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Lavoro domestico, grazie all’impegno delle famiglie italiane lo Stato risparmia oltre 11 miliardi

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Grazie all’impegno delle famiglie italiane lo Stato risparmia oltre 11 miliardi Nel 2020 le famiglie italiane hanno speso 7,2 miliardi di euro per sostenere il lavoro domestico. Aggiungendo la componente irregolare, si sfiorano i 15 miliardi di euro. Considerando solo l’assistenza agli anziani non autosufficienti, in uno scenario ipotetico senza l’impegno delle famiglie, lo Stato dovrebbe gestire una spesa di 11,6 miliardi superiore a quella attuale. Questi alcuni dei dati contenuti nel III Rapporto annuale DOMINA sul lavoro domestico 2021, che verrà presentato il prossimo gennaio. La spesa delle famiglie Nelle precedenti edizioni del Rapporto DOMINA, è stato più volte sottolineato che, nel modello mediterraneo, lo Stato cede (più o meno consapevolmente) alle famiglie buona parte dell’onere dell’assistenza agli anziani. Nonostante la spesa pubblica italiana per la componente anziana sia molto elevata, la quota a carico delle famiglie è determinante per il mantenimento del sistema assistenziale italiano. Dai dati INPS è possibile calcolare la quota di spesa in capo alle famiglie per i 920 mila lavoratori regolari. Nell’ultimo decennio, la spesa delle famiglie per la componente regolare del lavoro domestico ha oscillato tra i 7 e gli 8 miliardi di euro annui, toccando il picco massimo nel 2012, con 7,75 miliardi. Dal 2012 si è registrata una progressiva diminuzione fino al 2017, interrotta solo nel 2016. Negli ultimi tre anni, invece, la spesa delle famiglie è stata pressoché costante intorno ai 7,2 miliardi. Inoltre, considerando che il tasso di irregolarità nel lavoro domestico raggiunge il 57,0%, è possibile stimare la spesa famiglie anche per la componente irregolare. Per la retribuzione dei lavoratori domestici regolari, le famiglie italiane nel 2020 hanno speso circa 5,8 miliardi, a cui vanno poi aggiunti contributi (1,0 miliardi) e TFR (0,4 miliardi), per un totale di 7,2 miliardi per la sola componente regolare. Considerando anche la spesa per la componente irregolare (naturalmente solo la retribuzione), si ottiene un volume complessivo di 14,9 miliardi spesi dalle famiglie per la gestione dei lavoratori domestici. La spesa può essere inoltre analizzata distinguendo Badanti e Colf (ripartendo la spesa in proporzione al numero di lavoratori), con una lieve prevalenza della spesa per Badani.

L’impatto sui conti pubblici

A questo punto è possibile analizzare la spesa pubblica italiana destinata all’assistenza a lungo termine. Il rapporto della Ragioneria Generale dello Stato (d’ora in poi RGS), consente di individuare la spesa pubblica italiana per l’assistenza (Long Term Care, LTC) includendo tre componenti: la spesa sanitaria per LTC, le indennità di accompagnamento e gli interventi socioassistenziali, erogati a livello locale, rivolti ai disabili e agli anziani non autosufficienti. Secondo l’ultimo rapporto disponibile (rapporto n. 21 del 2020, dati 2019)1 , la spesa pubblica complessiva per LTC ammonta a 31,3 miliardi di euro, pari all’1,75% del PIL, di cui circa tre quarti (74,3%) erogati a soggetti con più di 65 anni (23,3 miliardi). Il 45% della spesa per LTC riguarda le indennità di accompagnamento (14,1 miliardi) e il 39,6% la componente sanitaria (12,4 miliardi). Il restante 15,4% (4,8 miliardi) si riferisce ad altre prestazioni assistenziali, generalmente gestite dagli enti locali. Le indennità di accompagnamento e di comunicazione (L. 18/1980, da ora in avanti solo “indennità di accompagnamento”) sono prestazioni monetarie erogate ad invalidi civili, ciechi civili e sordomuti esclusivamente in dipendenza delle condizioni psico-fisiche del soggetto. Esse spettano ai cittadini per i quali è stata accertata la totale inabilità (100%) residenti in forma stabile in Italia, indipendentemente dal reddito personale annuo e dall’età. Per il 2021 l’importo dell’indennità è di 522,10 euro2. La spesa per LTC può essere ulteriormente articolata per macrofunzioni. In particolare, si distingue: l’assistenza domiciliare e semiresidenziale (at home), l’assistenza residenziale (in institutions) e le prestazioni monetarie (cash benefits). Sui 31,3 miliardi complessivi, oltre la metà (51,4%) è destinata a sussidi monetari elargiti ai beneficiari.

