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Vino/ Vendemmia 2020 dominano i bianchi

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Sono i vini bianchi a dominare la produzione italiana. Si evince dalla lettura dei dati diffusi dal Ministero delle Politiche Agricole e relativi alla campagna vendemmiale 2020-2021. In totale, l’Italia ha prodotto 49.066.003 ettolitri di vino, con una netta predominanza, come detto, dei vini bianchi (28,6 milioni di ettolitri) sui vini rossi (20,4 milioni).

E’ di 21,2 milioni la produzione Dop (13,1 di vini bianchi e 8,1 di vini rossi), 14,3 milioni di ettolitri sono i vini comuni, mentre sono 12,8 milioni di ettolitri i vini Igp.

La Regione più produttiva, di gran lunga, si conferma il Veneto, con 11,7 milioni di ettolitri di vino, davanti a Puglia (9) ed Emilia Romagna (7,8).

Economia/ Uno studio evidenzia i vantaggi economici della titolarità di diritti di proprietà intellettuale

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foto di repertorio

Riceviamo e pubblichiamo

Un nuovo studio pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e dall’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) mostra che le imprese che possiedono almeno un brevetto, un marchio o un disegno o modello registrato, generano in media un fatturato per dipendente superiore del 20 % rispetto alle imprese che non sono titolari di diritti di proprietà intellettuale (DPI). Inoltre, è emerso che le imprese titolari di DPI, corrispondono in media retribuzioni del 19 % più elevate rispetto alle altre.
Lo studio, intitolato Intellectual property rights and firm performance in the EU [I diritti di proprietà intellettuale e la performance delle imprese nell’UE], conferma il forte legame tra la titolarità di  DPI da parte di un’impresa, e il suo rendimento economico. Nel dettaglio, per quanto concerne i singoli DPI, la titolarità di brevetti presenta l’associazione più rilevante con il rendimento della singola impresa (con un fatturato per dipendente superiore del 36 % e retribuzioni del 53 % più elevate), rispetto a quelle che non sono titolari di alcun DPI. Seguono la titolarità di disegni o modelli registrati (con un fatturato superiore del 32 % e retribuzioni del 30 % più elevate) e la titolarità di marchi (con un fatturato superiore del 21 % e retribuzioni del 17 % più elevate).
Il Direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau, ha dichiarato:
«Questo studio, frutto della cooperazione tra l’EUIPO e l’UEB, è un’ulteriore prova del rapporto che lega i DPI alla performance economica. Ciò vale in particolare per le PMI, che costituiscono la base dell’economia europea. In un contesto critico per la maggior parte delle imprese europee, questi risultati sottolineano l’importanza di agevolare le piccole imprese nella tutela delle loro innovazioni e della loro creatività grazie ai DPI. Questo è uno dei principali obiettivi del nostro piano strategico 2025».
António Campinos, presidente dell’Ufficio europeo dei brevetti, ha affermato:
«Più solido è il portafoglio dei DPI di un’impresa, migliore sarà la sua performance. Non solo le imprese titolari di DPI generano un maggiore fatturato, bensì anche i loro dipendenti guadagnano di più. Questi sono segnali importanti per la nostra economia e la nostra società. Lo studio dimostra altresì che in Europa c’è un considerevole potenziale inutilizzato per le PMI, dato che sono queste le imprese che possono trarre i maggiori benefici dal possesso di diritti di proprietà intellettuale. Inoltre, le imprese che fanno un uso intensivo dei DPI, hanno contribuito a farci superare la crisi finanziaria del 2008. Sono perciò fermamente convinto che l’innovazione contribuirà a guidare la ripresa dell’Europa dall’impatto della pandemia di COVID-19».

Il nuovo studio fornisce un’ulteriore indicazione dell’importanza dei DPI per l’economia europea. Già un precedente studio congiunto EUIPO-UEB, pubblicato nel 2019, sulle industrie ad alta intensità di DPI, aveva evidenziato che tali settori in Europa generano una quota significativa e crescente di attività economica e di occupazione. Un ulteriore studio congiunto a cura dell’UEB e dell’EUIPO, anch’esso pubblicato nel 2019, aveva rimarcato inoltre che le PMI titolari di brevetti, marchi o disegni o modelli registrati, avevano maggiori probabilità, rispetto ad altre imprese, di conseguire un forte aumento del fatturato negli anni successivi. Considerati nell’insieme, questi studi forniscono prove convincenti del rapporto tra      DPI e performance economica, sia a livello macroeconomico sia a livello delle singole imprese.

Lo studio ha isolato altresì i benefici della titolarità di DPI da altri fattori, quali le dimensioni di un’impresa o i paesi e i settori in cui essa opera. I risultati confermano l’associazione positiva fra la titolarità di DPI e la performance economica, con il 55 % in più di fatturato per dipendente per le imprese titolari di DPI      rispetto a quelle che non ne possiedono. L’analisi mostra inoltre che questo rapporto è ancora più marcato per le PMI: quelle infatti che detengono DPI vantano un fatturato per dipendente superiore del 68 % rispetto a quelle che non ne possiedono. Nel caso di grandi imprese, la superiorità in termini di fatturato è pari al 18 %. Lo studio ha evidenziato il potenziale considerevole dello sfruttamento economico dei DPI soprattutto per le PMI, rilevando che meno del 9 % di esse in Europa possiede uno dei tre tipi di DPI, contro la media di quasi sei grandi imprese su dieci.    

