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Coronavirus / Aumenta il contagio e l’ospedalizzazione, ma impennano anche i guariti

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Sono numeri in chiaroscuro quelli del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, leggendo il bollettino del Ministero della Salute. i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 13.846 su 169.196 tamponi (ieri erano stati 20.159 su 277.086 tamponi). Sono 386 i morti di oggi (ieri erano stati 300). Ecco però lo spiraglio di luce: 32.720 dimessi e guariti in più con gli attualmente positivi che sono 563.067, ( – 8.605).

Il tasso di positività è oggi del 8,18% (ieri era stato del 7,27%). ll totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 105.328. 

Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 3.400.877, di cui e 2.732.482 dimessi e guariti.

Del totale dei positivi sono 531.508 quelli in isolamento domiciliare (-9.232), 28.049 ricoverati con sintomi (+565) mentre i malati in terapia intensiva sono 3.510 (+62).

Vaccini, uno studio americano: “ AstraZeneca è sicuro”

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Ancora notizie sul vaccino AstraZeneca. Un nuovo studio di fase III conferma sicurezza ed efficacia del vaccino ChAdOx1 sviluppato da Jenner Institute dell’Università di Oxford e prodotto dall’azienda anglo-svedese AstraZeneca. Il trial, condotto negli Stati Uniti, ha coinvolto 32.499 volontari sani o con malattie croniche stabili dal punto di vista medico, di età pari o superiore ai 18 anni,

L’analisi preliminare dei dati, che sarà presentata per la pubblicazione su una rivista scientifica peer-review, ha indicato che il vaccino ha un’efficacia del 79% nel prevenire Covid-19 sintomatico e del 100% nel proteggere dalle forme gravi e dall’ospedalizzazione, sulla base di 141 casi di malattia lieve o moderata che si sono verificati nel corso del trial clinico. Ma non basta. Un intervallo prolungato fino a 12 settimane tra la prima e seconda dose avrebbe dimostrato una maggiore efficacia, supportata anche dai dati di immunogenicità.

Infine una notizia importante: “Nessun evento trombotico nello studio”.

Milano/ Studente in Dad salva la vita al nipotino della vicina

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Una storia a lieto fine ed un gesto coraggioso di un ragazzo. Era in procinto di essere interrogato in Dad quando alla sua porta ha bussato la vicina chiedendo aiuto per il suo nipotino di tre anni. Senza esitazione lui, studente dell’istituto alberghiero Paolo Frisi di Milano, ha salvato la vita al bambino con la manovra anti-soffocamento di Heimlich, mettendo in pratica quello che aveva visto online.

Il piccolo, come lo stesso ragazzo ha spiegato in onda a “I Fatti Vostri”, aveva ingerito una pallina e non riusciva a respirare. 

Pineto/ Ragazza muore ad una cena con amici

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Una giovane vita finita in maniera misteriosa. Una ragazza di 24 anni, ha perso la vita in un’abitazione di Pineto, in provincia di Teramo: è successo domenica sera, quando la giovane era da amici e dopo cena è andata a stendersi sul letto. Poco dopo uno di loro è andato a controllare come stava, ma la ragazza non rispondeva.

Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 con medico e i sanitari hanno cercato in ogni modo di rianimarla, ma non c’è stato nulla fare. Ignote al momento le cause del decesso.

I carabinieri hanno ascoltato tutti quelli che erano con lei la sera in cui è morta e sulla salma sarà effettuata l’autopsia.

La notizia su Il Messaggero.

Coronavirus/ Breton: “Raggiungere l’immunità di gregge in Europa entro il 14 luglio”

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) La campagna di vaccinazione riprenderà con vigore per raggiungere obiettivi importanti nella lotta al coronavirus.
“Abbiamo la possibilità di raggiungere l’immunità di gregge in tutto il Continente europeo entro il 14 luglio”.
Lo afferma il commissario per il mercato interno, Breton;
b) L’ente regolatore dei farmaci in Australia ha dato il via libera alla produzione locale del vaccino di AstraZeneca

Immobili INPS: prosegue il programma di cessioni

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Nuova vendita di immobili INPS nel popoloso quartiere Tuscolano di Roma, che segue quella realizzata lo scorso gennaio, entrambe realizzate in blocco a favore degli inquilini esistenti. Nell’ambito del proprio programma di dismissioni immobiliari, è stata portata a termine la complessa cessione di altri 66 appartamenti ad affittuari di lungo corso, che hanno beneficiato per l’acquisto delle agevolazioni di legge.

