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Spazio arti floreali: la mostra ‘Natura senza tempo’

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Nella nuova sede espositiva Spazio Arti Floreali di Vicolo della Campanella, a Roma, si inaugurerà, il prossimo 23 ottobre la mostra Natura senza tempo. Laura Barbarini, Cesare Mirabella, Maurizio Pierfranceschi, Vincenzo Scolamieroprimo appuntamento di un ciclo dall’omonimo titolo. L’evento, a cura di Bianca Pedace sarà in programma fino al 14 novembre. Il tema della Natura, reso nuovamente acuto (anche in modo amaro e paradossale) dalla pandemia, è stato tuttavia già lungamente frequentato dagli artisti, sia pure secondo declinazioni differenti: la poetica del colore di Barbarini e quella di Mirabella, virata verso un’accezione informale, si confrontano in questo ambito con lo spazio architettonicamente scandito di Pierfranceschi e le allusioni metaforiche e poetiche di Scolamiero.

 Nella pittura di Laura Barbarini il tema si qualifica in un registro lirico e introspettivo, dipanato in una poetica del colore di diretta ascendenza brunoriana – appresa dunque da una delle fonti maggiori di quella tendenza espressiva – e rinsaldato di recente dal rinnovato contatto con la lezione vangoghiana. Un colore intenso e di lontana eco espressionista affiora con evidenza nelle prove più recenti mentre le opere in mostra, appositamente realizzate, lasciano filtrare, nella consueta attitudine mnemonica ed evocativa, anche una presa diretta visiva. L’osservazione attenta e amorosa della vegetazione giunge a un esito pittoricamente sontuoso e psichicamente vitale, che predica la ciclicità naturale sottraendola, nell’infinità della pittura, alle angherie del tempo. Inesausto è anche il rapporto con la natura di Cesare Mirabella, che negli ultimi anni ha dedicato molte energie al tema, anche metaforico, del bosco.  La coerenza del suo itinerario non impedisce movenze più libere e sciolte, dissigillando energie rinnovate e lasciando erompere una rinata vitalità; forse per questo l’esplosione cromatica, nata dalla natura, si accampa ora in senso eventico e avvolgente. Talvolta, particolari naturali, quasi sempre vegetanti, ingigantiti nella coscienza e pittoricamente trasfigurati, con scioltezza quasi gestuale, si avvicinano a una rimeditazione dell’esperienza informale. Ne deriva, permanendo il rigore, un abbandono all’istinto creativo più fiducioso e vitale, una temperatura più estiva, una nuova “felicità visionaria”.

 Nella originale operazione pittorica di Maurizio Pierfranceschi la natura è spesso presente, prevalentemente riassunta nel colore, steso in modo deciso, e sempre sintatticamente subordinata a una rigorosa impostazione spaziale. Talvolta si tratta di espliciti ripensamenti critici del genere del paesaggio; in altri casi di brani di natura dai confini sfuggenti. Da qui provengono le opere più recenti in cui l’evidente recupero della figurazione dispone sagome – talvolta una  silhouette, talvolta un’ombra (una statua?) – di allure enigmatica, in bilico tra narrazione, mito, tradizione iconografica da scena sacra, in spazi architettonicamente concepiti. Vincenzo Scolamiero porta qui avanti la questione di fondo del rapporto tra le arti, declinando in questo caso la sua pittura – altrove in dialogo con la musica- nel confronto con la poesia. Le opere in mostra, appositamente realizzate, sono infatti parte di un ciclo del 2021 dedicato alla poetessa americana Louise Glück. Tratto il titolo dalle sue parole – Con qualche parte della terra – i dipinti ci conducono nel cuore di una natura misteriosa e magmatica, in uno spazio altro – il centro o il cuore della terra – o in un tempo diverso, forse originario, nel quale composizione icastica e afflato metaforico convivono in una raffinata ricerca sulla visione.

 La mostra sarà aperta tutti i pomeriggi tranne il lunedi, domenica orario continuato.

L’inaugurazione avrà luogo sabato 23 ottobre alle ore 17:30, il finissage domenica 14 novembre alle ore 16:30. Maggiori informazioni al sito https://artifloreali.it/.

