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Roma/ Giovane turista sale sulla torre di Santa Bibiana, ma cade e muore

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Forse un’imprudenza alla base di un dramma, purtroppo mortale. Tragedia nei pressi della stazione Termini a Roma. Uno studente francese di 21 anni è morto dopo essere precipitato dalla torre Santa Bibiana, da un’altezza di 20 metri. 

Da prime indiscrezioni sembra che il ragazzo sia salito dalla scala esterna della torre insieme a un paio di amici, probabilmente per guardare il panorama di Roma dall’alto, quando è scivolato in una cisterna interna.

Sulla vicenda indaga la Polfer. Sul posto anche 118 e vigili del fuoco.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Ucciso alla pensilina dell’autobus con una coltellata alla gola

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FOTO DI REPERTORIO

Orrore e sconcerto per quanto accaduto alla stazione di Rimini. Un uomo di 70 anni, origini filippine, è stato raggiunto e ucciso da una coltellata alla gola che gli ha reciso la carotide, sotto la pensilina dei bus davanti allo scalo ferroviario della città romagnola. L’aggressore è fuggito con l’arma e la bicicletta della vittima, morta dissanguata.

Dalle prime ricostruzioni, sembra la vittima sia stata accoltellata da un uomo che lo ha sorpreso alle spalle alla fermata dei mezzi pubblici urbani per poi fuggire. 

Sul posto la polizia ferroviaria, la polizia di Stato e la scientifica.

foto di repertorio

Coronavirus, contagio immutato nelle 24 ore

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Covid Italia, il bollettino di oggi fornisce numeri che sono costanti nei fine settimana: meno nuovi positivi con pochi tamponi processati. Sono 9.709 i contagi e 46 i morti registrati nelle ultime 24 ore. Ieri sono stati 11.555 i positivi ai test Covid individuati in 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute, con 49 vittime in un giorno.

Sono 487.109 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 574.812. Il tasso di positività è al 2%, stabile rispetto a ieri.

Andria/ “La mia raccolta”: frantoi e aziende olivicole andriesi sui social

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Dal Comune di Andria riceviamo e pubblichiamo

L’Assessorato all’Agricoltura invita a costruire, con l’Associazione nazionale Città dell’olio, la campagna social “LA MIA RACCOLTA”, attraverso la quale intendiamo raccontare, attraverso video e fotografie il momento più bello dell’anno per gli olivicoltori, quello in cui si fa la raccolta delle olive.

Le Aziende andriesi interessate devono:

1) scattare una foto o fare un video (della durata massima di 1 minuto) che racconta uno dei momenti significativi della raccolta delle olive che avviene nella tua azienda;

2) pubblicare la foto e/o video sul tuo profilo Facebook o Instagram (come post o come storia);

3) taggare Città dell’ Olio nei post Facebook, nei post di Instagram, nei tweet di Twitter e nelle storie di Instagram. Potete farlo digitando la parola “cittadellolio” preceduta dal carattere chiocciola (@), oppure, nel caso delle storie di Instagram selezionando l’adesivo preceduto dalla chiocciola tra quelli disponibili e scrivendo il nome dell’associazione;

4) Taggare la tua città nei post Facebook, nei post Instagram, nei tweet di Twitter e nelle storie Instagram. Potete farlo digitando il nome della vostra città preceduto dal carattere chiocciola (@), oppure, nel caso delle storie di Instagram selezionando l’adesivo preceduto dalla chiocciola tra quelli disponibili e scrivendo il nome della città;

5) usare l’hashtag #lamiaraccolta2021 dopo la breve descrizione della foto o del video in cui non dimenticate di inserire il nome dell’azienda.

Il Responsabile Ufficio Stampa dr. Vincenzo Rutigliano

Salute/ AISLA e Fondazione Mediolanum raccontano Baobab, il primo studio al mondo che spiega gli effetti emotivi della SLA nei bambini

