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Cronaca nazionale/ Adescava minori in rete per consumare rapporti sessuali, insegnante arrestata dai carabinieri

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Una storia inquietante di depravazione. Un’insegnante 45enne è stata arrestata dai carabinieri per corruzione di minorenni e pornografia minorile. E’ accaduto a Bari. La donna avrebbe adescato alcuni studenti in rete con un nickname e avrebbe poi consumato con loro rapporti sessuali all’interno di un B&B di Bari.

Da quanto emerso dagli accertamenti, effettuati dai carabinieri, la donna si sarebbe filmata mentre compiva gli atti sessuali e avrebbe anche intrattenuto videochiamate hot con alcuni di loro. Le indagini sono state avviate in seguito ad alcune segnalazioni di genitori che avevano notato uno strano comportamento dei figli.

La donna si trova ora ai domiciliari.

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Cronaca nazionale/ Accoltellata dal marito in strada, 37enne è grave in ospedale

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Una gesto di inaudita violenza; adesso c’è apprensione per le sorti della vittima dell’aggressione. Una donna di 37 anni, di origine statunitense, è stata accoltellata a Padova, vicino alla stazione ferroviaria.

E’ stata aggredita dal marito, un 41enne marocchino, con cui la vittima era appena stata nello studio di un avvocato per una causa di separazione.

In strada lui avrebbe estratto un coltello che aveva con sè, sferrandole alcuni fendenti.

La donna è crollata a terra e lui è andato subito a consegnarsi a una pattuglia delle forze dell’ordine. Ora la vittima si trova ricoverata in prognosi riservata.

Il 41enne è in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio. 

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Cronaca nazionale/ Ingerisce un boccone di carne di cervo e muore soffocato

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Una tragica fatalità o un errore di valutazione nell’ingoiare il boccone. Tragedia al ristorante: un 49enne è morto soffocato da un boccone di carne di cervo durante una cena in un locale di Valdagno (Vicenza). Vittima un barista di un locale di Valdagno.

Era al tavolo assieme alla compagna e ad una coppia di amici quando è sbiancato in viso e si è accasciato. 

È stato soccorso subito da un altro cliente, che ha provato con le compressioni addominali tipo manovra di Heimlich per fargli espellere il pezzo di carne, quindi da un’infermiera presente che ha tentato a sua volta di liberare le vie aeree al 49enne.

La notizia è riportata da Il Gazzettino.

Purtroppo però non c’è stato nulla da fare.  Ad intervenire anche i carabinieri .

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L’Intervento/Dei nuovi lavoratori il 50% è precario

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Rispetto all’anno scorso, si registra una forte crescita delle entrate contributive, pari a +7%,un chiaro segnale positivo per la ripresa dell’economia, ma siamo ancora sotto dell’1% rispetto alle entrate del 2019. L’alto tasso di inattività, che si registra in Italia, fà riflettere poiché il sistema previdenziale “non si può reggere con 23 milioni di lavoratori su una popolazione di 60 milioni. Dopo oltre un anno e mezzo di pandemia i dati indicano una ripresa economica ed occupazionale, anche se INAP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) afferma che tale crescita rischia di non essere strutturale,  a preoccupare è il boom di contratti a tempo ridotto attivati, insieme al divario occupazionale di genere, gli uomini prevalgono di molto sulle donne, non solo, e per la maggiore attivazione di contratti part time per le donne rispetto agli uomini.

Rispetto al 2020, si contano circa 700 mila rapporti di lavoro in più, ma la nuova occupazione è trainata dal lavoro a termine e precario: quelli a tempo determinato sono circa la metà dei nuovi rapporti di lavoro. L’occupazione è trainata principalmente dai precari. durante la pandemia è stato sospeso il decreto dignità oggi si dovrebbe e si potrebbe ripristinare la piena funzionalità del decreto, che, nel periodo precedente alla pandemia, bene o male, aveva portato alla stabilizzazione di oltre mezzo milione di rapporti di lavoro. Stando agli ultimi dati disponibili, su 3,3 milioni di nuovi contratti attivati oltre un milione di questi sono part time, il più delle volte “involontario” ,ovvero, non richiesto dal lavoratore ma imposto come condizione di assunzione dall’azienda.