Laura Barbarini è nata a Sao Paulo in Brasile, allieva di Enzo Brunori, all’Accademia di Belle Arti  di Roma, inizia ad esporre negli anni 80, orientando la sua ricerca nella direzione di  una pittura evocativa mantenendo costante il  legame con la tradizione e la memoria. Una forte  componente interiore caratterizza il suo lavoro. Negli ultimi anni il soggetto delle sue opere sono la natura e il paesaggio, espediente per indagare il paesaggio spirituale dell’animo umano. Recentemente il suo  sguardo sulla natura, ancor  più ravvicinato, si è rivolto a dettagli, particolari, frammenti visivi, possibili combinazioni di forme, linee e colori e la sua ricerca si è orientata  sempre più verso un’astrazione nella quale appare comunque evidente che trae origine dall’esperienza del mondo naturale. 

Ha partecipato a numerose rassegne di arte contemporanea e le sue opere sono presenti in musei e collezioni private in Italia e all’estero.

 Cesare Mirabella, calabrese di origine, si è formato a Roma, diplomandosi all’Accademia di Belle Arti. Significativo è stato l’incontro con Enzo Brunori. Dal 1975 ha presento mostre personali in Italia e all’estero, in particolare: Svizzera, Olanda e Germania. Nel 2008 è stato invitato ad allestire una mostra antologica presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. Nel 2017 viene nominato accademico di merito dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Vive e lavora a Morcicchia, piccolo borgo dell’Umbria, dal 1992.

 Maurizio Pierfranceschi vive e lavora a Roma. E’ pittore e scultore. Ha recentemente reintrodotto nella sua pittura, dopo un lungo periodo dedicato all’astrazione, elementi figurativi. Ha partecipato alle principali manifestazioni di arte visiva sul territorio nazionale e ha preso parte a numerose rassegne internazionali.

 Vincenzo Scolamiero è docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma, città nella quale vive e lavora. La prima mostra personale si è tenuta presso la storica galleria Al Ferro di Cavallo di Roma nel 1987. Sue mostre personali sono state ospitate in rilevanti spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Ha esposto a Roma, Milano, Bologna, Torino, New York, Seul, Busan, Pechino, Fenghuang. Nel 2019 la mostra personale presso il Museo Carlo Bilotti di Roma, La declinante ombra, a cura di Gabriele Simongini, ha contato una presenza di dodicimila visitatori.  La prossima mostra personale Del silenzio e della trasparenza è in calendario per il prossimo luglio 2021 nelle sale dei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico a Siena.

Elisabetta Castiglioni – Press Office & Public Relations 

Merano WineFestival, dal 5 al 9 novembre torna il palcoscenico della selezione di The WineHunter Helmuth Köcher

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FOTO DI REPERTORIO

30^ edizione per la kermesse internazionale che dal 1992 è simbolo di eccellenza nel panorama wine&food e dove ogni anno va in scena la selezione The WineHunter Award che durante l’anno Helmuth Köcher fa con la sua commissione di assaggio di grandi esperti. Un format tradizionale dal tema “Le ali della bellezza” per celebrare la bellezza che sovrana nel mondo wine&food: dal 5 al 9 novembre Merano WineFestival si snoda come di consueto nel Kurhaus, in GourmetArena, al Teatro Puccini, all’Hotel Terme Merano e in altri hotel meranesi. L’evento si svolge in sicurezza e dà la possibilità a produttori e visitatori di vivere in presenza un’esperienza all’insegna dell’eccellenza. Grazie alla piattaforma WineHunter HUB, nata un anno fa in occasione della 29^ edizione digitale del Festival, sarà inoltre possibile seguire online l’evento e incontrare virtualmente i produttori.

Programma interamente dal vivo e aperto al pubblico, seppur con numeri ridotti nel rispetto delle normative vigenti anti-Covid. Il Patron Helmuth Köcher, dopo l’edizione digitale dello scorso anno, riporta The Official Selection, il cuore pulsante della manifestazione, tra le sale del Kurhaus, dove i produttori vinicoli si alternano in due sessioni, la prima nelle giornate di venerdì 5 e sabato 6, la seconda nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 novembre. Stesso format per la sezione Food-Spirits-Beer, Territorium e Consortium ospitata all’interno dell’adiacente GourmetArena che vede la partecipazione di un massimo di 100 produttori per volta, anch’essi suddivisi in due sessioni. Sempre in GourmetArena Territorium Campania Felix con una selezione di vini e delicatezze culinarie della regione Campania oltre agli showcooking in programma con protagonista lo chef stellato Gennaro Esposito. Ritorna Naturae et Purae – bio & dynamica, in scena durante le cinque giornate, lo spazio all’interno dell’Hotel Terme Merano dedicato ai migliori vini provenienti da agricoltura biologica e biodinamica, naturali e PIWI. The WineHunter Area, la preziosa collezione di oltre 400 etichette prodotte da più di 400 aziende diverse, occupa il podio della Kursaal e raggiunge da venerdì a domenica anche le lounge di alcuni hotel meranesi selezionati, in ognuno dei quali sarà possibile degustare vini appartenenti ad una specifica regione d’Italia grazie all’iniziativa The WineHunter Hotel Safari.

