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Cronaca nazionale/ Escursionista precipita in un canale e muore

Ennesima tragedia della montagna. Un uomo di 37 anni è morto durante un’escursione sul monte Grignone, nella zona della Bocchetta di Prada, tra i comuni di Mandello ed Esino Lario, in provincia di Lecco.
Stando a quanto riporta il soccorso alpino, l’uomo è precipitato dopo esser scivolato lungo un ripido canale. A dare l’allarme è stato l’amico che era con lui: sul posto sono intervenuti subito i soccorritori.
Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso di Como dell’Agenzia regionale emergenza urgenza. Purtroppo però per il 37enne non c’è stato nulla da fare.

Campagna Eu-Osha 2020-2022, rinviate le scadenze del Premio buone pratiche

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 C’è tempo fino al 15 ottobre prossimo per partecipare nel nostro Paese al Premio buone pratiche, il concorso che accompagna la campagna europea per ambienti lavorativi più sani e sicuri, promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), di cui l’Inail è Focal point per l’Italia. Nel triennio 2020-2022 l’iniziativa, dal titolo “Alleggeriamo il carico!”, si concentra sui disturbi muscoloscheletrici (Dms) e su come gestirli e prevenirli nei luoghi di lavoro. La nuova scadenza, dopo quella originariamente stabilita al 15 luglio, si adegua ora a quella fissata comunitariamente al 15 novembre, data entro cui dovranno essere inviati all’Agenzia gli esempi di buone pratiche nazionali.

Il premio vuole evidenziare i migliori esempi progettuali e organizzativi. Al concorso possono partecipare imprese individuali, enti e organismi di formazione e istruzione, organizzazioni dei datori di lavoro, associazioni di categoria, sindacali e non governative, servizi territoriali per la prevenzione, partner ufficiali della campagna. Gli esempi di buone pratiche che possono essere presentati debbono descrivere in modo chiaro i procedimenti di attuazione, con attenzione particolare alla valutazione dei rischi, alle altre misure di prevenzione, alle soluzioni progettuali e organizzative e alle azioni di sostegno messe in campo, come ad esempio gli adattamenti e i miglioramenti degli ambienti di lavoro.

Le buone pratiche: caratteristiche e requisiti. Oltre a rispondere ai requisiti di legge e a non avere scopi commerciali, una buona pratica in concorso deve dimostrare di possedere un approccio olistico a sicurezza e salute sul lavoro. Deve contenere miglioramenti dimostrabili in relazione ai Dms correlati al lavoro e riservare uno spazio maggiore alle misure collettive rispetto a singoli interventi mirati. Deve inoltre suscitare partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti, avere una sua sostenibilità temporale, essere applicabile anche ad altri luoghi di lavoro, sia in altri Stati membri sia in settori differenti e di diverse dimensioni. Infine, deve essere recente o non già ampiamente pubblicizzata. È possibile esaminare gli esempi di buone pratiche premiati in passato, insieme alle informazioni sul concorso, sul sito dell’Agenzia europea e sul portale dell’Inail.

Nella campagna azioni e contributi per puntare l’attenzione sui disturbi muscoloscheletrici. Lanciata in Italia a novembre scorso, la campagna si articola in azioni, eventi, concorsi, seminari e incontri accademici, contributi editoriali. Il coordinamento è affidato all’Inail, attraverso la Direzione centrale prevenzione, con il sostegno del network nazionale, formato da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ministero della Salute, Inail, Iss, Conferenza delle regioni e delle province autonome, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro, Anmil, insieme ai partner ufficiali e alla rete Enterprise Europe. Le patologie dell’apparato muscoloscheletrico sono tra le malattie professionali più diffuse e comuni in Europa e l’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare su questa tematica lavoratori, datori di lavoro, associazioni professionali e parti sociali, istituzioni e opinione pubblica.

Dall’Inail quattro articoli di approfondimento tecnico-scientifico. Del supporto italiano alla campagna fanno parte anche i quattro articoli elaborati dalle strutture tecniche e di ricerca dell’Inail per approfondire alcuni argomenti legati alle patologie muscoloscheletriche. Dopo i primi due studi dedicati rispettivamente agli esoscheletri e al rischio biomeccanico nel settore agricolo, sono disponibili sul sito dell’Agenzia europea gli altri due articoli.

