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Incursioni abusive nelle piattaforme scolastiche di Dad: denunciato dalla Polizia Postale un gruppo di giovani “disturbatori”

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La Polizia Postale di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica del Capoluogo ligure, ha concluso una complessa attività di indagine a carico di un gruppo di ragazzi, strutturalmente organizzato per la sistematica interruzione delle lezioni di diverse scuole su tutto il territorio nazionale, svolte in modalità DAD sulle piattaforme informatiche di videoconferenza.

Erano state, infatti, presentate già dal primo lockdown numerose denunce ad opera dei Dirigenti Scolastici di Istituti di diverso ordine e grado, i cui elementi sono stati messi a fattor comune dagli investigatori, per ricostruire le tracce informatiche lasciate dagli autori delle incursioni nel compimento dell’attività delittuosa.

Dopo mesi di serrate indagini, gli operatori del Compartimento Polizia Postale di Genova hanno ricostruito la struttura organizzativa del gruppo, individuandone gli organizzatori ed amministratori, identificando tre ragazzi, di cui uno minorenne, residenti nelle province di Milano e Messina, che facevano parte di gruppi Telegram ed Instagram, creati appositamente con la finalità di disturbare i docenti e provocare la sospensione delle lezioni.

A condividere i codici di accesso alle video-lezioni spesso erano gli stessi studenti, anch’essi individuati dai poliziotti, che si sentivano al sicuro per via della apparente percezione di anonimato che sembra essere garantito dalle piattaforme social, riuscendo a pianificare attacchi durante le interrogazioni programmate. Tra i messaggi, erano presenti anche delle considerazioni sull’operato delle Forze dell’ordine: “intanto la Polizia Postale non ha tempo da perdere nel cercare di trovarci”.

Tutti gli indagati hanno subito ammesso le condotte contestate e dovranno ora rispondere dei reati di interruzione di pubblico servizio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.

Durante le perquisizioni, eseguite con l’ausilio del Compartimento Polizia Postale di Milano e della Sezione di Messina con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, sono stati sequestrati computer, tablet e smartphone che verranno analizzati dagli esperti della Postale per valutare la posizione degli altri giovani iscritti nelle chat utilizzate per i raid alle lezioni.

Cronaca nazionale/ Travolto da una valanga, muore un 22enne

Ennesima tragedia della montagna. Un 22enne è rimasto rimasto travolto da una valanga mentre stava facendo sci alpinismo con alcuni amici sui monti di Lizzola, nel territorio di Valbondione in provincia di Bergamo. La neve ha trascinato il giovane a valle per oltre un oltre un centinaio di metri.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori dell’Agenzia regionale emergenza urgenza di Sondrio in elicottero e portato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove purtroppo è deceduto.

foto di repertorio

Scuola/ Graduatorie Ata terza fascia 2021/23, il punteggio non comparirà in sede di compilazione della domanda

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E’ un corso tra i più attesi: ci riferiamo alle graduatorie Ata terza fascia per il triennio 2021/23.

Numerosi aspiranti sono già riusciti sia a completare l’inserimento dei dati in ogni sezione, sia a procedere con l’inoltro. E’ bene precisare che da nessuna parte comparirà il punteggio finale, né nelle schermate online né nel PDF di riepilogo che il sistema depositerà in archivio e invierà nella mail.

Il punteggio, quindi, non comparirà in sede di compilazione della domanda, né nel pdf prodotto in seguito all’inoltro, ma sarà assegnato dalla scuola capofila e tutti i punteggi saranno resi noti attraverso la pubblicazione delle graduatorie provvisorie. 

Cronaca nazionale/ Trovato cadavere in un tombino

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Una morte al momento inspiegabile. Un uomo è stato trovato morto in un tombino di Cormano, in provincia di Milano. Stando alle primissime informazioni la scoperta è stata fatta da un passante.

Come riportano i carabinieri, sul posto sono intervenuti subito i soccorritori dell’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) con un’ambulanza e automedica: per l’uomo però non c’è nulla da fare.

foto di repertorio

Il Ministro Patuanelli all’ Agrifish: al centro del vertice Pac e New Delivery Model