Inoltre, le PMI che utilizzano diversi DPI hanno un fatturato per dipendente ancora più elevato. Le piccole imprese titolari sia di brevetti sia di marchi generano infatti il 75 % di reddito in più, mentre quelle che possiedono marchi o disegni o modelli registrati, hanno una superiorità in termini di fatturato stimata all’84 %. In aggiunta, le PMI titolari di una combinazione di brevetti, marchi e disegni o modelli registrati generano quasi il doppio (98 %) del fatturato per dipendente rispetto alle imprese che non sono titolari di nessuno dei tre DPI.

Infine la relazione dimostra che le imprese titolari di DPI sono maggiormente rappresentate nei settori dell’informazione e della comunicazione (con il 18 % delle imprese di tale settore in possesso di DPI), dell’industria manifatturiera (14 %) e di altre attività di servizi (14 %), nonché nelle attività scientifiche e tecniche (13 %).

ULTERIORI INFORMAZIONI
Leggi la versione integrale della relazione dell’UEB e dell’EUIPO (I diritti di proprietà intellettuale e la performance delle imprese nell’UE).
NOTA PER I REDATTORI
La relazione fa parte di una serie di studi economici che dimostrano il contributo dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) all’economia dell’UE, a livello sia settoriale che di singole imprese.
La relazione si basa sull’analisi statistica di un campione di oltre 127 000 imprese di tutti i 27 Stati membri dell’UE e del Regno Unito, nel periodo 2007-2019. Ha fatto seguito a una relazione analoga pubblicata dall’EUIPO nel 2015 basata sui dati di 12 Stati membri ed è stata elaborata mediante una metodologia perfezionata da un gruppo di economisti dell’EUIPO e dell’UEB. La relazione esamina brevetti, disegni o modelli registrati e marchi, nonché qualsiasi combinazione dei tre, prendendo in considerazione DPI sia europei che nazionali.
Le conclusioni dello studio sono in linea con studi precedenti sul contributo delle industrie ad alta intensità di DPI all’economia dell’UE (UEB/EUIPO, settembre 2019) e sul rapporto tra l’attività di un’impresa nell’ambito dei DPI e la probabilità di conseguire una crescita elevata negli anni successivi (UEB/EUIPO, 2019).

INFORMAZIONI SULL’EUIPO
L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) è un’agenzia decentrata dell’UE con sede ad Alicante (Spagna). Gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e dei disegni o modelli comunitari registrati (DMC), entrambi intesi a proteggere la proprietà intellettuale in tutti gli Stati membri dell’UE. L’EUIPO svolge altresì attività di cooperazione con gli uffici di proprietà intellettuale nazionali e regionali dell’UE.
L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale è stato istituito nel 2009 per sostenere la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, nonché quale ulteriore strumento per contrastare la crescente minaccia di violazioni della proprietà intellettuale in Europa. È stato affidato all’EUIPO il 5 giugno 2012 con il regolamento (UE) n. 386/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio.
INFORMAZIONI SULL’UEB

Con 6 600 dipendenti, l’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) è una delle maggiori istituzioni di servizio pubblico in Europa. Ha sede a Monaco di Baviera e uffici a Berlino, Bruxelles, L’Aia e Vienna ed è stato istituito con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in materia di brevetti in Europa. Attraverso la procedura centralizzata per la concessione di brevetti dell’UEB, gli inventori hanno la possibilità di ottenere una tutela brevettuale di elevata qualità in 44 paesi, coprendo un mercato di circa 700 milioni di consumatori. L’UEB è anche la maggiore autorità a livello mondiale per quanto riguarda le informazioni sui brevetti e la ricerca in materia di brevetti. 

Cronaca nazionale/ tenta il suicidio a Londra, l’amica italiana allerta la polizia e viene salvato

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Una storia di collaborazione tra forze di polizia e la prontezza nelle comunicazioni ha permesso di salvare una vita. Aveva confessato ad una amica l’intenzione di uccidersi, con un cocktail di alcol e psicofarmaci. La donna, intuendo il pericolo, è riuscita a salvarlo grazie all’intervento della polizia di Perugia e nonostante l’amico si trovasse a Londra, a 1800 chilometri di distanza. La donna ha allertato immediatamente il 113, mettendosi in contatto con gli agenti della sala operativa della Questura di Perugia.

Le repentine ricerche di geolocalizzazione e stretti contatti tra le varie forze di polizia hanno permesso di girare la notizia al National Central Bureau dell’Interpol di Londra che ha raggiunto la polizia della capitale inglese. Gli agenti britannici, a quel punto, hanno raggiunto la casa dell’uomo, trovandolo a terra e privo di sensi.