 Nella giornata di martedì 9, infine, Catwalk Champagne, conclude come di consueto il Festival con le più rinomate maison francesi e aziende italiane produttrici di Champagne. Per l’intera durata dell’evento, sono inoltre riproposti il “fuorisalone” Merano WineCitylife che riunisce svago, aree tasting e master experience lungo Corso Libertà nonché i Side Events, gli appuntamenti collaterali che arricchiscono la kermesse attraverso un palinsesto di incontri, competizioni e degustazioni legati a tematiche attuali e di tendenza nel mondo del vino e degli spirits. The WineHunter Talks porta in rassegna una serie di incontri dedicati alla sostenibilità nella filiera vinicola, ai vini in Anfora, a bio&dynamica e vini PIWI e una “Bar chat”, dedicata agli spirits. Evento clou della 30^ edizione nell’area Spirits Emotion è “Itinerari Miscelati”, la Cocktail & Drink Competition in collaborazione con 5 Hats che coinvolge 26 bartender e 26 locali, suddivisa in tre sessioni nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Speciale occasione per valorizzare il mondo degli spirits che da molti anni è protagonista di Merano WineFestival, la competizione vuole anticipare la presentazione della nuova guida “Itinerari Miscelati” in pubblicazione a dicembre; la guida porta in rassegna i professionisti e i locali a cui è stato assegnato il nuovo premio WH Globe Rosso, Gold e Platinum dalla giuria di The WineHunter Award.

Il Gala Event per l’inaugurazione della 30^ edizione è in programma sabato 6 novembre nella Kursaal del Kurhaus, dove The WineHunter Helmuth Köcher, in presenza di un pubblico riservato, darà inizio al Festival tra ospiti d’onore e speeches che omaggiano la ricerca dell’eccellenza racchiusa nel suo motto “Excellence is an Attitude”, concludendo con la premiazione dei Platinum Award e dei vincitori del premio Emergente Sala di Luigi Cremona e Lorenza Vitale. Sicurezza e rispetto delle norme anti-Covid sono garantite dai controlli per l’accesso di produttori e visitatori – quali il possesso del Green Pass – e da procedure di disinfezione, areazione e distanziamento all’interno di tutti gli ambienti coinvolti.


Ufficio Stampa: smstudio | pr & communication

Cronaca nazionale/ Rapinata, insegue il ladro fino alla macchina ma viene trascinata per alcuni metri e poi sbalzata via

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I fatti accaduti nei pressi di Via Foria (foto di repertorio)

Un video che è in rete e riprende scene di inaudita violenza. Una donna è ferma al distributore delle sigarette quando un uomo la avvicina, l’aggredisce e la rapina. Il tutto è ripreso da un video, diffuso su una pagina FB.

E’ accaduto a Napoli. La vittima rincorre il criminale fino a quando non raggiunge la propria auto e parte a tutta velocità nonostante la donna sia ancora attaccata allo sportello.

Dopo alcuni metri la vittima viene sbalzata a terra con il ladro che fugge via.

Foto di repertorio.

Costa Rica/ Travolto da un’onda, muore un giovane volontario ambientalista italiano

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Una tragedia che ha come vittima una persona impegnata nel volontariato. Aveva 27 anni ed era originario di Limbiate, comune in provincia di Monza e Brianza; da qualche tempo era volontario di un’associazione che lavora per salvare le tartarughe. Per inseguire questa missione aveva deciso di andare in America Centrale.

Stava nuotando nell’Oceano Pacifico, in Costa Rica, quando è stato travolto da un’onda.

La Guardia Costiera ha avviato immediatamente le ricerche, ma senza alcun risultato. Il suo corpo infatti non è ancora stato trovato.

Cronaca nazionale/ Sparatoria da un gommista, muore un 29enne

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Forse un litigio alla base di un caso di omicidio.

Ucciso a colpi di pistola dentro l’officina di un gommista di Cadelbosco Sopra, in provincia di Reggio Emilia. Un 29enne, è morto, dopo una sparatoria all’interno di una ditta in cui la stessa vittima aveva lavorato.

I carabinieri hanno fermato un uomo, un 70 enne, titolare dell’azienda. I militari stanno cercando il figlio che era con lui al momento della sparatoria.

Quando è stato aperto il fuoco con la vittima c’erano due parenti che sono scappati e poi si sono imbattuti nei carabinieri.

La pattuglia è poi intervenuta e ha bloccato il presunto omicida, sfilandogli l’arma.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Cedono i pannelli in amianto, muore un operaio 70enne

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FOTO DI REPERTORIO

E’ insopportabile leggere il numero di morti sul lavoro; a dispetto degli appelli alla sicurezza non passa gionro senza registrare nuovi casi, purtroppo spesso mortali

Un operaio di 70 anni è morto oggi, dopo essere caduto dal tetto di un’officina. È accaduto a Soliera (Modena).

Da una prima ricostruzione pare abbiano ceduto alcuni pannelli di amianto che l’operaio stava ispezionando.

Sul posto 118, carabinieri e Ausl.

foto di repertorio

Coronavirus, situazione identica nelle ultime 24 ore

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Sono dati che si ripetono praticamente identici nelle ultime 24 ore quelli dell’epidemia da coronavirus in Italia.

Il bollettino odierno del Ministero della Salute dice che i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 3.908​ su 491.574 tamponi (ieri erano stati 3.882​ su 487.218 tamponi).

Sono 39 i morti di oggi (anche ieri erano stati 39). Con 3.579 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 74.016, ( +287).

Il tasso di positività è oggi è allo 0,79% (ieri era allo 0,79%). 

La ricorrenza/ Iniziativa per la Giornata internazionale delle Nazioni Unite 2021

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Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani in occasione del 76° Anniversario delle Nazioni Unite invita tutti a una profonda riflessione sul contesto storico che portò alla nascita dello Statuto dell’ONU alla fine della II guerra mondiale. Fu l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a istituire nel 1971 la giornata internazionale, che si celebra ogni anno il 24 ottobre, con l’obiettivo di ricordare a tutti gli Stati membri il ruolo e le funzioni dell’ONU e il significato storico dello Statuto del 1945. Settantasei anni fa, infatti, i rappresentanti di 50 governi si incontrarono a San Francisco per una conferenza e iniziarono a redigere la Carta delle Nazioni Unite che entrò in vigore il 24 ottobre. Il cuore della carta costituzionale fu certamente il mantenimento della Pace e della sicurezza internazionale, la protezione dei Diritti Umani e gli aiuti umanitari, urgenti e indispensabili dopo le terribili conseguenze del conflitto bellico. Non fu facile nei primi anni perseguire questi tre obiettivi, specie quello relativo al mantenimento della Pace, perché l’atteggiamento di ostilità tra Usa e Russia impedì all’organizzazione di procedere lungo i sentieri del dialogo appena tracciati.

E’ opportuno ricordare inoltre che la costituzione dell’ONU non era un fatto scontato alla fine della Seconda Guerra Mondiale, perché dopo il naufragio della Società delle Nazioni, dovuto alle ambizioni e alle rivalità dei singoli Stati, bisognava davvero essere dotati di una massiccia dose di idealismo per credere che ripetere l’esperimento, fallito appena venticinque anni prima, avrebbe sortito risultati diversi. Ma non c’erano altre strade percorribili, bisognava alzare lo sguardo e vedere necessariamente un cielo azzurro per tutti, andando oltre i ricordi terribili dei regimi totalitari, dei lager, delle bombe, della scienza e del diritto complici del male e della distruzione di un pezzo di umanità. Solo dopo la Guerra Fredda, però, si intensificarono le azioni finalizzate al mantenimento della Pace. Aumentarono così le operazioni di Peacekeeping che permisero di esportare i principi democratici di cui l’ONU è portavoce. E quel cielo azzurro, che si scelse per la bandiera delle Nazioni Unite, cominciò piano piano a spiegarsi davanti agli occhi ancora inorriditi di chi aveva conosciuto l’abbrutimento del quale solo la guerra è portatrice.