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l pacchetto di riforme della politica agricola comune post 2020 (Pac), le strategie per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Green Deal e dalla strategia Farm to Fork, il New Delivery Model, innovazione e transizione digitale. 
Sono stati questi i temi al centro del vertice dei ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Ue che si è svolto a Bruxelles. 
Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stefano Patuanelli, ha esposto la posizione italiana sui vari punti affrontati durante i due giorni del vertice, sottolineando la necessità di procedere all’accordo per la nuova Pac, andando al di là delle criticità e delle differenti posizioni dei paesi membri. 
Sostanziale convergenza da parte del Ministro sia alla definizione di ‘agricoltore attivo” flessibile, individuato attraverso criteri stabiliti dagli Stati membri, nel rispetto del principio di sussidiarietà, purche’ ogni Paese possa valutare se è necessario individuare questo soggetto e, in caso affermativo, avere ampi margini per la sua definizione, sia su capping, degressività dei pagamenti e pagamento redistributivo, su cui si deve guardare all’esito del Consiglio europeo dello scorso luglio e muoversi verso una loro applicazione facoltativa a livello di Stato membro basata sull’oggettiva analisi dei fabbisogni.
Per quanto riguarda il livello di convergenza interna dei diritti all’aiuto entro il 2026, il Ministro ha sottolineato come sia preferibile per l’Italia mantenere il livello minimo del 75% come proposto dalla Commissione, tenendo anche conto che il processo di convergenza è una delicata operazione che va attentamente programmata a livello di singolo Paese. 
Il Ministro Patuanelli ha poi proposto di continuare a lavorare per rendere il nuovo modello di governance, il New Delivery Model, più semplice ed efficace, riducendo la burocrazia e la reportistica, con interventi dei Piani strategici facilmente attuabili a livello regionale, evitando che si preveda un doppio livello di controlli, performance e regolarità, che comporterebbero un aggravio amministrativo.
Patuanelli ha infine chiesto di rivedere il mandato che riguarda l’utilizzo degli strumenti di gestione del rischio, e che prevedono i meccanismi di supporto per gli agricoltori per affrontare i disastri causati da eventi climatici catastrofali, alzando l’aliquota attuale, dall’1 ad almeno il 3%.

Roma/ Tragico scontro tra auto, muore giovane promessa del calcio capitolino

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Tragico incidente, purtroppo con una giovane vittima.

Tragico incidente, purtroppo con una giovane vittima. E’ accaduto a Roma. Un ragazzo di 19 anni, calciatore della Primavera della Lazio, è morto. Altri due coetanei sono stati trasportati in ospedale in codice rosso dopo uno scontro tra due auto avvenuto questa sera in via Palmiro Togliatti.

I tre giovani viaggiavano tutti sulla stessa auto, che si è scontrata con un’altra vettura: in ospedale, sotto shock, anche il conducente dell’altra auto. Ancora da chiarire le cause dello scontro.

I due ragazzi, entrambi soccorsi dal 118, sono stati trasportati in codice rosso al Policlinico di Tor Vergata e all’Umberto I. 

foto di repertorio

Coronavirus/ Aumenta il contagio, molto alto il numero dei deceduti

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Sono dati preoccupanti, quelli del contagio da Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino del Ministero della Salute.
I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 21.267 su 363.767 tamponi (ieri erano stati 18.765 su 335.189 tamponi). Sono 460 i morti di oggi (ieri erano stati 551). Con 20.132 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 561.308 ( + 654).
Il tasso di positività è oggi del 5,84% (ieri era stato del 5,59%). Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 106.339.
Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 3.440.862, di cui 2.773.215 dimessi e guariti. Del totale dei positivi sono 529.282 quelli in isolamento domiciliare (+602), 28.438 ricoverati con sintomi (+10) mentre i malati in terapia intensiva sono 3.588 (+42).

Solidarietà, con l’asta telematica, fondi per avanzati respiratori destinati ai neonati più fragili

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Una Pasqua ancora afflitta dalla pandemia, dalle sue drammatiche notizie e dalle sue restrizioni, la solidarietà non va in lockdown. Lo dimostra la Fondazione ASM per la salute dell’infanzia, con il suo appello per i neonati più fragili, i prematuri e gli ultraprematuri, che da sempre iniziano la loro vita in zona rossa. Spesso i polmoni di questi bambini, circa 30mila ogni anno in Italia, sono infatti troppo poco sviluppati per consentire loro di respirare naturalmente, e le loro speranze di vita sono legate alla disponibilità di sofisticati respiratori. Per questo la Fondazione ASM ha lanciato la campagna “Diamo respiro alla vita dei neonati prematuri”, che ha lo scopo di donare ad alcuni reparti di Terapia Intensiva Neonatale degli apparecchi respiratori molto avanzati, progettati e prodotti interamente in Italia. E in vista della Pasqua, la realtà del non profit propone un’iniziativa benefica particolare.

Si tratta di un’asta telematica per aggiudicarsi un maxi-uovo pasquale di un metro di altezza e 140 centimetri di diametro in un’elegante confezione regalo, con una sorpresa altrettanto ricca: una collana e un bracciale modello Tennis in argento 925 e brillanti chimici. Ma la sorpresa più bella sarà quella di potere ridare una speranza di vita futura a tanti piccoli nati prima del tempo, per i quali l’emergenza è permanente e i respiratori rappresentano un salvavita fondamentale. Per partecipare all’asta occorre telefonare allo 02-58.43.03.13, oppure scrivere all’indirizzo [email protected] 

Viterbo/ Colpisce la moglie col ferro da stiro incandescente, arrestato dalla polizia

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E’ una striscia purtroppo infinita quella dei casi di violenza tra le mura domestiche.

E’ accaduto a Viterbo. Ha colpito la moglie col ferro da stiro incandescente, è stato arrestato dalla polizia. L’uomo è indagato per maltrattamenti, lesioni e rapina.

La vittima si è decisa a sporgere denuncia dopo che il convivente l’ha aggredita, cagionandole ustioni di secondo grado su un fianco.

