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Lavoro/ IKEA assume diplomati e laureati in tutta Italia

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Ikea, uno dei più importanti marchi di arredamento al mondo, assume diplomati e laureati in tutta Italia. Le assunzioni riguardano Addetti all’Area Logistica, che dovranno verificare e assicurare la disponibilità dei prodotti, sostenere iniziative per facilitare la vendita dei prodotti in offerta, garantire la puntualità di inizio vendite dei nuovi prodotti e implementare piani di vendita per incrementare il fatturato, ottimizzare l’efficienza del flusso merci e verificare le previsioni operative del negozio;

Magazzinieri, che dovranno sostenere iniziative per facilitare la vendita dei prodotti in offerta, garantire la puntualità di inizio vendite dei nuovi prodotti e implementare piani di vendita per aumentarne il fatturato (per esempio le promozioni), usare correttamente le procedure d’ordine per garantire che la disponibilità delle scorte soddisfi le esigenze dei clienti, ottimizzare l’efficienza del flusso merci verificando che le previsioni operative del negozio siano in linea con i parametri d’ordine e le capacità dei posti vendita disponibili; Addetti alle Casse, che dovranno lavorare nel reparto casse utilizzando la cassa tradizionale e supportando il cliente nelle casse self, saranno un punto di riferimento per il cliente aiutandolo a trovare sempre nuove soluzioni e offrendo un ottimo servizio clienti;

Responsabili delle Relazioni con i Clienti, che dovranno garantire la creazione di un’esperienza di acquisto indimenticabile, supportare iniziative e priorità commerciali prima, durante e dopo l’esperienza di acquisto, garantire che il cliente sia al centro di tutti i processi decisionali chiave e contribuire attivamente a guidare gli obiettivi commerciali nel mercato locale attirando nuovi clienti.

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Lutto/ E’ morta Ombretta Fumagalli Carulli

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E’ morta a Milano, a 77 anni compiuti da pochi giorni, Ombretta Fumagalli Carulli, prima donna docente di diritto canonico, più volte Sottosegretario. Era malata da tempo.

In parlamento entrò per la prima volta nel 1987, eletta nelle file della Dc come deputato.
Terminata l’attività parlamentare, nel 2001 tornò all’attività di docente all’Università Cattolica di Milano e nel 2003 fu nominata da Giovanni Paolo II Accademico Pontificio presso la Pontificia accademia delle scienze sociali.

Coronavirus/ Drammatica impennata nel numero dei deceduti nelle 24 ore in Italia

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E’ un giorno nero per la lotta al Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino del Ministero della Salute con riferimento al numero dei deceduti in un giorno,
I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 20.396 su 369.375 tamponi (ieri erano stati 15.267 su 179.015 tamponi). Sono 502 i morti di oggi (ieri erano stati 354). Con 14.116 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 536.115 ( + 5.758.
Il tasso di positività è oggi del 5,5% (ieri era stato del 8,5%).

Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 103.001. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 3.258.770, di cui 2.619.654 dimessi e guariti.
Del totale dei positivi sono 506.761 quelli in isolamento domiciliare (+4.899), 26.098 ricoverati con sintomi (+760) mentre i malati in terapia intensiva sono 3.256 (+99) .

Coronavirus/ Le dosi di vaccino non conservabili saranno somministrate alle persone disponibili

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FOTO DI REPERTORIO

Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) Una svolta nella distribuzione dei vaccini alle varie categorie interessate.
“Eventuali dosi di vaccino avanzate a fine giornata e non conservabili vanno somministrate ai soggetti disponibili”.
Lo prevede una nuova ordinanza del commissario all’Emergenza.
Intanto Spagna, Portogallo e Svezia si aggiungono alla lista dei Paesi UE che hanno sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino di AstraZeneca;
b) Il Comitato tecnico scientifico ha esaurito il suo motivo d’essere: ora il sistema può affrontare la battaglia contro la COVID-19, dice l’ex coordinatore generale Miozzo

Cronaca nazionale/ Inciampa mentre pulisce la pistola: parte un colpo e muore

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FOTO DI REPERTORIO

Un tragico incidente, che purtroppo è costato la vita ad una donna.
Una 59enne è morta a causa di un incidente con la sua pistola a Manerba del Garda, in provincia di Brescia.
Stando alle indagini dei carabinieri la donna avrebbe preso l’arma per pulirla quando, a un certo punto, sarebbe inciampata e sarebbe partito un colpo.
A trovare il corpo è stato il compagno che ha allertato le forze dell’ordine.

