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Cronaca nazionale/ Arrestato il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero

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Massimo Ferrero

La notizia ha fatto rapidamente il giro dei mass media, anche perché il personaggio è noto anche per la sua esposizione mediatica.

Il presidente e proprietario della Sampdoria, Massimo Ferrero, questa mattina è finito in manette nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Paola per reati societari e bancarotta.

Secondo quanto appreso dall’ANSA, Ferrero sarebbe stato arrestato dalla Guardia di Finanza e trasferito in carcere, mentre per altre cinque persone sono scattati i domiciliari, tra i quali, si apprende da alcuni giornali, la figlia di Ferrero, Vanessa e un nipote. 

La Sampdoria non sarebbe coinvolta nelle indagini.  

Cronaca nazionale/ Doppia violenza sessuale, fermati due sospetti

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FOTO DI REPERTORIO

Orribile storia di violenza a danno di due giovani ragazze. Fermati i responsabili di due brutali aggressioni consumate venerdì sera ai danni di due 22 enni che stavano tornando a casa su un treno Trenord Milano e Varese. Si tratta di un italiano di 31 anni e di un 27enne nordafricano irregolare, già noto alla polizia. I due sono sottoposti a fermo per indiziato delitto emesso dalla Procura di Varese per due diverse violenze sessuali. 

Secondo le indagini della Squadra Mobile e dai carabinieri, la prima ragazza è stata aggredita sul treno all’altezza di Venegono Inferiore (Varese) poco prima che scendesse dal convoglio. Bloccata e strattonata, costretta a subire uno stupro e rapinata, è stata salvata dal capotreno, che ha messo in fuga i due e dato l’allarme.

I due poi avrebbero aggredito una seconda giovane, pochi minuti dopo, nella sala di attesa della stazione, dove il capotreno li ha visti fuggire. In questo caso però, la ventiduenne dopo aver subito alcune molestie è riuscita a divincolarsi e gridare, mettendo in fuga gli aggressori.

Le due ragazze sotto shock sono state trasportate all’ospedale Dal Ponte di Varese, dove sono state medicate e supportate. 

Portati in caserma, i due indiziati sono stati riconosciuti sia dalla vittima di stupro sia dal capotreno e altri testimoni.

Foto di repertorio

Lutto/ E’ morto Toni Santagata

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Toni Santagata

E’ stato un vulcanico cantautore tra i più noti nel suo periodo d’oro. È morto Toni Santagata, cantante, cantautore e cabarettista pugliese popolarissimo negli anni ’70 e ’80: il triste annuncio è stato dato all’Ansa dalla moglie Giovanna, con cui aveva di recente festeggiato 50 anni di matrimonio.

Nato a Sant’Agata di Puglia il 9 dicembre 1935, il suo vero nome era Antonio Morese: cantante, ma anche cantautore, compositore e conduttore in radio e tv, è stato protagonista di tante trasmissioni tv, da A come agricoltura a Canzonissima.

Roma/ Nigeriano armato di coltello minaccia i passanti alla stazione Termini, arrestato dalla polizia

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FOTO DI REPERTORIO

Sono stati momenti di terrore a Roma e solo il pronto intervento della polizia ha evitato il peggio. Davanti alla stazione Termini, un nigeriano armato di coltello ha iniziato a minacciare i passanti.

L’uomo, un 36enne, prima ha minacciato i passanti e poi alcuni poliziotti intervenuti per ristabilire la calma. L’allarme è scattato subito e la zona è stata sgomberata per l’intervento della polizia.

 Il 36enne, circondato dagli agenti, ha iniziato a urlare, minacciando anche i poliziotti.

Ha tentato la fuga ma è stato bloccato e disarmato pochi metri più avanti.

Arrestato, il nigeriano è ora accusato di porto abusivo d’arma, minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Investito dal treno mentre attraversava i binari, muore un 20enne

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FOTO DI REPERTORIO

Forse un’imprudenza alla base di un tragico incidente, purtroppo mortale.

Un 20enne è stato investito da un treno ed è morto sul colpo mentre attraversava i binari sulla linea Bari-Taranto delle Ferrovie dello Stato, nella tratta portuale di Bellavista, a Taranto.

La vittima è un giovane di nazionalità pakistana, che si trovava sul posto insieme ad altri migranti: sull’accaduto indagano gli agenti della Polizia ferroviaria.

S’indaga per capire se la vittima e gli altri stranieri fossero diretti all’ hot spot per l’accoglienza di migranti. L’attraversamento dei binari in quel punto potrebbe essere stato un modo per abbreviare il tragitto, ma la vittima sarebbe poi stata travolta dal convoglio in transito proprio in quel momento.