Il divario di genere permane, come quello tra Nord e Sud Italia: sul totale dei contratti attivati, solamente il 39,6% è riservato alle donne e per lo più nel Nord, circa la metà dei contratti delle donne è part time, contro il 26,6% dei contratti a tempo parziale attivati agli uomini. La situazione non è migliorata dalla condizione salariale, che vede l’Italia in una pessima posizione rispetto agli altri Stati dell’Unione Europea. I lavoratori sotto i 30 anni del Sud, in particolare Sicilia, Calabria e Molise, si trovano in una condizione di particolare svantaggio, qui un il numero di contratti attivati e ridottissimo, inoltre un 70% di questi è costituito da rapporti di lavoro part time, danno la sensazione che la prospettiva di reale ripresa sia altamente incerta.

La lettura di questi dati ci dice che:

la ripresa dell’occupazione in Italia rischia di non essere strutturale perché sta puntando troppo sulla riduzione dei costi tramite la riduzione delle ore lavorate.

Il PNRR non investe su assunzioni stabili, che darebbe di certo una spinta propulsiva alla ripresa.

Con una prospettiva che non punti all’occupazione sono a rischio sia la produttività che la competitività.

Gli incentivi alle assunzioni distribuiti alle aziende non hanno contribuito a ridurre part time e precarietà.

Occorre avviare una riflessione sul ruolo “migliorativo” e selettivo che, a partire proprio da questa fase di riavvio, dovrebbe caratterizzare il sistema degli incentivi.

Occorre una impostazione politica diversa: mettere al centro “l’Uomo” con le sue esigenze e non i numeri con i suoi equilibri.

Alfredo Magnifico

Barcellona/ Giovane donna italiana trovata morta nel letto

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E’ giallo sulla morte di una giovane donna italiana all’estero. È morta nel letto della casa dove viveva con il compagno, a Barcellona. Il motivo non è ancora noto, ed è per questo che le autorità hanno disposto l’autopsia sul corpo di una ragazza italiana di 32 anni trovata senza vita dal compagno.

Originaria di Portoscuso (Sud Sardegna), viveva da anni nel capoluogo della Catalogna.

I primi a dare la notizia della morte della 32enne sono stati alcuni quotidiani locali sardi.

Fonti della polizia catalana fanno sapere che non stanno indagando per omicidio.

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Coronavirus, aumenta la curva del contagio nelle 24 ore

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Covid, aumenta il contagio nelle 24 ore; lo si evince dai dati del bollettino di oggi. 

Sono 36.293 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute, ieri erano stati 30.798. Sono invece 146 le vittime in un giorno, 7 in meno di ieri.

Sono 779.303 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 851.865.

Il tasso di positività è al 4,6%, in aumento rispetto al 3,6% di ieri. 

Lavoro/ Il benessere aziendale migliora la produttività

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L’indagine “Close the Employee Experience Gap” dimostra che ambienti di lavoro positivi attraggono le persone migliori, per cui occorre allineare le percezioni tra la funzione delle Risorse Umane e i dipendenti, per migliorare l’esperienza delle persone e favorire il successo dell’azienda. Il benessere organizzativo aziendale viene visto come la capacità di organizzare, promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione o ruolo e rappresenta una sorta di termometro per misurare il clima interno aziendale ,attuarlo significa incidere in maniera determinante sulla crescita del business e dei risultati. Il 70% dei leader H.R. rileva un miglioramento nella propria capacità di attrarre i talenti e il 68% dei dipendenti afferma che probabilmente raccomanda delle persone per posizioni vacanti. I dipendenti sono più inclini a rimanere, il 65% degli HR, intervistati, riferisce miglioramenti nei tassi di fidelizzazione mentre il 70% dei dipendenti afferma di essere più incline a restare in un’azienda che offre una buona esperienza.

Il modo in cui i dipendenti vivono l’azienda ha, inevitabilmente, dei risvolti; sull’ambiente, sul team, ma soprattutto sull’azienda stessa, infatti, l’efficienza e i risultati sono migliori in ambienti di lavoro positivi, nei quali i collaboratori si dicono soddisfatti del clima che si respira in ufficio. L’attenzione alla salute, ai comfort e alla qualità della vita dei propri collaboratori è un fattore percepito di spinta propulsiva per organizzazioni e imprenditori verso il miglioramento di produttività e crescita del business. I programmi di welfare aziendale rappresentano uno strumento efficace a disposizione delle aziende che intendono supportare l’equilibrio tra vita lavorativa e privata delle persone, ottenendo un generale miglioramento del clima che favorisce l’aumento di motivazione, fidelizzazione e incremento delle performance aziendali. Il welfare aziendale pone al centro delle azioni le esigenze della persona, distribuisce ai dipendenti benefit non monetari,ma concreti e defiscalizzati, per migliorare il clima aziendale, che un imprenditore può attivare per creare luoghi di lavoro sani, felici e che desiderano essere coinvolti nel proprio lavoro.

