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Coronavirus, approvato anche il vaccino Novavax

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FOTO DI REPERTORIO

Aumentano i vaccini disponibili contro il coronavirus. E’ arrivato oggi il via libera dell’Ema al vaccino Novavax, il quinto contro il coronavirus autorizzato in Europa.

L’agenzia europea del farmaco ha dato l’ok all’immissione in commercio condizionata nell’Ue del vaccino Nuvaxovid (NVX-CoV2373), prodotto da Novavax, casa farmaceutica americana.

Il via libera è stato deciso dal Chmp, il Comitato tecnico per i medicinali a uso umano dell’Ema dopo una riunione straordinaria.

foto di repertorio

Coronavirus, i deceduti nelle 24 ore ai livelli del mese di maggio

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Coronavirus in Italia: contagio in aumento e impennata di deceduti nelle 24 ore. E’ uno scenario a tinte fosche, quello che fa presagire la lettura del bollettino del Ministero della Salute. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 16.213​ su 337.222 tamponi (ieri erano stati 14.803​ su 566.300 tamponi).

Sono 137 i morti di oggi (ieri erano stati 97). Con 8.640 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 369.703 ( +7.428​).

l tasso di positività è oggi è al 4,8% (ieri era al 4,28%). Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 135.778​.

Lavoro e fuga dei talenti: per il 65% delle aziende italiane è prioritario il cambiamento culturale e organizzativo

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Il lavoro che faccio non mi fa stare bene? Allora lo cambio, con molte meno remore di un tempo. È una tendenza accentuatasi dopo la pandemia: negli Stati Uniti sono circa 23 milioni i dipendenti che hanno lasciato volontariamente la propria azienda tra aprile e settembre 2021 e il fenomeno è molto dibattuto anche da noi, con le direzioni del personale italiane alla ricerca di soluzioni per contrastarlo. Tanto che il 65% delle aziende indica come prioritario il cambiamento culturale e organizzativo, il 55% intende introdurre nuove strategie di compensation e il 48% si pone come obiettivo l’aumento dell’attrattività per i talenti. È quanto emerge dalla ricerca The Future of Work 2021, quarta edizione dell’analisi sul futuro del mondo del lavoro realizzata come ogni anno da Osservatorio Imprese Lavoro Inaz e Business International, che vuole cercare di comprendere come i responsabili delle risorse umane interpretano e si preparano ad affrontare i principali cambiamenti in atto e i trend previsti per i prossimi mesi all’interno delle proprie organizzazioni.

«Il vento è cambiato – commenta Linda Gilli, Cavaliere del Lavoro, presidente e AD di Inaz –. Nei risultati di un anno fa erano evidenti le preoccupazioni per la crisi economica innescata dalla pandemia e in primo piano c’era la necessità di digitalizzarsi e gestire lo smartworking, sotto la spinta dell’emergenza. Adesso, sulla scia dei segnali di ripresa, questi temi sono dati per assodati e le priorità sono altre: far stare bene le persone al lavoro, che non è più un luogo fisico, ma un mondo intero fatto di valori, creatività e senso di appartenenza. I lavoratori sentono la necessità di modelli organizzativi e culturali diversi da quelli del passato e, se non li ritrovano nella loro azienda, fuggono».

La survey The Future of Work 2021 è stata presentata il 1° dicembre nel corso di HR Business Summit e ha interrogato le direzioni del personale di 100 grandi aziende italiane. Alla domanda sulle priorità dell’azienda la voce più votata è stata quella relativa al cambiamento culturale e organizzativo (65% delle risposte), seguito a grande distanza dalla digitalizzazione dei processi (42%, mentre un anno fa era al 67%). Anche per quanto riguarda l’area delle iniziative progettuali e degli investimenti, il quadro appare completamente mutato rispetto all’anno precedente, con le strategie di compensation che balzano dal quarto posto (36%) al primo (55%).