L’operazione, che riveste particolare importanza nello scenario attuale di grave emergenza abitativa, ha consentito di realizzare un importo di 3.454.579 euro da destinare a investimenti futuri per ottimizzare la gestione immobiliare e funzionale degli uffici.

Nel rispetto delle norme di legge e delle direttive sulla gestione del patrimonio residenziale pubblico, la vendita si è potuta effettuare a seguito di una valutazione di mercato degli immobili eseguita dall’Agenzia delle Entrate e di una proposta ai conduttori aventi diritto, applicando le agevolazioni sul prezzo della prima casa previsto dalla normativa di settore. Tale vendita è inoltre avvenuta tramite mandato collettivo, rilasciato con procura notarile ai Sindacati degli inquilini, che hanno svolto un importante ruolo di rappresentanza in questa vendita, tenuto conto peraltro delle difficoltà organizzative connesse alla pandemia in corso.

L’operazione si inserisce nel nuovo piano di cessioni immobiliari promosso dall’attuale Presidenza dell’Istituto e che, a seguito di una recente modifica normativa, può prevedere anche la possibilità di vendite dirette anche agli enti locali, secondo specifiche condizioni e usi sociali.

Nel triennio 2021-2023, la Direzione Patrimonio e Investimenti dell’INPS ha in programma di cedere complessivamente, attraverso diverse opzioni, immobili per un valore di circa 450 milioni di euro, quale parte di un più ampio patrimonio di unità immobiliari stimato a bilancio in circa 2 miliardi di euro.

Covid, l’analisi dei Commercialisti sugli impatti della normativa emergenziale sui bilanci 2020

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Un’analisi del Consiglio e della Fondazione nazionali della categoria su sospensione ammortamenti e disciplina delle perdite  Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento di studio “La sospensione degli ammortamenti ai sensi del decreto “Agosto” e la disciplina delle perdite ai sensi del decreto “Liquidità”. Il contributo si sofferma specificamente su alcune delle disposizioni, introdotte dalla normativa emergenziale, la cui adozione avrà un significativo impatto sui bilanci dell’esercizio 2020. 

La prima parte del lavoro è incentrata sulle indicazioni inerenti alla sospensione degli ammortamenti introdotte dal d.l. n. 14 agosto 2020 n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020 n. 126 (c.d. decreto Agosto) e dal d.l. 8 aprile 2020 n. 23, convertito con modificazioni dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 (c.d. Decreto Liquidità). 

In questo contesto, tenuto conto anche degli indirizzi contenuti nel Bozza di Documento Interpretativo n. 9 dell’OIC, “Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio – sospensione ammortamenti”, si approfondisce il percorso contabile ed informativo che il redattore del bilancio deve porre in essere per applicare il disposto normativo, tra cui talune considerazioni in merito alla formazione e alla “indisponibilità” della riserva. La prima parte è completata da alcune esemplificazioni. 

La seconda parte del contributo esamina la disciplina relativa alla riduzione del capitale contenuta nell’art. 6 del decreto Liquidità, recentemente novellato dalla Legge di bilancio per il 2021. Il documento analizza, alla luce delle diverse opinioni espresse da istituzioni, enti e dottrina, il tema della disapplicazione degli artt. 2446, secondo e terzo comma, 2447, 2482-bis, quarto, quinto e sesto comma, e 2482-ter del codice civile e l’inoperatività della causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli art. 2484, primo comma, numero 4), e 2545-duodecies del codice civile. Unitamente all’esame della disciplina e delle problematiche correlate, il documento ha rappresentato l’occasione per rivolgere ad amministratori e sindaci alcune indicazioni operative in prossimità della chiusura dei bilanci relativi all’esercizio 2020: occorre evidenziare, infatti, che l’art. 6 del decreto Liquidità non sospende quanto disposto nell’art. 2446, primo comma c.c., o nell’art. 2482-bis, primo, secondo e terzo comma, c.c. e che, per tal motivo, gli organi di amministrazione e controllo rimangono destinatari di specifici obblighi informativi. 