La mancanza di benessere organizzativo influisce sulla salute psicologica dei dipendenti, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, che ha radicalmente trasformato sedi e modalità di lavoro  ed ha accentuato la paura per la perdita del posto. Il lavoro fornisce un contributo fondamentale alla salute mentale e al benessere, offre opportunità per le interazioni sociali, l’autostima, la soddisfazione e la fonte di reddito. Ogni realtà aziendale dovrebbe considerare l’importanza del benessere professionale: il punto di partenza è investire nella cultura organizzativa, incentivare la capacità di osare senza timori, premiare le persone di talento, creare percorsi di formazione continua, conservare un ambiente disteso e motivante, condividere occasioni anche informali tra i dipendenti.

Sono diversi i fattori che incidono sul benessere aziendale:

La soddisfazione, i dipendenti insoddisfatti si assentano 1,25 giorni al mese in più rispetto ai colleghi (15 giorni all’anno), per il senso di non appartenenza ed impegno che i dipendenti insoddisfatti lasciano indubbiamente trapelare; che  impatta negativamente sui risultati

La promozione di una salda cultura aziendale, fa sì che i dipendenti si sentano parte integrante di un gruppo e di un processo di miglioramento volto ad un obiettivo finale, collettivo o singolo

Un ambiente di lavoro favorevole equivale a premi, incentivi e benefit, ma soprattutto a programmi personalizzati che favoriscano la conciliazione tra vita lavorativa e vita sociale.

Il clima aziendale influenza la concentrazione e la motivazione: quando amiamo ciò che facciamo, riusciamo a concentrarci senza sforzo, perché il desiderio è capace di mantenere naturalmente alto il focus e soprattutto farci visualizzare nitidamente l’obiettivo.

Lo stress, che viene quando si ha a che fare con obiettivi troppo sfidanti rispetto alle proprie capacità e competenze, fa perdere concentrazione ed entrare in uno stato di ansia, ne risentono negativamente performance e  soddisfazione  che rischiano di abbassarsi notevolmente. Per ottenere il benessere aziendale, è sufficiente approfondire le necessità di ogni risorsa, curarne i bisogni, personalizzare le iniziative ed assicurarsi che queste siano ugualmente rivolte ad ogni tipo di esigenza.

I fattori che determinano un datore di lavoro ideale sono: un clima di lavoro piacevole e accogliente, indispensabile per mettere i lavoratori a loro agio, motivarli e spingere a dare il meglio di sé.

L’HR, dovrebbe avere il compito di fare squadra, dare il buon esempio e motivare correttamente i lavoratori, instaurare un contatto con ogni singolo lavoratore, far sì che si tramuti in un rapporto significativo, anche se solo di natura professionale.

Ascoltare significa riuscire ad empatizzare con le necessità e le problematiche dell’altro, entrare in contatto emotivo e comprenderne a fondo i bisogni,

Ascoltare è  fondamentale per stilare un programma di welfare aziendale che; rispecchia i reali desideri e le vere esigenze dei dipendenti, garantisca benefit di valore e di gradimento per tutti.

Il benessere aziendale è un binomio tra ambiente di lavoro e lavoratori che nell’ottica di un miglioramento della vita del lavoratore e dell’azienda, ci sia quella caratteristica essenziale che fa di ogni rapporto un rapporto vincente, ovvero la fiducia. Le aziende hanno bisogno di trattenere i talenti, che a loro volta sono alla ricerca di opportunità, per esprimersi al meglio, per questo è necessario che si sentano apprezzati, motivati a fare bene e stimolati nell’espressione del loro potenziale. Le iniziative di welfare aziendale costituiscono il principale veicolo per mettere i lavoratori nelle condizioni migliori per spiccare il volo.

Alfredo Magnifico

Agricoltura/ Viticoltura sostenibile: con life green grapes fino al 50% di fitofarmaci in meno  

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Una difesa fitosanitaria dei vigneti sostenibile, che coniuga l’abbattimento delle emissioni dei gas serra e la riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci con il mantenimento della qualità e quantità delle produzioni, tutelando la biodiversità. Questo l’obiettivo del progetto LIFE Green Grapes, ideato e guidato dal CREA Viticoltura ed Enologia con la partnership dei centri CREA Agricoltura e Ambiente e Difesa e Certificazione, l’Università degli Studi di Firenze, Cyprus University of Technology, la Società Agricola F.lli Tagliente, il Consorzio VITITALIA, la Società Agricola Beringer Blass Italia e l’Azienda Vivai F.lli Moroni. 