Il 33,1% riguarda invece sostegno a beneficiari residenti in strutture, mentre il 15,4% riguarda l’assistenza a domicilio. Va inoltre precisato che nella spesa dello Stato ci sono anche i rimborsi indiretti delle spese sanitarie (es. esenzioni ticket per reddito, patologia o per invalidità). La serie storica consente di osservare l’andamento della componente sanitaria LTC. Dal 2012 al 2019 questa componente ha registrato una continua crescita (salvo un lieve calo nel 2015), passando complessivamente da 11,2 miliardi a 12,4 miliardi (+10,1%). La composizione della spesa sanitaria 2019, inoltre, consente di evidenziare come quasi il 60% della spesa sanitaria sia assorbita da quella ospedaliera (inclusa quella diurna). La spesa sanitaria domiciliare, invece, assorbe appena il 18,6% della spesa sanitaria LTC. L’incremento di questa componente dovrà essere, secondo quanto affermato nel PNRR3 , una delle priorità dei prossimi anni. In questo senso, dunque, sarà importante integrare le cure a domicilio con l’assistenza fornita dagli assistenti familiari (badanti), sempre più centrali nella cura delle persone fragili.

In questo contesto, il sistema assistenziale è tenuto in piedi grazie agli 8 miliardi spesi dalle famiglie per la gestione delle badanti (inclusa la componente irregolare), mentre la spesa per l’assistenza in struttura è piuttosto marginale. Senza la spesa delle famiglie, che garantisce la possibilità dell’assistenza a domicilio, lo Stato dovrebbe spendere circa 22,4 miliardi in più per la gestione in struttura di quasi un milione di anziani (media pro-capite 22 mila euro annui, calcolati nel II Rapporto DOMINA 20204 ). Anche azzerando completamente l’indennità di accompagnamento, che oggi va a sostegno dell’assistenza a domicilio, la spesa pubblica salirebbe a 34,9 miliardi. Possiamo quindi affermare che, grazie all’onere delle famiglie, nel 2020 lo Stato ha risparmiato 11,6 miliardi di euro, pari allo 0,7% del PIL.

Cinema/ A Trevignano Suoni e racconti per Ennio Morricone e Nuovo Cinema Paradiso

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Riceviamo e pubblichiamo

Nella costruzione di un’opera cinematografica la colonna sonora è tanto una struttura portante quanto un’arte a sé stante che può vivere di vita autonoma. Uno dei massimi esempi di composizione creativa in grado di interagire perfettamente con le immagini e il senso narrativo del film d’autore e, al tempo stesso, sviluppare un percorso sonoro autonomo per vie discografiche e concertistiche è stata l’opera del Premio Oscar Maestro Ennio Morricone. Un omaggio alla sua creatività e al linguaggio e mestiere della musica da film verrà reso nell’ambito della rassegna I CINEMA: “SALE” DELLA VITA, iniziativa dell’AGIS con il sostegno di Regione Lazio e in collaborazione con ANEC Lazio, in programma sabato 20 novembre alle ore 18:00 al Cinema Palma di Trevignano Romano, quale tappa di un percorso che mira a restituire alla sala cinematografica la sua funzione di luogo attivo di partecipazione e condivisione emotiva.

Ad aprire la serata, introdotta da Claudio Giustini, curatore artistico dell’iniziativa, sarà il concerto di Mike Applebaum, amico e trombettista per tre decenni di Ennio Morricone che, in collaborazione con l’arpista Lucia Antonacci, con la quale forma il duo Harping On Jazz Project, proporrà alcune fra le più belle pagine musicali cinematografiche scritte dal Maestro Morricone, sapientemente riarrangiate, per metterne in risalto il pregiato tessuto timbrico. Uno spettacolo ricco di brani indimenticabili ed aneddoti, alla scoperta del profilo personale del grande compositore, che anticiperà la proiezione di una delle sue opere più significative, “Nuovo Cinema Paradiso”, diretta da Giuseppe Tornatore. Il tema d’amore del film, uno dei leitmotiv divenuto un evergreen per ogni interprete di ogni genere musicale, è stato composto da Andrea Morricone. 

Alla serata interverrà anche il Maestro Stefano Cucci, per oltre 20 anni Assistente Musicale e Maestro Sostituto di Morricone, che racconterà storie e aneddoti sulla genesi compositiva della colonna sonora del film. Il concerto è un evento in collaborazione con Orchestra Italiana del Cinema e Forum Studios. L’ingresso alla serata è di € 5 previa presentazioni del green pass. Info, biglietti e prenotazioni sul sito del cinema: www.cinemapalma.com.