Lo studio Ipsos: ” Servono politiche di lungo periodo per garantire un futuro a donne e giovani”

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Una recentissima indagine di IPSOS dal titolo; “La condizione economica femminile in epoca di Covid-19” ipotizza che le conseguenze economiche, psicologiche e morali, della pandemia, oggi gravano sulle donne, mentre in prospettiva saranno i giovani di oggi a subire danni permanenti che si prevedono nell’economia globale. Una donna su due tra quelle occupate ha visto peggiorare la propria situazione economica negli ultimi dodici mesi, mentre una su due teme di perdere il lavoro in futuro, tra le disoccupate una su quattro dichiara di aver rinunciato a cercare lavoro a causa della pandemia. Le conseguenze psicologiche legate alla condizione di maggiore precarietà, vulnerabilità, dipendenza, derivata dalla crisi sanitaria, non sono meno rilevanti rispetto a quelle economiche, tant’è vero che l’80% delle donne ne denuncia l’impatto devastante sulle proprie relazioni sociali e il 46%, una su due sulla propria voglia di vivere.

Le donne più giovani, della fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, sperimentano in modo più preponderante l’impatto della pandemia sulla salute mentale e riferiscono di riceverne un’influenza particolarmente negativa sul fronte della propria autostima e della sana percezione di loro stesse, che significa perdere tutti i sostegni indispensabili per costruire una vita sana e dignitosa per sé e per i propri figli. In quest’anno pandemico le donne si sono prese carico, più di quanto non facessero in precedenza, anziani e bambini, quest’ ulteriore fardello rischia di riversarsi su queste categorie già penalizzate dal periodo di crisi sanitaria; gli anziani si configurano sempre più come ancora di salvezza nella dilagante crescita della povertà, i dati Istat del 2020 danno valori preoccupanti; un milione di nuovi poveri con due milioni di famiglie in grave difficoltà, 335mila in più rispetto al 2019.

La presenza di ultrasessantacinquenni in famiglia, per lo più titolari di un reddito da pensione, è l’elemento che garantisce entrate regolari e riduce il rischio di rientrare fra le famiglie in povertà assoluta. Da uno studio di economisti dell’Università di Stanford viene fuori che il tempo di studio perso in questi mesi, dai giovani, probabilmente provocherà danni permanenti alle prospettive di vita e all’economia, poiché a determinare i risultati economici sono le macchine usate per produrre beni e servizi ma anche e soprattutto competenze e innovazione, che dipendono dall’istruzione e da loro stime si evidenzia che gli studenti coinvolti oggi in questa situazione pandemica, nell’arco della loro vita avranno redditi inferiori tra il 6 e il 9%. Questa condizione di fragilità, di esclusione economica e sociale, di perdita di speranza e di prospettive è il rischio da evitare affinchè non si cristallizzi da diventare una situazione permanente, normalizzata, non più modificabile poiché sarebbe un danno irreparabile in un’epoca che richiede un salto culturale gigantesco.

Governi, manager e cittadini devono agire con una spinta che superi le logiche del contingente e cambi l’orizzonte temporale del lungo periodo, in questa prospettiva potranno subentrare nuovi modelli di sviluppo con principi di equità e giustizia tra generazioni, in un concetto multidimensionale che riguardi ambiente e capitale naturale, demografia, produzione e consumo, il funzionamento stesso della società, e che va quantificato anche in termini intertemporali.