Lo smartworking, che nel 2020 questo tema era al primo posto, catalizzando l’attenzione del 60% degli HR manager, oggi scende al terzo, con il 48% delle preferenze. Questo perché le aziende hanno ormai adottato, regolato e imparato a gestire il lavoro agile, senza alcuna intenzione di tornare indietro dopo l’emergenza: dà questa indicazione il 73% del panel (+9% rispetto al 2020). Dopo un anno e mezzo di esperienza con il lavoro a distanza la ricerca è andata a verificare come evolve la percezione delle criticità, ed emerge che le due aree che destano maggiore preoccupazione sono il senso di appartenenza dei collaboratori, che sale dal secondo al primo posto con un +4%, e l’evoluzione della leadership e gestione dei team basata sulla fiducia e l’assegnazione e il monitoraggio degli obiettivi. Per quanto riguarda gli investimenti specifici per l’area HR, l’obiettivo più indicato è quello di essere di supporto al business (55% delle risposte), seguito dal raggiungimento di una maggiore capacità di retention e di una maggiore attrattività per i talenti grazie all’employer branding, entrambe opzioni con il 48% delle preferenze (quella sulla retention era all’ultimo posto un anno fa).

Una nuova domanda inserita nel sondaggio di quest’anno è stata sui modelli di leadership, e qui la risposta ricevuta ha superato le aspettative: quasi il 90% degli intervistati ritiene che dovranno evolvere per accompagnare le trasformazioni culturali in atto.

A interpretare questi risultati e a collegarli con i mutamenti sociali in atto è Fabrizio Lepri, Docente di Ingegneria gestionale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, che anche quest’anno ha curato il commento della ricerca. «In sostanza i professionisti, e in modo particolare Millennials e Gen Z, vogliono potersi riconoscere nelle scelte della propria azienda e del proprio management, ma vogliono anche che sia valorizzata la propria capacità di produrre, creare e gestire progetti, servizi e prodotti. Passato il primo shock dovuto alla pandemia, oggi ci si rende conto che, se per le competenze tecnologiche ci si è riusciti ad attrezzare anche in tempi relativamente brevi, sul piano della cultura aziendale, dell’ascolto dei dipendenti, della valorizzazione delle competenze e del cambio di mentalità richiesto alla leadership c’è ancora del lavoro da fare».

Ecco allora che la capacità di ascoltare, coinvolgere, motivare e valorizzare, aggiunge Linda Gilli, «oggi risultano la base stessa di ogni strategia HR per poter consentire, da una parte, al business di svilupparsi meglio e più velocemente e, dall’altra, alle persone che lavorano di vivere meglio un ambiente che, da fisico e comunitario, è diventato più spesso virtuale e solitario». La ricerca completa è scaricabile al link:

https://www.inaz.it/landing-pages/osservatorio-imprese-lavoro/scarica-report-hr.html

Osservatorio Imprese Lavoro INAZ – Nasce dall’esperienza pluridecennale di INAZ con l’obiettivo di fornire strumenti validi per leggere lo scenario attuale e per tradurre nell’operatività quotidiana le idee che aiutano le persone per lavorare meglio e le imprese per essere competitive. Raccoglie materiali utili, offre momenti di riflessione, promuove buone pratiche, convoglia e mette in circolo le migliori energie relative alla gestione della forza lavoro e all’economia d’impresa. Con un valore sempre al centro: le persone.

https://www.inaz.it/landing-pages/osservatorio-imprese-lavoro/

INAZ Srl – Da oltre settant’anni è il punto di riferimento per l’organizzazione aziendale e per il mondo degli uffici del personale, con i suoi software e servizi per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane. Con una rete commerciale presente in tutta Italia, Inaz offre le sue soluzioni a più di diecimila clienti fra aziende, pubblica amministrazione, studi professionali, consulenti del lavoro e associazioni di categoria. Inaz, con il suo Centro Studi, è anche punto di riferimento per imprese e professionisti in tema di aggiornamento, consulenza e formazione. La sede centrale è in Viale Monza 268 a Milano. www.inaz.it  

Ufficio Stampa: Eo Ipso

Innovazione/ La startup romagnola Zero3 premiata a Milano da Legambiente per “Gas Stabilizer”

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Riceviamo e pubblichiamo

Questa mattina (n.d.r. mercoledì 15 dicembre 2021) la startup romagnola Zero3 nella prestigiosa cornice del Design Museum ADI di Milano ha ricevuto il “Premio innovazione amica dell’ambiente 2021”, nella categoria Transazione energetica, l’ambito riconoscimento di Legambiente conferito alle innovazioni di prodotto, di processo, di servizio, tecnologiche, gestionali e sociali, che dimostrano di contribuire a significative riduzioni degli impatti ambientali (sei le categorie previste con 1 solo vincitore per categoria a livello nazionale). Zero3 è stata premiata per “Gas stabilizer”, il proprio brevetto di un sistema innovativo di automazione della captazione del biogas, che ottimizza le prestazioni dei sistemi tradizionali incrementando: l’efficienza di estrazione, il recupero energetico, l’eliminazione dei cattivi odori, la riduzione dell’inquinamento ambientale, la prevenzione rischio incendio/esplosione.

Un sistema modulare e scomponibile, che permette il monitoraggio e il controllo in continuo e da remoto (allo stato attuale sono praticamente tutte operazioni che vengono svolte direttamente sugli impianti da un operatore) e in tempo reale, che può essere applicato a qualunque tipologia d’impianto collettore biogas, sia nuovo sia già esistente, e può essere installato in tutti gli impianti in cui avviene la produzione di biogas da più fonti, come ad esempio nelle discariche, negli impianti di trattamento anaerobico secco e semisecco, nei depuratori. Alla premiazione sono intervenuti, tra gli altri, Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente ed esponenti del Politenico e dell’Università degli Studi di Milano, istituzioni tra i membri del comitato scientifico di valutazione del Premio. Assuntela Messina, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale, non potendo partecipare di persona ha inviato un video messaggio. Hanno ritirato il Premio Marco Antonini e Francesca Sandrini, co-founder di Zero3, ingegneri con alle spalle oltre 20 anni d’esperienza, che hanno dichiarato: «Siamo contenti di questo importante riconoscimento perché crediamo nel nostro lavoro e crediamo che sia possibile e necessario salvaguardare il nostro pianeta e migliorane le condizioni per le generazioni che verranno. È molto gratificante che la più importante associazione ambientalista in Italia abbia riconosciuto la qualità e l’importanza del nostro lavoro!»

Proseguono Antonini e Sandrini: «I rifiuti a matrice organica depositati oggi in discarica produrranno biogas almeno fino al 2050. Il biogas è una fonte di energia rinnovabile ma anche un gas GHG che contribuisce all’intensificazione dell’effetto serra. Pertanto più ne riusciamo a “catturare” e a mandare a recupero energetico, più sosteniamo l’ambiente. L’installazione di Gas Stabilizer presso una discarica italiana, rispetto ai tradizionali sistemi di captazione biogas ha realizzato un incremento medio complessivo dei volumi di biogas captato pari al 31,98% e permette di ridurre il Carbon Footprint di oltre 7.800 tonnellate in termini di CO2 equivalente ogni anno per ogni impianto da 1.000 kW di produzione di energia elettrica».

Inoltre, Zero3 ha ricevuto anche un premio speciale dal main partner Groupama Assicurazioni «per il significativo potenziale in termini di impatto ambientale che sposa il concetto di responsabilità sociale e ambientale in cui la nostra compagnia crede fermamente». Zero3 (www.zero3.cloud) è una startup innovativa nata nel 2018 in Romagna (la sede legale è a Faenza – RA e quella operativa a Cesena – FC) con l’obiettivo di progettare, realizzare, fornire e gestire impianti per il massimo recupero energetico e la massimizzazione dell’efficienza nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Zero3 è licenziataria di brevetti che realizzano soluzioni tecniche e tecnologiche innovative e all’avanguardia in campo ambientale ed energetico. Il “Premio innovazione amica dell’ambiente” è rivolto a start up e spin off, universitari o aziendali, e alle PMI innovative. L’edizione 2021 ha voluto intercettare iniziative, interventi, piani, progetti che si muovano nella direzione del Sustainable Development Goal in accordo con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Per Agenzia Habaneros, ufficio stampa Zero3: Pierluigi Papi,

