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Salerno/ La Guardia Costiera sequestra oltre 200 tonnellate di rifiuti

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Si è conclusa nei giorni scorsi un’articolata attività condotta dal Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Salerno finalizzata a verificare il rispetto della normativa legata al ciclo dei rifiuti all’interno del porto commerciale di Salerno. Quattro sono le notizie di reato che hanno visto il sequestro di oltre 200 tonnellate di rifiuti indifferenziati, nascosti in container e abbandonati sul suolo in maniera incontrollata in aree demaniali marittime non affidate in concessione. L’incessante attività ha riguardato anche il ciclo dei rifiuti provenienti da attività d’impresa, all’abbandono o stoccaggio non autorizzato degli stessi. Perlustrati 16 lotti di concessioni demaniali, distribuiti su una superfice di oltre 200.000 mq, con l’acquisizione e il controllo di 10 registri di carico e scarico rifiuti relativi all’anno 2020 e il primo trimestre 2021 con oltre 300 formulari di identificazione dei rifiuti delle varie imprese portuali operanti in porto.

Elevate 3 sanzioni amministrative a carico di concessionari d’impresa a cui è stato contestato la non perfetta manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree ovvero la pulizia, spazzamento ed altro connesso al conferimento dei rifiuti. Emanata inoltre una diffida su una porzione di demanio denominata “spiaggetta pescatori” ed accertata nelle 48 ore l’adempimento per la bonifica dei luoghi, l’area era interessata dall’abbandono di rifiuti ad opera di ignoti, perlopiù costituiti da parti di unità ormai relitti.

Coronavirus/ Il ministro Speranza: “Il ‘Green Pass’ europeo connesso alle vaccinazioni è la strada giusta per ricominciare a viaggiare in sicurezza”

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) Il passaporto ‘verde’ per gli immuni è una delle nuove prospettive per la ripartenza e il ritorno alla normalità.

“Il ‘Green Pass’ europeo connesso alle vaccinazioni è la strada giusta per ricominciare a viaggiare in sicurezza”.

Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza.

b) A Treviso oggi si vaccinano senza prenotazione i cittadini nati nel 1936: se il test funziona la prassi sarà estesa in altre città del Veneto;

c) La Francia ha superato i 4 milioni e 500mila casi accertati dall’inizio dell’emergenza, stima la Johns Hopkins University.

Vino/ Il “verde” di Fontanafredda, simbolo di rinascita all’insegna della sostenibilità

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Coniugare i valori del passato a un futuro 100% verde. Fontanafredda, storico produttore di Barolo e dei grandi vini delle Langhe dal 1858 in Serralunga d’Alba, presenta il vino “verde”; un modo di essere e di pensare fatto di scelte sostenibili e consapevoli, dalla vigna alla cantina. Una mission iniziata da tempo e che conta oggi 120 ettari di vigneti certificati e coltivati a Biologico, un concetto che nasce dal mettere la terra al centro, dove la forza della comunità e la fiducia negli altri costituiscono le fondamenta di un cambiamento solido e duraturo per la salvaguardia del nostro pianeta.
 “Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio unico al mondo e dobbiamo averne cura” – dichiara Andrea Farinetti – “sentiamo il bisogno di un nuovo Rinascimento, altrimenti sarà impossibile pensare a un domani uguale a oggi. È chiaro che dobbiamo cambiare e rinnovarci. Il nuovo per noi è rimettere la terra al centro: il grande obiettivo che ci porterà alla creazione di una comunità mondiale basata sulla fiducia negli altri. I mezzi di questa comunità per la salvaguardia del pianeta saranno molti; il nostro sarà il vino, il vino verde”.
 È il vino, il vino verde, lo strumento con cui Fontanafredda disegna il suo futuro, verde dentro perché sostenibile, ma anche fuori perché guarda a 360°. 8 sono gli elementi del Verde: l’uva, l’acqua, l’energia, il vetro, i tappi, le etichette, i cartoni e la mobilità. Un obiettivo raggiungibile grazie al consolidamento di partnership con aziende all’avanguardia. Al fine di ridurre lo spreco dell’acqua e favorire il suo riutilizzo, nel Villaggio di Fontanafredda viene utilizzato da prima un depuratore, per poi far convergere le acque in un fitodepuratore filtrandole e immetterle nel lago da dove vengono riutilizzate senza sprechi.  Grazie a SEA, Società soggetta a controllo e coordinamento di Eni, avrà presto luce un progetto finalizzato all’uso razionale dell’energia per merito di un’attività di relamping delle strutture e l’utilizzo di sensori a intelligenza artificiale per ottimizzare il consumo energetico con l’obiettivo di abbatterlo del 30%. Sempre riguardo l’energia, è in fase avanzata lo studio e la realizzazione di un impianto di cogenerazione e teleriscaldamento green che verrà costruito entro il 2022. Per la conservazione del vino sono stati scelti un vetro sano, originato per l’85% da vetro riciclato e riutilizzabile infinite volte, nonché tappi che rispettano l’ambiente e contribuiscono a mantenere integri i vini: dai tappi di origine vegetale Nomacorc, riciclabili e sostenibili, realizzati con materie prime derivate dalla canna da zucchero e con valori di emissioni di carbonio pari a zero, ai tappi in sughero Molinas di origine naturale, realizzati senza alcun trattamento e raccolti nel pieno rispetto delle piante, della natura e della biodiversità, grazie alle foreste di sughero con certificazione CoC (Catena di Custodia), propedeutica all’imminente certificazione FSC.

