“Attenzione perché i cambiamenti climatici potrebbero accentuare il rischio idraulico anche a danno del patrimonio culturale del Paese. L’Italia vive anche sui propri Beni Culturali e ben il 18.6% di questi sono in aree a rischio frana. E non parliamo di singoli monumenti, ma anche di interi Borghi storici come Orvieto, Civita di Bagnoregio, Volterra, Todi; centri che meritano un interesse sempre nuovo per evolversi in Borghi sempre vivi in una piena Sostenibilità ambientale. Gli eventi di Catania sono ulteriore testimonianza dei cambiamenti climatici. E’ necessario pensare ad una pianificazione del futuro basata sulla sostenibilità e sull’adeguamento. L’opportunità data dal PNRR deve essere proprio questa: una convergenza di risorse affinché la Resistenza e la Resilienza sia occasione di trasformazioni strutturali che diano reale capacità alla nostra Nazione di reagire ed adattarsi agli inevitabili cambiamenti climatici odierni, costruendo un futuro di mitigazione e riduzione delle emissioni dannose e di sfruttamento delle risorse”. Lo ha dichiarato Giovanni Selli, Presidente di Alta Scuola.
Alta Scuola è istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Todi. Alta Scuola è uno dei principali Centri di Ricerca pubblici italiani che lavora su studi di messa in sicurezza dei centri storici del nostro Paese ed inseguito alla Legge Speciale per i Comuni di Orvieto e Todi, ha consentito l’esecuzione di interventi strutturali sul territorio, ha collaborato e collabora con i due Comuni per il monitoraggio, l’aggiornamento e la manutenzione di quanto eseguito, contribuendone allo sviluppo.
“Alla luce anche degli eventi legati all’attualità – ha proseguito Selli – sosteniamo con forza la candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua del 2024 in quanto rappresenterà una delle ultime opportunità per il Mondo per arrivare ad un accordo su temi importanti come cambiamenti climatici e rilancio della risorsa acqua”.
Tempeste Mediterranee con maggiore frequenza e troppa acqua a due mesi dalla poca acqua.
“Ancora una volta tempeste mediterranee che si ripetono con maggiore frequenza. Sta cadendo troppa acqua a distanza di due mesi quando invece avevamo poca acqua, dunque siccità. Il clima è cambiato e non si può più discutere sui cambiamenti climatici e bisogna cambiare anche l’atteggiamento verso questi fenomeni. Abbiamo assolutamente necessità di fare qualcosa prima per rendere il territorio resiliente, adattare le città. Vedere città in pianura dove le grandi strade principali diventano dei fiumi significa che abbiamo sistemi fognanti che non sono più in grado di ricevere questa massa d’acqua. Grandi progetti, grandi parole, risorse europee, PNRR, ma non si riesce ad aprire un cantiere – ha dichiarato Endro Martini, geologo e Presidente di Italy Water Forum 2024 – e a mettere in atto il famoso piano di contrasto al dissesto idrogeologico. Non si può pensare che ad esempio per un Bacino idrografico come nel Distretto del Po si possano stanziare 200 – 300 milioni di euro o ancora 40 milioni di euro per l’Italia centrale. Abbiamo assolutamente necessità di un cambiamento, di un atteggiamento nuovo e di uno sforzo del Governo perché la Protezione Civile Nazionale sta facendo il massimo, i Sistemi di allerta ci sono, i preavvisi arrivano ma nell’ultimo miglio abbiamo la necessità anche di educare le persone a convivere con questi rischi. Pochi giorni fa abbiamo avuto “Io non Rischio” con manifestazioni in tutta Italia ma abbiamo ancora chi durante un forte temporale scende nel garage per salvare la macchina o pretende di passare sotto un ponte, una linea ferroviaria. Necessita un atteggiamento nuovo, educazione, prevenzione. Dunque è anche per questo che l’Italia si candida ad essere sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua perché ridaremo centralità nuovamente a questi temi, rilanciando in modo forte la risorsa acqua in tutti i suoi aspetti. L’Italia è il Paese dove in questo momento c’è un modello di pre – allertamento che sta facendo scuola nel Mondo, dove c’è una Protezione Civile che è vera eccellenza, è il Paese delle importanti invenzioni idrauliche, degli Acquedotti Romani, del genio di Leonardo, del messaggio di San Francesco proprio sulla risorsa acqua. L’acqua come stiamo vedendo in queste ore costituisce una minaccia se non governata e regimentata ma l’acqua è soprattutto una risorsa per la vita”.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Comune di Roma, Comune di Ferrara, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Utilitalia, ANEA, L’Agenzia Italiana per lo Sviluppo Economico, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia, Utilitalia, AICS e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria.