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Solidarietà/ Prigionieri della vita: una piacevole conversazione tra sla…cciati e non solo

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Torna in libreria con una nuova proposta letteraria Francesco Pucciarelli, già autore del libro “Pensieri slacciati”, la bellissima raccolta di racconti, spunti di riflessione e sogni realizzata nel 2017.

Francesco Pucciarelli (Caggiano 1963), amante della letteratura e scrittura, da sempre ha dedicato buona parte del suo tempo libero a mettere in fila le parole per far danzare le emozioni, pagina dopo pagina. Nel 2015, una nuova compagna di vita anima le sue idee, i suoi progetti e il suo quotidiano: con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) ha dovuto abbandonare le sue attività lavorative senza poter troppo decidere. In questo tempo, scandito da un ritmo lento, tra giorni e notti di attese, ha potuto nutrirsi di tutto quello che ci offre la cultura in generale, con la medicina in particolare. Ed è così che, paradossalmente, ha potuto far conoscere meglio e con più intensità i suoi pensieri e riflessioni sul suo e il nostro quotidiano. A quattro anni da questa sua opera prima, Francesco continua la sua battaglia quotidiana contro la SLA e con l’aiuto del fraterno amico Mimmo Pucciarielli è riuscito a pubblicare questa seconda raccolta di pensieri.

Il suo nuovo libro, “Prigionieri della vita: una piacevole conversazione tra slacciati e non solo”, verrà presentato domenica 26 dicembre nell’atrio della sede comunale di Caggiano, in presenza di Pina Esposito, Segretario nazionale di AISLA.

Non conoscevo la SLA. Poi, una delle mie migliori amiche, si è ammalata. È così che questa malattia è entrata nella mia vita, ma anche nel mio cuore ed è diventata un impegno che non posso mancare di onorare, che mi ha totalmente coinvolta. Da allora, quel gruppo di amiche non si è più separato e siamo diventate AISLA Salerno-Avellino-Benevento. Oggi il mio impegno continua con la stessa forza e determinazione, affinché nessuno si senta mai solo di fronte alla malattia, con l’ascolto e la vicinanza, con le battaglie per difendere i diritti, la dignità e la qualità di vita delle persone. Sono i loro sorrisi e gli occhi del cuore, che rinnovano ogni giorno la scelta di essere una loro compagna di viaggio. Donare è bello quanto ricevere, anzi di più. Ringrazio davvero Francesco, che attraverso le sue pagine, con la sua cura delle parole riesce a dare una testimonianza concreta di una vita slacciata”, sono queste le parole del segretario nazionale AISLA, Pina Esposito.

Francesco Pucciarelli combatte la SLA dal 2014, “Un giorno la bastarda si è presa gioco di noi e ci ha trasformati in balocchi con cui gli altri possono quasi giocare: alzandoci un braccio, una gamba, cambiare vestito seguendo il loro volere. Essere prigionieri. Del tempo che scandisce le notti e i giorni, costringendoci a pazientare. Prigionieri di noi stessi che come profughi vorremmo sfuggire alla disperazione, imbarcarci verso l’ignoto sfidando con coraggio il destino, ma catene robuste e invisibili hanno imbrigliato per sempre la nostra vita.

Prigionieri della vita che, come una bella donna che conosce l’arte della seduzione ammicca con occhiate maliziose, fa correre l’immaginazione, prima che ti accorgi che il suo sorriso è rivolto agli altri e non a te, a cui ormai è riservato per sempre solo il ruolo di spettatore sotto il palcoscenico della vita, su cui tutti siamo stati chiamati a fare almeno un provino.”

Il Natale è uno dei momenti più adatti per leggere, ma anche per riflettere in vista di un nuovo anno. Perché il punto è proprio questo, pensieri che ci riportano al valore del tempo. Sarà possibile acquistare il libro in occasione della presentazione, oppure direttamente a questo link http://www.atelierdecreationlibertaire.com/Prigionieri-della-vita.html. Per maggiori informazioni è possibile mettersi in contatto con l’autore a questo indirizzo e-mail: [email protected]

Ufficio Stampa AISLA – Valentina Tomirotti

Solidarietà/ Bofrost dona a Telethon 250.000 euro per la ricerca sulle malattie genetiche rare

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Per il nono anno consecutivo Bofrost, l’azienda di San Vito al Tagliamento (PN) specialista della vendita a domicilio di alimenti surgelati e freschi, conferma il suo impegno nel sostenere la lotta alle malattie genetiche rare con una donazione di 250.000 euro a favore di Fondazione Telethon. E, come sempre, coinvolge in questa iniziativa di solidarietà anche i propri collaboratori e clienti: infatti la cifra donata da Bofrost è frutto, oltre che del ricavato della vendita di alcuni prodotti speciali natalizi, anche di una raccolta fondi promossa dai venditori Bofrost presso le famiglie clienti. Sabato 18 dicembre, durante la maratona televisiva di Telethon, Bofrost consegnerà il simbolico assegno come da tradizione, ma è possibile effettuare donazioni volontarie ancora fino al 31 dicembre 2021.

«Sappiamo tutti quanto sia importante la ricerca in ambito sanitario, e ancora di più quando si tratta di malattie genetiche rare, per le quali spesso non esistono cure – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Gianluca Tesolin –. È dal 2013 che Bofrost è al fianco di Fondazione Telethon nel sostenere i ricercatori italiani impegnati in un compito così difficile. Il mio grazie, come sempre, va ai nostri clienti, che rispondono con grandissima generosità al nostro appello, e ai collaboratori di Bofrost, che con grande impegno svolgono un ruolo determinante nel sensibilizzare le famiglie con cui si rapportano quotidianamente».

Il coinvolgimento dell’intera Bofrost nell’opera di solidarietà è testimoniato anche da un’altra scelta aziendale: i collaboratori (venditori e addetti al call center) che hanno raccolto le cifre più alte avranno la possibilità di visitare il TIGEM di Pozzuoli (NA), l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina. «Vogliamo far conoscere alle nostre persone, in maniera diretta, il lavoro dei ricercatori che hanno contribuito a sostenere – conclude Tesolin –. È importante che tutti ci rendiamo conto che ogni azione, anche piccola, assieme a tutte le altre riesce ad avere un forte impatto sociale, contribuendo al progresso scientifico e al miglioramento della vita di tanti pazienti».

bofrost* Italia – È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Vi lavorano 2.400 persone in tutta Italia. La sede centrale si trova a San Vito al Tagliamento (PN). A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda. www.bofrost.it.

Ufficio stampa bofrost* Italia: Eo Ipso

La Contrattazione “Lavoro” vale più di tanti scioperi

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FOTO DI REPERTORIO

Il giorno dopo, lo sciopero generale di CGIL e UIL mi fanno ritornare indietro alle occasioni perdute del passato, quando tutto sembrava filasse liscio e si camminasse unitari e poi ti arrivava la tegola dall’alto della presa di posizione di uno dei capi che rompeva quell’equilibrio, alla luce dei miei quasi settant’anni con oltre quarant’anni di vita vissuta tra i lavoratori posso dire sorridendo che questi giochetti che per tanti sono sventolio di bandiere o orgoglio di appartenenza ma scavano solchi profondi tra i lavoratori. Mi sono divertito a sentire, ai diversi livelli, vecchi amici delle tre organizzazioni sindacali, ce ne fosse stato uno che avesse riportato la stessa motivazione dello sciopero, continuo ad insistere certo che;”Gutta cavat Lapidem” che occorre porre l’attenzione sul LAVORO, il resto è, come ripeteva spesso il mio professore di diritto Privato sono pertinenze…ovvero complementari al lavoro.

Il tema del lavoro è il primo motore di sviluppo, dovrebbe essere al centro di qualsiasi riflessione politica per vari validissimi motivi;

·        Economico: ridistribuire la ricchezza è impossibile se non se ne crea di nuova;

·        Sociale: riattivare la scala sociale è un modo efficace per lottare contro la povertà;

·        Culturale: senza stabilità lavorativa è difficile ampliare i propri orizzonti, come autori o come fruitori di cultura.

La speranza di uscire dalla crisi, epocale, sanitaria ed economica rimane viva anche se si è attanagliati dalla sensazione di trovarsi quasi sempre daccapo, in mezzo al guado fra continue nuove ondate di contagi o peggio varianti.

Sarebbe indispensabile contare su relazioni industriali di qualità; anche se in certe realtà sindacali,continua a prevalere la logica della contrapposizione, assoluta o relativa a seconda della matrice culturale, ma comunque sempre un deciso “no” di fondo, spesso accompagnato dai fastidiosi amarcord dei tempi della “concertazione”, cui segue, a volte, una disponibilità a trattare, come gentile concessione da parte di un non meglio precisato mondo del lavoro, visto che gran parte degli iscritti ai sindacati sono pensionati, con problemi molto diversi da quelli dei lavoratori.

