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Bandi&concorsi/APSP Cristani De Luca: bando di concorso per 14 OSS

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L’APSP Cristani De Luca, in provincia di Trento (Trentino Alto Adige), ha indetto un concorso per 14 OSS – Operatori Socio Sanitari. E’ possibile candidarsi fino al 30 novembre 2021.

I posti a concorso sono suddivisi nel seguente modo:

  • n. 5 posti all’APSP Cristani de Luca a tempo pieno (36 ore);
  • n. 4 posti all’APSP San Giovanni a tempo pieno (36 ore);
  • n. 4 posti all’APSP San Giovanni a part time (20 ore settimanali);
  • n. 1 posto all’APSP San Giovanni a part time (18 ore settimanali).

Si segnala che sul concorso opera la riserva di posto a favore dei volontari FF.AA.

Requisiti di partecipazione al bando:

Per partecipare al concorso dell’APSP Cristani De Luca per OSS sono richiesti i requisiti di seguito riassunti:

  • cittadinanza italiana o di uno dei Paesi membri dell’UE o appartenere ad altre categorie specificate nel bando;
  • età non inferiore agli anni 18 e non superiore ai limiti previsti per il collocamento a riposo obbligatorio d’ufficio;
  • inclusione nell’elettorato attivo;
  • assenza provvedimenti di destituzione o dispensa dall’impiego presso una pubblica amministrazione, per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile o di licenziamento a decorrere dalla data di entrata in vigore del primo contratto collettivo nazionale di lavoro;
  • posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • non aver riportato condanne penali né aver procedimenti penali in corso che impediscano la costituzione del rapporto di impiego con la Pubblica Amministrazione;
  • posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva (per i cittadini italiani soggetti a tale obbligo);
  • diploma di istruzione secondaria di primo grado (licenza di scuola media);
  • attestato di qualifica di Operatore Socio Sanitario.

BANDO e Domanda

Roma/ Nascondeva la cocaina nelle palline da padel, arrestato dai carabinieri

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FOTO DI REPERTORIO

Uno stratagemma che non ha funzionato. I carabinieri della stazione Roma Tor Bella Monaca lo hanno fermato in via dell’Archeologia ed è stato trovato in possesso di due palline da Padel. Proprio questo particolare ha spinto i militari ad approfondire il controllo sull’uomo, un 40enne romano, già noto alle forze dell’ordine, notato poco prima aggirarsi con fare sospetto; hanno scoperto che c’era un taglio laterale, che permetteva al 40 enne di nascondere all’interno 10 involucri di cocaina.

Indosso all’uomo i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato la somma di 240 euro, ritenuta il provento dell’illecita attività di spaccio. L’arrestato è stato accompagnato in caserma, dove resterà trattenuto in attesa del rito direttissimo, dovrà difendersi dall’accusa di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Trasportata tra due ospedali, muore bimba di 11 mesi

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Sconcerto e dolore per la morte di una bambina di soli 11 mesi.

La piccola, di Monteodorisio, era stata portata dai genitori al pronto soccorso del “San Pio da Pietralcina” di Vasto nella tarda mattinata di venerdì a causa della febbre alta. E’ stato consigliato il ricovero nel reparto di Pediatria.

 Durante la notte il quadro clinico è precipitato e la bambina è stata trasportata d’urgenza in ambulanza a Pescara. Durante il viaggio è stata colpita due volte da arresto cardiaco e rianimata.

Al “Santo Spirito” è arrivata in fin di vita ed è deceduta poco dopo il suo ingresso nel nosocomio.

Foto di repertorio

Coronavirus: situazione stabile, leggero calo dei decessi nelle 24 ore

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Resta stabile il contagio da Covid in Italia, leggendo il bollettino di oggi 14 novembre 2021. Sono 7.569 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute, ieri erano stati 8.544. Sono invece 36 le vittime in un giorno. Ieri erano state 53.

Sono 445.593 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 540.371.

Il tasso di positività è all’1,7% (ieri era all’1,6%).