Non solo, l’uomo le avrebbe sottratto anche 2mila euro. 

Lavoro/ Lo sciopero di Amazon riguarda tutto il mondo del lavoro

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Amazon, multinazionale della logistica digitale, è un paradigma dell’impresa nell’epoca dell’economia digitale, ricavi alle stelle, continua a creare posti di lavoro, svolge un servizio prezioso in tempi di pandemia, il fondatore è l’uomo più ricco della terra. Per la prima volta nella storia di Amazon i dipendenti di tutta la filiera, dai magazzinieri ai “driver” (i fattorini) si sono fermati 24 ore di fila, incrociando le braccia davanti ai cancelli dello stabilimento, chiedendo solidarietà ai consumatori. Nell’era del digitale riappare uno sciopero di stampo novecentesco, a dimostrazione che certe strutture e certe rivendicazioni, a cominciare dai diritti salariali, sindacali e di tutela, non muoiono mai, i dipendenti chiedono contratti stabili, stipendi migliori (compresa un’indennità Covid) e condizioni di lavoro più adeguate. Ricordo l’eco mediatico, che nei primi anni novanta destò la notizia della proclamazione dello sciopero in Mec Donald che feci a Roma.

Fui oggetto di un’attenzione spropositata, da parte dei media e della politica, tutto si era generato dal “Moments Rush Crowding” l’azienda voleva che in quei momenti non ci si assentasse dal posto di lavoro neanche per andare al bagno, mi invitarono ad una tavola rotonda radiofonica alla quale partecipava anche l’on. Bertinotti e l’amministratore di Mc Donald Italia, ad un certo punto l’on. Bertinotti se ne esce:” ha ragione il compagno Magnifico a portare avanti una battaglia No Global” io lo interruppi e dissi “mi scusi on. Bertinotti non è una questione di guerra internazionale è questione di poter andare al bagno quando scappa, non programmata ad orario.”   La prima considerazione è che si tratta di uno sciopero che attira l’attenzione su una categoria di lavoratori che operano nell’ambito di un settore a “contratto complesso” come è quello della logistica, trasporto merci e spedizione, commercio e cooperazione. Questo settore è stato ampiamente preceduto da tutto lo “sconquasso” del mondo del lavoro, basti pensare agli alberghi dove lentamente, ma neanche tanto, i lavoratori una volta regolamentati da un unico contratto che era quello del turismo oggi si vedono regolamentati da una pluralità di contratti, cooperative a lavanderia o pulimento, lo stesso dicasi degli ospedali dove infermieri Oss e ausiliari vedono applicati Contratti della sanità o di coop la differenza di diritti ed economica non è piccola. L’elenco potrebbe continuare per tutto il mondo del lavoro. Il rischio è scivolare nei nuovi schiavi dell’era moderna, certi algoritmi regolatori possono tradursi in condizioni di lavoro inacettabili, ma non bisogna gettare il bambino con l’acqua sporca.

Le aziende di logistica sono state un bene prezioso in tempi di pandemia, hanno permesso di superare molti ostacoli, di vivere una vita normale, di usufruire di tanti prodotti, beni di consumo, indumenti, libri (Amazon tra l’altro nasce come distributrice di volumi via Internet), oggetti per il proprio benessere e per la propria salute, senza rischiare di contagiarci, rimanendo nelle nostre tiepide case, rischiare il contagio sono stati per noi i “driver”, le migliaia di lavoratori che ci consegnavano la merce e ci assicuravano un servizio importante per superare questi giorni difficili. A differenza di molti comparti economici in ginocchio (turismo, ristorazione, palestre e entertainment (cinema, teatro, cultura) quello della logistica è stato “anticiclico” rispetto alla pandemia e per ovvie ragioni in crescita, questo significa nuovi posti di lavoro, reddito, riconversione di chi ha perso il posto, possibilità di una vita migliore per tante famiglie. Amazon è non è l’unico paradigma dell’economia (e dei diritti) al tempo della globalizzazione, comprese le  differenze patrimoniali che si creano tra manager e resto della forza lavoro.

Non è facile trattare con un gruppo che ha sede dall’altra parte dell’Oceano, una legislazione giuslavoristica totalmente differente dalla nostra e  non avendo interessi legati ad un territorio in particolare può permettersi di spostare i suoi interessi ovunque nel caso di ostacoli particolarmente sgraditi ai suoi progetti industriali. L’Europa con la direttiva Bolkestein ha preceduto la distruzione dei diritti conquistati, bastava andare a vedere i gruppi internazionali che assumevano nei paesi europei la manodopera a basso costo per farli lavorare in villaggi turistici in Italia. E’ auspicabile una ripresa di iniziativa politica-sindacale che tenga conto da una parte dei diritti e delle prerogative dei lavoratori e dall’altra la sostenibilità delle aziende, anche questo un valore da preservare e proteggere, perché si traduce in benessere per il territorio. Non vorrei che tutto questo clamore si traduca come lo fu per me nel secolo scorso, la “conquista di una pisciatina”.

Alfredo Magnifico