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Da oggi, una pagina concreta della letteratura scientifica sulla SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, porta il nome di BAOBAB. È stato presentato, in diretta streaming, lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Scientific Reports di Nature che è frutto di un lavoro voluto da AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, con il sostegno di Fondazione Mediolanum onlus e condotto dalla Scuola di Psicologia dell’Università di Padova. La SLA modifica radicalmente la vita di chi ne è colpito e dell’intero nucleo famigliare. Ma quando sono presenti dei minori, qual è il loro impatto con il dolore? Quali sono gli aspetti che incidono sulla loro crescita emotiva? E come è possibile sostenerli? L’idea del nome del progetto nasce dal libro di Saint-Exupéry “Il piccolo Principe”: Con la figura del Baobab si vuole rappresentare la Sla che, se non viene “curata” in tutti i suoi aspetti, può prendere il sopravvento nella vita delle persone che ne sono coinvolte. La SLA apporta modifiche radicali per tutti i familiari e sui minori in modo particolare. I risultati dello studio, infatti, rappresentano la realtà quotidiana che i “figli dei malati di SLA” devono affrontare ogni giorno, costretti a crescere più in fretta degli altri ma che per nessun motivo al mondo devono rinunciare ai loro sogni. Bisogna allora chiedersi quale sia l’impatto nei confronti del dolore e capire come questi cambiamenti e responsabilità possano incidere sulla loro crescita emotiva.

Come poterli aiutare ad affrontare una situazione difficile senza creare loro problemi di socializzazione e personali? L’occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza rappresenta la cornice adeguata per parlare dei diritti che riguardano non solo i “figli della SLA”, ma di tutti quei bimbi che devono affrontare in famiglia malattie così complesse e, per certi aspetti, prepotenti. Ne è testimone Benedetta Signorini. Con la convinzione che solo condividendo è possibile affrontare la malattia, oggi ha voluto essere presente per raccontare la sua “esperienza di figlia” di Gianluca Signorini, l’indimenticato capitano del Genoa.

Ascolto, comprensione e supporto, sono queste le azioni di cui hanno bisogno i nostri bimbi. – dichiara Fulvia Massimelli presidente AISLA – Così come raccontato nella favola, con questo progetto Aisla si impegna ad attivare tutte le condizioni necessarie per fortificare i figli della SLA, custodire i loro sogni e proteggere il loro futuro.”

Coordinato dalla dr.ssa Gabriella Rossi, lo studio, durato tre anni, si è avvalso della supervisione scientifica della prof.ssa Ines Testoni, direttore del master Death Studies and the End of Life e della collaborazione della dott.ssa Lucia Ronconi, esperta di analisi statistica dei dati. Il gruppo di lavoro è stato valorizzato dai contributi delle dr.sse Lorenza Palazzo; Jenny Ferizoviku e del dr. Jose Ramon Pernia Morales. La ricerca ha osservato nei bambini e adolescenti il processo di Costruzione del Sé che avviene in età evolutiva. In particolare, lo studio ha posto l’attenzione su quelle che sono le dimensioni essenziali per la definizione della nostra identità personale e sociale come l’attaccamento nei confronti dei genitori; l’affettività; la capacità di adattamento e resilienza; il concetto di morte, lo sviluppo socio-emotivo e il livello di autostima. Sono state rilevate debolezze, ma anche molti punti di forza.

Ringrazio AISLA che nel 2018 ci ha dato la possibilità di far nascere il Progetto Baobab – prosegue Sara Doris presidente esecutivo di Fondazione Mediolanum onlus – esempio concreto di come, insieme, si possano raggiungere risultati importanti. Ma la gioia più grande è pensare di aver contribuito a dare un supporto a questi ragazzi coraggiosi che quotidianamente affrontano con resilienza la loro situazione famigliare.”

Nel progetto sono stati coinvolti 25 nuclei familiari per un totale di 38 bambini e adolescenti dai 7 ai 18 anni e con un familiare affetto da SLA (genitori, nonni, zii). I risultati dello studio hanno evidenziato come il 53% dei soggetti osservati presentino criticità relative all’autostima e alle competenze socio-emotive. Quindi si comprende come la presenza della patologia può rendere meno sicuro il bambino. Rispetto ai coetanei del gruppo di controllo che è stato coinvolto nello studio e che non vivono tale situazione, è stato osservato come i bimbi con un familiare malato possano avere maggiore difficoltà a sviluppare un’affettività positiva. Questo significa che, nello loro crescita, potrebbero avere maggiori ostacoli nell’esternare le proprie emozioni e, quindi, limitare la capacità di socializzazione. È anche importante rilevare, però, che questi figli hanno un elevato grado di autonomia e che, nel tempo, questa capacità di reagire nel quotidiano si trasforma in problem solving. Non solo, pur nella consapevolezza della malattia, sono bimbi coraggiosi che riconoscono il valore della famiglia, ad oggi non sempre scontato, dimostrando di essere capaci di collaborare e di mantenere viva la speranza. A tale proposito, anche il vissuto della morte è stato indagato ed è emerso che, tutti i 38 bambini seguiti durante lo studio osservazionale, percepiscono questo evento come un passaggio e non come la fine della vita stessa.

La pandemia ha avuto un ruolo fondamentale in questa ricerca che è stata disposta proprio durante il periodo di maggiore emergenza sanitaria. – sottolinea la prof.ssa Ines Testoni – L’impatto del lockdown ha confermato il ruolo fondamentale che le attività scolastiche, sportive e artistiche svolgono nella vita di bambini e adolescenti che diventa ancor più essenziale per le famiglie che convivono con malattie così ingombranti come la SLA

Splendido il cameo del cantautore Ron, consigliere e testimonial di AISLA, che ha lasciato il suo messaggio d’amore per la vita, capace sempre di sorprenderci, nonostante le sue difficoltà.

Ufficio Comunicazione: Valentina Tomirotti

Gioco d’azzardo patologico, ecco i numeri e le azioni per contrastarlo

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Si è tenuto a Bergamo presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII l’incontro dal titolo “Gioco d’azzardo, dall’analisi dei dati alle azioni concrete per il territorio”, organizzato da BPER Banca insieme a Nomisma e l’ATS Bergamo.

Ha presentato l’evento Eugenio Tangerini, Responsabile External Relations di BPER Banca Dopo i saluti iniziali di Stefano Vittorio Kuhn, Chief Business Officer Lombardia di BPER Banca e Oliviero Rinaldi, Direttore della Struttura Complessa Medicina Preventiva nelle Comunità ATS Bergamo, Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence di Nomisma, ha presentato i dati dell’Osservatorio Gioco 2021, commissionato da BPER Banca, con un focus sui comportamenti a rischio della Generazione Zeta (14-19 anni) e di quella Silver Age (over 65).

La fotografia dell’Osservatorio Nomisma rivela che, se il gioco è spesso un’abitudine occasionale o un divertimento, talvolta ha preoccupanti implicazioni negative sulla vita quotidiana e sulle relazioni familiari: il 48% dei giovani giocatori ha nascosto o ridimensionato le proprie abitudini di gioco ai genitori e il 9% dei ragazzi ha un approccio problematico al gioco, con comportamenti negativi che incidono sulla sfera psicofisica.

Nella Silver Age la propensione al gioco è più bassa, ma è comunque il 25% degli over 65 anni che dichiara di giocare d’azzardo, con una quota importante di chi gioca tutti i giorni (3%) o almeno una volta alla settimana (8%). Ma anche in questo target più che la frequenza va monitorato l’approccio: il 13% dei giocatori anziani tornano a giocare d’azzardo per recupere il denaro perso, il 10% si sente in colpa per il modo di giocare, il 5% pensa di avere un problema con il gioco d’azzardo. Anche in questo caso lo screening fatto tramite l’indicatore internazionale SOGS-RA evidenzia una quota ampia di anziani (12%) con approccio problematico al gioco.

“Siamo consapevoli del ruolo che le banche ricoprono nell’ambito del gioco d’azzardo, stiamo attuando azioni concrete e attivando presidi che aiutino i giocatori a evitare che momenti di svago possano sfociare in patologia – ha dichiarato Vittorio Stefano Kuhn, Chief Business Officer Lombardia di BPER Banca. Per questo abbiamo inibito al gambling l’uso delle carte di credito emesse dal Gruppo e previsto strumenti di supporto per la famiglia del giocatore patologico, come il nostro Vademecum su un uso corretto dei servizi bancari. Abbiamo inoltre commissionato la ricerca a Nomisma per avere un quadro chiaro sul quale agire, soprattutto in considerazione degli effetti della pandemia”.

Nel corso dell’evento sono intervenuti anche Giovanna Zacchi, Responsabile ESG Strategy di BPER Banca, che ha illustrato le iniziative dell’Istituto, da anni attivo verso la tematica tramite azioni di sensibilizzazione e di presidio interno sui pagamenti effettuati con le carte di credito e prepagate, e Luca Biffi, Responsabile di UOS Prevenzione delle Dipendenze, Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria ATS di Bergamo, che ha evidenziato le azioni concrete che i Servizi locali possono attuare creando alleanze con gli Istituti di Credito per collaborare nella prevenzione del fenomeno.

Durante l’evento è stato presentato anche il materiale informativo rivolto ai genitori, realizzato dagli studenti dell’ISIS Zenale e Butinone di Treviglio, sul corretto utilizzo delle carte prepagate.

“I dati indicano che il fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo è un problema che riguarda un numero importante di persone anche nella nostra provincia – commenta Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo. Per questo motivo ATS ha attivato, ormai da diversi anni, una significativa azione preventiva attraverso collaborazioni con le reti territoriali. Tra queste, è particolarmente importante quella con gli Istituti di Credito, che rappresentano fondamentali sensori diffusi capillarmente sul territorio e che si trovano a dover gestire clienti con il conto corrente in sofferenza a causa del gioco d’azzardo. In questo modo le banche hanno un ruolo chiave nell’intercettazione precoce e nell’accompagnamento responsabile dei clienti giocatori o dei loro familiari ai servizi offerti, contribuendo a tutelare il benessere sociale ed economico dei clienti stessi e delle loro famiglie”.

“Grazie alla realizzazione di oltre 7500 interviste l’Osservatorio Gioco 2021 mette a disposizione uno strumento informativo fondamentale per esplorare modalità di gioco e monitorarne l’approccio – dichiara Silvia Zucconi Responsabile Market Intelligence Nomisma. Tra i fattori predittivi che influenzano la propensione al gioco dei giovani non c’è solo il profilo socio-demografico, genere, area geografica di residenza, tipo di scuola frequentata, ma anche le caratteristiche del contesto familiare e del gruppo dei pari frequentato nonché il rendimento scolastico. Sono comportamenti da monitorare con grande attenzione poiché potrebbero evolvere in forme patologiche, soprattutto in un periodo complesso come quello attuale dove il 44% dei ragazzi dichiara di aver sperimentato situazioni di ansia, tensioni, difficoltà psicologiche”.

La registrazione dell’evento rimarrà disponibile sul canale YouTube della Banca.

Bologna/ Progetto “Sembianze”, il Comune cerca giovani dai 18 ai 35 anni per una performance su bullismo e cyberbullismo

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Il 16 e il 17 dicembre, all’Informagiovani del Comune di Bologna a Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore 6, si terranno le audizioni per partecipare a “Sembianze”, un progetto di sensibilizzazione su fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Il Comune cerca ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni, che abbiano voglia di raccontare una storia di bullismo/cyberbullismo subita, agita o ascoltata. Non è necessario essere dei performer per partecipare alle audizioni, è essenziale solo la voglia di combattere qualunque tipo di violenza attraverso un’azione artistica. Il bullismo e il cyberbullismo, come qualunque tipo di violenza, si possono infatti combattere solo con la cultura della prevenzione.

Per partecipare alle audizioni è necessario iscriversi compilando il form online sul sito web https://www.sembianze.net/.
Il progetto Sembianze nasce per sensibilizzare giovani e adulti sul tema del bullismo e cyberbullismo, attraverso una installazione di visualart. Il 7 febbraio 2022 si terrà la prima rappresentazione, attraverso un’esecuzione dal vivo, al MAMbo. Lo spettatore si troverà di fronte a gruppi di tre ragazzi, e sentirà in riproduzione, per ognuno dei gruppi, un audiodramma, in cui verrà raccontata un’esperienza di bullismo o cyberbullismo. L’obiettivo è quello di innescare nel pubblico, che non saprà mai a chi appartiene il racconto, un tentativo di riconoscimento del protagonista, scontrandosi con pregiudizi e ipotesi personali. In questo modo verrà favorita l’empatia e la sensibilizzazione.
L’installazione resterà disponibile sotto forma di video fino al 13 marzo 2022, a entrata libera e sarà inserita nel programma MAMbo per le scuole.
Il progetto è realizzato da Arthea Eventi e Comunicazione e dall’Associazione Dedalus, con la collaborazione e il patrocinio dell’Ufficio Giovani del Comune di Bologna e il contributo della Fondazione del Monte. Soddisfatto Mattia Santori, consigliere delegato alle Politiche giovanili: “Il teatro è un’ottima forma di analisi e autonalisi, nonché tra i migliori strumenti per trasformare una problematica in un patrimonio di consapevolezza collettiva, peraltro rendendo protagonisti i giovani e il loro patrimonio di esperienze sociali. Siamo orgogliosi e grati di poterlo supportare”.