Bologna/ Annullato il Capodanno in piazza Maggiore

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Si è svolto il Comitato ordine pubblico e sicurezza e in quella sede si è condivisa l’opportunità di annullare la festa del Capodanno in piazza Maggiore.
“Una decisione che assumiamo con senso di responsabilità e che credo sarà compresa dai cittadini bolognesi – è il commento del sindaco Matteo Lepore -. In un momento in cui i contagi tornano a salire e nel quale chiediamo a tutti di vaccinarsi e proteggersi, compresi i nostri bambini e bambine, dobbiamo evitare occasione di potenziali contagi o situazioni non coerenti.
Vogliamo, da questo punto di vista, dare anche un segnale, quello di continuare ad essere prudenti ed evitare di mettere a rischio la salute propria e degli altri. Siamo certi che i bolognesi sapranno dare prova di maturità anche in questo momento, collaborando affinché la notte di Capodanno sia una notte di festeggiamenti sereni e in piena sicurezza, evitando assembramenti.

Vorrei, ancora una volta, esprimere un ringraziamento alle altre istituzioni che compongono il tavolo per l’ordine pubblico, per la condivisione di queste valutazioni e la collaborazione fattiva”.

Comune di Bologna – Ufficio Stampa

Cronaca nazionale/ Vandali saccheggiano un centro anziani e distruggono i pacchi dono destinati ai più poveri

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Un gesto vergognoso: ora si spera che i responsabili vengano individuati e severamente puniti secondo quanto prevedono le norme di legge.

Hanno fatto irruzione in un centro anziani e, senza alcun motivo apparente, hanno distrutto i pacchi Caritas destinati ai più poveri. E’ ancora più insopportabile quello che è avvenuto, perché a pochi giorni dal Natale. Il vile gesto a Busto Arsizio (Varese), nel quartiere di Borsano.

Anche la San Vincenzo di Sacconago, un altro quartiere di Busto Arsizio, ha ricevuto nei giorni scorsi la visita dei ladri, che hanno rubato i pacchi natalizi per i poveri. 

foto di repertorio

Milano/ L’ospedale Gaetano Pini pubblica un libro dedicato al Conservatorio

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Come ogni Natale negli ultimi 143 anni, l’Ospedale Gaetano Pini celebra lo stretto rapporto con la città di Milano pubblicando la Strenna, ovvero un libro che racconta di un’istituzione meneghina. Per il 2021 è stato scelto il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. “Nella storia dell’umanità, la musica e la medicina hanno sempre mantenuto una stretta relazione in quanto la creatività rappresenta da sempre un elemento importante da affiancare alla cura. Il valore attribuito alla musica riguarda la sfera emotiva: la musica è in grado di modulare l’umore di una persona in diverse circostanze nell’arco della vita, influisce in maniera rilevante nel quotidiano e, in una prospettiva più ampia, ha il potere di promuovere la salute fisica e psicologica e il benessere all’interno dei setting clinici. Ancora più nell’attuale clima di incertezza dovuto alla pandemia, l’ascolto della musica può rivelarsi un’esperienza salvifica”, spiega la dott.ssa Paola Lattuada, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano.