L’attenzione alla sostenibilità riguarda anche l’uso della carta e del cartone: le etichette Eurostampa impiegate per le bottiglie sono realizzate con carte riciclate e carte certificate FSC, così come i cartoni che proteggono i vini, salvaguardano l’ambiente e combattono la deforestazione del pianeta, con eleganza e prestigio. Una filiera produttiva che si completa con particolare riguardo alla mobilità sostenibile: i muletti Linde NTP impiegati in cantina sono elettrici e dalla vendemmia 2021, il trattore cingolato da vigneto New Holland TK Methane Power, con motore FPT Industrial alimentato a biometano, sarà protagonista della prima vendemmia del Barolo Cru La Rosa a emissioni zero.
 Oggi, in un mondo iper connesso, il Rinascimento Verde ha ufficialmente inizio; sul nuovo sito di Fontanafredda disegnato dalla web agency Hello Barrio, si possono scoprire nel dettaglio tutte le nuove frontiere del verde e dei suoi partner.
 FONTANAFREDDA, Fondata dal primo Re d’Italia nel 1858, è da sempre una comunità unita intorno al rispetto della terra: attualmente conta 120 ettari di viticoltura biologica, comprensivi di 5 diversi cru di Barolo, che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia, 170 collaboratori e 285 conferenti uniti intorno ai valori della terra.

Cultura/ Festivalflorio: dal 13 al 20 giugno 2021 la rassegna culturale dell’isola di Favignana

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Torna, dopo un anno di assenza causato dalle restrizioni pandemiche, il Festivalflorio, la manifestazione culturale dell’isola di Favignana diretta da Giuseppe Scorzelli e incentrata su un ricco calendario di proposte tra musica e letteratura che anche in questa ottava edizione non mancherà di soddisfare l’interesse del pubblico di ogni genere e provenienza. La rassegna si svolgerà dal 13 al 20 giugno 2021 e ospiterà come sempre anche il prestigioso Premio Favignana, oltre ad una serie di sorprese internazionali che verranno comunicate strada facendo.

Tra i primi ospiti in programma ci saranno il Kitty Hoff Trio (Germania), Elimi Jazz Quintet, il Duo Plano/Del Negro (Stati Uniti); Ida Pelliccioli; il duo Fiscella/Maiorana; Lydia Maria Bader (Germania); il Trami duo (Svizzera) e il duo Musica Nuda, composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.

L’isola, che si è candidata recentemente a diventare la prima isola Covid free d’Italia su proposta del sindaco Francesco Forgione, ospiterà la rassegna in alcune delle sue più pittoresche cornici scenografiche, tra cui il Palazzo Florio e l’ex Stabilimento Florio, sede di una delle più antiche tonnare d’Italia.