L’organizzazione sovranazionale e il suo statuto, con la virtù del Diritto e con la convinzione che solo la Democrazia può essere garante di Pace, consegnarono un po’ alla volta al mondo, e non senza fatica, la speranza di un futuro più sereno, in grado non di dimenticare certamente, ma di condannare gli anni di guerra, gli anni malati di razzismo e di violenti nazionalismi, gli anni di rappresaglie, di esecuzioni sommarie, di armi atomiche. Gli anni dell’uomo contro l’uomo. Gli sforzi dell’ONU si materializzarono nel periodo post bellico con azioni concrete mirate a debellare la povertà e le disuguaglianze, le discriminazioni e le malattie mortali. Il cielo diventava più azzurro poco alla volta, per tutti, e sulla bandiera l’alloro prometteva l’unione di popoli, per troppo tempo nemici, in un futuro non lontanissimo.

Questo accadeva settantasei anni fa, che per la storia è l’altro ieri.

Ecco quanto abbiamo fatto l’altro ieri.

Con forza e coraggio.

Ripugnando la guerra.

Amando l’uomo.

Chi crede in quel semplice e bellissimo e difficile sogno di Pace chiamato ONU, crede nell’uomo e nei suoi diritti. E chi crede in questo sogno di Pace non può, anche se le guerre nel mondo e l’attuale situazione in Afghanistan scalfiscono la fiducia nel genere umano, non riconoscere i grandi sforzi e le grandi conquiste dell’ONU in questi tre quarti di secolo. Conquiste chiamate vaccini, conquiste chiamate lotta alla malnutrizione, conquiste chiamate Diritti Umani e protezione internazionale. Le Nazioni Unite sono la storia del ‘900 che non smette di raccontarsi e sono la possibilità che ci siamo dati per riabilitarci al Giusto e al Bene. Il CNDDU alla vigilia di una giornata che ci riporta agli anni più cupi della Storia del Novecento, storia nazionale e internazionale, intende riconoscere tutti gli sforzi fatti dai Paesi che costituiscono l’ONU. L’impegno profuso dall’ONU dal 1945 a oggi per trasformare i pericoli sempre più imminenti nel mondo in civile dibattito è innegabile. E anche se non sempre le Nazioni Unite sono riuscite a garantire la Pace promessa agli uomini e ai popoli, non possiamo mettere in discussione il valore di quella che è la più grande organizzazione internazionale che è e rimane un avamposto di umanità e custodisce principi universali e nobilissimi. A Tal proposito, ci fa piacere ricordare che con una nota la Presidenza del Consiglio dei Ministri rammenta l’esposizione sugli edifici pubblici della bandiera dell’ONU, con le bandiere europea ed italiana, in occasione del 76° compleanno delle Nazioni Unite. Invitiamo pertanto i colleghi docenti, della scuola secondaria di I e II grado, a celebrare il 24 ottobre insieme ai loro studenti, soffermandosi sul contesto storico nel quale nacque l’ONU e invitando le classi a realizzare la bandiera azzurra con il mondo e i due rami d’ulivo (stampata, disegnata, di stoffa, ecc.) da fissare nelle aule come simbolo di Pace e uguaglianza abbinata a questa frase:

“Son membra d’un corpo solo i figli di Adamo,

da un’unica essenza quel giorno creati.

E se uno tra essi a sventura conduca il destino,

per le altre membra non resterà riparo.

A te, che per l’altrui sciagura non provi dolore,

non può esser dato nome di Uomo”

Saadi di Shiraz

(Frase scritta all’entrata del Palazzo di Vetro dell’ ONU)

L’Hashtag per la Giornata delle Nazioni Unite è #SventoliamolAzzurrodeiPopoliUniti

Prof.ssa Rosa Manco CNDDU

Sindacale/ Fsi-Usae: “L’ospedale Garibaldi riconosce anzianità agli Oo.ss che lavorano con cooperative esterne”

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 L’Organizzazione Sindacale Fsi-Usae lotta da anni per il riconoscimento dell’anzianità di servizio agli operatori socio sanitari (Oss) che lavorano con le ditte appaltatrici.  Oggi, finalmente, è stata ottenuta una vittoria.