La storia delle Strenne dell’Istituto Gaetano Pini

L’idea di realizzare un libro strenna natalizia è del fondatore dell’allora Pio Istituto dei Rachitici, Gaetano Pini che pubblicò nel 1879 Il nuovo Presagio, la prima di tante strenne, con l’intento di “portare ai ricchi e ai felici il saluto e l’augurio dei miseri”. Lo scopo era raccogliere i fondi per accrescere l’Istituto, affidandosi al buon cuore dei milanesi. Da allora questa pubblicazione è un immancabile appuntamento natalizio: più di 130 numeri, pubblicati attraversando due guerre mondiali (il volume dell’anno 1942 “pronto per la distribuzione, andò totalmente perduto nelle incursioni che devastarono l’Istituto” si legge nelle strenne). E se si considera che ogni libro è riccamente illustrato con decine e decine di immagini, l’imponenza del patrimonio iconografico proposto è sorprendente.

Il medico Gaetano Pini definiva la collana delle Strenne dell’Istituto una “bibliotechina abbastanza varia” per gli argomenti trattati, ma con un baricentro evidente: Milano. “Delineare il profilo della nostra città – scriveva Gaetano Pini, milanese d’adozione – ricostruire la sua dimensione umana ed esistenziale ha sempre costituito l’obiettivo delle pubblicazioni”. La maggior parte dei volumi sono dunque monografie dedicate a epoche storiche vissute dalla città meneghina (La signoria viscontea) e a singoli avvenimenti essenziali come l’Esposizione Nazionale del 1881 (dove l’Istituto vince il primo premio per l’idea di coniugare la cura dei bambini rachitici all’aspetto pedagogico), a grandi personalità milanesi (Manzoni e il medico-poeta meneghino Giovanni Rajberti), monumenti ambrosiani (La villa reale di via Palestro), chiese (il monastero maggiore di San Maurizio), istituzioni culturali (la pinacoteca di Brera, la Triennale , l’Università degli studi), collezioni patrimonio della città, dalle miniature della Trivulziana alla raccolta Bertarelli, e poi usi e costumi locali. Con un’attenzione specifica per l’ospedale Gaetano Pini quale parte pulsante della realtà milanese, raccontato all’interno della sanità locale e della sua evoluzione, presenza viva nel tessuto cittadino grazie alla sua capacità di aggiornamento e rinnovamento. Quanto agli autori, vi è una nutrita presenza di firme femminili: se il primo numero del 1879 ne conta già due (la Marchesa Colombi e Felicita Morandi), il Nuovo presagio che esce nel 1894è scritto da 17 donne. Fra le autrici ci sono Cordelia, Neera, Emma Perodi e Anna Vertua Gentile, autrici della letteratura contemporanea popolare. Nell’anno europeo delle pari opportunità, il 2007, esce invece un omaggio al genere femminile con Donne che cambiarono il mondo.

Il progetto di Gaetano Pini, giovane medico pioniere della presa in carico di pazienti cronici quali erano i piccoli rachitici, vive ancora oggi e immagino con orgoglio il suo stupore se potesse vedere quali e quanti mezzi sono oggi disponibili per la cura ed assistenza. La Collana ‘Strenne dell’Istituto Gaetano Pini’ è il nostro tributo, della Direzione e di tutti i professionisti, alla visione di questo grande Maestro intesa come capacità di vedere oltre: oltre le difficoltà, oltre l’oscurità, oltre le avversità, a volte anche oltre la realtà dei nostri tempi, sotto il segno dell’innovazione”, dice il Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO.

La Strenna 2021, “Il Conservatorio di Milano”

L’ASST Gaetano Pini-CTO ha voluto rendere omaggio al Conservatorio “Giuseppe Verdi” perché è un luogo di prestigio per la realtà milanese e nazionale, affidandone la narrazione agli autorevoli professionisti che vi operano. Stralci di storia, curiosità e aneddoti sono contenuti nel volume che ha un taglio divulgativo. Il libro raccoglie per esempio le storie degli artigiani milanesi dell’Ottocento che hanno contribuito alla nascita della collezione degli strumenti e dei grandi nomi di alunni e docenti che hanno dato prestigio al Conservatorio, come Nino Rota o Claudio Abbado. Inoltre, tramite QR Code, è possibile ascoltare online un’esibizione dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano e una della Verdi Jazz Orchestra.