Vengono presentati oggi a Firenze, in un convegno dedicato, alla presenza dei rappresentanti dell’Unione europea e dei Ministeri delle Politiche Agricole e della Transizione Ecologica, i risultati del progetto.  

 Il contesto di partenza In Italia vengono utilizzati annualmente oltre 120 milioni di chilogrammi di fitofarmaci, di cui circa un quarto nel comparto viticolo. L’esigenza prioritaria di mettere a punto una difesa fitosanitaria sostenibile ha spinto il CREA a ideare e pianificare il Progetto LIFE Green Grapes, partendo dal presupposto che una buona protezione delle colture possa essere eseguita unicamente se associata a un’adeguata pratica agronomica, capace di mantenere in equilibrio il sistema agricolo e di valorizzare l’attività biologica del suolo, in particolare di quell’area che circonda la radice e che viene influenzata dalla pianta (la cosiddetta rizosfera).  

 Le azioni condotte Sono stati proposti alle aziende viticole metodi di protezione attenti all’impatto ambientale, ponendo il “sistema vigneto” in condizioni di resistere agli attacchi dei patogeni. E’ stata valutata l’efficacia di specifici protocolli di gestione della difesa delle piante, riducendo le quantità di fitofarmaci attraverso l’impiego combinato di modelli previsionali, induttori di resistenza e tecniche agronomiche di gestione del suolo. Gli obiettivi produttivi, qualitativi e ambientali sono stati perseguiti attraverso la messa a punto di apposite tecniche di gestione, ad iniziare dalla produzione vivaistica dove sono stati utilizzati vari microrganismi antagonisti dei patogeni. L’uso ragionato di tecnologie e prodotti ha giocato un ruolo di primo piano nel progetto per raggiungere e mantenere il giusto equilibrio tra aspetti ambientali ed economici, consentendo l’apporto di ridotti input chimici e l’incremento della biodiversità del vigneto, con l’obiettivo del miglioramento della qualità complessiva delle produzioni finali.  

Le azioni sono state condotte in diverse condizioni ambientali, in vivaio ed in vigneti a uva da vino e da tavola, sia in gestioni biologiche che integrate. 

 I risultati I protocolli di gestione Green Grapes nei vigneti pilota hanno dimostrato che una riduzione fino al 50% dell’uso di fitofarmaci lungo tutta la filiera produttiva – dai vivai ai vigneti – è possibile, sostenibile e in grado di fornire output qualitativi e quantitativi equivalenti rispetto a quelli ottenuti mediante la normale gestione integrata o biologica aziendale, con le quali i nuovi protocolli sono stati comparati.  

Le soluzioni proposte hanno dimostrato, inoltre, di avere un impatto positivo su aspetti ambientali sempre più rilevanti quali l’aumento della biodiversità, la riduzione del consumo di acqua e di emissioni di gas serra.  

 Le ricadute per i consumatori Le ridotte quantità di residui chimici analizzati nelle produzioni finali di uva da tavola e da vino, così come la minore esposizione ai fitofarmaci dei lavoratori di tutta la filiera, hanno consentito di ridurre l’impatto delle produzioni vitivinicole sulla salute umana. 

 Le ricadute per i produttori La gestione del vigneto con i protocolli Green Grapes ha consentito di mantenere alti i livelli qualitativi delle produzioni, senza decrementi del loro valore commerciale. Infatti, relativamente a tutti i parametri analizzati (produttività delle piante, caratteristiche organolettiche e merceologiche, conservabilità dell’uva da tavola) non si sono registrate sostanziali differenze tra le produzioni ottenute con le comuni gestioni aziendali e quelle conseguite con i metodi Green Grapes. 

 Le ricadute per l’ambiente La gestione Green Grapes nei vigneti pilota ha evidenziato dopo 3 anni una riduzione della presenza di rame nei suoli e un incremento della biodiversità microbica e degli organismi viventi nel terreno, con un miglioramento complessivo della fertilità biologica. 

 Prospettive future I protocolli di difesa LIFE Green Grapes rispettano le normative ambientali generali e di settore e hanno dimostrato di poter offrire soluzioni in linea con la Strategia Europea per l’agricoltura biologica e con quella per la Biodiversità, oltre che con la Strategia “Farm to Fork”, che prevede la riduzione del 50% dell’uso dei fitofarmaci entro il 2030. La diffusione delle metodiche adottate, attraverso una specifica formazione del personale preposto alla gestione della difesa dei vigneti, consentirà progressivamente l’abbandono di sistemi basati sull’esclusivo impiego di fungicidi, come il rame in viticoltura biologica, ottenendo una migliore qualità dell’uva destinata alla vinificazione ed al consumo fresco.  