foto di repertorio

Marino/ Aggredisce l’ex-compagna e stacca un dito al poliziotto intervenuto in soccorso della vittima

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FOTO DI REPERTORIO

Un gesto di follia, con gravi conseguenze per chi l’ha messo in atto.
Un giovane di 26 anni è stato arrestato a Marino, paese dei Castelli Romani, dopo aver tentato di forzare la porta dell’abitazione dell’ex compagna e aver aggredito gli agenti intervenuti sul posto.
Prima ha aggredito l’ex compagna, costretta a chiudersi in casa e a chiamare le forze dell’ordine, poi all’arrivo dei poliziotti si è scagliato contro di loro staccando con un morso una falange del dito a uno degli agenti.
Il ragazzo è stato arrestato e dovrà rispondere delle accuse di violenza e lesioni gravissime, con l’aggravante di aver agito contro le forze dell’ordine.

foto di repertorio

Lucca/ Neonata di 40 giorni portata in ospedale in stato di coma: positiva alle sostanze stupefacenti

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La neonata trasferita all'ospedale di Pisa

Una storia tremenda, che lascia sconcertati. Una neonata di 40 giorni è stata portata all’ospedale di Lucca in stato di coma per arresto respiratorio. La piccola è stata sottoposta ad analisi da cui sono emerse tracce di metadone e cocaina. La bimba è stata poi trasferita a Pisa.
Adesso, a quanto si apprende, la piccola ha ripreso a respirare autonomamente, ma saranno necessari ulteriori esami per capire se abbia subito danni.
La madre è finita sotto inchiesta.

Lavoro/ Paolo Capone(UGL): “Persi 456 mila posti nel 2020, accelerare su contributi a fondo perduto alle aziende per salvare l’occupazione”

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“L’annuncio del Sottosegretario al Ministero dell’Economia Durigon va nella direzione auspicata, segnando un cambio di passo nell’azione di Governo. Bene la proposta sul taglio delle cartelle fino a 10 mila euro, l’innalzamento da 5 a 10 milioni del tetto di fatturato per accedere ai rimborsi, il miliardo aggiuntivo per la stagione turistica montana. L’eliminazione dei codici Ateco consentirà finalmente di erogare indennizzi all’intera platea dei 2,8 milioni di aziende e partite IVA, calcolati sul decremento di fatturato dell’intero 2020 sul 2019. Una misura necessaria più volte invocata dall’UGL. Importante, al tempo stesso, la proroga del divieto di licenziamenti fino al 31 maggio, a maggior ragione alla luce dei dati dell’Istat che rilevano una perdita di 456 mila posti di lavoro nel 2020. Numeri allarmanti che fotografano una crisi occupazionale che avrà delle conseguenze per gli anni a venire. In tal senso, sarà fondamentale sbloccare tempestivamente i 32 miliardi di euro previsti nel prossimo ‘decreto Sostegno’ per dare ossigeno a imprese e lavoratori duramente colpiti dalle ripercussioni economiche della recrudescenza pandemica. Mi auguro, dunque, che possa seguire un nuovo scostamento di bilancio volto a finanziare con ulteriori risorse le politiche attive del lavoro e nuovi contributi a fondo perduto alle aziende al fine di supportare il tessuto produttivo e tutelare i lavoratori”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle misure necessarie per far fronte alla crisi occupazionale in atto.

Servonopolitiche di lungo periodo per garantire un futuro a donne e giovani

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Una recentissima indagine di IPSOS dal titolo; “La condizione economica femminile in epoca di Covid-19” ipotizza che le conseguenze economiche, psicologiche e morali, della pandemia, oggi gravano sulle donne, mentre in prospettiva saranno i giovani di oggi a subire danni permanenti che si prevedono nell’economia globale.

Una donna su due tra quelle occupate ha visto peggiorare la propria situazione economica negli ultimi dodici mesi, mentre una su due teme di perdere il lavoro in futuro, tra le disoccupate una su quattro dichiara di aver rinunciato a cercare lavoro a causa della pandemia.

