amministrazione, vorrebbero tutti in ufficio.

Le statistiche mostrano che c’è una distanza abissale tra ciò che vogliono i manager e quello che chiedono i lavoratori.

Alfredo Magnifico

Coronavirus/ Mappa Ecdc, tutta l’Italia del Nord in rosso scuro

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FOTO DI REPERTORIO

Il contagio da coronavirus, con la variante Omicron, purtroppo non dà segni di tregua. Tutte le regioni del Nord Italia sono ormai in rosso scuro: questa la principale novità che emerge dalla fotografia sull’andamento dei contagi scattata dalla mappa aggiornata del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

Sardegna, Molise e Puglia sono rimaste in giallo, mentre il resto delle regioni italiane è in rosso. Il rosso scuro, che indica un’incidenza dei nuovi contagi in forte aumento, resta il colore dominante nella maggior parte del territorio Ue, dove si registra una sua estensione in Francia e Spagna, mentre arretra leggermente nel Nord della Germania.

L’unico macchia verde è in Romania.

India/ Neonata lasciata in strada, sopravvissuta grazie al calore dei cani randagi

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Una storia incedibile, quasi da film. Una neonata è stata trovata e salvata da alcuni residenti di Chattisgrh, in India, vestita solo del suo cordone ombelicale. Il suo salvataggio ha dell’incredibile perché avvenuto in una zona dove solitamente si aggirano dei cani randagi definiti come pericolosi dai residenti stessi.

Secondo quanto riportato da Metro Uk, un residente di Chattisgrh, si è imbattuto nei lamenti della piccola mentre stava eseguendo alcune faccende personali. L’uomo avrebbe detto che la piccola “giaceva accanto a dei cuccioli del nostro villaggio”.
Dall’ospedale, incredibilmente, i medici hanno fatto sapere che la piccola era in perfetta salute e totalmente illesa; da ciò la deduzione che a tenere in vita la neonata, forse, sia stato il calore dei cuccioli e della loro stessa madre.

Cronaca nazionale/ Si risveglia dal coma dopo un mese e saluta la madre

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L'ospedale Le Scotte di Siena

La paura per quanto accaduto, ma alla fine la buona notizia.

Si sveglia dopo un mese dal coma e saluta sua mamma. Una ragazza di 16 anni a Siena era rimasta vittima di un brutto incidente che l’ha portata a stare in coma per un mese.

Proprio in questi giorni però la giovane si è svegliata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Le Scotte di Siena, dove la 16enne si trovava ricoverata dall’11 novembre.

La ragazza aveva riportato una brutta frattura alla base cranica, per questo i medici l’hanno messa in coma farmacologico. Man mano che le sue condizioni miglioravano i dottori hanno iniziato il risveglio, andato a buon fine.

 Lo riporta il quotidiano Il Tirreno

Coronavirus/ In arrivo nuove norme anti-Covid: riduzione della validità del green pass, mascherina anche all’aperto e terza dose di vaccino dopo quattro mesi

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Oggi è la giornata cruciale per stabilire nuove norme di sicurezza anti Covid.

La stretta è stata annunciata nei giorni scorsi, e ha lo scopo di innalzare il livello di sicurezza e protezione contro la diffusione della variante Omicron.

Il premier Mario Draghi ha anticipato alcune delle nuove norme che potrebbero entrare in vigore nei prossimi giorni: si valuterà un eventuale ritorno alla smart working e si discuterà di una possibile riduzione della validità del certificato verde, da 9 a 6 mesi, dell’estensione del Super Green Pass nei luoghi di lavoro, di una riduzione dell’intervallo tra seconda e terza dose, per poter effettuare i richiami a tutti in tempi più brevi, dell’introduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca e infine dell’utilizzo delle mascherine FFP2 in alcuni contesti, per esempio nei cinema o sui trasporti.