Ultteriori informazioni e dettagli saranno inviate nei comunicati a seguire.

Economia/ Imprenditore italiano co-fonda a Hong Kong il primo stabilimento di smart production dell’isola

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Riceviamo e pubblichiamo

«Il nuovo impianto industriale si basa sull’integrazione tra robot, intelligenza artificiale, Internet of Things e Cloud – spiega Roberto Leone –. Automazione e interconnessione sono presenti al massimo grado e servono non solo ad aumentare la capacità produttiva e a ottimizzare i costi, ma soprattutto a realizzare prodotti finiti per il settore meccatronica di qualità superiore, ad altissimo contenuto di tecnologia». La nuova linea smart si chiama OWL, “gufo” in inglese. Come un gufo è intelligente, acuta e agile. Il suo arrivo sancisce il ritorno a Hong Kong dell’industria manifatturiera, nella sua incarnazione più innovativa, automatizzata e 4.0. OWL è un progetto anche italiano: a realizzarla è infatti un’azienda co-fondata da un imprenditore bellunese a Hong Kong, la NiRoTech di Roberto Leone. Il primo stabilimento di smart production dell’isola è stato inaugurato pochi giorni fa alla presenza delle autorità cinesi e del Console Generale italiano a Hong Kong Clemente Contestabile.

La prima fase della nuova linea OWL è sviluppata con un layout compatto, dalla forma a U, e presenta soluzioni avanzate di lean manufacturing per minimizzare lo spazio occupato (a Hong Kong i terreni liberi sono pochissimi e hanno costi proibitivi): solo 930 metri quadrati, il 50% rispetto alla precedente produzione in Cina. È equipaggiata con 12 robot che garantiscono una capacità produttiva 1,5 volte superiore rispetto alle linee tradizionali, grazie all’integrazione di tecnologie di machine vision, laser e sensori avanzati con soluzioni di intelligenza artificiale, Internet of Things, interfaccia uomo-macchina, raccolta dati real time e big data analytics. La cerimonia di inaugurazione del nuovo sito produttivo di NiRoTech si è tenuta il 26 febbraio scorso con un evento dal titolo “Make Smart Smarter”, dove la parola “smart” è anche un acronimo che sta per Speed, Multi-fuction, Accuracy, Reliability e Traceability: gli elementi chiave della nuova Industria 4.0 sulla quale le autorità di Hong Kong hanno fortemente investito, trovando il partner operativo ideale proprio in NiRoTech. «Abbiamo lavorato a lungo sulla nostra strategia per portare una produzione meccatronica smart a Hong Kong – racconta Roberto Leone –. Ancora fino a pochi anni fa sembrava un obiettivo impossibile da realizzare, dato che l’isola sembrava aver rinunciato da tempo alla propria vocazione industriale. Ma in collaborazione con HKPC (Hong Kong Productivity Council) abbiamo raggiunto il riultato che ora è sotto gli occhi di tutti, superando anche le criticità dovute alla pandemia di Covid-19 che hanno caratterizzato il 2020. E quello che abbiamo realizzato è solo l’inizio di un lungo viaggio».

Sulla base di questo importante traguardo NiRoTech, azienda che fattura 24 milioni di USD e impiega 42 persone in 3 siti produttivi tra Cina, Hong Kong e Vietnam, è pronta a svilupparsi ulteriormente e a esplorare nuovi mercati. «L’inaugurazione del polo di Hong Kong è un passo fondamentale per avere una supply chain completamente smart, cosa che ci permetterà crescere e posizionarci in un settore strategico – sottolinea Leone –. È sempre più chiaro che per essere competitivi è fondamentale puntare sullo smart manufacturing per realizzare prodotti di qualità eccelsa e ad alto valore aggiunto. E questo vale non solo per Hong Kong e l’Asia, ma anche per l’Europa e l’Italia».

NiRoTech Ltd è la società specialista dei progetti di meccatronica che unisce Italia e Cina in un’unica realtà. Con sede a Hong Kong e siti produttivi in Cina e Vietnam, NiRoTech è il partner ideale delle aziende che vogliono cogliere il vantaggio di produrre in Asia, ma con una qualità e una mentalità “su misura” tutte italiane. www.nrtltd.com.