 “Mostriamo la nostra soddisfazione per quanto riguarda il riconoscimento dell’anzianità di servizio per il personale esternalizzato assunto dalle aziende e cooperative che gestiscono i servizi in appalto dall’azienda Garibaldi”, dichiarano i componenti della segreteria Territoriale Fsi-Usae di Catania, Maurizio Cirignotta, Salvatore Bellia e Calogero Coniglio e Pietro Marcelli referente sindacale Fsi-Usae al Garibaldi per gli operatori della cooperativa esternalizzata affidataria al Garibaldi e dipendente in qualità di Oss della stessa. 

 “Un risultato per nulla scontato e mai accaduto prima – aggiunge Coniglio, Segretario Regionale e Territoriale Catania Fsi-Usae – frutto di grandi lotte per il riconoscimento di anni di lavoro svolto. Abbiamo eliminato una grave ingiustizia che perdurava da anni”.

 “Migliaia di Oss, dipendenti delle cooperative impiegati da più di 10 anni nei reparti degli ospedali del Ssn, 206 nelle 4 aziende della provincia di Catania, venivano esclusi in partenza senza avere la possibilità di far valere la propria esperienza maturata – rimarca Coniglio – Abbiamo interpellato non solo le aziende ma, soprattutto, la politica regionale, audendo in VI commissione regionale sanità e all’Assessorato regionale della Salute, sul riconoscimento nei bandi, di un punteggio sull’esperienza lavorativa maturata negli anni”.

 “Riconosciuta valida la nostra interpretazione della norma, il punteggio per il servizio prestato dagli Oss delle cooperative va riconosciuto come prestato. Questo, in sintesi, quanto affermato nella riunione di ieri dalla direzione del Garibaldi, guidata dal direttore generale Fabrizio De Nicola, il direttore sanitario Giuseppe Giammanco e il direttore amministrativo Giovanni Annino”.

 “I direttori hanno esposto a tutte le organizzazioni sindacali presenti il cronoprogramma delle prossime assunzioni che l’azienda avvierà e in merito al bando per Oss che la Fsi-Usae aveva impugnato a luglio scorso ottenendo l’annullamento, hanno descritto anche i nuovi criteri di valutazione per il servizio prestato dai dipendenti delle cooperative/ditte affidatarie alla struttura ospedaliera, che saranno utilizzati nel prossimo bando a tempo determinato per titoli, al Garibaldi, per l’ assunzione di Oss entro fine anno – spiega la Fsi Usae – Il Dott. Giovanni Annino ha annunciato il cambiamento delle modalità di attribuzione, tale servizio sarà valutato, nella tabella di valutazione dei titoli dei prossimi avvisi pubblici per Oss, per ogni anno prestato nelle unità operative “covid” saranno assegnati punti 0,48 e per ogni anno prestato nelle unità operative “non covid” punti 0,24”.

 Questo, quindi, l’importante risultato raggiunto dalla Fsi-Usae, che si sta impegnando affinché questo riconoscimento venga applicato anche nelle restanti 16 aziende del Ssr, fornendo documentazione, giurisprudenza e precedenti in altre aziende sanitarie del Ssn, durante gli incontri avvenuti all’Assessorato regionale della Salute.

 “Sulla lunga vertenza riconosciamo ai direttori generale, sanitario e amministrativo del Garibaldi il buon senso, hanno preso in considerazione le nostre richieste, senza atteggiamenti ostativi valutando le norme ed anche allo staff della segreteria tecnica dell’Assessorato regionale della Salute, a cui abbiamo chiesto l’emanazione di indirizzi regionali in merito da inviare a tutte le aziende del Ssr. Ancora al vaglio. La Segreteria della Fsi-Usae esprime soddisfazione per la conclusione della vicenda e garantisce il suo impegno perché venga superato tutto il precariato pubblico e privato con assunzioni a tempo indeterminato”, conclude il sindacato.

Ufficio stampa FSI-USAE

Scuola/ Save the Children: “tra 1.000 docenti consultati a un mese dalla ripresa dell’anno scolastico, la metà ha rilevato negli studenti una perdita generale degli apprendimenti”

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Per il terzo anno scolastico consecutivo la scuola fa i conti con le conseguenze della pandemia e, anche se il ritorno in classe ha ripristinato la dimensione fisica naturale dell’apprendimento, i docenti si trovano a far fronte agli effetti che la crisi ha avuto sugli studenti.  Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro – ha promosso una consultazione che ha coinvolto oltre 1.000 docenti, in maggioranza della scuola primaria e secondaria di primo grado[1]. La metà degli insegnanti interpellati ha rilevato nella classe una generale perdita degli apprendimenti (55,3%), 1 su 4 ha notato l’emersione di disturbi psicologici in almeno un caso tra i suoi studenti, e 1 su 5 constata un forte impatto della povertà su famiglie e bambini che frequentano la scuola, mentre sono 70 i docenti (il 6,5% di quelli consultati) che segnalano nella propria scuola almeno un caso di abbandono scolastico.