Ancora non riesco a comprendere la decisione dei segretari generali di Cgil e Uil di proclamare lo sciopero generale, anche perché, contrariamente ai governi degli ultimi trent’anni che hanno razziato sui lavoratori con la complicità di tutte e tre organizzazioni sindacali. Il governo Draghi; sulle pensioni ha aperto un tavolo  negoziale; sulle situazioni di precarietà e sugli ammortizzatori sociali ha stanziato risorse; sulla riforma fiscale ha progettato una riduzione delle aliquote, Irpef e Irap, per venire incontro alle esigenze di lavoratori e imprese, appartenenti al ceto medio, quello esposto a maggior rischio di povertà, se non si interviene a rimodulare il prelievo,.

Ritengo e continuo a ripetere che questo periodo non è diverso dal periodo bellico o post bellico, bisognerebbe marciare come le coorti romane uniti, questa inutile farsa da qualcuno seriosamente definito conflitto capita in un momento politico decisamente delicato, che vede alle porte l’elezione del presidente della Repubblica. Nel corso dell’anno si è assistito a un elevato numero di dimissioni nel settore privato: da un lato, per la carenza di profili adeguati; dall’altro, per i salari modesti a per le occupazioni a basso tasso di professionalità, il principio  “meglio qualsiasi lavoro che nessun lavoro” se ne va a farsi fottere per le politiche fiscali generose sul versante dei sussidi pubblici.

Bisognerebbe aprire un tavolo su:

·        scarsità di contratti stabili o alla difficoltà di attivarne, significativi settori non negoziati (gig economy)

·        alla fisionomia che assumerà il lavoro in un futuro non molto lontano: tanti lavori oggi esistenti saranno sostituiti da meccanismi di intelligenza artificiale, cosicché un’ampia quota di professioni di domani sono oggi ancora da inventare, sia a livello effettivo che formativo.

Contrariamente ai timori di un anno fa, dove si agitava lo spettro di una disoccupazione planetaria oggi, mancano lavoratori, pur in presenza di offerte da parte di: imprese, negozi, logistica, fornitori di servizi digitali che non riescono a reperire personale. La pandemia ha posto l’attenzione alla conciliazione vita/ lavoro: più tempo trascorso in famiglia, più tempo per documentarsi e riflettere, più paura di spostarsi per non essere contagiati: fattori che possono contribuire a ritardare l’ingresso o il rientro nel mondo del lavoro.

Per affrontare questi problemi è indispensabile improntare relazioni industriali provenienti dal basso, dai lavoratori, o che cerchino di captare i timori e le attese. In molti settori, sono partiti licenziamenti, notificati con quelle tecnologie che, ironia della sorte, dovrebbero favorire il matching tra domanda e offerta e, immediatamente, ci si trova abbandonati, alla disperazione. Più che di scioperi generali, abbiamo bisogno di sederci,tutti, a un tavolo e confrontarsi, sia pure con toni accesi: qualche buona idea,”Bertoldiana”, verrà in mente.

Alfredo Magnifico

Legislazione/ Proposta di legge in Cassazione per cancellare l’Autonomia Differenziata

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Un'immagine Del M24A- ET dinanzi alla Corte

Presentata una proposta di legge per cancellare l’autonomia differenziata. Il testo recita così: «Il terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione è abrogato». I presentatori della proposta dinanzi alla Corte di Cassazione sono esponenti del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale. “Con questa proposta di legge – spiegano gli esponenti del M24AET in una nota – chiediamo la cancellazione dell’Autonomia Differenziata dalla Carta costituzionale e quindi la sterilizzazione a priori di ogni tentativo di attuarla. Con l’Autonomia, il trasferimento delle risorse alle Regioni avverrebbe secondo il criterio geografico e in proporzione alla ricchezza (più hai, più ti viene dato).  Adottare il regionalismo differenziato significherebbe quindi autorizzare l’ennesimo scippo di risorse al Mezzogiorno che per anni ha contribuito all’arricchimento delle regioni del Nord. Per intenderci, Bonaccini, Zaia e Fontana vorrebbero venisse applicato tenendo fuori l’approvazione dei LEP – livelli essenziali delle prestazioni – cosicché potrebbero prendersi il malloppo dei soldi di tutti noi italiani soltanto perché continuerebbe a restare in piedi il criterio della spesa storica. Noi non possiamo più consentire che ciò avvenga. Ricordiamo che dal 2000 al 2017 lo Stato italiano ha sottratto al Sud 840 miliardi di euro, in media 46,7 miliardi all’anno, per destinarli al Settentrione.

foto del verbale per la consegna della proposta di legge

E ricordiamo inoltre che lo stesso sta per avvenire con il Pnrr: al Sud spettava circa il 70% di quelle risorse ma nei fatti arriveremo forse al 10%. L’autonomia differenziata non è un male solo per il Mezzogiorno ma anche per il Nord che senza il rilancio dell’intero Paese finirà col perdere ricchezza e quindi competitività. La politica deve smettere di programmare sulla base di pregiudizi utili solo al consenso politico. Il governo si metta a far di conto se vuole davvero garantire davvero il rilancio economico dell’Italia”.