Trasportato d’urgenza presso l’ospedale più vicino, è riuscito a salvarsi.

foto di repertorio

Parma/ Coltivava piantine di marijuana, arrestato ex-calciatore di serie A

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La notizia ha scosso il mondo del calcio. Luigi Sartor arrestato. L’ex calciatore di Juve, Inter, Roma e Parma coltivava una serra di marijuana. La Guardia di Finanza di Parma, infatti, lo ha trovato assieme al complice mentre stava curando la sua serra molto particolare: 106 piante di marijuana che aveva deciso di coltivare in un casolare abbandonato di Lesignano Palmia, piccola frazione della montagna parmense.

Venerdì scorso, all’ora di pranzo, gli agenti della Fiamme Gialle lo hanno trovato assieme a un altro 46enne di Parma, intento a curare la coltivazione che, secondo le stime, avrebbe potuto fruttare oltre due chili di sostanza stupefacente. (foto di repertorio)

Coronavirus/ La variante inglese fa paura, in arrivo nuove misure restrittive

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La variante inglese fa paura e non si escludono nuove misure restrittive del virus in Italia.
“Considerata la maggior trasmissibilità della variante studiata, e considerato l’andamento in altri paesi interessati precocemente dalla diffusione della VOC 202012/0, è prevedibile che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo”: è uno stralcio del documento dell’Istituto Superiore di Sanità che ipotizza la necessità di misure più rigide.
“Nel contesto italiano in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate”, prosegue lo studio nelle sue conclusioni.
E’ la premessa, appunto, dell’irrigidimento delle misure precauzionali contro la diffusione del Covid, che a questo punto non dovrebbero tardare ad arrivare.

Coronavirus, numeri bassi ma aumentano i ricoveri

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Numeri bassi, come sempre ad inizio settimana per il limitato ricorso ai tamponi: questa la sintesi dei dati dell’epidemia da Coronavirus in Italia, secondo il bollettino del Ministero della Salute.
I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 7.351 su 179.278 tamponi. Sono 258 i morti (ieri erano stati 221). Con 11.771 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 398.098, ( – 4.685).
ll totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 93.835. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.729.223, di cui 2.237.290 dimessi e guariti.
Del totale dei positivi sono 377.494 quelli in isolamento domiciliare (-4.755), 18.515 ricoverati in altri reparti (+66) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.089 (+4).

Roma/ Chiede ad una coppia sul bus di mettere la mascherina e viene accoltellato

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l'uomo curato al Policlinico Casilino

Una storia di inaudita ed ingiustificata violenza. Ha chiesto ad una coppia, appena salita su un bus, di indossare la mascherina. Di tutta risposta, però, ha ricevuto un rifiuto, da cui è scaturita una breve lite e, infine, una coltellata alla gamba da parte dell’uomo che non voleva utilizzare indossare la mascherina. È accaduto a Roma: gli aggressori, dopo la coltellata, sono fuggiti.
Il 31enne è stato soccorso dall’autista e trasportato d’urgenza al Policlinico Casilino: immediatamente curato, le condizioni di salute sono buone.
La polizia, giunta sul posto, ha trovato sia il coltello che un cappello perso dall’uomo durante la fuga.

Coronavirus, la variante inglese presente in quasi tutte le regioni

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) Sono le varianti al virus il vero problema del momento. La variante del coronavirus B.1.1.7 è ormai presente in quasi tutte le Regioni e per questo occorre rafforzare le misure di contenimento. Lo afferma l’Istituto Superiore di Sanità;
b) “È evidente che la stagione sciistica sia finita: ora agli operatori del settore vanno dati indennizzi”.
Lo dice il Ministro del Turismo, Garavaglia;
c) In Inghilterra da lunedì 15 febbraio è obbligatoria la quarantena di 14 giorni in albergo per chi proviene dai 33 Paesi giudicati a rischio.

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Roma/ Fiamme sull’autobus dell’Atac

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E’ solo l’ennesimo caso del genere nella capitale negli ultimi anni.
Principio d’incendio su un autobus di linea a Roma. Secondo quanto si è appreso da Atac, è accaduto in zona San Giovanni mentre il bus viaggiava lungo via La Spezia e il principio di incendio è stato spento con l’estintore in dotazione alla vettura.

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Bologna/ Organizzano un pigiama party: otto alunni positivi al Covid

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Sono i comportamenti irresponsabili a generare gran parte dei focolai di coronavirus in Italia. Otto studenti di 16 anni sono rimasti contagiati dal Covid dopo un “pigiama party” organizzato nel weekend a casa di uno di loro, che aveva un parente positivo al coronavirus.
Accade a Bologna, dove una classe di un liceo è in quarantena per un focolaio scoppiato dopo la festa a casa di uno degli studenti a cui hanno partecipato altri sette compagni di classe.
È in corso uno screening al gruppo di alunni sedicenni.