Scuola/ Domanda per l’inserimento e l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ATA 2021/23: i passaggi e i link utili

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Dalle ore 9 del 22 marzo alle 23.59 del 22 aprile 2021 si potrà presentare domanda per l’inserimento e l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ATA 2021/23. Come abilitarsi e accedere:

Per richiedere l’abilitazione al servizio Istanze OnLine è necessario seguire tutte le istruzioni riportate nella pagina web dedicata al servizio.

 Per trovare il link per inserire l’istanza di partecipazione alle Graduatorie d’Istituto di III Fascia del personale ATA:
Dalla homepage del portale ministeriale, nella fascia “Approfondimenti” cliccare sulla voce “Graduatorie d’Istituto di III Fascia personale ATA” e successivamente selezionare il tasto “Accedi all’istanza” in alto a destra oppure in basso nella fascia celeste sotto la voce “Vai direttamente all’istanza”.

Link per accedere all’istanza 

Fsi-Usae, Bonazzi: “I contratti della PA saranno del tutto insoddisfacenti. Il diavolo si annida nei dettagli del patto per l’innovazione del lavoro pubblico”.

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Nel Patto per l’innovazione nel lavoro pubblico e la coesione sociale viene ribadito e confermato lo stanziamento complessivo per gli aumenti del settore statale che è di 3,775 miliardi di euro (le rispettive risorse per i comparti della sanità e delle funzioni locali vengono analogamente stanziate dalle regioni  e dalle autonomie locali), pari ad un 4,07% della massa delle retribuzioni di un milione e ottocento cinquantamila dipendenti pubblici dei Ministeri, delle Agenzie fiscali, degli Enti pubblici non economici, dell’Istruzione (ma anche delle Forze di polizia). Persone che, nella media generale, percepiscono 34.250,00 euro lorde annue, con un aumento che sarebbe corrispondente ai 107,00  euro medi mensili pubblicizzati dal Ministro Brunetta.  Ma per arrivare a tale media bisogna considerare che, a loro volta,  i diversi settori hanno retribuzioni differenti che vanno dai 30.211,00 dei Ministeri ai 40.864,00 degli Enti pubblici non economici (invece per la sanità sono 31.095,00 e per le Funzioni Locali 29.135,00).

“I contratti della Pa saranno del tutto insoddisfacenti. Il diavolo si annida nei dettagli del patto per l’innovazione del lavoro pubblico. Dai 3.750,00 miliardi stanziati, vanno sottratte alcune voci” spiega il Segretario Generale Fsi-Usae, Adamo Bonazzi: “come l’indennità di vacanza contrattuale che i dipendenti stanno già percependo e che vale da sola 500 milioni di euro; l’elemento perequativo, cioè  il bonus  per i redditi più bassi introdotto dal precedente contratto, che vale 250 milioni;  i fondi per il trattamento accessorio delle Forze di polizia, delle Forze armate e dei Vigili del fuoco, che vale altri 210 milioni di euro. Il totale di tutte queste voci è di 960,00 milioni di euro. Una cifra che si mangerà il 25% degli aumenti (pari ad un 1,03% circa della massa stipendiale). Questo significa che il lordo mensile medio in più per l’intero settore statale, non sarebbe più di 107,00 euro come stimato dal governo, ma di soli 79,00 euro mensili. E, ovviamente, questa riduzione degli aumenti si ripercuote su tutti i comparti e per la sanità si tradurrà, al netto delle indennità previste dalla legge di bilancio, in una media di 72,00 euro lordi mensili. Una vera miseria. Avevamo ampiamente ragione a dubitare della Triplice che, ancora una volta, ha guardato più all’interesse di bottega che a quello dei lavoratori. Ma ci sembra che anche le organizzazioni di categoria siano zitte a cuccia e si preparino a bere l’amaro calice per firmare un pessimo contratto andando a ruota della Triplice. In questo momento siamo l’unica vera voce fuori dal coro. Un contratto cosi non lo accetteremo di certo. A costo di scatenare l’inferno. Le professioni ordinistiche vanno traslate nella dirigenza e la riclassificazione deve dare soddisfazione agli operatori altrimenti risulterà essere una presa in giro generale.”