Ufficio Stampa Piernicola Pedicini – Europarlamentare

Vicepresidente Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale

Cronaca nazionale/ Operaio muore schiacciato sotto il braccio di una gru

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FOTO DI REPERTORIO

E’ purtroppo quotidiana la cronaca dei gravi incidenti sul lavoro, spesso anche mortali.

L’ultimo è accaduto a Trieste dove un operaio è morto al Porto vecchio, schiacciato sotto una gru. L’incidente è avvenuto nella zona del molo III del Porto Vecchio dove l’uomo, di circa 60 anni, stava lavorando sotto il braccio meccanico di una gru.

All’improvviso questo si è piegato in due, schiacciandolo. La vittima sarebbe di origini venete. 

Indagano i carabinieri.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Rogo nel campo nomadi, due bambini morti carbonizzati

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Una notizia terribile e dolorosa. Dramma nel comune di Stornara in provincia di Foggia.

Tragico incendio in un campo nomadi che ha completamente distrutto alcune baracche; i vigili del fuoco accorsi sul posto. Durante le operazioni di spegnimento purtroppo sono stati rinvenuti i corpi carbonizzati di due piccoli, una bambina di 4 anni e un maschietto di 2 anni.

Le due vittime, di origine bulgara, erano fratellini.

Roma/ Trovato cadavere nel Tevere, ipotesi suicidio

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FOTO DI REPRTORIO

Una storia triste forse alla base di un gesto estremo. Roma, ritrovato il cadavere di un uomo nel Tevere. Si tratta di un 53enne, affetto da depressione, la cui scomparsa era stata denunciata dalla moglie.  

Il rinvenimento del corpo è stato opera dei carabinieri.

L’ipotesi principale è quella del suicidio: il 53enne, probabilmente, si è tolto la vita lanciandosi dal Ponte della Musica.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Torture e maltrattamenti in una casa di cura: dieci persone in carcere e 7 ai domiciliari

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FOTO DI REPERTORIO

Una notizia che lascia sconcertati: orrore in una casa di cura siciliana. La struttura per disabili era un vero e proprio incubo, con i pazienti torturati e maltrattati. E’ accaduto a Palermo dove i militari della Guardia di Finanza hanno scoperto gravissimi episodi di maltrattamenti in una struttura di Castelbuono: i finanziari hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 35 persone accusate, a vario titolo, di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture.

Dieci indagati sono stati portati in carcere, per sette sono scattati gli arresti domiciliari, cinque sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza e tredici sono destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attività professionali per un anno.

Disposto anche il sequestro della casa di cura e di disponibilità finanziarie milionarie.

foto di repertorio

Roma/ Auto contro noto, muore un centauro 37enne

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FOTO DI REPERTORIO

Ancora un motociclista vittima di incidente stradale. E’ accaduto a Roma.

Nello schianto tra una moto e un’autovettura ha perso la vita un 37enne che era alla guida della moto. Inutili i soccorsi, l’uomo è deceduto sul posto. 

Al volante dell’auto un ragazzo di 21 anni che si è fermato subito dopo l’incidente avvenuto all’altezza di Viale dei Romanisti, direzione via Tuscolana. L’automobilista è stato portato all’ospedale Vannini per gli accertamenti di rito.

Sul posto sono intervenuti gli agenti  della Polizia Locale di Roma Capitale.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Grave incidente stradale: muore la madre, feriti i figli trasportati in ospedale

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Gravissimo incidente stradale, ennesima giornata di dolore. Una donna è morta, e due bambini che erano a bordo con lei sono rimasti gravemente feriti, nello scontro tra tre auto avvenuto i tra Ponsacco e Casciana Terme Lari, nel Pisano. I

tre mezzi si sono scontrati per cause ancora in corso di accertamento e la donna, che era alla guida di uno dei veicoli coinvolti, è morta.

Sul posto sono intervenute diverse ambulanze, i vigili del fuoco e anche l’elisoccorso, mentre le forze dell’ordine dovranno ricostruire la dinamica dell’incidente.

foto di repertorio