Ufficio stampa NiRoTech Ltd

Energia/ Liberalizzazione mercato luce e gas per aziende: costi medi e consigli

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La data del 1° gennaio 2021 ha segnato la fine del mercato tutelato per le piccole imprese e una parte delle microimprese che si ritrovano dunque a dover effettuare il passaggio al mercato libero. SOStariffe.it ha analizzato i costi medi delle offerte di tipo business disponibili sul mercato libero dell’energia e del gas e messo insieme una serie di consigli utili per poter effettuare la transizione con un bagaglio di informazioni adeguato.

 A partire dal 1° gennaio 2021 il mercato libero diventa ufficiale per tutte le piccole imprese, che abbiano un numero di dipendenti tra i 10 e i 50 e un fatturato compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro annui, e le microimprese con meno di 10 dipendenti, un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro annui e una potenza impegnata superiore a 15 kW. Avrà dunque luogo la transizione progressiva dal mercato tutelato al mercato libero, che si baserà sulla rimozione per gradi della tutela di prezzo. Cosa succederà alle aziende che non hanno scelto per tempo e in autonomia una tariffa del mercato libero? L’iter sarà caratterizzato da due fasi ben definite che avranno l’obiettivo di sostenere le imprese nel cambiamento. In merito alla liberalizzazione del mercato energetico, SOStariffe.it ha realizzato un elenco di 10 domane e 10 risposte per chiarire le modalità, le tempistiche e le caratteristiche di questa procedura che coinvolge tante imprese italiane.

La prima fase e il Servizio a Tutele Graduali

Uno dei vantaggi del mercato libero consiste nel fatto che le aziende hanno la possibilità di scegliere il fornitore che preferiscono, sulla base dei fattori che considerano più significativi. Qualora le piccole imprese e le microimprese che sono obbligate a cambiare non abbiano ancora individuato un nuovo fornitore nel mercato libero, rientreranno nel Servizio a Tutele Graduali (STG).

Cosa significa in pratica? Che saranno servite dallo stesso fornitore con il quale hanno un contratto attivo in Maggior Tutela fino al 30 giugno 2021, quando si verificherà la fine della prima fase. Non ci sarà, dunque, nessuna interruzione della fornitura. Tuttavia, le condizioni contrattuali saranno differenti in quanto corrisponderanno a quelle delle cosiddette offerte PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela), mentre il prezzo rimarrà pressoché invariato, tranne che per la voce “spesa energia”. A questo proposito, si ricorda che il prezzo totale sarà sempre determinato dalla spesa della materia prima, da quella per il trasporto e per il contatore e dagli oneri di sistema. Sulle bollette di ogni singolo cliente è riportato un avviso contenente le informazioni relative al Servizio a Tutela Graduali, le scadenze e i canali per informarsi.

Dal 1° luglio 2021 inizia la seconda fase

I clienti che avranno scelto un nuovo gestore sul mercato libero potranno stipulare un contratto di fornitura che sostituirà il precedente: sarà il nuovo venditore a occuparsi del recesso (che non prevede oneri aggiuntivi né l’interruzione della fornitura), inviando la richiesta di risoluzione del precedente contratto al vecchio fornitore. Nell’ipotesi in cui, invece, dal 1° luglio 2021 non si avesse ancora una fornitura attiva nel mercato libero ci saranno delle aste su base territoriale attraverso le quali si procederà con l’assegnazione di un fornitore, le cui condizioni contrattuali saranno quelle di un’offerta PLACET.  Ogni area sarà servita da un solo esercente. I costi di commercializzazione e di sbilanciamento saranno sempre fissati da ARERA prima delle aste e ci sarà un Prezzo Unico Nazionale (PUN), derivante dai prezzi di aggiudicazione delle singole aste. I vari clienti riceveranno una comunicazione da parte del fornitore entrante, ovvero quello che si è aggiudicato l’asta, in cui saranno indicati i contatti dell’operatore, le condizioni di erogazione del servizio nonché la data di attivazione, quelle per recedere dal contratto e gli strumenti informativi di ARERA.