I Dms in agricoltura e in edilizia. Nel primo viene condotta un’analisi sull’insorgenza dei disturbi muscoloscheletrici in agricoltura, con evidenza di un aumento di queste patologie in Italia e in Europa. L’articolo presenta le esperienze dei tecnici Inail, che hanno portato allo sviluppo di una buona pratica per una valutazione del rischio più efficace attraverso l’applicazione della norma Iso 11228. Il secondo elaborato parla degli incentivi per la prevenzione e riduzione dei Dms in edilizia. Nel documento, gli autori analizzano tipologia di rischi e misure di prevenzione. Fra queste, i sistemi di incentivazione forniti dall’Inail a supporto delle imprese di costruzioni. Nel testo sono riportati anche alcuni esempi di progetti finanziati.

Cronaca nazionale/ Uccide la madre e il cane, poi si suicida

Le indagini chiariranno i contorni della vicenda. Omicidio suicidio in centro a Saluzzo (Cuneo). Un uomo di 48 anni secondo la ricostruzione dei carabinieri ha prima ucciso con un corpo contundente la madre e il cane, poi si è gettato dal balcone dell’appartamento, morendo sul colpo.
Sul posto i carabinieri, aiutati dai vigili del fuoco.

Cronaca nazionale/La figlia del pastore in Dad nel pascolo di montagna

Una storia di impegno scolastico che supera tutte le difficoltà. Un pastore di origine sarda ma da tempo residente in Trentino, per non lasciare la figlia di dieci anni a casa da sola, ha deciso di portarla con sé sui pascoli di montagna dove la bimba ha seguito le lezioni a distanza tra le caprette.
La figlia frequenta la quarta elementare e studia in quota dove il padre lavora. Le immagini sono diventate virali in rete.
E’ accaduto a Terzolas, in provincia di Trento.

Coronavirus/ Aumenta ancora il contagio, terapie intensive in stato d’allerta

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Contagio in aumento, quello del Coronavirus in Italia, ma preoccupa il dato delle terapie intensive, che sono allo stremo. I dati del bollettino di oggi: i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 20.159 con 277.086 tamponi (ieri erano stati 23.832 con 354.480 tamponi). Sono 300 i morti (ieri erano stati 401).
Con 13.526 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 571.672, ( + 6.219). La percentuale di tamponi positivi è al 7.3% (ieri era stato del 6,7%).
Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 104.942. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 3.376.376, di cui 2.699.762 dimessi e guariti.
Del totale dei positivi sono 540.740 quelli in isolamento domiciliare (+5.735), 27.448 ricoverati nei reparti ordinari (+387) mentre i malati in terapia intensiva sono 3.448 (+61).

Coronavirus/ I pazienti positivi possono mantenere anticorpi anche per nove mesi

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Una notizia che sarà attentamente valutata dalla comunità scientifica internazionale. Circa il 40% dei pazienti positivi alla presenza di anticorpi anti Sars-CoV-2 a Wuhan ha mantenuto per almeno 9 mesi anticorpi neutralizzanti in grado proteggere dalla reinfezione. È quanto emerge da uno studio pubblicato su ‘The Lancet’, che ha testato la sieroprevalenza a lungo termine in oltre 9mila residenti della megalopoli asiatica.

L′82% dei partecipanti che presentavano anticorpi contro Sars-CoV-2 non aveva manifestato alcun sintomo di Covid-19, cioè aveva contratto l’infezione senza accorgersene.

Ma indipendentemente dall’essere stati o meno sintomatici, 4 su 10 positivi agli anticorpi già ad aprile li conservavano per almeno 9 mesi.

Regno Unito/ Comportamento autolesionista, 17enne muore impiccato

Una storia difficile finita in tragedia. Il gioco erotico finisce male e un 17enne di Stoke-on-Tren, nel Regno Unito, muore suicida.  E’ stato trovato morto nel pavimento della sua stanza dopo essersi impiccato. Il ragazzo, descritto da tutti come amorevole e gentile avrebbe tentato un gioco erotico, l’asfissia autoerotica, ma qualcosa sarebbe andato storto e il giovane è morto soffocato.

L’allarme è stato lanciato da un suo amico, a cui probabilmente aveva confessato l’intenzione di provare questa pratica sessuale. Poche settimane prima della sua morte aveva ingerito diverse pillole di paracetamolo e probabilmente nelle sue intenzioni, vista la storia di autolesionismo, c’era quella di farla finita. 