Foto di repertorio 

San Marino/ Tragico incidente, muoiono due ragazzi 18enni italiani

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Un terribile incidente stradale e due giovani vite spezzare. E’ accaduto a San Marino, dove due fidanzati giovanissimi, entrambi appena 18enni, sono morti in uno schianto in auto.

Stavano percorrendo la Sottomontana quando, per cause da accertare, l’auto è finita sulla corsia opposta, andandosi a schiantare prima su una Golf e poi contro una Bmw.

Inutili i soccorsi i due ragazzi giovanissimi sono morti sul colpo. Il conducente di un altro mezzo è rimasto ferito ma non in maniera gravissima.

foto di repertorio

Lutto nel mondo del giornalismo, è morto Demetrio Volcic

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Demetrio Volcic

Per il mondo del giornalismo italiano è una giornata triste, listata a lutto: è morto a Gorizia Demetrio Volcic, storico corrispondente Rai da Mosca durante la guerra fredda. Volcic, le cui condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi mesi, aveva 90 anni: ai problemi alla schiena che lo affliggevano da tempo, si erano aggiunte altre patologie.

Corrispondente da Praga, Vienna, Bonn e Mosca, Volcic era nato a Lubiana da padre triestino e madre goriziana: la famiglia si era trasferita in Slovenia durante il fascismo, per poi rientrare in Italia alcuni anni più tardi.

Aveva vissuto in varie città, tra cui Vienna e Parigi.

Volcic fu anche direttore del Tg1, senatore venti anni fa circa eletto con il centrosinistra ed europarlamentare.

Scrittore, aveva pubblicato numerosi libri di successo.

Cronaca nazionale/ Avverte una malore durante una gara di running: 24enne muore nel giorno del suo compleanno

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FOTO DI REPERTORIO

Una tragedia ed una giovane vita che non c’è più. Un ragazzo di 24 anni è morto nel bresciano mentre stava correndo un trail running in notturna: il giovane, di Gardone Valtrompia, era in gara a Monticelli Brusati (Brescia).

Si è accasciato al suolo mentre era nel gruppo di testa quando mancavano circa 7 chilometri alla fine della gara. Inutile la corsa in ospedale.

Il giovane ha perso la vita nel giorno del suo compleanno.

La notziia su il Corriere della Sera nelle pagine di Brescia.

E’ stato subito soccorso dai compagni di gara, tra i quali c’era anche un cardiologo, e poi dal personale medico: le manovre di rianimazione sono durante a lungo.

Purtroppo non c’è stato nulla da fare,

Coronavirus/ Cala la curva dei decessi nelle 24 ore

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Covid in Italia, scende la curva dei decessi nelle 24 ore; è il dato che si aspettava sperando che il trend si consolidi. Il bollettino odierno dice che sono 15.021 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute, ieri erano stati 16.632. 

Sono invece 43 le vittime in un giorno, ieri erano state 75.

Sono 232.000 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 8.282 in più nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 5.109.082, i morti 134.195. I dimessi e i guariti sono invece 4.742.887 ( + 6.685). 

Sono 525.108 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia; Ieri erano stati 636.592. Il tasso di positività è al 2,9%, in aumento rispetto al 2,6% di ieri.

Lavoro/ Rota (Fai-Cisl) sullo spot del parmigiano: “non servono polemiche ma lavoro stabile e ben contrattualizzato”

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Rota, Segretario nazionale Fai Cisl

“Più che di polemiche gli italiani hanno bisogno di lavoro stabile e ben contrattualizzato. Per noi, lavorare 365 giorni l’anno vuol dire essere assunti a tempo indeterminato e con tanto di ferie, ex festività, rol, e tutte le tutele previste dai contratti di primo e di secondo livello: siamo dalla parte di Renatino, il casaro protagonista dello spot del Parmigiano Reggiano”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il Segretario generale Onofrio Rota commentando la polemica in corso sui social media sullo spot del Parmigiano Reggiano, diretto dal regista Paolo Genovese.
“Non entriamo nel merito della campagna pubblicitaria dell’azienda, se sia o no un boomerang”, afferma il sindacalista, “vogliamo pensare che lo spot, parlando di 365 giorni l’anno di lavoro, intenda sottolineare la dedizione con cui le lavoratrici e i lavoratori del settore garantiscono ogni giorno il cibo sulle tavole degli italiani, come hanno continuato a fare anche in piena pandemia. Ma certamente vanno evitati messaggi ambigui che alludono allo sfruttamento di qualsiasi tipo. Molti casari solitamente lavorano con il contratto delle cooperative di trasformazione alimentare, e come Fai-Cisl siamo sempre intervenuti nei casi di anomalie segnalate ai nostri delegati e operatori. É un settore che produce ricchezza e lavoro, non merita polemiche inutili”.

Ufficio stampa Fai Cisl