Nonostante le difficoltà incontrate, sono speranza, fiducia e entusiasmo gli stati d’animo che hanno animato il ritorno in cattedra della gran parte dei docenti consultati. Rispetto al loro ruolo e alle strategie di insegnamento utilizzate durante la pandemia, si dichiarano interessati a sviluppare o consolidare l’utilizzo di materiale multimediale e digitale (77,9%), la didattica per piccoli gruppi (44,2%), l’educazione allo spazio aperto (19,8%) e l’alleanza con il territorio tramite i patti educativi di comunità (19,8%). Tra le riforme considerate più urgenti spicca la riduzione del numero degli studenti nelle singole classi (49,7%), seguita dalla necessità della formazione docenti per l’innovazione didattica (19,3%), dagli interventi di edilizia scolastica (12,8%) e dalle modalità di reclutamento dei docenti (11,2%). Il protagonismo degli studenti, l’innovazione didattica e il consolidamento delle reti territoriali anche attraverso i patti “educativi di comunità”, saranno sviluppati nel prossimo triennio di impegno della rete nazionale di scuole Fuoriclasse in Movimento, una rete nata nel 2017 per contribuire al contrasto della dispersione scolastica. Questi temi saranno al centro della tavola rotonda virtuale promossa da Save the Children “Ripartiamo dagli studenti per superare la crisi” in programma oggi alle ore 16:30 sulla piattaforma Tuttoscuola e aperta a tutti gli insegnanti e operatori del settore. La tavola rotonda sarà moderata da Simone Consegnati – Coordinatore Formazione Tuttoscuola, e vedrà la partecipazione di Raffaela Milano – Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, Daniela Pampaloni– Rete “Scuole senza Zaino”, Anna D’Auria –“Movimento di Cooperazione Educativa”, Alfonso D’Ambrosio – Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Lozzo Atestino e alcuni studenti e docenti di Fuoriclasse in Movimento. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sarà presente attraverso un suo video messaggio sui temi oggetto del confronto.

“Il protagonismo degli studenti e l’innovazione della didattica possono essere il motore di un’azione rigeneratrice. È necessario che le istituzioni si impegnino nel rinnovamento del sistema investendo sulla formazione dei docenti e su una più adeguata proporzione del numero di studenti nelle singole classi. Come dimostra l’esperienza positiva della rete Fuoriclasse in Movimento che vogliamo far crescere nel prossimo triennio, è fondamentale che si sviluppi una vera e propria alleanza tra i docenti e gli studenti che promuova, sul campo, il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze ad ogni livello, valorizzando il loro contributo nel miglioramento del sistema scolastico. Per contrastare gli effetti  della pandemia sui percorsi educativi occorre agire tempestivamente, a partire dalla realizzazione concreta degli interventi previsti dal PNRR, dando priorità ai contesti maggiormente deprivati e coinvolgendo le scuole, gli studenti e le realtà del territorio nella pianificazione e nella attuazione degli interventi, anche attraverso lo strumento dei Patti educativi di Comunità” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

La rete Fuoriclasse in Movimento coinvolge già oggi 170 scuole[2] in quasi 40 città da nord a sud, con 2.600 studenti e 3.400 insegnanti impegnati a sviluppare e condividere le migliori metodologie e strumenti didattici per affrontare la sfida del contrasto alla dispersione scolastica, e per promuovere la partecipazione attiva degli studenti nel miglioramento della vita della scuola. Tra gli obiettivi del nuovo triennio dell’iniziativa al via oggi, il coinvolgimento di circa ulteriori 100 scuole. Il cuore delle attività di Fuoriclasse in Movimento sono i Consigli Fuoriclasse, percorsi di partecipazione gestiti da rappresentanze di docenti e studenti, volti a individuare soluzioni condivise e a concretizzare un’azione di cambiamento stabile nella scuola che comprende la riqualificazione degli spazi scolastici, il rinnovamento della didattica, il rafforzamento delle relazioni tra pari e con gli adulti di riferimento e l’ampliamento delle alleanze tra scuola e territorio.