Per informazioni: [email protected] – tel. 051.2194359

Televisione/Su Sky Arte debutta dal 7 dicembre la nuova produzione originale ‘il mio nome è Leggenda’ con Matilda De Angelis 

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A dicembre debutta su Sky IL MIO NOME È LEGGENDA, la nuova produzione originale Sky Arte, ideata e realizzata da Bottega Finzioni con Matilda De Angelis, in collaborazione con il Comune di Bologna e Bologna Welcome. La serie, grazie alle parole e alla narrazione dell’attrice bolognese Matilda De Angelis, esplora le storie vere di illustri sconosciuti dai quali sono nati alcuni dei personaggi più noti dell’immaginario collettivo contemporaneo. In ciascuna puntata sarà raccontata la vita di persone realmente esistite e di come si siano trasformate in fonti d’ispirazione per i nostri miti. A chi si è ispirato George Lucas quando ha creato Indiana Jones?

E Mary Shelley dove ha tratto ispirazione per la figura del dottor Frankenstein?

O ancora: da quale strano angolo di mondo è sbucato un personaggio come Zorro?

 Matilda De Angelis, nuova stella del cinema italiano, è la compagna ideale per raccontare questo viaggio e, con un sottile gioco meta-cinematografico, l’origine di questi “miti d’oggi”, che saranno approfonditi dagli interventi del mass-mediologo Roberto Grandi.

 IL MIO NOME È LEGGENDA, è una serie in 6 puntate in onda in prima serata su Sky Arte a partire dal 7 dicembre. Il format è stato scritto da Michele Cogo e dagli ex-allievi di Bottega Finzioni Gianmarco Guazzo, Alberta Lepri e Silvia Pelati, con la produzione esecutiva di Giuseppe Cassaro e la regia di Antonio Monti.

 I PROTAGONISTI DELLE PUNTATE saranno:

_ Frankenstein – Giovanni Aldini – 7 dicembre 2021

_ Betty Boop – Helen Kane – 7 dicembre 2021

_ Zorro – Joaquin Murrieta – 14 dicembre 2021

_ Pippi Calzelunghe – Astrid Lindgren – 21 dicembre 2021

_ Indiana Jones – Giovanni Battista Belzoni – 28 dicembre 2021

_ Dracula – Conte Vlad III di Valacchia – 4 gennaio 2022

 FRANKENSTEIN SONO IO – 7 dicembre ore 21.15

Era una notte buia e tempestosa del 1816, “l’anno senza estate”.

A villa Diodati sono riuniti per le vacanze estive Mary Shelley con suo marito Percy, Lord Byron e il medico Polidori. La pioggia incessante li costringe in casa. Per passare il tempo inventano un gioco: scrivere un racconto del terrore. Mary all’inizio non riesce a scrivere nulla poi l’ispirazione folgorante a seguito di un incubo. Nasce così il personaggio di Frankenstein. Quello che Mary ha sognato però non è fantasia, ma proviene da qualcosa che ha visto.

Lo scienziato pazzo del suo romanzo esiste veramente e si chiama Giovanni Aldini, vive a Bologna dove insegna fisica. Nipote di Luigi Galvani, è un acceso sostenitore della possibilità di rianimare i morti tramite corrente elettrica. Finora ha fatto esperimenti sugli animali, rane in particolare, ma ora vuol mettere alla prova le sue teorie anche sugli esseri umani, e così corrompe alcuni giudici inglesi per far condannare a morte un poveraccio, e usarne il corpo per provare a rianimarlo con la corrente elettrica. Ma qualcosa va storto: un medico muore nel corso dell’esperimento, la notizia va a finire sul giornale e arriva fino alla giovanissima Mary Shelley. 

 LA RAGAZZA DEL BOOP-BOOP-A-DOOP – 7 dicembre 21.45

 Nel 1927, Helen Kane è una celebrità: è uno dei volti dell’età del jazz, voce da usignolo e sorriso ammiccante, madre del famosissimo “boop-boop-a-doop”. Kane resta la reginetta del charleston fino all’arrivo di Betty Boop, che in un attimo le ruba la scena: da quel momento, e per sempre, sarà lei la vamp degli anni ruggenti.