Quali sono gli strumenti principali per informarsi

Al fine di accompagnare il cliente finale nel superamento della Maggior Tutela e favorire una migliore comprensione del mercato libero, l’Autorità ha messo a disposizione tutta una serie di strumenti informativi, primo fra tutti lo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente, grazie al quale si potranno risolvere le eventuali controversie legate a un cambio di fornitore.

Lo sportello per il consumatore è composto da una serie di servizi, tra i quali si annoverano il Contact Center, a cui rivolgersi per tutti i dubbi relativi al funzionamento del mercato libero, e i servizi Conciliazione, SMART, Reclami e Segnalazioni. Sono poi presenti il portale delle offerte luce e gas, il portale dei consumi e i gruppi di acquisto, nati proprio per fornire informazioni e assistenza ai consumatori. 

Quanto costano le offerte luce e gas del mercato libero

SOStariffe.it ha esaminato quali sono i costi medi unitari delle offerte energia elettrica e gas business maggiormente diffuse, confrontando il prezzo al kWh per la componente luce e a quello per m3 nel caso del gas. Le offerte luce a prezzo fisso di tipo monorario del mercato libero hanno un costo medio di 0,069 euro al kWh, mentre quelle a prezzo variabile di 0,061 euro al kWh. Nel caso di una tariffa multioraria, con fasce F1, F2 e F3, i costi sono rispettivamente pari a 0,073 euro, 0,073 euro e 0,060 euro al kWh per le offerte a prezzo fisso, mentre diventano 0,072 euro, 0,070 euro e 0,052 euro al kWh nell’ipotesi di prezzo variabile. Le offerte gas hanno un costo medio di 0,253 euro al m3 se il prezzo è fisso, mentre nel caso di prezzo variabile la cifra da sostenere è pari a 0,239 euro al m3.

I vantaggi del mercato libero per le imprese

Le offerte del mercato libero per le imprese sono molto vantaggiose in quanto si ha il diritto di poter decidere in autonomia la migliore soluzione tariffaria, valutando le numerose proposte in commercio. Non scegliere un nuovo fornitore del mercato libero significa, in altri termini, rinunciare alla possibilità di risparmiare. Il passaggio potrà essere effettuato in qualsiasi momento, anche in seguito alla fine del Servizio a tutele graduali e all’assegnazione automatica di un fornitore con il sistema delle aste territoriali. La scelta potrà avvenire direttamente online, tramite il meccanismo di comparazione delle offerte luce e gas a disposizione https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/.

Il commento di AIGET

In vista di questa nuova tappa della liberalizzazione del mercato energetico, Massimo Bello, Presidente AIGET – Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader, dichiara: “La prima fase del percorso che porterà alla fine delle tariffe regolate è molto importante. Nel 2021 si inizia con le PMI e tutti i fornitori di energia saranno impegnati a far sì che la procedura funzioni nell’interesse dei clienti finali. Il meccanismo ideato di aste competitive porterà sicuramente a prezzi convenienti per i clienti. Così come è molto valida la scelta per i clienti di muoversi in anticipo e scegliere il proprio fornitore di energia preferito”.

Sui vantaggi disponibili per i clienti finali, Bello sottolinea: “Oggi esiste la possibilità di risparmiare rispetto alla tutela scegliendo le offerte più convenienti del mercato libero. Esiste anche la possibilità di ottenere un servizio personalizzato, ad es. un prezzo fisso, energia certificata rinnovabile, servizi digitali. Occorre affrontare questa fase con fiducia, la concorrenza è fonte di sviluppo e innovazione in molti settori e dimostrerà di esserlo anche nell’energia”.

In merito al rinvio della fine del mercato tutelato per i clienti domestici e le partite IVA, il Presidente di AIGET aggiunge: “Dopo aver fatto le prove generali con le PMI bisognerà procedere poi nell’organizzare bene la fine delle tariffe regolate anche per i clienti domestici e le partite iva. I continui rinvii creano solo confusione negli utenti senza evidenti benefici

Alessandro Voci 

Bologna/ Bambina affetta da grave patologia contrae il Covid e muore

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FOTO DI REPERTORIO

Una notizia terribile e dolorosa. Una bambina di 11 anni della provincia modenese, affetta da patologie importanti, ha contratto il coronavirus ed è deceduta dopo circa una settimana di ricovero con Covid-19. Lo riporta la Gazzetta di Modena.