L’intervento/Dall’inizio della pandemia crollo dei lavoratori autonomi

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L’Ufficio studi della Cgia afferma che, da febbraio 2020, la crisi occupazionale, provocata dal Covid, non ha colpito tutti ma che a pagare il conto più “salato”, purtroppo, sono stati i lavoratori autonomi e partite Iva, che dal febbraio 2020 (mese pre Covid), al settembre 2021 sono diminuiti di 327 mila unità (-6,3%).

I lavoratori dipendenti, nello stesso periodo, sono invece aumentati: il numero di impiegati e operai è salito di 13 mila unità (+0,1%).

Aumentano i lavoratori a tempo determinato; che tra febbraio 2020 e settembre di quest’anno, sono cresciuti di +108 mila unità; mentre gli occupati a tempo indeterminato sono diminuiti di 95 mila, rispetto al dato pre pandemia è più basso di 314 mila unità (-1,4 per cento).

Negli ultimi 20 mesi cala l’occupazione di giovani (15-34 anni) e mezza età (35-49 anni): rispettivamente di 98 mila e di 371 mila unità, ad aumenta la platea degli over 50 cresciuta di 154 mila unità, incremento riconducibile al fatto che molti autonomi e collaboratori familiari o soci di cooperative di una certa età abbiano chiuso la propria posizione Inps; rientrando nel mercato del lavoro come dipendenti, sfruttando l’esperienza e la professionalità acquisita in tanti decenni di onorata carriera.

Le città d’arte, hanno sofferto maggiormente gli effetti della crisi, vere e proprie eccellenze nei settori della moda, del gioiello e dell’artigianato di qualità; queste attività di alta gamma beneficiano degli stessi flussi turistici che sostengono le attività ricettive, pubblici esercizi e trasporto pubblico locale (taxi e noleggio con conducente), con i quali spesso si sviluppano sinergie importanti, tutti comparti che, in genere, costituiscono un’importante attrazione turistica per il nostro Paese.

In città come Firenze e Venezia il giro d’affari di queste attività commerciali-artigianali dipende, almeno per il 60/70% dagli acquisti di turisti stranieri, di provenienza extra Ue, che in questi ultimi 2 anni sono mancati totalmente; ad esempio il crollo del turismo croceristico ha messo a repentaglio migliaia e migliaia di posti di lavoro.

Occorre intervenire per “tappare” una crisi che sta gravemente compromettendo le imprese della ricettività, del trasporto locale e dei servizi turistici, di ristoranti, botteghe e negozi delle mete culturali e dei centri storici, rimasti senza “fiato”, che devono essere sostenute più a lungo, con contributi a fondo perduto, ammortizzatori sociali e credito di imposta per gli affitti.

Serve aprire tavoli nazionali e regionali per dare risposte al mondo delle partite Iva  che sta vivendo una situazione delicata, anche se,  in questo ultimo anno e mezzo oltre ai ristori del tutto insufficienti, i governi hanno approvato l’Iscro, esteso l’utilizzo dell’assegno universale per i figli a carico anche agli autonomi ed introdotto il reddito di emergenza per chi è ancora in attività, misure importanti, ma insufficienti ad arginare le difficoltà emerse in questi mesi di pandemia.

I negozi dei centri storici e le tante botteghe artigiane hanno bisogno di sostegno perché garantiscono la coesione sociale e con meno serrande aperte le città e i quartieri sono meno vivibili, più insicure, è a mettono a rischio la qualità del nostro made in Italy.

Le filiere più colpite; tessile, abbigliamento, calzature, servizi, terziario e commercio al dettaglio, eventi (congressi, matrimoni, cerimonie, etc.); fieristi (ambulanti, food street, etc.);

Le micro imprese soffrono oltre a un eccessivo carico di tasse, burocrazia e cronica mancanza di liquidità, anche per chiusure imposte per decreto, limitazioni alla mobilità, crollo dei consumi delle famiglie e il boom dell’e-commerce che in questi 20 mesi hanno aggravato la situazione di tanti autonomi; per molti non c’è stata altra scelta se non quella di chiudere definitivamente l’attività.

Le micro realtà vivono quasi esclusivamente di domanda interna, legata al territorio in cui operano, ipotizzare un nuovo lockdown in vista del prossimo Natale sarebbe una sciagura che, salvo un drammatico peggioramento della situazione epidemiologica, deve essere assolutamente evitata.

L’edilizia, invece, sta vivendo un momento di grande espansione, grazie alla messa di bonus introdotti in questi ultimi anni (110 per cento, facciate, sisma, ristrutturazione e riqualificazione energetica), il comparto sta registrando numeri  estremamente positivi che potrebbero però alimentare una bolla con conseguenze molto negative anche per i settori collegati (cemento, laterizi, ferro, acciaio, etc.).  