Ma Betty non è che la caricatura di Helen. L’attrice fa causa a Max Fleischer, creatore del suo alter ego animato, per aver sfruttato illegalmente la sua immagine. E non è l’unica ad osservare le mosse del produttore: l’America conservatrice della Grande Depressione trova il personaggio di Betty Boop troppo osé per la televisione.

Così, mentre un tribunale nega ad Helen Kane i diritti sul proprio mito, la censura nega per sempre a Betty Boop un futuro sullo schermo.

 GIÙ LA MASCHERA! – 14 dicembre 21.15

 Zorro, l’abile spadaccino difensore dei più deboli è stato introdotto nell’immaginario di finzione nel 1919, quando all’interno del fumetto All Story Weekly viene raccontata la prima avventura di Don Diego de la Vega. Ma se dietro l’invenzione di uno dei personaggi più conosciuti di tutti i tempi si celasse un fuorilegge sanguinario senza scrupoli? Joaquin Murrieta nasce a Sonora, nella contea di Tuolumne, nel 1829, e si unisce presto allo zio Claudio Feliz che, dopo essere fuggito di prigione, diventa il capo di una delle più crudeli bande di fuorilegge dell’epoca.

Nonostante i fatti storici parlino chiaro, le leggende popolari iniziano a soddisfare l’eterno bisogno d’identificarsi con eroi confortanti e positivi, quindi a ritrarre Murrieta come un uomo pacifico che cerca vendetta solo dopo un’accusa ingiusta. A questi racconti tradizionali s’ispira John Rollin Ridge, poeta e giornalista, quando nel 1854 scrive The Life and Adventures of Joaquin MurrietaThe Celebrated California Bandit. Il libro ha un buon successo di vendite e getta le basi per mitizzare la figura di Murrieta.

 NON VOGLIO CRESCERE – 21 dicembre 21.15

Una bambina che vive sola con una scimmietta e un cavallo. Ha le trecce rosse che stanno dritte, in orizzontale, le lentiggini e un sacco pieno di monete d’oro. Non va a scuola, a proteggerla ci pensa la mamma, diventata un angelo che la controlla dal cielo. Il papà? È un pirata (buono) sempre in giro per il mondo. Più o meno, questa è la vita libera e bizzarra di Pippi Calzelunghe, uno dei personaggi di letteratura per l’infanzia più famosi nel mondo, anche grazie a una serie televisiva svedese di grande successo prodotta a fine anni Sessanta.

Pochi sanno che la scrittrice Astrid Lindgren, che ha inventato Pippi (e molti altri personaggi per i piccoli, vendendo più di 165 milioni di libri), nella creazione del suo personaggio più celebre si è ispirata… a sé stessa.

 GIOVANNI BELZONI E I TEMPLI MALEDETTI – 28 dicembre 21.15

11 agosto 1816. Luxor, Egitto. Ancora un ultimo sforzo ed è fatta; ottanta uomini madidi di sudore stanno caricando un gigantesco busto in pietra, pesante oltre 7 tonnellate, a bordo di un’imbarcazione giunta sul Nilo per l’occorrenza, direttamente dall’Inghilterra.

A dirigere i lavori è un italiano di 38 anni, alto oltre due metri e con un fisico da culturista.

Certo, è molto forte – tra l’altro in passato ha dato prova della sua forza in spettacoli circensi in giro per l’Europa – ma il busto di Ramses II lo ha spostato grazie ad un’altra sua qualità: l’ingegno. Nei quindici giorni precedenti infatti, ha potuto finalmente mettere in pratica gli studi di ingegneria idraulica, che aveva appreso in una delle sue tante vite precedenti. Si chiama Giovanni Battista Belzoni, padovano, e quel giorno di agosto sta nascendo la sua passione per l’esplorazione archeologica.

Questa è la storia di un uomo burbero ma appassionato, dotato di grande forza e di un multiforme ingegno. La sua è la storia che ispirerà George Lucas nella creazione del personaggio di Indiana Jones.