 Il Covid si sarebbe innestato su un quadro compromesso da tempo per una patologia grave. Era ricoverata al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. (foto di repertorio)

Roma/ Ragazza trovata morta in casa, forse è overdose

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FOTO DI REPERTORIO

Una giovane vita spezzata, forse dalla dipendenza d droghe. Giallo a Roma. Una ragazza di 21 anni è stata trovata morta nella sua casa in via Vibio Mariano, in zona Cassia. La polizia sta cercando di ricostruire la vicenda.

Al momento un’overdose come causa del decesso della giovane sarebbe l’ipotesi più accreditata.

La notizia riportata sul sito del Messaggero.

foto di repertorio

Cucina e dintorni/ E’ il momento d’oro dell’asporto

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di Stefano Manocchio*

La ristorazione cambia e si evolve, o meglio si adatta ai tempi; parallelamente al ristorante tradizionale, sono aumentati in maniera esponenziale strutture specializzate nei ‘pasti veloci’, soprattutto nelle grandi città, dove sono migliaia le persone che quotidianamente non possono tornare a casa per il pranzo o la cena. Negli ultimi anni però gran parte degli esercenti la ristorazione si è organizzata nell’offrire un’alternativa, proponendo le medesime lavorazioni, sia calde che fredde con un servizio a domicilio, quello che viene definito ‘da asporto’. Nelle metropoli internazionali l’asporto esisteva già da tempo come forma di ristorazione diffusa ed organizzata; solo per fare un esempio nei mega agglomerati in India ci sono da diversi anni strutture che riescono a garantire anche migliaia di portate di asporto quotidianamente. Il momento particolare che stiamo vivendo, con l’incubo pandemico e le restrizioni dovute a norme di sicurezza anti contagio e gran parte dei ristoranti chiusi o con orari limitati, ha determinato uno sviluppo esponenziale di questa pratica anche nel nostro Paese.

Si sono costituite reti commerciali di prenotazione online o tramite app e si è sviluppato un servizio di logistica (attraverso i famosi ‘rider’, che soprattutto in bicicletta attraversano tutta la città in tempi anche rapidi) capillare ed efficiente. E’ da ritenere che rimarrà un’abitudine diffusa nel tempo, anche quando la situazione del contagio sarà, speriamo presto, risolta. E’ un fenomeno che metterà una fetta di mercato con il tempo e che entrerà sempre più nella logistica della ristorazione futura.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Bocconcini di pesce in brodo (ricetta e foto di Stefano Manocchio).Preparare un trancio di pesce (io uso il nasello, ma si possono adattare varie specie) facendolo marinare in aceto (io uso quello dolce di mele) e salarlo, poi tagliarlo, ricavando quattro cubetti, che vengono fatti cuocere in padella con olio, aglio, sedano, carota e gambi di prezzemolo. Aggiungere i pomodorini facendoli appassire leggermente, poi aggiungere del brodo vegetale. In impiattamento foglie di prezzemolo, olive verdi snocciolate e crostini di pane.

*giornalista appassionato di cucina

Coronavirus/ Figliuolo: “Dalla prossima settimana in arrivo 2,8 milioni di dosi di vaccino”

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) E’ sempre la campagna di vaccinazione il punto focale delle politiche di contrasto alla pandemia. “Dalla prossima settimana sono in arrivo nel nostro Paese 2,8 milioni di dosi di vaccino”.

La dichiarazione è del commissario all’Emergenza, Figliuolo;

b) In Italia sono oltre 3 milioni e 500mila i casi accertati di COVID-19 dall’inizio della pandemia, come riporta il Ministero della Salute.

c) Da metà gennaio si osserva un calo nel trend dei contagi tra gli operatori sanitari. Lo comunica l’Istituto Superiore di Sanità.