Come la medicina, la pratica musicale è studio, esercizio e ricerca continua, in questo ambito il Conservatorio ha segnato la storia della musica di questo Paese e contribuisce a formare generazioni di musicisti e musicofili, rappresentando un punto di riferimento fermo sia per l’apprendimento che per la divulgazione ai massimi livelli. Sono grata agli autori e a tutti coloro che hanno collaborato alla Strenna 2021, in particolare al Direttore Maestro Cristina Frosini, al Vicedirettore Maestro Massimiliano Baggio e alla Dott.ssa Raffaella Valsecchi per aver accolto con entusiasmo l’invito a trasmettere i valori e la cultura del Conservatorio attraverso il libro, lasciando una traccia indelebile nella nostra collezione”, conclude la dott.ssa Paola Lattuada, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano.

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L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Gaetano Pini-CTO, punto di riferimento per l’ortopedia, la riabilitazione specialistica, la reumatologia e la neurologia, a livello nazionale, comprende a Milano tre presidi ospedalieri: il Gaetano Pini, il CTO e il Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi. L’ASST Gaetano Pini-CTO – evoluzione della Scuola Ortopedica milanese nata nel 1874 – è specializzata in patologie e traumi dell’apparato muscolo-scheletrico, reumatologia e fisiatria. L’Azienda accoglie ogni anno più di 800mila utenti e i suoi specialisti lavorano con le più sofisticate tecniche di imaging, attraverso sale operatorie sia convenzionali sia dotate delle ultime tecnologie. L’ASST Gaetano Pini-CTO è centro erogatore per la presa in carico dei pazienti cronici nell’ambito delle patologie reumatologiche e della Malattia di Parkinson.

Cronaca nazionale/ Trovato cadavere in Ogliastra, forse è di un escursionista scomparso in estate

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S’inizia a far luce sul ritrovamento di un cadavere in montagna. Sarebbe con ogni probabilità del corpo senza vita dell’escursionista scomparso questa estate nel Supramonte di Baunei, nella parte centro-orientale della Sardegna.

Il corpo è stato avvistato da un altro escursionista in una zona impervia lungo un sentiero in Ogliastra, tra Cala Goloritzé e Cala Mariolu.

Sul posto sono accorsi gli uomini del Soccorso alpino e speleologico che hanno confermato la presenza del cadavere. Sul posto anche i carabinieri, il personale del Soccorso alpino della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco.

Cronaca nazionale/ Trovata morta nel camper in cui viveva, ipotesi femminicidio

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La scena del crimine è di quelle raccapriccianti. E’ stata trovata morta all’interno di un camper nel parcheggio nella periferia di Bassano. Una 31enne di Asiago è stata rinvenuta all’interno del veicolo che era completamente umido e pieno di sporcizia, con lei un cane spaventato che le forze dell’ordine hanno rinvenuto sotto uno dei sedili tremante.

A lanciare l’allarme è stato il compagno della 31enne che ai Carabinieri ha raccontato di averla trovata priva di vita; aveva una ferita alla fronte.

La ragazza e il compagno, di origini brasiliane, vivevano all’interno del camper in cui è stata trovata priva di vita da circa due mesi.

Ora si indaga sul caso ma dalle prime indiscrezioni sembra che sia sospettato proprio il compagno della 31enne, interrogato dai carabinieri.

La prima ipotesi è quella di femminicidio.

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Cronaca nazionale/ Investito da un’auto, muore un 58enne

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Ancora vittime della strada, in un elenco purtroppo molto lungo. Ad essere investito da un’auto un 58enne, che lavorava a Fratta e viveva con la famiglia a Lendinara (Rovigo).

Secondo una prima ricostruzione, è stato investito da un’auto guidata da un 26enne che si è fermato a prestargli soccorso.

L’uomo è deceduto durante il trasporto in ospedale.

Dei rilievi si sono occupati i carabinieri.

Foto di repertorio