Bologna/ Al via la campagna natalizia per Card Cultura

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La Card dedicata ad arte, cultura, teatro e cinema per i cittadini bolognesi si prepara alle feste con promozioni speciali per gli abbonati 2021 e una campagna di comunicazione che invita alle sottoscrizioni per il 2022. Il tutto con una nuova immagine coordinata realizzata dalla pluripremiata illustratrice Sarah Mezzetti.”Dopo un periodo complesso, l’offerta culturale di Bologna e dell’area metropolitana è ripartita con proposte di grande qualità – sottolinea Elena Di Gioia, delegata del Sindaco alla Cultura -. Regalare a noi e a chi ci è vicino la Card Cultura è un gesto prezioso che permette di fruire gratuitamente o a prezzi scontati il meglio dell’arte, cinema, teatro, musica, festival per tutto il 2022 e permette di rafforzare il senso di una comunità che crede nella cultura e nella bellezza come una delle necessità per una vita migliore. Acquistare la Card Cultura è una preziosa occasione di incontro con l’offerta culturale straordinaria del nostro territorio alla scoperta di artisti e luoghi per i prossimi 12 mesi”.
Card Cultura è uno dei regali di Natale più apprezzati dai bolognesi e propone una formula speciale per chi ha già una Card attiva dal 2021, oppure ha intenzione di rinnovare la Card in scadenza: fino al 31 dicembre 2021 i possessori della card 2021 potranno acquistare una seconda Card cultura al prezzo ridotto di 20 euro (invece dei normali 25 euro), per regalare un’opportunità unica di usufruire di accessi, sconti e iniziative speciali legate all’arte, al cinema, al teatro e alla musica. Card Cultura funziona infatti come un abbonamento: per 12 mesi garantisce ingressi illimitati, gratuiti o ridotti, ai musei, e riduzioni speciali per mostre, teatri, cinema, concerti, librerie, festival. Oltre alle numerose agevolazioni ci sono anche tante attività dedicate come: visite guidate riservate, incontri con curatori e autori, corsi di formazione e tante convenzioni con aziende del territorio che garantiscono prodotti e servizi a prezzo ridotto.

La nuova immagine coordinata, fresca e dinamica, è realizzata dall’illustratrice bolognese Sarah Mezzetti, i cui lavori sono comparsi sulla scena internazionale su testate del calibro del New Yorker, The New York Times o Rivista Studio. Le nuove grafiche sono già visibili in giro per Bologna sulla cartellonistica dedicata, in particolare all’inizio di via Indipendenza angolo via Rizzoli, oltre che sul sito cardcultura.it, sui canali social della Card e sulla comunicazione studiata per gli spazi sui mezzi Tper.

La Card rappresenta pienamente il settore culturale del territorio bolognese, e diventa quindi anche un modo per sostenere questo ambito particolarmente colpito dalla crisi sanitaria globale nell’ultimo anno e mezzo. Il fermento che caratterizza le attività di comunicazione della Card riflette il fermento che caratterizza proprio il settore culturale bolognese in questi mesi, alla vigilia di un 2022 che si preannuncia già molto dinamico. Sono oltre 160 le realtà culturali pubbliche e private che aderiscono al servizio, a Bologna e in Regione.

Sui canali social e digitali, nell’ultimo anno, la Card ha visto anche il coinvolgimento di influencer e opinion leader molto seguiti per le iniziative di comunicazione: Luis Sal, Luca Gamberini o Giusy Vena (@less.is.art su Instagram) hanno lavorato per la promozione di questo strumento che  è ormai affermato come il più completo e conveniente per l’accesso a tutta l’offerta culturale del territorio.

Comune di Bologna – Ufficio Stampa

Cronaca nazionale/ Tragico incidente sulla A21, muore il guidatore di un furgone

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Ennesimo tragico incidente mortale: è accaduto lungo l’autostrada A21 che collega Brescia a Torino all’altezza dell’area di servizio Ghedi Ovest. La dinamica di quanto accaduto è al vaglio della polizia stradale: dalle prime informazioni un mezzo pesante, un furgone e un’auto sarebbero state coinvolte in un incidente. Purtroppo nell’impatto ha perso la vita il conducente del furgone.

Sul posto sono intervenuti i sanitari in elicottero, un’automedica, due ambulanze, i vigili del fuoco.

Purtroppo non è stato possibile salvare l’uomo alla guida del furgone. I medici non hanno potuto far altro che accertare il decesso sul posto.

foto di repertorio