Economia/ Per la ripartenza occorre recuperare l’esercito dei NEET

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Sono oltre 2 milioni l’esercito  di giovani NEET che bisogna reinserire nel processo lavorativo, non basta investire nell’eccellenza, bisogna farlo anche nella normalità, siamo entrati in una specie di dopoguerra, alle prese, come in altri momenti della storia dell’umanità, con la ricostruzione dalle fondamenta della società e delle nostre economie ci aspetta un lavoro immane, che i nostri padri riuscivano a svolgere molto più frequentemente di noi, oggi è difficile considerarlo passaggio “normale” della nostra esistenza, anche se ricco di opportunità oltre che di insidie. Per ricostruire non si può lasciare indietro nessuno serve l’apporto di tutti, del 100% della popolazione, nessuno può essere ignorato, nessuno può tirarsi indietro,  c’è un’esigenza molto concreta, si vince solo se a remare siamo tutti e tutti dalla stessa parte e nello stesso momento, senza che nessuno si ammutini senza che nessuno tiri i remi in barca. Non si possono lasciare 2 milioni e 100mila giovani italiani tra i 15 e i 29 anni a bivaccare sul divano con le mani in mano, una cifra enorme, oltre il 25% di quella fetta di popolazione, più del 50% sono concentrati nel Sud Italia, metà donne e metà uomini, comunemente definiti Neet, l’acronimo coniato dai nostri amici anglofoni, not in education, employment or training, con cui identifichiamo i giovani che “non vanno più a scuola, non cercano un lavoro e non partecipano ad alcun programma di formazione.

Non esiste uno studio; del perché decidono di “astenersi” da ogni attività di studio, formazione o dal cercare un posto o un reddito. né conosciamo come utilizzano il loro tempo libero, molto probabilmente alcuni sono in giro per il mondo a riflettere, viaggiano verso mete lontane grazie alle opportunità offerte dai viaggi low-cost, altri, in preda alla depressione, stanno chiusi in casa, su un divano davanti alla tv, accuditi da genitori premurosi che non sanno che fare,con questi la famiglia svolge il ruolo di assistenza sociale compito allo stesso tempo positivo e negativo, molti di questi ragazzi vivono dei sussidi o delle paghette si  genitori e nonni premurosi, qualche solone direbbe che le famiglie, troppo spesso minimizzano, giustificano, assecondano.

Altri bivaccano per strada, a riempire i muretti delle periferie, dei comuni del Sud, di quei paesini dimenticati e vuoti di cui è ricco il nostro entroterra montuoso. Sarebbe utile avviare un censimento su cosa fanno e su dove sono finiti oltre due milioni di persone, andare in profondità e provare a capire le motivazioni e le ragioni reali di queste scelte, magari ricorrendo ai social network, unica attività tracciata da cui probabilmente essi non si astengono. La prima a uscirne sconfitta è la scuola con la sua missione storica, che dovrebbe occuparsi del 100% dei suoi giovani, al di là di; censo, territorio e contesto culturale da cui  provengono. La scuola deve essere al centro del progetto di recupero di questo esercito fantasma ,ma, occorre dotarsi di strumenti, mezzi, idee, smettendo per una volta di giudicare e parlare di eccellenze, di talento, di numeri primi. Quando escono dalla scuola i Neet dovrebbero cercarsi un lavoro, ma… i centri per l’impiego sono il vero buco nero del nostro sistema di gestione delle politiche attive per il lavoro , la vera fonte di enorme spreco di denaro, tollerato perché il welfare nel nostro paese lo fanno le famiglie, le pensioni dei nonni, il lavoro nero, occorrerebbe mettere un punto a questo andazzo, premere il tasto reset e ricominciare daccapo, c’è qualcosa di molto profondo da correggere nel sistema.

In questi ultimi anni,un po’ abbiamo contribuito tutti a ridicolizzare la normalità, a disprezzare il lavoro ordinario e fatto bene, a disconoscere la serietà delle cose semplici, i valori di cui la società si nutre. L’eccellenza non avrebbe senso se non esistesse una buona e diffusa normalità, abbiamo bisogno di moltissimi idraulici bravi e di pochi scienziati in ingegneria idraulica. Tutti questi ragazzi, abbandonati a se stessi, in un inferno apatico,  devono essere chiamati a dare il loro contributo in base a ciò che possono e sanno fare, non saranno dei talentuosi, ma sono altrettanto utili alla società, occorre chiamarli a gran voce, far sentire loro che sono indispensabili, dire loro che non possono girare la faccia dall’altra parte.