 SANGUE DEL MIO SANGUE – 4 gennaio 21.15

 Nelle foreste della Transilvania, i cui alberi lasciano filtrare poca luce, nel freddo novembre del 1431 nasce il figlio del voivoda Vlad II Dracul, un impavido militare appartenente all’Ordine del Drago. Al tempo del suo primo vagito nessuno può sapere che il bambino, il cui nome è Vlad III di Valacchia, diventerà uno dei più feroci esseri umani della storia. Nel corso della sua vita, infatti, sarò noto come Vlad Țepeș, che in rumeno significa “Vlad l’Impalatore”, per la pratica con la quale amava giustiziare i nemici del Cristianesimo di cui era protettore. Un condottiero inarrestabile, che, malgrado abbia mietuto un numero sconfinato di vite umane con efferata spietatezza, non poteva nemmeno lontanamente immaginare che la sua sete di sangue, da metaforica che era, sarebbe divenuta effettiva, se non nella realtà, almeno nella finzione di uno dei romanzi più famosi di tutti i tempi, quattro secoli dopo la sua morte.

Nel romanzo epistolare Dracula, lo scrittore irlandese Bram Stoker trae ispirazione dal personaggio dell’antico condottiero rumeno per reinventare una figura mitologica antichissima, trasformando una creatura priva di intelletto in un mostro intelligente, romantico e destinato a cambiare per sempre il concetto stesso di essere sovrannaturale, divenendone l’archetipo: il vampiro.

 IL MIO NOME È LEGGENDA è una produzione originale Sky Arte realizzata da Bottega Finzioni e arriverà in prima assoluta dal 7 dicembre alle 21.15 su Sky Arte, On Demand e in streaming su NOW.Bottega Finzioni Produzioni è una casa di produzione cinematografica che opera dal 2015, gestita da Fondazione Bottega Finzioni con sede a Bologna, realtà attiva da oltre dieci anni che conta al suo attivo anche una scuola di narrazione e uno studio professionale. https://www.bottegafinzioni.it/

 Hanno partecipato in forma di partnership il Comune di Bologna e Bologna Welcome, mettendo a disposizione una delle location più suggestive della città: il Salone del Podestà a Palazzo Re Enzo.

 UFFICIO STAMPA SKY Fabiana Troiani

Borsa di studio di automobile.it per studenti meritevoli

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La ripresa post pandemica vede aumentare le niziative culturali/lavorative. Segnaliamo l’iniziativa Wanted Talent in Automotive realizzata da automobile.it, la piattaforma online del gruppo ebay, specializzata nel settore degli annunci di veicoli, che mette a disposizione 1 borsa di studio di 3000 € a meritevoli studenti della Architettura e Design Industriale, Economia, Ingegneria, Chimica, Scienze e Tecnologie, Informatica, Scienze Statistiche, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Per partecipare alla selezione è necessario inoltrare entro il 30/11/2021 all’indirizzo [email protected]:

– una lettera di presentazione scritta e firmata da un tutor o un professore universitario del proprio ateneo di appartenenza;
– un certificato di iscrizione all’università, in corso di validità, rilasciato dal proprio ateneo, contenente gli esami sostenuti e relativa votazione;
– per i laureati triennali, certificato di laurea con esami sostenuti e relativa votazione
– una lettera motivazionale su come si intende usufruire della borsa di studio;
– una fotocopia del documento d’identità in corso di validità.

Le candidature verranno sottoposte all’insindacabile giudizio di un’apposita commissione composta dal team HR di ebay.

Le istruzioni per la partecipazione si possono consultare in forma completa al link www.automobile.it/news/borsa-di-studio/ .

Luca Capriotti Alkemy  enabling evolution Digital Pr Tea

Roma/ Trovato il corpo del 73enne scomparso dalla sala d’attesa del Gemelli

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Al termine delle ricerche purtroppo la brutta notizia. Il corpo trovato nel parco dell’Insugherata a Roma sarebbe del 73enne scomparso la notte del 16 novembre dalla sala di attesa del pronto soccorso dell’ospedale Gemelli.

Secondo la redazione di Chi l’ha Visto, che si è prodigata per aiutare nelle ricerche, l’area del ritrovamento del cadavere sarebbe adiacente all’ospedale dal quale è scomparso il 73enne malato di Alzheimer. Con molta probabilità durante l’attesa l’uomo si sarebbe allontanato  in stato confusionale, esasperato dai tempi della visita.

Dopo giorni di ricerche a notare qualcosa di sospetto sono stati gli agenti della polizia di Stato, a bordo di un elicottero in volo per vigilare sulla manifestazione dei no green pass a Roma, che hanno visto il corpo.