Economia/ Il vero indennizzo è continuare a lavorare

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La situazione, per molti versi, irreale che molti lavoratori stanno soffrendo in Italia è gravissima.   Da un anno, per qualcuno forse più, il ciclo lavorativo è fermo, e grazie ad una politica scellerata si continuano a percepire sussidi, redditi di cittadinanza, casse integrazioni tutto denaro pubblico, soldi della collettività, senza restituire niente alla collettività. Questa è una battaglia che porto avanti da una vita sempre ostacolato da sommi Soloni del sindacato e della politica, gli uni col problema di perdere tessere gli altri con il problema di perdere pezzi di elettorato o ancora peggio di poter ritenere queste persone dei “mangia pane a tradimento” o nulla facenti.

La domanda della mia vita, che prima di tutto mi sono posto a me stesso e poi a colleghi e politici:” perché chi ha sussidi o casse integrazioni non deve restituire in termini di lavoro socialmente utile alla società?” la domanda fino ad oggi è rimasta senza risposta. Se è vero che ci sono edifici pubblici che avrebbero bisogno di avere manutenzione, strade che avrebbero bisogno di essere pulite, siti archeologici, ville, parchi che grazie a tanti zozzoni avrebbero bisogno di essere ripulite o l’erba sfalciata, perché non affidare queste persone ai sindaci e mandarli a lavorare per mantenere decoroso tutto il bene pubblico, e pagarli con i tanto vituperati Waucer che potrebbero sostituire gli aiuti a Babbo morto, ho o sto teorizzando un’eresia? Abbiamo avuto persone che per anni sono state additate come esempio di altruismo e indicati come benefattori dell’umanità hanno aperto ospedali, scuole, ricoveri per bisognosi senza percepire redditi di cittadinanza o sussidi, tra questi annovero mio padre e quelli della sua generazione che la mattina andando nei campi e la sera ritornando a piedi per strade di campagna stavano sempre in movimento, nonostante la stanchezza, se c’era erba che impicciava tagliavano ,se c’era qualche pietra caduta dai muri a secco la risistemavano.

La generazione che è nata poco prima della seconda guerra mondiale ha saputo prendere a quattro mani tutti i benefici che sono stati frutto degli aiuti del piano Marschal. Una classe politica preparata e lungimirante, sanità pubblica efficiente, pensioni ricche, lavoro garantito da leggi tutelanti, un benessere che l’umanità non aveva mai conosciuto. La stessa generazione ha, come il padre dilapidatore, distrutto tutto quello che aveva costruito, non più una classe politica preparata e lungimirante ma una classe politica inesperta e arraffa –arruffa di scappati di casa,via la sanità pubblica efficiente per fare spazio ad una sanità privata brava a rifare tette e culi, cancellata tutta la legislazione lavoristica che aveva dato dignità alla classe lavoratrice sostituta da leggi che hanno legalizzato la schiavitù e fatto in modo tale che i migliori cervelli siano fuggiti in esilio all’estero, un sistema pensionistico di benessere sostituito da un sistema pensionistico da morti di fame.  

Forse solo una rivoluzione culturale che parta dalle giovani generazioni, sull’esempio del 68, con coraggio e spirito di iniziativa potranno garantire un futuro migliore. Affrontare la situazione attuale, ci vuole grande coraggio per portarla avanti, evitando crisi identitarie e frustrazioni, basta con aiuti elargiti senza alcuna finalità perché questi soldi non danno frutto, ma occorre dare opportunità di lavorare. Le istituzioni nell’arco di un anno, al di là delle difficoltà, non sono state in grado di fare il loro dovere per affrontare problemi e per disegnare una società più giusta e più equa, ancora oggi si parla di premiare; furbini furbetti e furboni con condoni. Praticamente… se non metteremo in chiaro la realtà, se non recuperiamo il senso del dovere, se non rivalutiamo la dignità; se non moriremo di Covid, moriremo di inedia.

Alfredo Magnifico

Coronavirus/ Nel Regno Unito metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) E’ preso ad esempio di efficienza per la campagna di vaccinazione; ed i risultati sono sicuramente importanti;
Metà della popolazione adulta del Regno Unito ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-COVID;
b) Il sistema di zone a colori rimarrà in vigore anche dopo il 6 aprile, quando scadrà il DPCM, anticipa il ministro della Salute, Roberto Speranza;
c) Valle d’Aosta, Toscana, Sardegna, Campania e provincia autonoma di Bolzano vietano ai non residenti gli spostamenti nelle seconde case.