Le famiglie devono sapere che così le cose non vanno bene, la scuola deve sapere che ha il compito di andarli a recuperare, i centri dell’impiego o chi per essi devono sapere che su questo obiettivo sarà misurato la loro efficacia. Tutti dobbiamo avere la consapevolezza che ogni ragazzo conquistato alla causa del lavoro, inserito produttivamente, è un piccolo contributo al futuro di tutti noi e al benessere della società.

Alfredo Magnifico Segretario Generale Confintesa Smart

Cronaca nazionale/ Riunione no vax in chiesa: 21 positivi e 87 in quarantena

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Sono quotidiani gli esempi di trasgressione alle regole di sicurezza anti-Covid, come numerosi sono i cluster che poi generano.

Riunione di no vax a Fabriano (Ancona), all’interno di una chiesa, al termine della quale sono stati diagnosticati 21 positivi, mentre 87 persone sono state poste in quarantena.

Il padrone di casa un parroco che lo scorso gennaio risultò positivo al Covid-19 dopo aver pranzato – violando la legge – alla Casa del Clero, innescando un cluster fra i sacerdoti della diocesi di Fabriano-Matelica.

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Alimentazione/ Pasta integrale con allergene ritirata dal mercato

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Comunicazioni utili per i consumatori. Pasta contaminata dalla presenza di senape. Con questa motivazione il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato uno specifico lotto di pasta dove tale presenza non è stata invece segnalata.

La senape è di fatto un allergene e di conseguenza potrebbe provocare in chi l’assume delle reazioni, per questo a scopo precauzionale la pasta è stata ritirata.
Nello specifico si tratta di pasta integrale a marchio Consilia che viene prodotta dal Pastificio Lucio Garofalo S.p.A. che ha sede in via Via dei Pastai, 42 – 80054 Gragnano, in provincia di Napoli.

In questo caso si tratta delle penne rigate integrali bio del marchio Consilia.

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Coronavirus/ Olanda, parte il lockdown di 3 settimane

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In Europa sale la paura per la quarta ondata di coronavirus. L’Olanda vara un nuovo lockdown Covid della durata di tre settimane per fronteggiare la nuova impennata di casi di coronavirus registrata nel Paese.

Lo ha annunciato ufficialmente questa sera il governo di Amsterdam dopo i segnali sempre più negativi che arrivano dal monitoraggio dei contagi. Si parte dalla serata di sabato 13 novembre e si proseguirà per tre settimane fino a sabato 4 dicembre. Si tratta però di un lockdown solo parziale che riguarderà solo i locali commerciai e gli eventi sportivi.

Cronaca nazionale/ Ubriachi al volante ‘entrano’ con l’auto in un negozio

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Una serata di follia che sarebbe potuta costare cara a dei giovani. Un sabato sera a base di alcol per  quattro ragazzi, tutti di circa vent’anni. Quattro amici, usciti dalla discoteca dopo la notte brava, ubriachi persi, non si fermano all’alt dei carabinieri. Perdono il controllo dell’auto, sbandano ed “entrano” in gioielleria, sfondando la vetrina.

 L’auto ha finito la corsa dritta contro la saracinesca del negozio. Immediata la chiamata al 118: fortunatamente, le condizioni dei giovani erano meno gravi di quanto previsto.  Sono stati trasferiti al San Gerardo e al Policlinico in codice verde e in codice giallo.

Sul posto i carabinieri, i cui accertamenti sono in corso.

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Cronaca nazionale/ Fuma una sigaretta nel letto, ma si genera un incendio e muore asfissiata

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Una morte assurda, evitabile e causata da una disattenzione.

Aveva l’abitudine di fumare a letto, ma stavolta la solita sigaretta prima di addormentarsi è stata fatale. Morta per asfissia una donna di 96 anni in un incendio divampato nella scorsa notte in un appartamento a San Giuliano Terme, Pisa. Il rogo, che ha interessato solo la camera da letto, sarebbe scaturito da un mozzicone di sigaretta. 

Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi e vigili del fuoco, che in poco tempo hanno spento le fiamme, per l’anziana non c’è stato nulla da fare.

Quando i soccorritori sono entrati in casa la donna, però, era già morta asfissiata dai fumi e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Foto di repertorio