Le conseguenze psicologiche legate alla condizione di maggiore precarietà, vulnerabilità, dipendenza, derivata dalla crisi sanitaria, non sono meno rilevanti rispetto a quelle economiche, tant’è vero che l’80% delle donne ne denuncia l’impatto devastante sulle proprie relazioni sociali e il 46%, una su due sulla propria voglia di vivere.

Le donne più giovani, della fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, sperimentano in modo più preponderante l’impatto della pandemia sulla salute mentale e riferiscono di riceverne un’influenza particolarmente negativa sul fronte della propria autostima e della sana percezione di loro stesse, che significa perdere tutti i sostegni indispensabili per costruire una vita sana e dignitosa per sé e per i propri figli.

In quest’anno pandemico le donne si sono prese carico, più di quanto non facessero in precedenza, anziani e bambini, quest’ ulteriore fardello rischia di riversarsi su queste categorie già penalizzate dal periodo di crisi sanitaria; gli anziani si configurano sempre più come ancora di salvezza nella dilagante crescita della povertà, i dati Istat del 2020 danno valori preoccupanti; un milione di nuovi poveri con due milioni di famiglie in grave difficoltà, 335mila in più rispetto al 2019.

La presenza di ultrasessantacinquenni in famiglia, per lo più titolari di un reddito da pensione, è l’elemento che garantisce entrate regolari e riduce il rischio di rientrare fra le famiglie in povertà assoluta.

Da uno studio di economisti dell’Università di Stanford viene fuori che il tempo di studio perso in questi mesi, dai giovani, probabilmente provocherà danni permanenti alle prospettive di vita e all’economia, poiché a determinare i risultati economici sono le macchine usate per produrre beni e servizi ma anche e soprattutto competenze e innovazione, che dipendono dall’istruzione e da loro stime si evidenzia che gli studenti coinvolti oggi in questa situazione pandemica, nell’arco della loro vita avranno redditi inferiori tra il 6 e il 9%.

Questa condizione di fragilità, di esclusione economica e sociale, di perdita di speranza e di prospettive è il rischio da evitare affinchè non si cristallizzi da diventare una situazione permanente, normalizzata, non più modificabile poiché sarebbe un danno irreparabile in un’epoca che richiede un salto culturale gigantesco.

Governi, manager e cittadini devono agire con una spinta che superi le logiche del contingente e cambi l’orizzonte temporale del lungo periodo, in questa prospettiva potranno subentrare nuovi modelli di sviluppo con principi di equità e giustizia tra generazioni, in un concetto multidimensionale che riguardi ambiente e capitale naturale, demografia, produzione e consumo, il funzionamento stesso della società, e che va quantificato anche in termini intertemporali.

Covid/Gasparrini (Domina): “Finalmente le badanti sono considerate tra le categorie prioritarie”

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Il generale Francesco Figliuolo, nell’ambito del piano vaccini anti Covid, ha riconosciuto l’importanza della vaccinazione delle persone che si occupano quotidianamente di disabili e non autosufficienti: “Devono essere vaccinati i genitori, i tutori e i caregiver, i badanti per dirla in italiano, ovvero chi si occupa di queste persone, sarebbe delittuoso non farlo”, ha dichiarato il commissario per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19.

“Finalmente le badanti sono considerate tra le categorie prioritarie, lo chiedevamo da mesi”, sottolinea Lorenzo Gasparrini, segretario generale di DOMINA, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico. “Vaccinare tutti i lavoratori domestici che accudiscono i nostri anziani significa proteggere anche loro”, continua Gasparrini.

In Italia le badanti regolari sono poco più di 407mila e sono in costante aumento (+11,5% dal 2012). La componente irregolare nel settore è molto alta e si attesta attualmente attorno al 57,6%. Dati statistici ed elaborazioni sul settore sono pubblicati dall’Osservatorio nazionale DOMINA nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico.

La maggior parte delle badanti regolari sono donne (92,2%), gli stranieri sono 302mila, gli italiani 105mila. Il 37% si concentra in sole tre regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Le province di Milano (32mila), e Roma (30mila) sono quelle in cui si registrano più presenze. Numeri assolutamente gestibili per una vaccinazione rapida delle lavoratrici e dei lavoratori domestici, dunque, se consideriamo che l’obiettivo a breve termine nel nostro Paese è di somministrare 500mila dosi al giorno.