Cinema/ Premio Cesare Zavattini, i vincitori

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La Giuria del Premio Cesare Zavattini, presieduta da Laura Delli Colli e composta da Simone Isola, Patrizia Penzo e Paola Scarnati, ha designato i progetti vincitori dell’edizione 2020/21. Della Giuria faceva parte anche Valentina Pedicini, che aveva contribuito a scegliere i nove progetti finalisti e che  purtroppo ci ha lasciato prematuramente lo scorso 20 novembre 2020. A lei è dedicata questa edizione del Premio Zavattini, su decisione concorde della Giuria e della Direzione, per ricordare lo sguardo speciale del suo cinema e il suo impegno personale, che restano come una lezione di coerenza e di vita. I progetti premiati sono Heimat di Giovanni Montagnana, Comunisti di Davide Crudetti, Sbagliando s’inventa di Alice Sagrati. La Giuria, inoltre, ha assegnato una menzione speciale a Seize the time 2020 di Marco Scola Di Mambro e ha indicato Heimat quale destinataria della menzione dedicata ad Ansano Giannarelli, prevista dalla presente edizione nel decennale della morte.

 La Giuria, che ha apprezzato l’ottima qualità complessiva delle proposte esaminate, ha scelto i vincitori con le motivazioni che seguono. Heimat di Giovanni Montagnana: “per aver saputo evocare con immagini struggenti il tema della guerra e della pace nella continua dissolvenza di una memoria che trasforma i ricordi in emozioni. E se una bufera di neve diventa metafora visiva di una tragedia lontana, le parole rubate alle ultime lettere da Stalingrado trasformano confidenze e addii dal fronte in un sogno di normalità e un desiderio di ritrovare agli affetti: tutto ciò che, non solo per un soldato in guerra, da sempre è in una sola parola, il senso del ritorno a casa, al proprio heimat”.

A questo progetto che diventa, con sensibilità, un inno universale alla pace la Giuria assegna a anche la menzione intitolata ad Ansano Giannarelli, tra i fondatori dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, per ricordarne a dieci anni dalla scomparsa non solo la carica sperimentale della sua opera, ma anche il suo impegno con Zavattini proprio sul tema della pace, fin dal Cinegiornale della Pace del 1963.

Comunisti di Davide Crudetti: “per le domande che sa porre in modo lieve e ironico su una grande e forse troppo pesante eredità politica, culturale e affettiva. Come vive un trentenne di oggi senza troppe certezze, meno che mai ideologiche, il confronto con l’impegno di due genitori comunisti militanti? Nato nel 1991 mentre si scioglieva ufficialmente l’URSS e Achille Occhetto cambiava nome al più grande Partito comunista d’Europa, Davide cerca una risposta autobiografica recuperando tra archivi e ricordi privati, perfino il primo carillon con il quale – al suono dell’Internazionale – si addormentava nella culla. Autoironico e sincero, con questo viaggio nell’anno del suo trentesimo compleanno, che coincide anche col centenario del Pci, mette a fuoco con leggerezza un tema nel quale racconta lo smarrimento di una generazione”.

Sbagliando s’inventa di Alice Sagrati: “per la capacità del progetto di riaccendere ‘la grammatica della fantasia’ di Gianni Rodari, cui è dedicato. Forse il mondo può salvarsi attraverso l’immaginazione, se questa riuscisse, come in Rodari, a illuminare di una luce creativa le nostre  storie, che era anche visione di una società da rifondare, ricominciando dal linguaggio e dai bambini. Il progetto della più giovane tra i concorrenti al Premio Zavattini si ispira, infatti, anche visivamente, al mondo narrativo del grande scrittore, in un confronto originale e creativo con la realtà del tempo recuperato dagli archivi. Dedicato ai bambini di tutte le età”.

La Giuria ha attribuito una Menzione speciale a Seize The Time 2020 di Marco Scola Di Mambro: “per il segno di forte attualità nel progetto di questo film che denuncia il razzismo, oggi come ieri, attraverso la storia di Norman, 37 anni, afroamericano, in lotta non solo per i suoi diritti ma contro ogni discriminazione. Nella sua protesta, musica, cultura e immagini delle lotte del passato e del presente diventano il mezzo per combattere le barriere in ogni società che non accetta chi è diverso. Nel film, ispirato al realismo del cinema di Antonello Branca, vi è anche la riscoperta di un cineasta raffinato:  nel suo Seize the time sui Black Panther, girato nel 1970, Branca ci ha lasciato una testimonianza forte di lotta e resistenza delle comunità afroamericane. Un mondo che questo cortometraggio recupera in una straordinaria complicità d’autore”. I progetti vincitori avranno il sostegno del Premio Zavattini per la loro realizzazione, che si concluderà nel mese di maggio 2021. Ai giovani filmmaker vanno le congratulazioni e l’augurio di buon lavoro della Direzione del Premio.