Rimane sempre valido il principio che quando si abbassano le tasse, la ripresa non tarda ad arrivare.

Alfredo Magnifico

Cronaca nazionale/ Il marito rientra prima a casa, l’amante della moglie fugge nudo in strada

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Una scena da film, di quelli del filone comico-piccante.

A volte si nascondono negli armadi, altre volte si danno alla fuga. Stupore tra la gente nel vedere un uomo correre nudo per le strade di Bolzano dopo essere stato scoperto dal marito della sua amante, rientrato prima a casa.

Una situazione surreale.

L’uomo infatti, per evitare conseguenze peggiori, era riuscito a dileguarsi ma non aveva avuto il tempo di mettersi addosso qualcosa.

L’immagine se finirà in rete diventerà sicuramente virale.

Cronaca nazionale/ Uccide la madre e si costituisce in Questura

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E’ una striscia purtroppo senza fine quella dei femminicidi in Italia.

Orrore a Modena. Un uomo di cui non si conosce ancora l’età ha ucciso la madre e si è poi presentato in Questura per confessare il delitto: è successo in zona Fratelli Rosselli, non distante dal centro storico.

 Sul posto i vigili del fuoco e il 118 ; è intervenuta anche la polizia di Stato, con la squadra mobile, che sta conducendo le indagini.

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Cronaca nazionale/ Percepiscono il reddito di cittadinanza, ma possiedono 4 case e decine di autovetture

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Non passa giorno senza che sull’argomento non esca una nuova notizia. Dichiaravano di non avere un reddito né beni di alcun tipo, ma avevano molti beni mobili e immobili. Avevano, infatti, 28 veicoli intestati: in tre persone, due uomini e una donna dello stesso nucleo familiare.

E ancora: una casa a Monza, e altri tre immobili in Lombardia tra Lecco, Gallarate, e il paesino di Golasecca, nel varesotto.

La notizia è che percepivano tutti e tre il reddito di cittadinanza, a partire dal 2019, nell’ordine di circa 400 euro mensili a testa.

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Cronaca nazionale/ Festini a base di sesso e droga, tra i frequentatori anche un frate

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Sta diventando una caso dal clamore nazionale. Festini a base di sesso e cocaina a Bologna, l’inchiesta si allarga. Nel mirino degli investigatori emergono nuovi eventi organizzati in tutta la provincia felsinea e spuntano nuovi protagonisti, sempre più insospettabili: dopo architetti, notai, politici, imprenditori, ex membri delle forze dell’ordine, sportivi e un sindacalista, viene coinvolto addirittura un frate.

Il nome nuovo, riferito da Il Resto del Carlino, è quello di un frate che non risulta però al momento indagato.

L’uomo sarebbe un frequentatore di locali notturni e avrebbe partecipato con un amico ai festini, finendo anche per fare sesso con una delle escort presenti.

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ULTIM’ORA/ Si getta sotto un treno e muore, indagini in corso

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Terribile caso di presunto suicidio; le indagini sono in corso e nulla sia ancora a proposito della dinamica dei fatti. E’ accaduto sulla linea ferroviaria tra Bari e Foggia questa mattina alle 8.30 all’altezza di Bisceglie.

A quanto si apprende una persona si sarebbe gettata sotto un treno in transito. Al momento non si conoscono ancora le sue generalità. 

Stando ai primi riscontri il soggetto dovrebbe essere deceduto nell’impatto con il convoglio. Ora si attendono le autorità competenti per svolgere i necessari accertamenti.ù

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Cronaca nazionale/ Fermati dalla polizia, avevano 800mila euro in un borsone

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Brillante operazione di polizia finalizzata stroncare traffici illeciti. Due giovani sono stati trovati in possesso di ben 800mila euro in contanti, in un borsone, tutti divisi in pacchetti, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato a Rozzano, nel Milanese.

Si tratta di due albanesi di 29 e 19 anni, .

Sono stati pedinati nell’ambito di un’indagine antidroga della Squadra Mobile del capoluogo lombardo.

I due sono stati denunciati per ricettazione.

Cronaca nazionale/ Ragazza investita due volte e lasciata a terra, si costituisce il pirata della strada

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L'ospedale di Palermo

Una storia terribile, che per il momento ha un colpevole, che si è autodenunciato. Era stata nvestita due volte all’uscita da una festa e lasciata a terra in fin di vita. E’ successo a Palermo a una ragazza di 20 anni, ancora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Villa Sofia.

La giovane che era stata già colpita da una macchina è stata travolta nuovamente da un’altra auto che le è passata sopra per poi scappare senza prestare soccorso.

La caccia al pirata della strada si è però conclusa oggi quando l’automobilista, una ragazza, si è presentata ai carabinieri ammettendo le proprie responsabilità.